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L'informazione (quello che sembrerebbe tale) in RETE, è solo un mezzo per lucrare ricavi dalla pubblicità. Questa semplice considerazione semplifica l'interpretazione delle notizie, la spettacolarizzazione, le bufale, le imprecisioni, le morti annunciate di personaggi più o meno famosi. Siamo allo "sciacallaggio" assoluto e quindi per il lettore è opportuno evitare la condivisione di link ad effetto virale. Tutto per un CLICK! Il sito che ottenga molte visualizzazioni, aumenta di valore e sarà in grado di vendere "banner e pop up" agli inserzionisti per importo crescente. E' una barbarie che sfrutta l'ingenuità degli internauti o quantomeno di quelli meno esperti e scafati. Sarebbe giusto segnalare alla Polizia Postale gli scorretti affinchè i siti di boiate vengano controllati e... chiusi. Il sistema è giovane ma crescerà, sperando che possa porre rimedio a questa ed altre storture mediatiche.