Trascorso il 5 di Marzo ed affrontato con indomito coraggio, la tempesta di numeri, opinioni, analisi, considerazioni o semplici puttanate, mi accingo a rappresentare una sintesi attendibile di quanto le urne hanno determinato.
I dati: M5S primo partito con il 32,66% alla Camera ed il 32,21% al Senato. Coalizione di centro destra, composta da FI-LEGA-FRATELLI D’ITALIA-NOI CON L’ITALIA-UDC al 37,06% alla Camera ed al 37,52% al Senato. PD & Co. al 22,98% e LIBERI UGUALI al 3,28%
I seggi verranno assegnati a queste formazioni, escludendo tutte le altre che non hanno superato lo sbarramento del 3%. Il risultato più eclatante è certo quello del M5S che “sfonda” al Sud e si difende bene ovunque. Grande anche il risultato della LEGA che passa dal 4% delle precedenti politiche, al 17,37% nell’attuale tornata.
Le motivazioni del voto, si possono forse intuire e sono state condizionate da un diffuso voto di protesta. Tutti contro il PD, come se fossero i SOLI responsabili dell’andamento lento della nostra condizione di vita.
Due piani di lettura: La LEGA si impone in conseguenza di una strategia comunicativa incentrata su di un programma economico credibile e speriamo attuabile. Il M5S, come già accadde a FI e Lega al tempo della loro comparsa sulla scena politica, ha raccolto voti di protesta sopratutto al SUD, promettendo il reddito di cittadinanza che non ha possibilità di diventare realtà. Da una parte si cercherà di agevolare la ripresa della domanda affrontando problematiche Economiche; dall’altra assistenzialismo alla massima potenza. Alla resa dei conti hanno funzionato e quindi la strategia dei due schieramenti è stata giusta, ma mi domando quale sarà il futuro dell’Italia.
Il Presidente Mattarella, dopo che il nuovo Parlamento si sarà insediato nominando i Presidenti di Camera e Senato, avrà l’arduo compito di assegnare l’incarico esplorativo ad una dei due schieramenti vincenti, tenendo nel debito conto che il 40% necessario per governare, non è stato raggiunto. Dal M5S ci saranno sicuramente dei fuoriusciti. Gli eletti, nonostante la scomunica del Movimento, approderanno per convenienza personale, nel cdx avvicinandolo alla soglia % necessaria. Il “mercato delle vacche” è iniziato un secondo dopo la chiusura delle urne.