POST IT

Come è noto (Assange docet...) essere giornalisti, non solo di nome ma sopratutto di fatto, è molto pericoloso. Certamente più comodo unirsi al coro e ripetere la versione che viene suggerita dal main stream. L’attentato terroristico in Russia del 22 Marzo, ha provocato circa 140 morti (ultimo bilancio ...per ora) Alcuni uomini (si pensa fossero quattro) hanno fatto irruzione al Crocus City Hall, un grande Teatro di Mosca, aprendo il fuoco con armi automatiche sulla folla. Ritorna alla mente quanto avvenne a Parigi nel 2015 al Teatro Bataclan, sebbene la reazione della polizia sia stata differente. 

A Parigi la gendarmeria francese intervenne con celerità ma in questo caso i terroristi hanno avuto il tempo di fuggire e di percorrere trecento km. prima di venire catturati. La cronaca racconta che i quattro sono originari del Tagikistan, ex repubblica sovietica dell’Asia centrale, come sono in Asia Ucraina e Russia. Il fatto che i quattro abbiamo confessato la loro responsabilità sotto tortura, rende inattendibili le deposizioni, sempre che non abbiamo fornito particolari specifici che solo i colpevoli/responsabili avrebbero potuto conoscere. La rivendicazione dello Stato Islamico, attraverso la pubblicazione dei video dell’eccidio, rafforza e conferma la versione. Pare che si tratti di mercenari, di assassini a pagamento non motivati dalla Religione ma solo dal compenso in denaro. Per poterlo spendere - intendo il denaro - occorre riuscire a svignarsela e quindi avere un solido piano di fuga. Attraversare Mosca in direzione dell’Ucraina è parsa strategia a perdere. Che i Russi intendano scoprire chi siano i mandanti, è lecito, sebbene la stampa alimentata dalla narrazione imposta, insista sulla matrice unica del Isis. Gli ucraini si sono macchiati di molti atti terroristici, soprattutto in Crimea (camion bomba) al gasdotto nordstream2, all’ideologo Dugin ed alla sua giovane figlia vigliaccamente uccisa, ma guai ad ipotizzare una responsabilità degli Ucraini. Quindi Putin avrebbe avuto la necessità di subire un attentato di tali proporzioni per proseguire la c.d. operazione speciale? Non credo e non immagino. L’attività di prevenzione russa è stata inesistente ma se ad affermarlo sono gli Statunitensi dopo l’esperienza del 11 Settembre con l’attentato alle Torre Gemelle, od i Francesi dopo il Bataclan, risultano credibili quanto pinocchio. L’Ucraina si avvantaggerà di questo attentato, giacchè la Russia sarà costretta a destinare parte delle sue forza militari alla difesa degli obiettivi sensibili, sguarnendo il fronte. Le dichiarazioni insistite e vane della stampa occidentale che negano persino l’ipotesi di un coinvolgimento dell’Ucraina, sono la conferma di una narrazione a senso unico, poco credibile, sbilanciata che non ricerca verità ma solo la versione più conveniente. Ripetiamo: chi sono i mandanti? Il tempo crediamo fornirà la risposta!