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La spada di Damocle

Post n°58 pubblicato il 14 Settembre 2013 da FILODIVENTO
 

 

LA SPADA DI DAMOCLE.

Damocle, cortigiano di Dionisio il vecchio, tiranno di Siracusa,

 invidiava la vita dei Re e dei potenti, convinto che essa

 fosse la più facile e felice. Dionisio, non riuscendo a fargli

comprendere che la potenza è piena di pericoli e che il

dominio a nulla vale se non è accompagnato dalla

tranquillità dell'animo, ricorse al seguente stratagemma:

     Ordinò che venisse servito un sontuoso banchetto

e che fosse appesa al soffitto, in modo che pendesse

 sul capo di Damocle, una spada legata ad un crine di cavallo.

È facile immaginare il terrore di Damocle quando si accorse

 del pericolo che correva; il letto, sul quale si era comodamente

     adagiato, gli sembrò di spine e le vivande ebbero sapore

 di amarissimo veleno.

 Dionisio aveva ragione !

Si suole definire « Spada di Damocle »

un pericolo, una minaccia che incombe continuamente.

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Attenzione a chi va a cercare informazioni su singoli nik

ad offendere minacciare etc. se non vi piace una persona

state alla larga per misfatti vari esistono gli organi preposti.

 
 
 
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A te si arriva solo attraverso te.
Ti aspetto.
Io sì che so dove mi trovo,
la mia città, la via, il nome
con cui tutto mi chiamano.
Però non so dove sono stato con te.
Là mi hai portato tu.
Come avrei imparato la strada
se non guardavo nient'altro che te,
se la strada era dove tu andavi,
e la fine fu quando ti sei fermata?
Che altro poteva esserci
più di te che ti offrivi, guardandomi?
Però adesso che esilio,
che mancanza,
e lo stare dove si sta.
Aspetto, passano i treni,
i destini, gli sguardi.
Mi porterebbero dove non sono stato mai.
Ma io non cerco nuovi cieli.
Io voglio stare dove sono stato.
Con te, ritornarci.
Che intensa novità,
ritornare un'altra volta,
ripetere mai uguale
quello stupore infinito.
E fino a quando non verrai tu
io resterò sulla sponda
dei voli, dei sogni,
delle stelle, immobile.
Perché so che dove sono stato
non portano né ali, né ruote, né vele.
Esse vagano smarrite.
Perché so che dove sono stato con te
si va solo con te, attraverso te.

p.salinas

 

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