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LA DIPLOMAZIA? (Parte Seconda)
Post n°1486 pubblicato il 13 Aprile 2022 da cannibale3
Dopo la ritirata di Mosca da Kiev e l’intensificarsi degli scontri nel Donbass, sembra quasi che la pace, le trattative, i negoziati non siano più la priorità di nessuno. L’Unione Europea dice che ora servono più gli armamenti che l’embargo sul energia, facendo triste eco a Zelensky, che ribadisce come un disco rotto, che occorrono ancora armi. La Russia interpreta la posizione della UE, come un pericoloso cambio delle regole del gioco. La Nato continua a mantenere una posizione di attesa aggressiva, poco votata alla diplomazia tanto da far infuriare Pechino. La Cina non ha intenzione di abbandonare Putin al suo destino e non può rinunciare al mercato Occidentale, al quale vende le sue merci di scadente qualità. Evitare che Xi Jinping decida di sostenere anche militarmente la Russia, è obiettivo primario dell’Alleanza Atlantica. Purtroppo le dichiarazioni del segretario Generale Jens Stoltenberg, sono state di irrigidimento, non indirizzate alla distensione. A microfoni accesi, s’è lasciato sfuggire incautamente, che la Cina pone una sfida sistemica alla sicurezza Nazionale delle democrazie, non favorendo il dialogo tra i grandi del mondo. La replica non si è fatta attendere, e Pechino ha richiesto una indagine equa e indipendente sulla strage della stazione di Kramatorsk per poi attaccare frontalmente l’Alleanza Atlantica, esortandola ad astenersi dal tentativo di destabilizzare l’Asia e il mondo in generale. La Cina denunciando accuse infondate e diffamatorie, ed osservazioni false e provocatorie, chiede alla Alleanza di abbandonare l’approccio conflittuale basato sulla ideologia. Un pianeta tornato ai tempi della Guerra Fredda, con Russia e Usa sul piede di guerra, di tutto ha bisogno tranne che di un terzo protagonista pronto a scendere in campo ad alimentare la conflittualità. da Redazione Zuppa di Porro del 11/04/22, adattato dal autore del blog |