Creato da Pitagora_Stonato il 12/07/2010

EREMO MISANTROPO

se non avete nulla da aggiungere astenetevi. Grazie

 

Messaggi di Settembre 2015

Se stasera non avete nulla da fare

Post n°1245 pubblicato il 29 Settembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

consiglio CALDAMENTE

 

su RAI5 in prima serata

 

 
 
 

I Buoni e I Cattivi

Post n°1244 pubblicato il 28 Settembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 

Max fu per un attimo spiazzato dall'attacco a sorpresa, ma subito si riscosse. «Scappate!» gridò, lanciandosi di corsa verso la foresta, seguito dalla sua squadra. Furono inseguiti da una salva di zolle e di sassi scagliati dai Cattivi. Il fattore sorpresa, che Max credeva di padroneggiare alla perfezione, aveva dato ai suoi avversari un notevole vantaggio.

Max si tuffò dietro un gigantesco albero, lungo il greto di un fiumiciattolo in secca. Era un nascondiglio perfetto per pianificare e mettere in atto un contrattacco.

Douglas fu il primo a raggiungerlo: si lanciò nel bunker a capofitto e si rialzò sorridendo. Era stato colpito più volte, nel corso della fuga, ma era in buone condizioni. Poi arrivò Katherine, ansimante, impegnata a ripulirsi i capelli e la faccia dalla terra. E infine fu la volta di Carol che scivolò nel rifugio con un sorriso allegro e la faccia congestionata. Erano tutti e quattro in quel buco e, nonostante il respiro affannoso, si sentivano pieni di energia e determinazione, con uno scopo ben chiaro nella vita: sopravvivere e lanciare zolle di terra, o esserne colpiti e morire. Sopra di loro il lancio di proietti continuava, ma la mente di Max vorticava per l'incomparabile emozione della battaglia. Non c'era proprio nulla di meglio di una bella guerra, pensò.

Max stava riflettendo sulla mossa successiva da compiere quando enorme proietto colpì il tronco dell'albero che stava alle loro spalle e ricadde a terra. Quando toccò il suolo, però, si srotolò e si sedette. Non era una zolla. Era un procione o, quantomeno, un animale rosa dai denti molto grossi e il manto striato come un procione

«Ehi, Larry» disse Carol a quell'animale, lisciandogli la pelliccia. «Mi dispiace.»

L'animale scosse la testa, frastornato. Evidentemente, qualcuno dei Cattivi aveva appallottolato Larry e lo aveva scaraventato contro la squadra dei Buoni. Max non sapeva se fosse il caso o no di vietare l'uso di proiettili animali, ma prima che potesse decidersi, mentre Larry cercava di sgattaiolare via un po' barcollante, Carol lo afferrò, lo appallottolò di nuovo e lo scagliò contro la squadra rivale.

Dal campo dei Cattivi si levò una voce stridula.

«Larry, traditore!» strillò Judith.

(…)

Max però era dell'idea che si dovesse pur dire qualcosa su quella pratica di lanciare gli animali.

(…)

Max non vedeva il motivo di coinvolgere gli animali in una guerra tra fazioni consenzienti ed era determinato a far qualcosa in proposito. Era assolutamente necessario concordare alcuni criteri con i nemici.

(…) avanzò verso i Cattivi. «Okay» disse. «Ci sono...»

Non fece in tempo a terminare la frase perché Alexander, con un lancio preciso, lo centrò in piena bocca con una palla gelatinosa di origine ignota, stendendolo. Mentre cercava di riprendersi, ebbe modo di dare un'occhiata al proietto, di farsi un'idea più precisa del suo sapore: sembrava una medusa terricola, dai molti tentacoli o arti, con un gusto amaro da medicinale. Anche la similmedusa riuscì a riprendersi e sgusciò via in un buco nei paraggi.

Max si rialzò in piedi. «Aspettate!» disse. «Non potete...»

Fu nuovamente colpito, questa volta da una pietra. Un normalissimo sasso, gettato da Judith, che lo prese in pieno stomaco, mozzandogli il fiato. Max prese a boccheggiare, con la vista annebbiata, piegato in due, e vide la sua corona che era rotolata nella polvere. Mentre era impegnato a prendere fiato, i Cattivi rovesciarono su di lui un'ondata di palle gelatinose, piccoli gatti, funghi a otto zampe e similbisonti. Piovvero tutt'intorno a lui, e almeno altri cinque Larry lo centrarono, tre dei quali nelle parti basse. Max afferrò la corona, girò i tacchi e se la diede a gambe, riuscendo a malapena a ritornare al bunker, dove crollò a terra, stringendosi la parte mediana del corpo.

(…)

Max doveva riflettere su quegli sviluppi. Non gli era piaciuto prendersi le sassate - lo stomaco ancora gli doleva per la pietra lanciata da Judith - ma poi la sua squadra aveva lapidato Alexander, costringendolo alla resa... I Cattivi, adesso, erano rimasti in tre, il che aumentava le probabilità di vittoria della squadra di Max. Dunque, le pietre andavano bene. Sbagliava quando voleva proibire l'uso di pietre e animali come proiettili. Il punto era sì usare qualunque arma a disposizione, ma bisognava anche assicurarsi di vincere. E con Douglas al suo fianco Max era sicuro della vittoria della propria squadra. In ogni caso, se anche avesse voluto cambiare le regole e restringere l'utilizzo di certe munizioni, prima di tutto avrebbe dovuto trovare il modo di farsi ascoltare dai Cattivi. Quando lui aveva sventolato bandiera bianca, però, quelli lo avevano preso di mira, sicché Max concluse che il solo modo di mettere fine a quella guerra consisteva prima di tutto nel vincerla e vincere schiantando il nemico in modo così totale da potergli dire— se Max ne avesse avuto ancora voglia - di non tirare sassi e animali all'occasione successiva. Semplice.


da "Le creature selvagge" Dave Eggers

 

 
 
 

un passo alla volta

Post n°1243 pubblicato il 23 Settembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

Si inizia a spegnere le candele con le dita

e si arriva a soffocare gli incendi con il proprio corpo.

I.G.N.

 
 
 

Quanto mi piace Bale!

Post n°1242 pubblicato il 21 Settembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 
 
 

Cronache del rum - Hunter S.Thomson

Post n°1241 pubblicato il 17 Settembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 


"Felice", ho borbottato, cercando di mettere a fuoco la parola. Ma è una di quelle parole, come Amore, che non ho mai capito fino in fondo. Quasi tutti quelli che lavorano con le parole non ci credono molto e io non facevo eccezione, in particolare per quei paroloni come Felicità, Amore, Sincerità, Forza. Sono troppo ambigue, troppo relative se le metti a confronto con paroline affilate e stronze cone Sfigato oppure Schifoso o ancora Pallone Gonfiato. Con queste sì che mi sento a casa, perché sono crude e facili da mettere a fuoco, ma con i paroloni è dura e solo un prete o un coglione possono usarle alla leggera.

 

 

 

 


 

 

 


Libertà, Verità, Onore: basta racimolare un centinaio di paroloni simili e dietro ad ognuno ci troverai un centinaio di mezzeseghe, omuncoli pomposi e inutili che con una mano sventolano la bandiera e con l'altra si strizzano le palle.

 
 
 

Mi si è rotto il Karma

Post n°1240 pubblicato il 16 Settembre 2015 da Pitagora_Stonato
 
Tag: lapsus

 
 
 

"justine Mattera di classe ma senza slip"

Post n°1239 pubblicato il 16 Settembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 

Mia nonna avrebbe detto

 

"di classe" e senza mutande non possono stare nella stessa frase

 

(ma slip fa più fine)

 
 
 

Se stasera non avete nulla di meglio da fare

Post n°1238 pubblicato il 15 Settembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

In SECONDA serata su RAI MOVIE

 

 

 
 
 

MXL

Post n°1237 pubblicato il 15 Settembre 2015 da Pitagora_Stonato
 


Perché dico che sono una persona eletta?


Perché oltre a tante persone che si dicevano speciali e si sono rivelate delle merde ho trovato perle in persone comuni e persone umili che si sono rivelate eccezionali.

Il meglio è che,  se anche al momento sono un po' a corto, ho la certezza che ne incontrerò ancora, basta aspettare e vedere cosa porta la vita.

 

 

ps. Springsteen è tutto per te

buonanotte

 

 
 
 

...

Post n°1236 pubblicato il 14 Settembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 

 

-"... mi sento le farfalle nello stomaco..."

-"smetti di mangiare bruchi"

 

I.G.N.

 
 
 

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