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Primo passo della fusione Facebook – WhatsApp

Post n°11 pubblicato il 16 Aprile 2015 da cronacaestera14

Circa un anno fa ormai Facebook ha acquisito WhatsApp e, a parte il costo della grande operazione finanziaria, non si è più parlato di questa bella novità nel mondo digital. In questi giorni la fusione tra i due megamondi torna a far parlare di sé. Sembra infatti che Facebook si sia messo all’opera con il nuovo compare al fine di concretizzare la fusione in risultati palpabili, anche per gli utenti.

Il primo passo riguarderebbe proprio la timeline. Di cosa si tratta? Semplice! Presto i contenuti del celebre social network saranno condivisibili anche sulla chat dei messaggi di WhatsApp, grazie alla comparsa sulla timeline di Facebook del tasto “Send” (con l’icona verde di WhatsApp), accanto ai classici tasti “Like”, “Comment” e “Share”. Tale funzione dovrebbe essere ancora in fase di test ed è possibile che venga ampliata anche ad altre piattaforme social.

Ecco quindi che l’incorporazione tra il celebre social e la più usata applicazione di messaggistica inizia a diventare concreta. L’obiettivo sembra essere quello di rafforzare la chat di messaggi, rendendola anche capace di condividere contenuti direttamente dal social network. Tuttavia il vantaggio si riscontra, ovviamente, su entrambi i versanti. Facebook, grazie a questa novità, otterrebbe con più facilità i 700 milioni di utenti di WhatsApp, mentre quest’ultima potrà chiaramente appoggiarsi al più celebre social che conta più di un miliardo di registrati.

 

Alla faccia dei competitor! Un bello schiaffo alla concorrenza… D’altronde l’unione fa la forza, anche e soprattutto nel mondo degli affari, e il caro Zuckerberg l’ha capito.

 
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Diventare cittadino svizzero

Post n°10 pubblicato il 28 Gennaio 2015 da cronacaestera14
 

Sono davvero numerose e diverse le professioni che richiedono ai lavoratovi di viaggiare per questioni di lavoro e sono altrettante le persone che sono costrette a trascorrere dei periodi di tempo molto prolungati in paesi lontani dal proprio e che per questo si vedono costretti a dover richiedere la cittadinanza e la residenza in quello stato. In questa sede vogliamo riferirci a te che, se hai deciso di aprire e leggere questo articolo, probabilmente devi vuoi diventare cittadino svizzero. La cittadinanza svizzera si ottiene quando si nasce da madre o padre di origini svizzere, oppure se i genitori si sono sposati in Svizzera. Se sei invece cittadino di un altro Stato e volete diventare cittadino svizzero sappi che, ovviamente, è possibile tramite la richiesta di naturalizzazione ordinaria. La richiesta di cittadinanza può essere avanzata da chi ha vissuto in Svizzera per un periodo di almeno 12 anni o per lo meno che abbia vissuto in Svizzera per almeno 3 anni, prima di richiederne la cittadinanza. Per diventare cittadino svizzero bisogna dimostrare di saper parlare in modo corrente almeno una delle lingue dei 4 cantoni svizzeri, quindi o l’italiano o il francese o il romancio o il tedesco, oltre al fatto di conoscere gli usi e le tradizioni, le leggi in vigore e garantire di non essere un pericolo per la sicurezza della nazione. Nel caso in cui doveste essere idonei a tutte queste verifiche verrà avviata la procedura di richiesta della cittadinanza. Se vuoi invece diventare cittadino svizzero per naturalizzazione agevolata devi essere sposato/a con un/a cittadino/a svizzero/a da almeno 3 anni, oppure devi dimostrare di aver vissuto in Svizzera per un periodo di almeno 5 anni. Se rispondete a questi canoni non vi verrà richiesto di sostenere l’esame di lingua, ma dovrete dimostrare di essere completamente integrati nella comunità svizzera.    

 
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Je suis…Charlie?

Post n°9 pubblicato il 12 Gennaio 2015 da cronacaestera14

L’attacco terroristico alla redazione del settimanale satirico francese si è consumato mercoledì 7 gennaio 2015. Una data che verrà ricordata: il giorno in cui la libertà di espressione è stata giustiziata in nome dell’estremismo religioso, quello pericoloso, quello che si avvale della violenza. 12 morti tra vignettisti, giornalisti, guardie del corpo e un poliziotto, freddati a colpi di kalashnikov nel luogo ove tutti i giorni si promuoveva una voce nuova, anticonformista, a tratti irriverente, ma sicuramente necessaria in una società come quella attuale. Morti vi sono stati anche in un supermercato ebraico. Diversi volti e nomi da ricordare quindi, compresi quelli dei colpevoli. Gli attentatori sono due fratelli franco – algerini, legati a qualche rete terrorista, aiutati forse da un terzo, ma in ogni caso già deceduti. Giustizia è stata fatta.

E una Francia che sino a pochi giorni prima si affliggeva per la disoccupazione, l’immigrazione, le decisioni prese nell’ambito della politica estera, con uno sguardo preoccupato, e a tratti scettico, alle nuove elezioni del 2017 che vedranno Hollande vs. Le Pen nel duello elettorale, ora si unisce compatta in piazza contro il nemico pubblico numero 1: il terrorismo islamico. Tutti je suis Charlie, tutti stendardi di una libertà di espressione di cui ogni tanto ci si ricorda, tutti uniti da un senso empatico di patriottismo dalle sfumature mediatiche contro una minaccia esterna, diversa, che spezza i principi democratici che caratterizzano l’Occidente a colpi di kalashnikov. E il patriottismo dilaga, unendo la masse in nome delle libertà democratiche e contro la loro libertà di capire cosa effettivamente succede nel retroscena politico e sociale. Un patriottismo creato insistentemente dai media sulle macerie di una vicenda aberrante, un patriottismo che, in un altro momento, sarebbe probabilmente criticato dallo stesso Charlie Hebdo.

Più sovente a colpire la libertà d’espressione e i principi democratici siamo noi stessi con la noncuranza quotidiana, mediaticamente abbagliati da altri bisogni, dai quali i media stessi ci svegliano ogni tanto annunciandoci tragedie contro le quali bisogna unirsi, generando un odio che è giusto provare contro chi ci minaccia o chi potrebbe farlo. Contro il razzismo, un nuovo razzismo. Generalizzato, spesso indistinto, rischia di abbracciare l’intero popolo islamico, che in realtà non si conosce affatto.

 

No, oggi non sono Charlie. Charlie lo ero ieri, Charlie lo sarò domani. Per ricordarmi che scrivere, disegnare, vivere la propria libertà è un fatto quotidiano. Per ricordarmi che Georges Wolinski disegnava tutti i giorni e non solo quando sono cadute le Twin Tower.

 
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Gli astemi e l’aperitivo

Post n°8 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da cronacaestera14
Foto di cronacaestera14

Il momento dell’aperitivo è molto amato dagli italiani e i motivi sono numerosi, dal fatto che segni la fine della giornata di lavoro, al momento del ritrovo con gli amici più stretti, dal fatto che è un momento di svago in cui si può finalmente staccare la spina, ad avere l’occasione di bere e mangiare qualcosa di veloce e rapido, magari prima di cena, quando la fame è alta.

Insomma, esistono mille motivi per scegliere di dedicarsi a un aperitivo veloce con gli amici, ma i cocktail che vengono solitamente proposti dai baristi sono alcolici e, se non si è si è amanti dell’alcool o si è astemi, possono sopraggiungere talvolta dei problemi.

Le soluzioni sono principalmente due: o si ordina una bibita non alcolica, come una lattina di coca cola, tè freddo, acqua tonica o chinotto, oppure si opta per un aperitivo analcolico. Così come sicuramente i barman avranno a disposizione il tè freddo e la coca cola per preparare i cocktail (come il Cuba Libre e il Long Island Ice Tea), avranno a disposizione anche della frutta, quindi perché non unire vari ingredienti per dare vita a un buonissimo cocktail analcolico alla frutta?

 

Si può osare con la fantasia e preparare mix interessanti, nuovi e in linea con i propri gusti: basterà semplicemente comunicare al barman le proprie preferenze per quanto riguarda la frutta da usare e il livello o meno di dolcezza che si desidera ottenere e, e voilà, anche il vostro aperitivo astemio è pronto per essere consumato, al pari degli Spritz, Negroni e gli altri cocktail dei vostri amici amanti, al contrario vostro, dei vizi e dell’alcool!  

 
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Vuoi fare Forex? ecco alcuni consigli

Post n°7 pubblicato il 04 Dicembre 2014 da cronacaestera14
 

I consigli Forex rappresentano delle utili dritte per tutti coloro che sono interessati a investire nel grande mercato online delle valute e muoversi al meglio tra le possibilità di guadagno e i rischi di perdita. Il primo suggerimento è quello di iniziare a informarsi in merito al mondo dell’economia e della finanza. Il Forex è un mercato democratico, in cui tutti possono entrare per aumentare i propri guadagni; tuttavia questo non esclude che è opportuno essere formati in merito ai meccanismi di mercato e alle sue logiche di funzionamento. È altresì importante imparare a impiegare gli strumenti finanziari e a interpretare correttamente gli indicatori che, nei grafici, segnalano gli andamenti e le oscillazioni del mercato, al fine di comprendere il modo migliore per piazzare l’investimento più proficuo. Al riguardo è utile avvalersi dei manuali specialistici che guidano il trader nella sua prima esperienza, assistendolo anche nei passaggi di registrazione alle migliori piattaforme online e nell’apertura di un conto demo. Il secondo consiglio è proprio quello di aprire un conto demo a costo zero. Tra i consigli Forex questo è forse il più utile, in ragione dell’enorme opportunità di apprendimento che rappresenta l’apertura di tale conto: grazie a esso il neo trader potrà iniziare a comprendere il funzionamento della piattaforma Forex al quale si è registrato e iniziare a effettuare i primi investimenti, imparando anche a gestire il margine di rischio senza sperimentare reali perdite. Un ultimo importante consiglio è anche quello di controllare sempre i grafici di andamento del mercato, poiché si tratta di uno dei più grandi vantaggi offerti dal Forex online. Tali grafici, essendo aggiornati in tempo reale o quasi, consentono agli investitori di riconoscere i momenti migliori per collocare gli investimenti più proficui dal punto di vista del guadagno. Segui i consigli Forex per cimentarti con maggiore accortezza in questa avventura!

 
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