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Post n°3 pubblicato il 16 Settembre 2008 da istitutobiblico
Secondo la Chiesa cattolica, l’autore di questo vangelo, fu uno dei dodici apostoli, Matteo, esattore delle tasse, ex pubblicano, personaggio inizialmente malvisto dai seguaci di Gesù. Probabilmente, Matteo detto anche Levi dovette faticare non poco per conquistare la fiducia del popolo di Gesù e degli altri discepoli. La storia di questo Vangelo è molto interessante e il testo e ricco di particolari differenti e di grande rilievo nei confronti degli altri tre vangeli canonici di Marco,Luca e Giovanni. Il Vangelo secondo Matteo è il più completo dei 4 canonici ed è anche il più lungo. Sino a non molto tempo fa si riteneva che fosse stato il primo Vangelo scritto dal quale sono poi stati estratti gli altri 2 Vangeli Sinottici. Secondo la tradizione la sua prima stesura risalirebbe intorno al 40 D.C., in una versione scritta in Aramaico (in realtà una specie di raccolta di detti) mai giunta a noi, e poi sarebbe stato successivamente tradotto in Greco, che è la lingua con cui tutti i Vangeli sono stati redatti.Questa ipotesi deriva dall’opera “De viris illustribus” (”Sugli uomini illustri”) di San Girolamo che nel cap. III afferma: “Matteo, detto anche Levi, da pubblicano fattosi Apostolo, fu il primo di Giudea che scrisse il vangelo di Cristo, nella lingua degli Ebrei, per quelli che si erano convertiti al giudaismo” (Cit. da “Opere scelte di San Girolamo” a cura di E. Camisani, Torino, 1971, vol. I, pp. 114-115). |
Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, ne un albero cattivo può produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti quindi li potrete riconoscere. Matteo 7, 15-20 |
Inviato da: diletta.castelli
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