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Il coraggioso professionista, esemplare di una razza in via di estinzione, è attualmente ricoverato in ospedale, ove i Russi lo hanno operato e curato secondo l’urgenza. Un’informativa riguardante le sue condizioni di salute è arrivata tramite i social. In una breve dichiarazione, Sorbi fa sapere di stare bene e ringrazia per tutti i messaggi di vicinanza e solidarietà ricevuti. Sorbi è stato colpito da un proiettile a Kherson, mentre si trovava in prima linea, per raccontare la guerra dalla posizione più scomoda, che elimina i “sentito dire” tanto cari ai “quasi colleghi”, giovani conigli di RaiNews24. All’Ansa, il ministero degli Esteri ha dichiarato di essere “in contatto costante con il giornalista coinvolto nel incidente: è curato, abbiamo notizie positive sullo stato di salute, ha poca copertura cellulare per comunicare, ma dispone di un contatto libero. Stiamo lavorando per farlo rientrare, in sicurezza, in Italia appena possibile”. Mattia Sorbi, il freelance operato in un ospedale controllato dai russi in Ucraina, scrive sul suo profilo face: “Grazie moltissime per la vostra solidarietà e per tutto l’affetto che state dimostrando in questi giorni, preoccupati per la mia assenza di contatti. Sto bene e sono al sicuro, ma purtroppo le difficoltà di comunicazione in Ucraina mi hanno impedito di essere online come al solito. Probabilmente sarà così ancora per qualche giorno, ma l’importante è non avere problemi. Sto raccogliendo tante storie da raccontarvi e non mancherò di farvi sapere!”, continua il breve testo, che è stato pubblicato anche in inglese.