ANGEL HEART

Perché un animale diventa a tutti gli effetti uno di famiglia, nella quale non possono mai entrare parole come abbandono o maltrattamento. Purtroppo non sempre é così, e anche quest'estate sono stati tanti, troppi i quattrozampe "dimenticati" prima di andare in vacanza. Ma l'amore per Fido ha comunque la meglio nella maggioranza dei casi e non fa differenza fra meticci, bastardini e cagnolini di origine controllata. Ma le razze rappresentano comunque dei mondi da scoprire con tutte le loro diverse caratteristiche e per questo l'Enci, l' Ente nazionale della cinofililia ha stilato una classifica di quelle più amate e richieste dagli italiani.



AL PRIMO POSTO IL PASTORE TEDESCO

Al primo posto il cane che forse più di tutti incarna la nostra idea di fedeltà e coraggio, immortalato in tutti i film di azione e non solo: il Pastore Tedesco, scelto dalla Polizia per la sua audacia e la propensione all'addestramento ma anche molto affettuoso e controllato. Lo segue in seconda postazione il Setter Inglese giocoso e amante dell'aria aperta, molto in sintonia con i bambini. Che vanno assai d'accordo anche con il Labrador che conquista il terzo gradino del podio. E con il Golden Retriever che si posiziona al quarto posto: lui pare abbia una pazienza infinita anche con i pargoli più dispettosi. Quinto il Jack Russell Terrier, un piccolo cane che si sente e si comporta come se fosse un alano, dinamico e vivace, non sta mai fermo.



SESTO IL CHIHUAHUA

E' sesto il Chihuahua a pelo corto o lungo, il cane più antico della storia, minuscolo ma con un gran carattere. Come il Boxer dolce e socievole, al settimo posto. E come il Cane Corso Italiano uno di quelli grandi e grossi dal cuore tenerissimo, ottava posizione. Gli ultimi due della top Ten: il Segugio, cane da caccia indipendente e testardo ma anche piuttosto ubbidiente. Valido cane da caccia possiede un fisico scattante. E il Rottweiler erroneamente famoso per un'immagine di forza-cattiveria che non gli appartiene, ma molto coraggioso e ubbidiente.

COME NON FARSI MORDERE
Il modo corretto per approcciare-salutare un cane consiste nell’evitare di guardarlo negli occhi, nell’avvicinarsi a lui lateralmente e non frontalmente, nel porgergli il fianco o il lato posteriore, nell’aspettare che sia lui a scegliere il momento di avvicinarsi e nel coccolarlo sempre e solo toccandogli i lati del muso e del corpo, oppure la groppa.
Altre cose da evitare sono, le fughe e le reazioni isteriche, il mancato rispetto degli spazi: non si deve entrare in un territorio protetto da un cane, ma non si deve neanche buttarglisi addosso per coccolarlo, invadendo il suo spazio personale ed ignorando la distanza di sicurezza che il cane tende a mantenere verso qualsiasi sconosciuto, almeno finché questi non ha manifestato chiaramente le proprie intenzioni. Infine, è corretto porgergli una mano da annusare, ma a debita distanza, in modo che sia il cane ad avvicinarsi e non noi ad invadere i suoi spazi.

Sono tutti belli i cani del mondo. E lo sono a prescindere dall'aspetto, dalla provenienza, dal pedigree. Grandi o piccoli, a pelo lungo o corto, tranquilli o giocherelloni, ciascuno ha il suo posto al sole nelle case dei tanti italiani, sempre di più, che li accolgono nelle loro famiglie.

Pastore tedesco: il carattere mostrato dal veterinario

Quanto scrivo da adesso in poi è frutto di osservazioni sul campo. Non si tratta solamente di come il Pastore tedesco si comporta dal veterinario, ma spesso atteggiamenti che durante la visita vengono imputati alla paura e al luogo si scopre che poi si verificano anche in altri ambiti (per questo serve la compliance del proprietario che riferisce che magari il cane non morde solamente in ambulatorio, ma anche quando è a spasso, nel giardino, quando vengono amici in visita e via dicendo).

Nello standard di razza si dice che è un cane equilibrato, sicuro e coraggioso. Onestamente ne ho conosciuti pochi di Pastori tedeschi così: la maggior parte si presenta in ambulatorio insicura, paurosa e pronta a mordere al minimo tocco. Sono cani di cui purtroppo non ci si può fidare, siamo lontani dai vari Rintintin e Rex: anche quando rassicurati e gestiti dal proprietario, tendono a sfuggire di mano e a mordere chiunque gli capiti attorno, veterinari e proprietari inclusi.

Ovviamente non sono tutti così, ci sono anche Pastori tedeschi equilibrati che accettano manovre non invasive dimostrando sicurezza e controllo (per manovre non invasive intendo riuscire solo ad auscultargli il cuore senza metterci un dito tutte le volte), tuttavia ho notato un aumento di cani insicuri e nervosi. Non so dirvi se sia per un problema di selezione genetica o di scarsa conoscenza sulle basi relative a come educare e far socializzare correttamente un cane di questa mole. Di sicuro sono cani che andrebbero seguiti in caso di problemi da un veterinario comportamentalista/educatore cinofilo sin da subito, proprio per evitare problemi di gestione anche a casa. Come tutti i cani di grossa taglia, non consiglio mai di lasciarli da soli con i bambini, non importa quanto bravi e affezionati siano: ci deve sempre essere un adulto presente. Attenzione poi al rapporto dei Pastori tedeschi con i gatti: molti non tollerano non solo quelli randagi, ma neanche quelli di casa e potrebbero facilmente aggredirli e ucciderli.