Der Steppenwolf

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EMILE CHARTIER

 

Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha.

Emile Chartier

 

 

 

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.


Emily Dickinson

 

 

FELICITÀ

Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.

H. Hesse

 

 

LAO TZE

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.

 

 

RIDERE

 

L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.

Henri Bergson

 

 

FËDOR DOSTOEVSKIJ

Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! - Guardate piuttosto come ride.

 

 

 

 

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Sandor Marai - Il sangue di san Gennaro

Post n°107 pubblicato il 21 Febbraio 2018 da ixtlann
 

 

"Eppure nello straniero che attende la posta si nasconde un proposito più oscuro, una sorta di tentativo di corruzione. Non del postino, ma del destino, che va corrotto affinché la posta giunga."

 

Difficile definire questo scritto!

Si potrebbe parlare di due libri, o di uno diviso in due parti, la prima delle quali sembrerebbe quasi un saggio su Napoli e la "napoletanità", una passeggiata in una galleria dove vengono esposti una serie di "quadri" che ci mostra Napoli e si suoi abitanti in aspetti e modi che facilmente potrebbero sfuggire a un occhio poco attento, è incredibile come Marai, che è vissuto a Napoli poco più di tre anni, abbia saputo cogliere tali aspetti!

Le descrizioni e le scenette sono veloci, sagaci, a volte strappano anche un sorriso, e il tutto fa sì che la lettura scorra molto velocemente, nutrendoci più di impressioni che di riflessioni!

 

"Sanno quanto la vita sia grandiosa. E che morire non è la cosa più importante."

 

Inoltre sempre nella prima parte ci comincia a mostrare quello che sarà il protagonista della seconda parte, ma sempre di sfuggita, senza dargli grande rilevanza, mentre segue piccole storie di personaggi secondari, nel loro semplice quotidiano, povero ma al contempo ricco di calore umano!

 

"Un'identità presa in prestito, un continuo "io sono questo e quello". E nel frattempo scoprivamo che non eravamo né questo né quello, bensì altro."

 

La seconda parte ci parla del "protagonista", visto con gli occhi di altri, un giovane agente, un prete amico e compagno di discussioni, la sua amica/compagna con cui divide la casa e la sua vita da esiliato, che ci raccontano di questo persona particolare (in parte autobiografico, ripensando a se stesso intellettuale sradicato dall'ambiente sociale e culturale da cui proviene, a causa del suo volontario esilio) che vede nella redenzione l'unica possibilità dell'uomo per riscattarsi e riscattare al contempo il mondo dalla deriva che sta prendendo!

 

"Non hanno tempo per lavorare, perché cercano lavoro."

 

Si parla di tante cose, dei miracoli che dovrebbe colmarci di stupore e riempire le nostre vite, ma ai quali ci si può abituare privandoli del lor valore e rendendoli semplicemente una messa in scena con le sue regole, i suoi tempi più simili a quelli teatrali che a quelli dello spirito, dell'opulenza della chiesa, di santi e scelte.

Si parla di sacrificio, parola che ai nostri giorni sembra priva di significato, solo il sangue può redimere!

Si parla di identità, dell'importanza di potersi riconoscere e dello stravolgimento emotivo che si prova nel non riuscirci degli accenti modificati sui propri nomi che trasformano in altri e che impediscono di identificarsi; nel bisogno di riconoscersi in qualcosa, nei ricordi e negli oggetti che ci legano e ci definiscono dell'importanza del senso di appartenenza, di avere delle radici.

 

"È chiaro che la vita è bella. Non è facile vivere, ma c'è qualcosa di eccezionalmente bello nella vita."

 

Un libro strano, senza una vera trama, o se c'è non è la cosa principale, in cui ciò che conta sono i temi toccati, le immagini rese, la capacità di introspezione che rende! Bella la scrittura che rende facile e veloce la lettura, salvo poi il fermarsi a riflettere sui contenuti!

 

"perché la calda umidità del mare si deposita come una patina nelle gole e annebbia le parole."

 

"Un'identità presa in prestito, un continuo "io sono questo e quello". E nel frattempo scoprivamo che non eravamo né questo né quello, bensì altro"

 

P.S.: bella la recensione di ANTONIO DONATO SCIACOVELLI che chiude il libro nell'edizione Adelphi!

 

 

 
 
 
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Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

 

 

 

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Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti

 

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Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza

 

SE TU AVESSI DORMITO?,

Se tu avessi dormito?,

E se, nel sonno, tu avessi sognato?

E se, nel sogno,

tu fossi entrato nel paradiso

e lì avessi colto uno strano, bellissimo fiore?

E se, al risveglio,

ti ritrovassi quel fiore in mano?


Samuel Taylor Coleridge

 

 

IL MOMENTO

Se ne va, se ne va, se ne va!

Se n'è andato!

E col momento,

se n'è andata l'eternità!

            Juan Ramòn Jiménez

 

 

N.NUR-AD-DIN

 

Nasciamo senza portare nulla,

moriamo senza poter portare nulla,

ed in mezzo,

nell'eterno che si ricongiunge

nel breve battito delle ciglia,

litighiamo per possedere qualcosa.

                              

 

 

IL RAGGIO VERDE

In particolari circostanze,

quando il sole scompare dietro l'orizzonte,

nel preciso momento in cui l'ultima luce diretta ci colpisce,

può da esso generarsi un raggio verde

che passando attraverso i nostri occhi,

ha la capacità di illuminare la nostra essenza,

permettendoci di dare uno sguardo

dentro di noi e

vedere chi siamo!

 

 

STRANO VAGARE NELLA NEBBIA

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l'altro,
Ognuno è solo.

Pieno di amici era per me il mondo,
Quando la mia vita era ancora luminosa;
Adesso, che la nebbia cala,
Nessuno si vede più.

In verità, nessuno è saggio
Se non conosce il buio,
Che piano ed inesorabilmente
Da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l'altro,
Ognuno è solo.

 

H. Hesse

 

 

AMBROSE BIERCE

Riso:  Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati.

È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.

 

 

 

OVIDIO

La Fama, che gode con le sue calunnie

a confondere vero e falso, e che dal nulla si dilata

per forza di menzogna

 

 
 

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