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Beagle

Post n°6 pubblicato il 27 Febbraio 2014 da LisaAriani
Foto di LisaAriani

Vita media: 12–15 anniClassificazione superiore successiva: Canis lupus familiarisCategoria tassonomica: VarietàAltezza: Femmina: 33–38 cm, Maschio: 36–41 cmPeso: Femmina: 9–10 kg, Maschio: 10–11 kgCittà di provenienza: Gran Bretagna, Inghilterra, Regno Unito

Il Beagle è una razza di cani da caccia di taglia media (di origine inglese), in origine usati per lo più per cacciare animali come conigli, fagiani, volpi e lepri, oggi abbastanza diffusi come cani da compagnia.

 

I beagle sono la razza di cani più usata per la sperimentazione animale di laboratorio, a causa della sua selezione come cane da muta e della somiglianza del suo apparato cardiocircolatorio con quello umano.[senza fonte] Per le loro attitudini venatorie i beagle sono definiti cani da lavoro, infatti sono una razza sottoposta a prova di lavoro anche per la proclamazione di campione italiano di bellezza.

 

Molto utilizzato in passato e ancora oggi nella caccia alla piccola selvaggina. Il Beagle è una razza piuttosto antica: già nel secolo XIII veniva menzionata in alcuni poemi. Fu la razza prediletta diElisabetta I. È stato introdotto in moltissimi paesi europei, con eccellenti risultati. In Francia è, senza dubbio, la razza canina più popolare. In Gran Bretagna, come la maggior parte delle razze da caccia, sono allevati per due scopi ed in due diversi modi.

 

 

Si allevano i Beagle da caccia e si allevano i Beagle da esposizione e compagnia. In Italia e in tutti paesi affiliati alla FCI lo standard è unico. In Francia questa razza fu importata intorno al 1860 e divenne, con il passare del tempo un cane molto ricercato per le sue doti e prestazioni nella caccia; l'Inghilterra così venne superata nella popolarità di questo tipo di cane, perché per loro non era da considerarsi un buon cane da caccia, date le sue dimensioni ridotte e la sua moderata velocità. La sua diffusione in Italia è avvenuta negli ultimi decenni, ma il suo ruolo, per la maggior parte dei casi, è solo quello di cane da compagnia.

Cane molto allegro, curioso, intelligente, mai aggressivo, affettuoso con tutti, in ogni suo movimento viene espressa la sua "gioia di vivere". Pur essendo un cane dolcissimo, si possono incontrare molti problemi nell'educarlo, il beagle può avere un carattere un po' frettoloso ma non è affatto un cane testardo. Necessita di educazione e disciplina fin da cucciolo, altrimenti (a causa del suo carattere) ci si ritroverebbe con un cane indisciplinato, che non esiterà a rosicchiare l'arredo di casa.

 

Si attaccano molto al padrone, seguendolo continuamente in ogni sua attività tanto da esser definiti "cani-ombra". Proprio a causa di questo attaccamento quasi morboso al padrone, è una delle razze canine che più soffre di ansia da separazione. Essendo un segugio, è stato selezionato per scovare tracce olfattive e seguirle, ciò comporta una seria difficoltà nell'insegnare a questi cani a ritornare a comando quando si trovano fuori casa o a stare correttamente al guinzaglio, poiché sono letteralmente "rapiti" dagli odori dell'ambiente circostante.

 

Il beagle tuttavia è molto socievole sia con gli altri cani che con le persone, e da molti è considerato il cane ideale per famiglie con bambini piccoli poiché sempre disponibile al gioco e mai aggressivo. Il Beagle non abbaia molto se non in momenti di particolare agitazione/eccitazione. Il suo abbaiare è tonante ed acuto. Per la sua mole ridotta può stare anche in appartamento purché gli si dia l'opportunità quotidiana di camminare, concedendogli ogni tanto delle lunghe corse.

 

Cerca continuamente la compagnia della persona a cui si è affezionato. Ottimo cane da caccia e da compagnia, ma sconsigliato a persone anziane che cercano cani "da passeggio"; infatti, il beagle è più avvezzo a scattare o a rimanere fermo in un punto. Bisogna prestare molta attenzione quando si avvicinano persone estranee: il Beagle è propenso a fidarsi di chiunque dato il suo carattere socievole, ma ciò può limitarlo nella funzione di cane da guardia.

Questi esemplari appaiono robusti, di struttura compatta ed elegante. La testa è di media lunghezza, possente, senza rughe o pieghe, più "ingentilita" nelle femmine. Cranio arrotondato in cima, di larghezza moderata e con una lieve protuberanza occipitale. Lo stop, ben marcato, è equidistante dall'occipite e dall'etremità del naso. Il muso non è smussato e le labbra sono ben cascanti. Tartufo largo, nero, con minor pigmentazione nei soggetti a mantello più chiaro; narici ben aperte.

 

Gli occhi sono abbastanza grandi, ben distanziati, marrone scuro o nocciola, presentano sempre un'espressione dolce e maliziosa. Le orecchie sono lunghe, con le estremità arrotondate, scendono sulle guance con grazia e, distese, raggiungono la punta del naso. L'arcatura è bassa, di tessuto sottile. La coda è robusta e di media lunghezza attaccata alta, mai arrotolata verso il dorso né inclinata sul davanti. Ben piumata, in particolare nella parte inferiore (spigata).

Beagle Elizabeth : 

Chiamati così in onore della regina Elisabetta I, che li predilesse ed allevò, questi Beagle erano cani che misuravano dai 18 ai 25 cm d'altezza. Esemplari di questo tipo di bracchetti venivano allevati in Gran Bretagna fino dell'Ottocento; per la loro dimensione ridotta non riuscivano facilmente a riprodursi per cui, un po’ alla volta, cominciarono a scomparire, fino ad estinguersi nel XIX secolo. Anche tentativi seguenti di allevatori inglesi di far rivivere il mini-Beagle agli inizi del Novecento fallirono. L'ultimo standard del Beagle non prevede questa varietà, per cui oggi cani di altezza inferiore a 33 cm sono da considerarsi fuori dallo standard.

 

 

 

 

 

 

 

 
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Chihuahua

Post n°5 pubblicato il 27 Febbraio 2014 da LisaAriani
Foto di LisaAriani

Vita media: 10–18 anniCittà di provenienza: MessicoClassificazione superiore successiva: Canis lupus familiarisCategoria tassonomica: Varietà

Il Chihuahua è un cane di piccole dimensioni. Il nome è dovuto alla capitale dell'omonimo Stato messicano dove sono nati i primi allevamenti di questa razza canina, dove è conosciuto come (pron. approssimativa "ciuauegno").

 

I chihuahua possono essere a pelo corto o a pelo lungo. Tutti i colori sono ammessi e accettati nello standard della razza, mentre il peso accettato varia da kg 1,5 a kg 3. È provvisto di coda portata alta e a volte piegata verso il dorso, la testa ha la forma a "lampadina", le orecchie ben aperte hanno l'attaccatura all'altezza degli occhi, che sono rotondi ma non sporgenti, possiede una dentatura che richiede cure e attenzione. Le sue dimensioni lo rendono particolarmente adatto come cane da compagnia o da salotto, ma è un cane molto attivo. Spesso abbaiano per difendersi, come tutti i cani di piccole dimensioni, ma non risultano particolarmente aggressivi.

Il Chihuahua è in assoluto la razza più piccola al mondo. Al contrario di quanto si possa pensare, però, il suo fisico è robusto e ben compatto. La testa è di grandi dimensioni, ma sempre in armonia con il corpo. Il cranio a forma di mela, gli occhi ben distanziati, non sporgenti e di colori scuro e la fronte spaziosa sono caratteristiche molto apprezzate nei Chihuahua. Le orecchie, poste in basso rispetto alla testa, sono grandi ed erette, ma la punta deve essere arrotondata. Il collo è leggermente arcuato, non particolarmente lungo. Il tronco è ben compatto, con un torace largo e definito e un addome retratto. Le zampe posteriori sono un po' angolate al ginocchio. La coda è posta in alto, può essere dritta o a semicerchio quella a maialino è ritenuta un difetto nelle expo. Sono accette tutte le variazioni di colore. Lo Standard ha escluso il "merle" tra i colori ammessi con modifica in vigore dal 21 Ottobre 2009, infatti il merle è un gene che modifica il colore di base del mantello del chihuahua, causando la comparsa di chiazze. Il gene merle è costituito da due alleli: M (merle) e m (non merle), dove il merle è dominante sul non merle. Quindi per avere la diluizione merle sul colore di base basta che il gene sia presente su uno dei cromosomi. Ciò vuol dire che se abbiamo un cucciolo merle, sapremo con certezza che almeno uno dei genitori è merle. Il merle non esiste naturalmente come colore nella razza: la sua recente e ampia diffusione fa pensare quindi che ciò non sia dovuto a una mutazione spontanea, quanto piuttosto ad accoppiamenti di chihuahua con altre razze (per esempio bassotti e spitz). I chihuahua merle quindi non sarebbero di razza pura, ma incroci tra razze diverse; per questo motivo, e per i vari problemi che il gene merle porta con sé, diversi Paesi (come la Germania e l'Inghilterra) hanno vietato la riproduzione dei merle. Negli Stati Uniti sono nati anche diversi movimenti contro la riproduzione dei chihuahua merle, che avanzano petizioni all'American Kennel Club per escludere appunto il merle dai loro registri. Infatti il merle, soprattutto quando si presenta nella forma omozigote, porta con sé gravi patologie quali cecità e sordità. Diversi studi hanno dimostrato che nei merle ritroviamo più spesso mancanza del Tapetum Lucidum (uno strato riflettente posto dietro o all'interno della retina degli occhi che aumenta la capacità visiva in condizioni di bassa luminosità), mancanza del pigmento retinico, microftalmia, micro cornea, microcora, infezioni all'orecchio medio, sterilità, emofilia.

 

Se state pensando quindi di acquistare un chihuahua merle, fate attenzione! I problemi congeniti che il merle porta con sé possono comparire in qualsiasi momento. Ed è vivamente sconsigliato far accoppiare due chihuahua merle in quanto, visto che entrambi sono portatori del gene, aumenta ancora di più la probabilità che i cuccioli manifestino delle patologie.

Al contrario di quanto possa sembrare dalla sua piccola mole, è un cane forte, estremamente coraggioso, iperattivo e fortemente determinato. Presenta la caratteristica di essere vivace e incline al gioco, ma allo stesso tempo sa essere un ottimo cane da compagnia se gli viene concesso, con sua grande soddisfazione, di trascorrere del tempo in braccio al padrone, verso cui nutre estrema fiducia e da cui si fa scarrozzare, nella stessa posizione, senza dare la minima impressione di insofferenza, in ogni luogo. È un cane così facilmente gestibile che la maggior parte degli alberghi, locali pubblici, luoghi turistici, anche quelli in cui normalmente è fatto divieto di portare con sé animali, lo accettano, a patto che rimanga in braccio al proprio padrone. È considerato un cane da compagnia, ma la sua tenacia fa di lui un ottimo guardiano. L'indole del cane è certamente molto dolce ed affettuosa, infatti il Chihuahua riesce a stabilire un rapporto molto intenso con il padrone. È una razza che gradisce molto la convivenza con altri esemplari di chihuahua, con cui instaura stretti rapporti regolati dalle logiche legate alla vita di branco. Se abituati sin da cuccioli (entro i primi tre-quattro mesi di vita) potranno condividere il proprio territorio con uno o più gatti che verranno considerati parte integrante del loro branco e con cui instaureranno ottimi rapporti sia nel gioco che nelle altre attività quotidiane. La maggior parte delle femmine di chihuahua sono delle eccellenti levatrici di cuccioli e svolgono egregiamente il compito di portare la propria cucciolata al traguardo dello svezzamento. Esse gradiscono molto la collaborazione del proprio amico umano nella gestione della prole. È un cane facile da addestrare e facile da gestire. Generalmente è un cane calmo e pacato se non disturbato, ma risente molto dello stato d'animo degli esseri umani con cui vive. È un cane molto sensibile, abitudinario ed attento, studia il proprio padrone continuamente e mette in atto vari stratagemmi per cercare di farsi viziare. Individui che abbaiano molto e ringhiano sono caratterialmente prepotenti, dominanti e iperprotettivi nei confronti di chi ne possiede uno. Questo tipo di comportamento è solitamente conseguenza di una cattiva gestione da parte del proprietario che ha consentito al proprio cane di credere di essere il capo-branco della famiglia con cui vive. Il chihuahua è un cane che, sin da cucciolo, va abituato a capire che le attenzioni le otterrà solo su decisione del proprio padrone, e non a richiesta. Questo modo di approcciarsi al proprio chihuahua sin da quando ha due mesi di età lo renderà un cane sereno, equilibrato, socievole e per niente aggressivo. Il prototipo del chihuahua aggressivo è dato dagli incroci avvenuti in antichità con il pincher nano (di natura aggressivo e mordace); un chihuahua di pura razza ed addestrato con un poco di fermezza si rivelerà un amico docile e calmo, ma anche molto coraggiso e determinato. Molto spesso può dimostrare un po' di voglia di indipendenza, una giusta educazione può contrastare questa sua predisposizione alla dominanza. Le passeggiate al parco e il gioco all'aperto contribuiscono a mantenerlo in forma, anche se di piccola taglia ha bisogno di molto esercizio fisico. Vive con i bambini, però deve essere rispettato e non deve essere trattato come un giocattolo; cadute dal grembo di una persona possono causare gravi conseguenze alla salute del cagnolino.

 

 

 

 

 

 

 
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Bulldog

Post n°4 pubblicato il 27 Febbraio 2014 da LisaAriani
Foto di LisaAriani

Vita media: 8–12 anniClassificazione superiore successiva: Canis lupus familiarisCategoria tassonomica: VarietàPeso: Maschio: 24–25 kg, Femmina: 22–23 kgAltezza: Maschio: 31–40 cm, Femmina: 31–40 cmCittà di provenienza: Inghilterra, Regno Un

ito

 

 

Il Bulldog è un cane di tipo molossoide originario della Gran Bretagna, inserito nel Gruppo 2 della Federazione cinofila internazionale. Venne allevato in origine (primi dell'Ottocento) come cane da combattimento contro i tori; da più di cento anni la selezione viene fatta per carattere e quindi il Bulldog Inglese è oggi a tutti gli effetti un cane da compagnia.

Il suo aspetto è molto particolare. Visto di fronte appare basso sugli arti, largo, con anteriore fornito di zampe corte ma possenti e muscolose, lievemente angolate verso l'esterno (ma non mancine) la cui curvatura deve dipendere unicamente dalla massa muscolare molto sviluppata; il posteriore dovrebbe essere più stretto, con arti di lunghezza superiore rispetto all'anteriore, che fanno assumere al Bulldog Inglese una caratteristica linea detta a "dorso di carpa" (o roach back); questa differente larghezza della parte anteriore e posteriore, inoltre, fa assumere al cane visto dall'alto una caratteristica forma "a pera".


La testa appare molto larga (la sua circonferenza dev'essere all'incirca uguale all'altezza al garrese), tipicamente brachicefala, con canna nasale molto corta. La correttezza dello standard vuole che la parte inferiore della punta della mandibola crei una linea retta combaciando con la punta del tartufo e con l'estremità della fronte (il cosiddetto lay back); la canna nasale è cortissima e deve permettere al cane di respirare agevolmente e senza rantoli penosi. In realtà è facile sentire, soprattutto se il clima è caldo e il cane è affannato a seguito di un esercizio fisico, un Bulldog emettere dei rumori di respirazione: questo è dovuto al fatto che, avendo il cane un muso molto corto, la parte finale del palato, che è in tutti i cani più molle della parte iniziale, vibri sonoramente, anche durante il sonno. Le orecchie hanno una forma, detta "a rosa"; la coda può essere "a manico di pompa", che è la forma più desiderabile, ma anche molto corta e lievemente attorcigliata. Nelle competizioni quest'ultima non viene penalizzata ma viene fortemente penalizzata la coda nel caso in cui fosse incarnita.


La taglia del Bulldog Inglese varia a seconda del sesso; in questa razza infatti il maschio è notevolmente più massiccio e sviluppato della femmina.

La vita media di un Bulldog Inglese si aggira intorno agli 8 anni, ma un esemplare ben alimentato, a cui non sia negato un discreto movimento quotidiano, può superare tranquillamente i 10 anni.

Il Bulldog ha un'indole naturalmente pacifica. È dotato di una bassa reazione agli stimoli esterni, il che lo porta ad essere tollerante e paziente con tutti, in particolare con i bambini ma anche con gli adulti e gli animali in genere; essendo un cane abbastanza dominante i rapporti tra maschi non sono sempre pacifici. Si adatta ad un ambiente molto ristretto persino nei monolocali. Può rimanere per parecchie ore da solo. È molto pacifico e paziente.

I problemi che lo affliggono derivano dalla lunga selezione improntata all'esasperazione dei caratteri fisici (ipertipo). Il Bulldog è un cane brachicefalo e soffre in maniera particolare le temperature elevate; è un cane che va tenuto sotto controllo durante la stagione estiva, controllandone l'attivita fisica e non sottoponendolo a sforzi particolarmente intensi. I problemi che potrebbero insorgere, come il colpo di calore, potrebbero infatti essergli fatali. Al manifestarsi dei primi sintomi occorre intervenire rinfrescandolo con abbondante acqua fresca, bagnando immediatamente muso, pancia e testicoli negli esemplari maschi.







 

 
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Cane da pastore tedesco

Post n°3 pubblicato il 26 Febbraio 2014 da LisaAriani
Foto di LisaAriani

Vita media: 9–13 anniCittà di provenienza: GermaniaClassificazione superiore successiva: Canis lupus familiarisCategoria tassonomica: VarietàPeso: Femmina: 22–32 kg, Maschio: 30–40 kgAltezza: Femmina: 55–60 cm, Maschio: 60–65 cm

Il Cane da pastore tedesco,  comunemente abbreviato in pastore tedesco, secondo la classificazione cinologica Fédération cynologique internationale appartiene al 1º gruppo di razze canine (Cani da pastore e bovari) con riferimento alla sezione 1, cani da pastore con brevetto da lavoro ed impiego come cane da utilità, da difesa e per usi molteplici.

 

Il primo esemplare di cane da pastore tedesco storicamente riconosciuto fu "Hektor von Linksrhein" nel 1899. Un esemplare canino di oltre 4 anni di età iscritto nel libro dell'allevamento della neo costituita associazione per il cane da pastore tedesco (S.V.) con la sigla S.Z. 001 (Schäferhund Zuctbuch 001).

 

Il nome che però comparve sul registro dell'allevamento fu "Horand von Grafrath"[3] rifacendosi all'affisso cinofilo del suo proprietario.L''associazione per il cane da pastore tedesco (S.V.) prese corpo in occasione della prima riunione dei soci fondatori svoltasi in Augsburg a cavallo del 23-24 aprile 1899 col benestare della V.D.H. (Verband für das Deutsche Hundewesen).

 

In Horand confluivano ottimamente le doti caratteriali ed i pregi morfologici idealizzati dai pionieri della costituenda associazione canina, ricercate tra le varietà di cane da pastore già presenti nei vari distretti zonali facenti capo all'intero territorio germanico, che avessero maturato una certa identità tipologica, ritenute le più idonee allo scopo.Dalla sua attività di riproduzione incominciò a delinearsi la dirittura sulla quale venne improntata una selezione sistematica, volta a fissare nelle nuove generazioni di esemplari canini determinati parametri di razza.

 

L'esigenza di redigere uno standard ben presto si fece necessaria, perciò alle prime indicazioni avanzate dal Cap. von Stephanitz (primo Presidente S.V.) e dal segretario A. Mayer in occasione della prima riunione generale dei soci tenutasi a Francoforte sul Meno in data 20 settembre 1899 - si implementarono gli emendamenti scaturiti dal VI° Raduno generale dei soci S.V.

 

Dalle risultanze ottenute, di fatto, il 28 luglio del 1901 fu stilato il primo standard del cane da pastore tedesco composto da 11 punti; il documento ufficiale dal quale venne imbastita un'attività di allevamento regolamentata.Seguirono nel tempo svariati avvicendamenti ai punti salienti dello standard (vedi note storiche standard del cane da pastore tedesco) dettati dalle esigenze cinotecniche che venivano a determinarsi dai riscontri espositivi che culminavano annualmente in occasione del Campionato tedesco per l'allevamento del Cane da pastore tedesco (BSZS). A tutela della produzione cinotecnica "regolamentata", all'iscrizione nel libro dell'allevamento (S.Z.) si affiancò una verifica attitudinale.

 

Nel 1921, ad opera di Herr Otto Kämpfedel - responsabile del registro per l'allevamento del P.T. (Zuchtbuchführer) venne introdotto il “Körschein” - ovvero - un documento che attestava l’effettiva idoneità caratteriale e morfologica del soggetto canino iscritto allo Zuchtbuch - requisito essenziale - se destinato a fini riproduttivi. L'esigenza di introdurre un'ulteriore normativa si rese necessaria a seguito della crescente produzione di esemplari canini, che molto spesso disattendeva le più ovvie cautele previste dalle direttive societarie in materia di allevamento. In questo particolare contesto s'inserirono dei “commercianti di cani” senza scrupoli, che con il loro comportamento poco ortodosso e fuorviante contribuirono significativamente a inflazionare la produzione razziale, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. La S.V. fu costretta a prendere le opportune contromisure normative tese a preservare e persino innalzare i requisiti peculiari di razza così da eliminare le bieche iniziative commerciali, indotte da un’elevata richiesta d’esemplari da parte dei sempre più numerosi estimatori della razza.

Il pastore tedesco è un cane di taglia medio-grande, dalla struttura leggermente allungata, di buona robustezza e muscolatura. Il carattere è equilibrato, dai nervi saldi, sicuro di sé, di indole normalmente tranquilla con i familiari. È docile, ma altresì caratterizzato da buona combattività, tempra e coraggio, doti che lo rendono facilmente addestrabile a tutti gli impieghi, dalla guardia alla difesa, dalla pastorizia, all'accompagnamento.

 

La testa vista dall'alto è cuneiforme, la fronte leggermente convessa, presenta un solco mediano appena accennato. Le rime labiali devono essere preferibilmente tese e di colore scuro. La forma degli occhi è a mandorla, il colore varia preferibilmente dallo scuro sino al marrone. Le orecchie sono di forma triangolare, erette, rivolte in avanti. La canna nasale è dritta col tartufo di colore nero. Lamascella e la mandibola sono robuste, dotate di buona muscolatura. La formula dentaria conta 42 denti e la chiusura degli incisivi deve essere a forbice. Il collo è forte e robusto, la linea dorsale che discende dal garrese sino alla groppa, deve essere solida e regolare, senza presentare alterazioni che possano disturbare il suo decorso.

 

Gli arti anteriori visti da tutti i lati, sono diritti e visti dal davanti, assolutamente paralleli tra loro. La spalla è robusta, inserita al tronco grazie ad una solida muscolatura.

 

Gli arti posteriori sono forti, dotati di una valida muscolatura, fornendo un consistente impulso al movimento del pastore tedesco. Sono leggermente arretrati, mentre gli appiombi, visti da dietro, devono essere fra loro paralleli.

 

I piedi sono chiusi e leggermente arcuati (maggiormente quelli anteriori rispetto i posteriori), La pianta del piede presenta dei cuscinetti di cute ispessita di colore scuro.

 

La coda deve essere folta, la parte superiore ricoperta da pelo scuro, più chiaro nella parte ventrale. La sua lunghezza è determinata dal numero di vertebre presenti (che variano da 18 sino 22), comunemente si attesta all'altezza del garretto. Lo sviluppo in lunghezza del pelo accresce progressivamente a partire dall'attaccatura al sacro sino alla sua estremità. La coda è sostenuta da una base ossea e da diversi fasci muscolari che garantiscono tutta una serie di movimenti.

 

Grazie all'interpretazione delle varie posture o movenze è possibile realizzare lo stato emotivo del cane.

 

Il pelo del manto è semiduro, di lunghezza media, fitto, ben aderente con abbondante sottopelo; il colore è nero con focature rosso-bruno, brune fino al grigio; tuttavia la gamma cromatica ammessa può essere anche nero monocolore, grigio uniforme con focature più o meno più scure. Il colore bianco non è ammesso, tuttavia nel contesto di un manto dal colore regolare sono tollerate (ma non auspicabili) solo piccole aree di pelo chiaro (sterno, punta dei piedi).

 

Non sono ammessi accoppiamenti fra esemplari di diversa varietà di manto. Anche per quanto concerne le classi di esposizione i giudizi restano separati. La classe degli esemplari a pelo lungo è identificata con la lettera L (Langhaarig).

 

Con il passare dei decenni le dimensioni sono leggermente aumentate rispetto allo standard di razza, oggigiorno l'altezza media al garrese per i maschi varia dai 62 ai 68 cm. e il peso va dai 30 ai 45 kg. In media per le femmine l'altezza al garrese misura tra 55 e 63 cm. a fronte di una mole compresa tra 22 e 36 kg. Occorre rimarcare tuttavia, che in questi ultimi decenni di selezione, misure e pesi del cane da pastore tedesco, sia maschio che femmina, tendenzialmente si sono attestati ai valori massimi.

Accenni alla gestione del carattere e dei comportamenti

 

Il cucciolo già da quando lo si ritira dall'allevamento (fase post-svezzamento) ha bisogno di socializzare con altri cani, animali e persone; pertanto è opportuno condurlo in luoghi dove possa ampliare il proprio bagaglio di esperienza in stimoli e sensazioni (parchi cittadini, strade e quartieri trafficati, ecc). Possibilmente, sarebbe opportuno aiutare i cuccioli di pastore tedesco a socializzare con cani adulti di grossa taglia, in modo che i cuccioli possano essere in qualche modo "influenzati" o "educati" da questi grazie al loro utile esempio. Allo stesso tempo si sconsiglia di lasciare che questo specifico momento nell'addestramento del pastore tedesco sia lasciato a cuccioli oppure a cani di piccola taglia di indole completamente diversa.[11] Non è un cane per principianti sebbene la duttilità ad ambientarsi ad una determinata condizione di vita sia compatibile in funzione dell'attaccamento verso il proprio riferimento umano. Proprio per questa ragione il pastore tedesco è un cane col quale convivere e condividere esperienze e situazioni. Non a caso, i primi selezionatori della razza vollero concepire l'allevamento del pastore tedesco affinché si consolidasse nel genotipo una certa attitudine all'impiego ausiliario verso le attività umane. Il cucciolo, una volta giunto nella famiglia (umana) di adozione, deve sentirsi perfettamente integrato avendo ben chiaro quale ruolo e posizione gerarchica rivestire. Cedimenti in tal senso, gap gestionali e qualsivoglia mancanza da parte dei riferimenti umani, alle volte possono determinare delle anomalie comportamentali alle quali dover porre rimedio in tempi brevi e nel modo più consono possibile facendo riferimento alle competenze specialistiche on-site o presso le opportune sedi (tutor addestrativo, comportamentista, campi di addestramento, ecc.). Le conseguenze in tal senso possono essere svariate, a partire dall'atteggiamento prevaricatore del cucciolone di 6-8 mesi nei confronti dei componenti della famiglia più timorosi (donne e bambini), mordicchiamento ludico insistente all'estremità corporee esposte della persona (mani e caviglie), eccessiva espansività verso amici o invitati, ecc. - per contro - si possono annoverare piccoli atti di coercizione nei confronti del cucciolo determinati da buffetti reiterati su collo e testa impiegando giornali arrotolati o piccoli oggetti di pari consistenza, scrollamenti energici alla pelliccia per distoglierlo dallo sporcare in casa, ecc. - ovvero, approcci errati i cui esiti possono solo renderlo sottomesso e timoroso. In definitiva, il pastore tedesco deve essere addestrato secondo le consuetudini e le necessità del "branco umano" d'adozione, comprendere che a un comando vocale si deve immediatamente adeguare nel comportamento avendo compreso la richiesta. Allo stesso modo deve essere in grado di recepire le differenze fra un "cucciolo d'uomo" e l'adulto quindi rapportarsi (alle volte fin troppo pazientemente) di conseguenza. La gestione del suo carattere, rapportata al contesto familiare d'appartenenza, deve armonizzarsi sinergicamente con la sua indole affinché le doti del pastore tedesco possano evincersi al meglio (vedi Standard FCI n°166/2011 - Carattere).[12]

 

Dal punto di vista prettanmente clinico, le patologie più ricorrenti dovute più che altro ad uno spregiudicato allevamento commerciale piuttosto che ad una predisposizione morfologica, sono ladisplasia congenita dell'anca, del gomito e del ginocchio, complicanze al tratto di rachide lombare o comunque interessare la parte finale del tratto dorsale (lordosi e cifosi del dorso). Di recente, si sono visti aumentare notevolmente nel cane da pastore tedesco i disturbi a carico del complesso cute-manto (piodermite profonda, dermatite atopica,[13] fistole perianali, ecc); eventi patogeni da ricondursi in parte alle micotossicosi alimentari.[14]

 

Toelettatura

 

I lavaggi frequenti non sono richiesti, tuttavia al termine della stagione fredda è possibile utilizzare shampoo dermatologicamente testati (pH compatibile 8,2 - 8,6) allo scopo di detergere e rinfrescare la cute.

 

In ogni modo, il mantello di un esemplare di pastore tedesco, in buone condizioni di salute, richiede di essere pettinato e spazzolato quotidianamente; quanto ciò per far fronte alle più comuni esigenze di pulizia. A tale scopo è opportuno impiegare accessori da toletta idonei (pettine con rima dentata in metallo non troppo fitta e una spazzola dotata di setole semi dure, meglio se naturali).

 

Il cane va abituato alla tolettatura fin dalla tenera età per facilitarne lo svolgimento anche in età matura, ma anche per imbastire un opportuno sodalizio tattile. Non in ultimo per importanza, il rassetto giornaliero del manto si rende un'ottima occasione per verificare le condizioni generali di salute del cane per mezzo di un'attenta osservazione dei vari distretti anatomici durante l'operazione di pettinatura o spazzolatura del mantello.

 

Ad esempio, nei primi mesi caldi, al ritorno da una passeggiata nei prati, sarà cura del proprietario verificare che le zecche non si siano allignate sul manto del cane; idem per i temibili forasacchi, i quali se non rimossi possono apportare seri danni alla salute del cane (interno orecchio, orifizio nasale, spazi interdigitali, ascelle, ecc.).

 

 

 

 

 
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Labrador Retriever

Post n°2 pubblicato il 26 Febbraio 2014 da LisaAriani
Foto di LisaAriani

Vita media: 12–13 anni

 

Città di provenienza: Canada

 

Classificazione superiore successiva: Canis lupus familiaris

 

Categoria tassonomica: Varietà

 

Peso: Femmina: 27–35 kg,

Maschio: 27–40 kg

 

Altezza: Femmina: 54–60 cm, Maschio: 56–62 cm

 

 

 

Il Labrador Retriever

 

 è una razza canina originaria dell'isola di Terranova, facente parte del gruppo dei retriever, allevata e selezionata a partire dal XIX secolo.

 

 

 

Cane di stazza media, di buon temperamento, intelligente, socievole, docile, robusto, eccellente nuotatore (anche grazie alla "palmatura" delle zampe), in origine è stato utilizzato soprattutto daicacciatori come cane da riporto.Quando è cucciolo è uno dei cani più esuberanti che ci possano essere quindi è molto importante che gli venga data molta attenzione ed educazione. (Questo cane soffre molto la solitudine ed è molto importante non lasciarlo solo).

 

 

La sua indole buona e il carattere facile all'apprendimento lo rendono adatto ad essere addestrato allo svolgimento di moltissime attività, dall'assistenza ai non vedenti, al soccorso in acqua, alla ricerca di persone. Grazie al suo carattere estremamente docile ed affettuoso è un ottimo cane da compagnia, particolarmente adatto a vivere in una famiglia dove ci siano anche dei bambini. È un cane molto esuberante, sempre pronto al gioco e all'avventura, e sempre felice di apprendere e fare nuove conoscenze.

 

 

I maschi hanno un'altezza di 56/58 cm ed un peso compreso tra i 31 e i 40 kg. Le femmine sono di norma pochi centimetri più basse (53/56 cm) e pesano dai 27 ai 34 chili.

 

La testa è larga, solida e appuntita, con tartufo ampio e dentatura a forbice. Il tartufo deve essere di colore nero, non sono ammessi altri colori. Gli occhi sono marroni o color nocciola. Le orecchiedevono essere triangolari, con attaccatura un po' arretrata e devono pendere. Il collo è vigoroso, di media lunghezza e senza bargia. Il petto è profondo e largo.

 

 

Il pelo è duro, liscio, molto spesso e lanoso, con sottopelo insensibile all'acqua, di colore nero, marrone ("chocolate") o miele ("champagne"), sempre unicolore. La coda è di media lunghezza, grossa alla base e sottile verso la punta, come quella della lontra, ricoperta da pelo fitto e corto.

 

 

Il Labrador è ancora oggi impiegato come cane da caccia. È un eccellente cane da riporto, utilizzato anche nella caccia in palude.

 

In passato, era presente a bordo delle barche dei pescatori dell'isola di Terranova e della penisola del Labrador, che lo utilizzavano per recuperare le reti e gli strumenti di lavoro caduti in acqua. È spesso presente a bordo delle barche dei pescatori di Bretagna e Normandia.

 

Nell'Europa continentale è principalmente allevato come cane da compagnia per il suo temperamento mite, affettuoso e socievole.

 

È spesso utilizzato anche come guida per i non vedenti per le sue doti di docilità, facilità di apprendimento, unite ad una taglia media che ne consente la facile gestione nella vita quotidiana (trasporto sui mezzi pubblici, ecc). Uno specifico addestramento gli consente di comprendere più di cento parole.[1]

 

Di recente viene inoltre impiegato anche come cane di utilità dalle forze dell'ordine e dalla protezione civile. L'eccezionale fiuto gli consente infatti di scovare esplosivi e sostanze stupefacenti occultati, nonché di percepire la presenza di persone sotto neve e macerie.

 

Non è invece consigliabile come cane da guardia poiché il suo temperamento è amichevole e privo di aggressività verso chiunque.

 

 

Il labrador è un cane tranquillo, intelligente e - soprattutto da giovane - molto attivo. Per tenerlo in forma è quindi necessario farlo camminare e nuotare, attività che ama svolgere insieme ai compagni umani.

 

 

Da cucciolo è instancabile, giocherellone, sempre pronto a masticare ogni cosa trovi sul proprio cammino.

 

 

A qualsiasi età è bene prestare molta attenzione alla sua alimentazione, in quanto si tratta di un cane piuttosto ingordo e, se troppo nutrito, tende ad ingrassare molto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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