controcorrente
Considerazioni e riflessioni dopo una vita di studio, ricerca, lavoro
Post n°83 pubblicato il 18 Maggio 2009 da vadocontroccorente
DDa interista sono contento che la mia squadra abbia vinto il campionato, l’unica cosa che mi disturba è che sia interista anche Ignazio La Russa. Ora non si può impedire a nessuno di tifare per una squadra come non si può scegliere il compagno di viaggio in treno: ma sapere che un ministro ex-fascista tiene per la tua stessa squadra mi dà francamente fastidio. Essendo però democratico non glielo posso impedire, un poco come lui non può bloccare dei poveri diavoli che cercano un poco di pace e di lavoro. A me francamente stanno proprio antipatici i prepotenti, quelli che in una discussione ti interrompono o ti parlano sopra, che non sanno confutare le tue ragioni con un ragionamento intelligente ma solo con stereotipi maschilisti ed ingiuriosi, che pensano di avere sempre ragione perché così sono stati educati o meglio diseducati. Purtroppo questo è quello che passa il convento, dobbiamo abituarci a questo linguaggio da caserma o da giovane avanguardista, libro poco moschetto tanto, visto che è il signor ministro della Difesa. Non è che si faccia una bella figura in Europa fra papi-premier, velineministro, showgirls, curati, ministriombra e ombraministri, la compagnia è varia, multiculturale, incline allo spettacolo e tutt’altro che noiosa. Non passa giorno che non ci scappi la sorpresa: l’unica novità è che non c’è la crisi. Signore e signori è solo una miserevole propaganda della sinistra, della BCE, del FMI, degli USA, della Comunità Europea. Noi siamo forti, solidi, resistenti, onesti, probi, immuni. Però non siamo ottimisti ed un poco fannulloni. Lui è ricco e sempre più ricco, cosa importa degli altri. Rien ne va plus, signore e signori, fate il vostro gioco. |
Post n°82 pubblicato il 28 Febbraio 2009 da vadocontroccorente
Detto con tutta sincerità, a me della vita del sen. Cossiga e della dr.ssa Binetti non interessa proprio nulla, ma evidentemente loro si preoccupano molto della mia. Interesse lodevole ma inopportuno. Inoltre data la disparità delle posizioni istituzionali ritengo la situazione decisamente squilibrata a loro vantaggio, solo la situazione è squilibrata, null’altro. Mi sento oppresso, discriminato, obbligato in nome di principi metafisici ad accettare quello che per alcuni è verità rivelata. Ora, dal mio punto di vista di uomo e medico, abituato per decenni al rispetto della scienza e delle verità non assolute, queste posizioni intransigenti e moralistiche possono solo destare sospetti e dubbi. Ritengo che, come cittadino della Repubblica Italiana, il mio cammino su questa terra, debba essere vincolato e guidato dalla Costituzione e non dallo Stato della Chiesa, non dico dallo Stato del Vaticano perché mi sembra che siamo tornati a prima della presa di Porta Pia. Io non pretendo di imporre il mio punto di vista a nessuno, ma chiedo con la forza della ragione che nessuno cerchi di prevaricare la mia volontà. Purtroppo viviamo in un Paese, dalla democrazia debole ma autocratica, spogliata della funzione equilibratrice del Parlamento, succube di una vergognosa e tollerata ingerenza cattolica in tanti campi sia morali che economici. Chiedo soltanto di poter gestire con dignità la mia vita, di cui sono il solo responsabile, ed il modo con cui accomiatarmi da essa. Nulla di più. |
Post n°81 pubblicato il 11 Febbraio 2009 da vadocontroccorente
Ho vissuto molti anni della mia esistenza in ospedale ed ho accompagnato molte persone alla morte, momento difficile e punto culminante di ogni essere vivente. Non ho mai visto nessuno contento di morire, laici e credenti, sacerdoti ed atei. Un momento prima sei caldo, respiri, stringi una mano, ti batte il cuore, subito dopo diventi un involucro freddo ed inerte. E’ un momento a cui non mi sono mai abituato, mi lascia attonito e pensieroso, pieno di interrogativi e di domande senza risposta. Ci sentiamo onnipotenti e subito dopo un qualsiasi accidente ci dimostra la nostra fragilità e caducità. Il silenzio è la migliore forma di rispetto per un morto, odio i battimani ai funerali, le risse politiche, le strumentalizzazioni di parte, le considero una delle tante forme di imbecillità contemporanea. Nei cimiteri c’è solo silenzio. E silenzio dovrebbero fare gli uomini di fronte alla morte. |
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