EREMO MISANTROPO
se non avete nulla da aggiungere astenetevi. Grazie
Messaggi di Luglio 2015
Post n°1220 pubblicato il 31 Luglio 2015 da Pitagora_Stonato
|
Post n°1219 pubblicato il 27 Luglio 2015 da Pitagora_Stonato
racconta la fanciulla di essere stata morsicata dalle ortiche
|
Post n°1218 pubblicato il 27 Luglio 2015 da Pitagora_Stonato
Egli sapeva, nell'esercizio dell'amore, trarre dalla sua bellezza il maggior possibile godimento. Questa felice attitudine del corpo e questa acuta ricerca del piacere appunto gli cattivavano l'animo delle donne. Egli aveva in sé qualche cosa di Don Giovanni e di Cherubino: sapeva essere l'uomo di una notte erculea e l'amante timido, candido, quasi verginale. La ragione del suo potere stava in questo: che, nell'arte d'amare, egli non aveva ripugnanza ad alcuna finzione, ad alcuna falsità, ad alcuna menzogna. Gran parte della sua forza era nella ipocrisia.
"Il piacere" D'Annunzio |
La storia del pensiero ci deve mettere in guardia dal concludere troppo presto che la teoria scientifica del mondo, solo perchè la migliore finora ideata, debba essere necessariamente completa e definitiva. James George Frazer |
“Cento volte l’ho cercata nella folla e mi sono girato attorno, finché l’ho trovata a fianco a me, dove la luce della lanterna è più fioca” (lirica cinese) |
su rai 4 in prima serata
|
celapossofare!
stasera se non avete nulla di meglio da fare mi sembra su Iris in prima serata |
Post n°1212 pubblicato il 22 Luglio 2015 da Pitagora_Stonato
David Rosenhan era uno psicologo allo Swarthmore College, Pennysilvania, e a Princeton. Come Spitzer, si era stancato dell’atteggiamento secondo lui pseudoscientifico ed elitario degli psicanalisti. Voleva dimostrare che erano tanto idolatrati quanto inutili, e per questo ideò un esperimento. Cooptò sette amici, nessuno dei quali aveva mai avuto problemi psichiatrici; questi, cui si aggiunse lo stesso Rosenhan, si diedero falsi nomi e falsi impieghi e poi, contemporaneamente, attraversarono l°America diretti ognuno verso un ospedale psichiatrico diverso. Come scrisse poi Rosenhan, «gli ospedali erano distribuiti in cinque Stati, sulla costa est e sulla costa ovest. Alcuni erano vecchi e malconci, altri abbastanza nuovi. Alcuni avevano un buon rapporto staff-pazienti, altri avevano carenza di personale. Solo uno era totalmente privato; tutti gli altri godevano di fondi statali o federali o, in un caso, di fondi universitari». In un momento prestabilito, ognuno disse allo psichiatra di turno di sentire una voce nella testa che ripeteva le parole vuoto, cavo e tonfo. Questa era l’unica bugia che avevano il permesso di raccontare; per il resto dovevano comportarsi in maniera del tutto normale. Tutti e otto furono immediatamente riconosciuti come matti e ricoverati nelle rispettive strutture. A sette fu diagnosticata la schizofrenia, a uno un disturbo maniaco-depressivo. Rosenhan si aspettava che l’esperimento non sarebbe durato più di un paio di giorni. Aveva detto proprio questo ai suoi familiari: di non preoccuparsi, che li avrebbe rivisti dopo un paio di giorni. Non lo fecero uscire per due mesi. Di fatto li tennero chiusi tutti e otto per una media di diciannove giorni ciascuno, nonostante fossero comportati normalmente dal momento in cui erano stati ammessi. Quando i membri dello staff chiedevano come si sentivano, loro rispondevano che stavano bene. A tutti furono somministrati potenti farmaci antipsicotici. «Fu comunicato a ognuno che il modo per uscire avrebbero dovuto trovarlo da soli, riuscendo essenzialmente a convincere lo staff della loro salute mentale. Dichiararsi semplicemente sani non sarebbe bastato. Una volta bollati come schizofrenici, gli “pseudopazienti” erano stati marchiati a vita›› scrisse David Rosenhan in On Being Sane in Insane Places 1973. C’era una sola via d’uscita: ammettere la pazzia di fronte agli psichiatri e poi fingere di fare progressi. Quando Rosenhan rese pubblico l’esperimento, scoppiò il pandemonio. Fu accusato di truffa: lui e i suoi amici avevano simulato la malattia mentale! Non si può incolpare uno psichiatra per una diagnosi sbagliata fatta a qualcuno che si è presentato con sintomi falsi! Un ospedale psichiatrico sfidò Rosenhan a mandare altri falsi pazienti, garantendo che questa volta li avrebbero smascherati. Rosenhan acconsentì. Un mese dopo l’ospedale annunciò con orgoglio di aver scoperto quarantuno impostori. Solo a qual punto Rosenhan rivelò che in quell’ospedale non avevano mandato proprio nessuno. |
Post n°1211 pubblicato il 21 Luglio 2015 da Pitagora_Stonato
Quanto tempo è passato Web? Tanto direi
Dunque era giugno? O forse Luglio... io e la mia amica M. dovevamo andare al concerto di Elio.
I concerto di Elio allora si tenevano in spazi ristretti, mancavano ancora anni prima che il gruppo milanese salisse sul palco di Sanremo, dunque piazzette, piccoli locali.
Partiamo con il pulman avevo cercato l'indirizzo sulla guida, arriviamo all'indirizzo e ci troviamo un cinema a luci rosse (esistevano ancora i cinema a luci rosse dunque sono passti tanti anni) chiediamo, no non è lì il concerto.
Allora, non mi ricordo come, contattiamo qualcuno forse, riusciamo ad avere il nome giusto del posto, praticamente quasi lo stesso nome del cimena, ma era invece una specie di spazio verde organizzato per l'estate (i punti verdi si chiamavano allora).
Fortunatamente non distava molto a piedi... e allora... corri che è tardi.
Di quella serata mi ricordo la musica, il caldo e le zanzare.
C'è una serata che vi ricordi musica, caldo e zanzare? |
|
Inviato da: cassetta2
il 17/07/2021 alle 18:53
Inviato da: cassetta2
il 24/04/2020 alle 08:47
Inviato da: arw3n63
il 14/09/2018 alle 19:08
Inviato da: Pitagora_Stonato
il 07/09/2018 alle 13:31
Inviato da: arw3n63
il 30/08/2018 alle 15:56