Inferno XXVI
Misi me per l'alto mare aperto, sol con un legno, e con quella compagna picciola da la qual non fui diserto....
...Cercare chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno...
NOSTOS
AMORE ALMA DEL MONDO È, AMORE È MENTE
-Felice e triste mi allontanerò
pur di vedere questo amor lontano,
ma non so quando lo potrò vedere:
le nostre terre son troppo lontano!
son tanti i valichi e tanto il cammino!
Ed è per questo che non so...
sarò felice quando le chiederò,
pregando iddio,
l' amor nato lontano;
a lei piacendo, prenderò dimora
presso di lei, benchè sia lontano.
sarà perfetto il nostro incontro allora
quando, lontano, le sarò vicino...
Poeta provenzale
FOTO MIA
L'amore è tra me e quel fondo abissale che c'è dentro di me,
a cui io posso accedere grazie a te.
Tu, con cui faccio l'amore, sei quel Virgilio che mi consente
di andare nel mio Inferno, da cui poi emergo grazie alla tua presenza
(perché non è detto che chi va all'Inferno poi riesca a uscire di nuovo).
Grazie alla tua presenza io emergo:
per questo non si fa l'amore con chiunque,
ma con colui/lei di cui ci si fida;
e di che cos'è che ci si fida?
Della possibilità che dopo l'affondo nell' abisso
si possa essere riportati fuori.
(da LA CASA DI PSICHE di Umberto Galimberti)
VERMEER---LA PESATRICE DI PERLE
Infilo i miei giorni come perle per farne collana.
Poi dopo averla agganciata la indosserò.
Ed aspetterò la serata della Grande Occasione.
THÉODORE MONOD …L’AVVENTURA UMANA
Senza paura, lasciando dell'uovo la tiepida cella,
Larva bizzarra e insignificante,
Inconscio abbozzo, fuori dalla matrice gettato,
Hai dovuto, giocando d'azzardo,
Nascere senza paura
Senza paura, nelle mattine dorate e i mezzogiorni,
In pieno sole o sotto l'uragano
si deve, nel frastuono dei tuoni maledetti,
Di fronte ai gridi dei demoni, le nebbie, il miraggio
Vivere senza paura.
Senza paura, venuta la sera dall'ombra violetta
- Oh vecchio cuore infine consolato -
Dovrai, mollando gli ormeggi alla cieca
Per offrire al riflusso il tuo scafo abbandonato
Morire senza paura.
SENZA PAURA
SANTIAGO RUSINOL
BERNARD DE VENTADORN (poeta provenzale)
BEN VORREI TROVARLA SOLA
Be la volgra sola trobar,
que dormis, o·n fezes semblan,
per qu'e·lh embles un doutz baizar,
pus no valh tan qu'eu lo·lh deman.
Per Deu, domna, pauc esplecham d'amor!
Vai s'en lo tems, e perdem lo melhor!
Parlar degram ab cubertz entresens,
e, pus no·ns val arditz, valgues nos gens!
Ben vorrei trovarla sola,
che dormisse o facesse finta di dormire,
per rubarle un dolce bacio,
non avendo l'animo di richiederglielo.
Per Dio, signora, quanto poco godiamo dell'amore!
Vassene il tempo e noi perdiamo il meglio.
Dovremmo corrispondere con segni d'intesa,
e poiché non ci vale l'ardire, ci valga almeno l'astuzia!
PIETRO METASTASIO
Mentre favole e sogni orno e disegno....
Foto MIA
Vive tra il Tutto e il Niente
questa cosa vivente....
G.Gozzano
“E sento d’essere arrivata. / E sento che ogni cosa inizia ora. / Non c’è alcun viaggio che io debba fare, / non c’è alcuna vera meta, / nulla da conquistare, da raggiungere… Non c’è. / C’è solo il bagliore dell’aurora. / E sono io, sono io la strada, / ed è la vita che percorre me”.
Anna Belozorovitch
STELLINA
Post n°647 pubblicato il 05 Marzo 2012 da liberaliberas
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Post n°646 pubblicato il 06 Gennaio 2012 da liberaliberas
Era uno di quei presepi tradizionali che non speri nemmeno più di vedere tanto è diffusa ormai la tendenza alle realizzazioni originali, insolite, simboliche…ma quello…. ed era strano trovarlo proprio lì, dove la forte carica di lavoro estremamente gravoso , L’impegno professionale denso di pesanti responsabilità, non dovevano certo permetterlo o agevolarlo o promuoverlo: l’atrio di un rinomato, ed all’avanguardia, reparto di neurochirurgia specializzato in interventi al cervello. Muschio soffice, fresco, dall’odore di terra e muffe, alla base. Sullo sfondo di carta azzurra punteggiato di stelle, si arrampicavano montagne costruite con carta da pacchi modellata in modo da formare anche una grotta, un anfratto dove erano ricoverati Giuseppe, Maria, il bue, l’asinello ed uno splendente Gesù, ignudo, ma non infreddolito, che stendeva le piccole braccia come a dire: accoglimi, prendimi in braccio… Poi casette sparse sui pendii, persino il fiume con la carta stagnola che si distendeva in un minuscolo lago-specchio popolato di oche ed anatrelle. Immancabile il ponte, su cui si affacciava il pastorello, che superava il fiume. Stradette di vera ghiaia, fasci di legnetti sparsi pronti per essere accesi come falò nella notte buia, farina sparsa su certe zone dove un fioco sole non arrivava a sciogliere la improbabile neve. Tutto questo non aveva nulla a che fare con il deserto in cui probabilmente è nato il Salvatore, ma si sa, nel presepe c’è il mondo…anzi l’universo: la stella cometa troneggiava sulla famigliola ed indicava a Magi e pastori il Re. Sì, i Magi erano arrivati: ore 22 del 5 dicembre 2002. Ben altre vigilie dell’Epifania aveva vissuto, trepidante per l’attesa della Befana, unica occasione per ricevere sognati e bramati giocattoli. Ma quella mattina con la crocerossa l’avevano portata lì per un ultimo disperato tentativo di salvarle la vita. Era ormai in coma e certamente anche un miracolo non l’avrebbe riportata come prima. Ma anche in carozzella o distesa a letto o incapace di intendere e volere, in quel momento andava bene. Era entrata in sala operatoria alle 12 e l’avevano riportata in camera dopo quattro ore, completamente rasata sul capo e con un tubo ripieno di liquido chiaro che le usciva dal cranio. Lei non la lasciò mai neppure un attimo mentre dormiva , aspettando trepidante il suo risveglio, spiando leggeri battiti di ciglia che poteva cogliere come segno e trattenere ed interpretare le guizzanti contrazioni della mano che mai smetteva di tenere tra le sue. Poi,poco prima delle 22 in quel liquido chiaro e trasparente cominciò a navigare sinuosamente e lentamente uno striscio rosso come un serpentello insidioso e velenoso e piano piano il rosso aumentava …..Allarmata chiamò il medico di guardia, che corse al capezzale e la fece uscire frettolosamente dalla stanza con uno sguardo più eloquente di mille parole. Certo quel presepe era bello come quello della sua infanzia…bella e piena di speranze anche quella famiglia lì rappresentata. Lì era nato un bimbo. Qua era morta una madre.
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Post n°645 pubblicato il 02 Gennaio 2012 da liberaliberas
Ogni cosa che tu fai ha la ieraticità di un rituale propiziatorio…il tuo defecare improrogabile, |
Uscendo, lascia la finestra leggermente aperta, per far entrare l'aria fresca del mattino. Lascia la tazzina sul tavolo, accanto al libro semiaperto e all'impronta smorta del caffè. Lascia la sedia scostata, la tavola apparecchiata. Lascia l'attesa del tuo ritorno, lascia il tuo territorio immobile, lascialo vergine da troppo tempo, senza intrusioni, senza ombre, lascia solo il tuo odore e quello del silenzio. Lascia l'eco di un disco di Wagner, potente e maestoso. Uscendo lascia le chiavi al solito posto, casomai volesse venire a trovarti. |
L’amore è libertà, che non consiste nella scelta di una cosa escludendo l’altra. Ma è carica esplosiva che esalta la vita nel momento in cui ci accostiamo a qualcosa per svelarne il senso. E’ azione che ci sollecita e ci agita in un presente ricco di fermenti e ci proietta nel futuro con lo sguardo meravigliato e sognante del bambino. L’amore ha un punto di forza di sorgente energetica: la fedeltà. Ma non in senso tecnico, o legale, giuridico, sessuale….L’unica fedeltà naturale e dovuta è quella alla libertà, che consiste nella capacità di conservare e generare continuamente quella fresca e travolgente energia che solo un rapporto appassionato con la vita ci regala. Lo stupore di fronte alla straordinarietà delle cose e delle persone può innestarsi solo grazie ad un rapporto “dialogico”, di reciproco scambio. Da questo confronto fecondo possono scaturire emozioni o sentimenti basilari anche opposti e contrastanti, come l’odio che si oppone all’ amore, il dolore alla felicità, il male al bene…. Ma comunque il nostro destino si origina e si forma dall’amore per la libertà che vede una posta molto alta in gioco, anzi determinante. Anche se tutto questo richiede il coraggio di essere uomini fino in fondo. |
Post n°640 pubblicato il 13 Settembre 2011 da liberaliberas
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Post n°638 pubblicato il 28 Luglio 2011 da liberaliberas
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Non mi interessa che cosa fai per vivere; voglio Non mi interessa quanti anni hai; voglio sapere Non mi interessa quali pianeti siano in Voglio sapere se riesci a sederti con la Voglio sapere se riesci a stare con la gioia, la Non mi interessa se la storia che mi stai Voglio sapere se riesci a vedere ogni giorno la Voglio sapere se riesci a vivere col fallimento, Non mi interessa sapere dove vivi o quanti soldi Non mi interessa ciò che sai né come sei giunta Non mi interessa dove o che cosa o con chi hai Voglio sapere se riesci a stare sola con te
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Post n°636 pubblicato il 20 Luglio 2011 da liberaliberas
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Post n°635 pubblicato il 11 Luglio 2011 da liberaliberas
«In quel ruscello dove un salice sghembo |
Post n°633 pubblicato il 02 Luglio 2011 da liberaliberas
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Post n°632 pubblicato il 29 Giugno 2011 da liberaliberas
Quello che mi resta dei tuoi giorni sono queste note tristi che si inseguono nell'aria e disegnano il tuo viso. |
Post n°631 pubblicato il 28 Giugno 2011 da liberaliberas
L'acqua frusciava, l'acqua cresceva, Johann Wolfgang von Goethe, 1780 |
Post n°630 pubblicato il 24 Giugno 2011 da liberaliberas
Certo non sai quanto sei dolce e bella quando dormi |
"Non e'stata la fortuna a portarti qui, gli Déi agiscono in modi misteriosi: essi tolgono con una mano e danno con l'altra": è strano come nella vita ci vengono a mancare per vari motivi: morte, lontananza, incomprensione... persone a noi ...care cui in qualche modo abbiamo voluto bene; poi inaspettatamente, quasi per miracolo incrociamo sul nostro cammino persone che non potranno mai sostituire quel vuoto, ma che riescono a compensare quella mancanza con temi nuovi e assolutamente degni di essere vissuti con tutto il cuore, con tutta la passionalità e la volontà che abbiamo. Anche se la situazione non è ottimale, anche se si ha paura, anche se si annaspa in un mare di INCOMPRENSIONE, bisogna guardare al di là del colore degli occhi di chi ci è stato posto dinanzi accettarlo e viverlo: con sincerità, amicizia e amore." |
Post n°627 pubblicato il 14 Giugno 2011 da liberaliberas
Durante la mia adolescenza ogni anno si tenevano “gli esercizi spirituali” per ragazze, in uno spartano ed asettico edificio della diocesi, collocato a pochi metri dalla spiaggia. Pasti frugali, notte in camerata, guida alla meditazione condotta dal sacerdote illuminato del momento, confessione obbligata. Mai Dio sembrava incombere con insistente gravità come in quelle tre giornate di incontro col Mistero, con i sensi di colpa più laceranti e quelli di inadeguatezza veramente insopportabili e frustranti. Interdetto qualsiasi tentativo di riso o sentimento di leggerezza. Disciplina indiscussa. Solo la presenza e la visione del mare, cui potevamo avvicinarsi per una breve passeggiata prima di cena, poteva alleviare quel senso di oppressione e di claustrofobia che mi attanagliava di continuo. Quell’anno tornai a casa a piedi, sola, come lo ero sempre stata quei tre giorni, ma camminando per quei due chilometri con un senso di sollievo che soltanto la percezione di una prospettiva di libertà e normalità, può procurare. Aprii il portone….silenzio…non un’anima. TU non c’eri. Mai mamma, come allora, ho sentito tanto in profondità un senso di incolmabile smarrimento ed, in modo così lacerante, la tua assenza e il vuoto di te.
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FINALMENTE LIBERI
Ho sempre ritenuto questo:
che l'uomo nasce vecchio,
poi, piano piano, diventa giovane.
Ringiovanire significa,
secondo me, eliminare.
Eliminare sempre più,
eliminare certe cose inutili
che noi facciamo da giovani.
Certe cose inutili che ci danno
l'impossibilità
di essere liberi.
Eduardo De FIlippo
LA POESIA E LA DIVINA FOLLIA
Chi senza la follia delle Muse si avvicina alla poesia, inutile è lui e la sua arte, perchè di fronte alla poesia dei folli, la poesia del saggio ottenebrata scompare.------PLATONE, Fedro, 245 a.
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Inviato da: liberaliberas
il 06/01/2012 alle 10:08