Post n°1994 pubblicato il
08 Novembre 2014 da
licomode
"Liverano stoppa la palla, si piega per lanciare. Lì capisco tutto, inizio la corsa per tagliare tra Mexes e Panucci. Non sono velocissimo, per superarli ho bisogno di partire in anticipo. Conosco i miei limiti, devo approfittare della mia esperienza e dell'estrema concentrazione. Arriva il pallone, sono quasi troppo avanti. Decelero, sposto un po' il corpo, cerco l'equilibrio perfetto sfruttando anche la respirazione e colpisco.
Gol. <<Gooooool!!>> Impazzisco. Corro verso la Sud, urlo più forte che posso, la faccia mi si deforma. Tiro fuori tutta la rabbia che ho dentro.
<<Sono sempre io, ho segnato io.>>
Le bandiere giallorosse smettono di sventolare: l'incubo si è materializzato. Sento solo me stesso, non riesco neanche ad avvertire l'esplosione di gioia della Nord. Sento solo la mia voce e il silenzio assordante dei romanisti: una Curva in ginocchio al cospetto del suo incubo. Il loro demone è tornato e li ha puniti. Questo gol è la risposta a tutto quello che ho subito. Ma non solo. E' la rivincita dell'intero popolo laziale. Io sono soltanto il mezzo della sua giusta consacrazione. Segnando ho difeso la lazialità, i tifosi che finora sono stati sbeffeggiati. Davanti al mondo ho riconsegnato loro la dignità che avevano ingiustamente perso. E' un giorno di gloria. E mancava da tanto."
Inviato da: adler.ssl86
il 01/12/2023 alle 22:31
Inviato da: cassetta2
il 31/10/2020 alle 12:26
Inviato da: zarate1
il 12/04/2020 alle 16:31
Inviato da: montaggioanalogico
il 19/02/2020 alle 14:07
Inviato da: zarate1
il 10/02/2020 alle 23:53