Creato da donenrico.ghezzi il 10/06/2010
Chiesa e società

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

donenrico.ghezziDantes_06azmferrettiangeloglobulirossithepinkrosedilloallaluna67dark.noirpamela.risicafernandez1983donfrancescopfiltrpsicologiaforenseyulyusantonell.rinaldi
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Ultimi Commenti


 
angeloglobulirossi
angeloglobulirossi il 17/07/10 alle 19:57 via WEB
Mi unisco alla tua felicità nel ripetere il cantico di Maria, la ragazza di Nazaret, colma di sapienza. Dobbiamo accettare di associarci alle follie di Dio, ai suoi progetti grandiosi. A noi singolarmente sono chieste piccole cose. Ma se ci mettiamo insieme diventiamo trasportatori di ossigeno nel tessuto umano in preda all’anemia, a rischio di cancrena. La nostra determinazione a svolgere il “servizio trasporto ossigeno” la impariamo da Lei. Col piccolo servizio reso all'anziana cugina Elisabetta, ci ha dato una grande lezione mai sufficientemente imparata, il MAGNIFICAT: 1. “Cerco nel cuore le più belle parole per il mio Dio, l’anima mia canta per il mio amato” (Lc 1,46). 2. “Perché ha fatto della mia vita un luogo di prodigi, ha fatto dei miei giorni un tempo di stupore” (Lc 1,47) 3. “Ha guardato a me che non sono niente: sperate con me, siate felici con me, tutti che mi udite. Cose più grandi di me stanno accadendo. E’ Lui che può tutto, Lui solo, il santo!” (Lc 1, 48-49) 4. “ E’ lui che ha guardato, è lui che solleva, è Lui che colma di beni, è lui…” 5. “Santo e misericordioso, santo e dolce, con cuore di madre verso tutti, verso chiunque” (Lc 1,50). 6. “Ha liberato la sua forza, ha imprigionato i progetti dei forti” (Lc 1,51). 7. “Coloro che si fidano della forza sono senza troni. Coloro che non contano nulla hanno il nido nella sua mano” ( Lc 1,52) 8. “Ha saziato la fame degli affamati di vita, ha lasciato a se stessi i ricchi: le loro mani sono vuote, i loro tesori sono aria” (Lc 1,53).

 
angeloglobulirossi
angeloglobulirossi il 17/07/10 alle 10:16 via WEB
Caro Don Enrico, seguo con molta attenzione le tue riflessioni di parroco ormai in pensione, ma con una grande voglia di esserci a condividere la tua esperienza di pastore, maturata sul campo. C'è tanta amarezza in ciò che constati ma anche la gioioisa speranza di chi ha creduto nel Vangelo ed ha speso la sua vita per testimoniarlo tra il Popolo di Dio cghe è nella città di Roma: "ma io sono felice di aver conosciuto nella mia vita che c'è 'Uno' che ha potuto indicare il punto di salvezza. La Verità." Solo alcune sottolineature sulla tua riflessione ricca di spunti. La Santa Sede ha diffuso oggi un documento, NORMAE DE GRAVIORIBUS DELICTIS, redatto dalla Congregazione per la dottrina della fede e composto di 31 articoli, con cui ha sostituito l’istruzione DELICATA GRAVIORA emanata nel 2001. Le nuove norme costituiscono la risposta del Vaticano alle critiche, provenute da più parti, di aver preso sottogamba il fenomeno dei preti pedofili. Il testo disciplina comunque tutti i delitti considerati più gravi, non solo gli abusi sessuali (per es. l’ordinazione delle donne): l’apostasia, in quanto delitto contro la fede, viene prima (art. 2) della pedofilia (art. 6), definito “delitto contro il costume”. Il documento velocizza l’iter da seguire e allunga i termini di prescrizione per tutti i delitti; viene altresì introdotto il delitto di pedopornografia. Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Sede, ha precisato in una nota che “trattandosi di norme interne all’ordinamento canonico, di competenza cioè della Chiesa, non trattano l’argomento della denuncia alle autorità civili”. Fatico a credere che questa sia la giusta terapia per un male che ha radici profonde. Il prosimo provvedimento sarà il ripristino della LAPIDAZIONE? Leggo che il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone, durante una visita in Cile ha dichiarato che “è stato dimostrato da molti psicologi e psichiatri che non c’è legame tra celibato e pedofilia”: al contrario, “studi” non meglio precisati evidenzierebbero la correlazione “tra pedofilia e omosessualità”. Forte è stasta la reazione alle sue parole. Se veramente interessa far luce sul problema, oggi che i mezzi di comunicazione sono celerisimi, forse la cosa migliore sarebbe che una delle tante UNIVERSITA'CATTOLICHE predisponesse in modo scientifico un'indagine conoscitiva tra il clero sui problemi dell'AFFETTIVITA' , suddiviso per nazioni, senza aspettare le denunce delle vittime e su quelle elaborare le percentuali. Non andrebbe dimenticando che ci sono anche dei colpevoli, vittime a loro volta di abusi subiti. Una signora anziana al supermercato l'altro giorno mi ha detto: "il problema c'è sempre stato, solo che non si osava parlarne". Tu che sei specialista in materia, cosa significa nel Vangelo di Giovanni: "Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv 8,32)? Vedo che la risposta l'ha già data Gesù: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. Gli risposero: “Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?”. Gesù rispose: “In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato”. (Gv 8,31-34) Come dici tu, quando Cristo Gesù non è più semplicemente un’idea astratta, ma diventa la mia vita, allora si sperimenta la libertà cristiana. Tutti sappiamo che la vita non diventa più facile. Al cuore di tale appartenenza a Cristo, in una relazione personale con lui nella fede e nell’amore, vengono alla luce esigenze fino a quel momento insospettate, che creano nuovi legami, tali però da non rendere schiavi, ma piuttosto da dilatare il cuore e far correre con gioioso ardimento. Noi ci diciamo cristiani, come i Giudei si dicevano figli di Abramo, perché siamo fedeli a certe osservanze. Ma forse ciò non basta a fare di noi dei figli di Dio, né dei figli della Chiesa. Essere figli significa innanzitutto essere liberi. Solo Gesù, il Figlio, ci rivela che cosa è la vera libertà: una totale rinunzia a se stessi per affermare l’Altro, gli altri. Il peccato è, invece, esattamente l’opposto: fa riferire tutto a “sé” e mettere il proprio “io” al centro dell’universo. È questa la schiavitù di cui parla Gesù? Si può essere schiavi e volerlo rimanere pur avendo sempre sulle labbra le parole “libertà” e “liberazione”. Proprio per questo non ci si può liberare da soli, ma bisogna essere liberati. Ciò può avvenire aprendo il cuore alla Parola – presenza di Cristo in noi – e alla sua potenza di salvezza. Essa saprà convertirci strappandoci dall’idolatria di noi stessi per guidarci alla libertà dell’amore. Perché non riprendi l'argomento, visto che abbiamo tanto bisogno di affogare nella verità per trovare la libertà? Cerco di non dimenticare mai che "nei peccati della Chiesa" ci sono anche i miei peccati e che devo battere il mio petto, non quello del vicino di banco.

 
angeloglobulirossi
angeloglobulirossi il 15/06/10 alle 19:33 via WEB
Volevo segnalare ai lettori la tua riflessione e la conseguente proposta: "POTENZA DELLA PROFEZIA EVANGELICA", che ho pubblicato sul mio blog: http://blog.libero.it/globulirossi/8941706.html Il popolo della Parola ha fame...

 
donenrico.ghezzi
donenrico.ghezzi il 14/06/10 alle 07:32 via WEB
caro angelo, se mi citi don Mazzolari, mi sento disarmato, perchè è il testimone di Cristo al qulae ho fatto riferimento nei miei lunghi anni di pastore. L'altra citazione invece,è quella di un personaggio che non amo: che ho sempre trovato vanitoso, retorico,spocchioso, anticonciliare come altri suoi amici di quel tempo. Ti ringrazio per le rapide risposte a questo mio inizio di blog dove potrò esprimere le mie idee. Ti saluto,don enrico.

 
angeloglobulirossi
angeloglobulirossi il 13/06/10 alle 09:54 via WEB
Cari Don Enrico e Don Francesco, "la stanca mediocrità del quotidiano e della convenienza" è patologia del Popolo di Dio, laici e presbiteri. I difetti della Chiesa li vediamo, li constatiamo. Ma dimentichiamo facilmente che sono i nostri difetti. Se la Chiesa è “lunatica” è perché noi siamo oscillanti davanti alla luminosità della Sposa. Contro l'avvilimento di questa quotidiana constatazione, Sant'Ambrogio ci tende una mano: “Ex maculatis, immaculata – Composta di peccatori, ma innocente” (In Lucam 22,17). Il Giacomo Biffi degli anni '70 a proposito dei termini di “santità” o “beatitudine”, delle “eminenze” e delle “eccellenze” ma anche dei “reverdendi”, così scriveva sulle pericolose deformazioni dello spirito e di veri e propri errori teologici: “...si arriva, quasi a propria insaputa, a non poter ammettere che un papa possa essere vanitoso, un vescovo impulsivo, e collerico, un parroco avaro o pigro. Di qui prende le mosse quella calamità del mondo cristiano che può chiamarsi apologetica clericale. Si tratta invece di capire che non è tanto scandaloso che un papa sia vanitoso, quanto edificante e mirabile che un vanitoso sia papa, che Dio riesca a fare di un tipo collerico un vescovo per la sua Chiesa, e sia capace di usare un uomo avaro o pigro per guidare verso la vita eterna il suo gregge”. “Paura del mondo cattivo...paura dei lontani...”. Predicateci senza esitazione una MORALE PASQUALE, ossia liberatoria. E' di questo che abbiamo bisogno. Insegnateci ad AMARE. Ma dimostrandoci che AMATE : “Consolate, consolate il mio Popolo!” (Isaia 40,1) Non abbiamo bisogno di una ecclesiologia astratta, utopica, sentimentale. Saggia la constatazione del giovane Biffi: “Per un curioso ma insolito procedimento psicologico, mentre incolpo la Chiesa e ne ricerco i difetti, mi sento dal mio stesso zelo profetico purificato e come rifatto innocente”. Se a criticarla si ottiene questo effetteo, diamoci dentro!

 
angeloglobulirossi
angeloglobulirossi il 13/06/10 alle 07:41 via WEB
Sì, ma attenzione! Diecimila sacerdoti che recitano il MEA CULPA e si battono il petto con il successore dell'Apostolo Pietro, prima di salire l'altare di Dio, diecimila presbiteri che invocano lo Spirito Santo sulla Materia perché diventi Corpo e Sangue del Signore...non è un gesto formale, una prova di potenza...è il MEMORIALE. Un ripetersi della Pentecoste..., la prosecuzione del Vaticano II..., di quel tempo che abbiamo vissuto con trepidazione e speranza. Hai citato don Primo Mazzolari. Così scriveva commentando il passo 24 di Luca: “Voglio bene ai Due di Emmaus, che, confessando se stessi, m'aiutano a sopportare la povertà della mia anima nei confronti della speranza. ...Una speranza che finisce e la strada che continua! Non conosco nulla di più pauroso. ...Se una povera speranza può avviarci verso la vera speranza vuol dire che in ogni speranza si nasconde la Speranza. ...Dio è l'Eterno e noi pretendiamo di costringerlo ad agire nel tempo con i nostri criteri effimeri, mentre il tempo che si fa storia gli obbedisce secondo un ritmo dell'eternità. La speranza è un credito fatto a Dio oltre ciò che l'uomo riesce a vedere e capire. La beatitudine incomincia, dove finisce il vedere: - Beato chi rederà senza aver visto- . ...Quante volte il Papa nella sua umanità sensibile e passionata al pari della nostra sarebbe tentato di volgere piuttosto a destra che a sinistra, risparmiarsi questa o quella prova. Ma la strada è già segnata. Il Pastore precede: il Pastore segue. La speranza più alta è nella fedeltà più piena, - Tu, sequere me - ”. Continua a provocarci, Don Enrico!

 
donfrancescop
donfrancescop il 12/06/10 alle 15:41 via WEB
Caro don Enrico sono molto in sintonia con Lei; "mediocrità senza emozioni".L'unica emozione che un falso cristianesimo vorrebbe trasmettere è la paura; paura diun Dio giudice,paura del mondo cattivo,paura dei lontani;penso invece a Papa Giovanni XXIII :"Gaudet Mater Ecclesia", così iniziò il Concilio...

 
angeloglobulirossi
angeloglobulirossi il 11/06/10 alle 19:56 via WEB
Caro Don Enrico, mi sembra pertinente anche il seguito della lettera: "La vita che ora vivo in questo mondo la vivo per la fede nel Figlio di Dio che mi ha amato e volle morire per me. 21 Io non rendo inutile la grazia di Dio. Ma se fosse vero che siamo salvati perché osserviamo le norme della Legge, allora Cristo sarebbe morto per niente. 1 O stolti Gàlati, chi vi ha incantati? Eppure Cristo e la sua morte in croce vi sono stati annunziati con la massima chiarezza! 2 Una cosa vorrei sapere da voi: Dio vi ha forse dato il suo Spirito perché avete ubbidito alla Legge, o non piuttosto perché avete ascoltato la parola della fede? 3 Siete proprio così sciocchi? Avete incominciato a vivere con lo Spirito di Dio e ora volete andare avanti con sforzi umani? 4 Avete dunque fatto invano tante esperienze? È impossibile! 5 Dio vi dà lo Spirito e opera miracoli in mezzo a voi, perché avete ubbidito alla Legge o perché avete ascoltato il messaggio della fede? 6 Come dice la Bibbia: Abramo ebbe fiducia in Dio e per questo Dio lo considerò giusto."

 
donenrico.ghezzi
donenrico.ghezzi il 11/06/10 alle 12:06 via WEB
caro don francesco, forse più che di 'sacro' bisognerebbe tornare a parlare di 'santo'-

 
donfrancescop
donfrancescop il 11/06/10 alle 12:01 via WEB
di sacro c'è solo il cuore di Cristo; invece noi abbiamo reso sacro tutto;i sacri palazzi,i sacri pastori; che Dio ci perdoni
 
« Precedenti Successivi »
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963