FATAMATTA

Frida & Diego

In questi giorni a Genova nelle sale di  Palazzo Ducale si è conclusa la mostra dedicata a Frida Kahlo e Diego Rivera.
Genova ha tributato un successo strepitoso a questi due artisti, la mostra si è chiusa con ben 125.000 visitatori.
I murales, i disegni, i quadri e le fotografie, hanno aperto ai  visitatori un mondo estremamente vivo, bizzarro, tinto di luci e colori abbaglianti.

 Frida e Diego, allieva e maestro, marito e moglie uniti da una passione amorosa travolgente, sopra ogni convenzione, discutibile per molti.
 Diego Rivera aveva 42 anni quando nel 1929 sposò Frida Kahlo, di 20 anni più giovane. Aveva alle spalle 7 anni di Accademia e 14 di perfezionamento in Europa; Frida era un'autodidatta.
All'epoca la celebrità era Diego, con una mostra personale al MoMa di New York già due anni dopo il matrimonio. Frida ebbe la sua prima personale newyorkese solo 9 anni più tardi.
I murales di Diego sugli edifici pubblici del Messico narravano la storia del suo paese, di un popolo unito nella lotta per un futuro comune.

Diego  corpulento, ingombrante, con un fascino esuberante, amante della bella vita e donnaiolo impenitente.
 Frida esile, quasi una bimba accanto a lui, con i grandi occhi neri che rivelano sofferenza ma anche una grande determinazione.

 Frida, segnata già nell'infanzia dalla malattia (spina bifida, secondo alcuni poliomelite),  e all'età di 18 anni, coinvolta in un grave incidente automobilistico, che le procura gravissime lesioni che la costringono a un lungo periodo di immobilità e a ben 32 operazioni, inizia a dipingere da autodidatta con l'ausilio di uno specchio applicato al suo letto.

A differenza di Diego, ama dipingere piccoli quadri, sopratutto autoritratti dove racconta del suo corpo di donna martoriato, del dolore fisico che non l'abbandonerà per tutta la vita, ma non dimenticherà mai di inserire in essi i colori e il folclore del suo Messico.

L'amore per Diego non le impedirà di avere innumerevoli amanti anche donne, ma alla fine la grande passione sarà sempre per Diego.
I quadri dove lei si rappresenta con l'immagine di Diego in fronte vogliono esprimere il chiodo fisso dell'amore per lui.

 Condivide con il marito anche  la passione politica che li porta esuli negli Stati Uniti, dove però Frida non si adatterà mai a vivere.
Nel 1938, il poeta e saggista Andrè Breton, dopo aver visto i lavori di Frida, ed esserne rimasto colpito, le propone una mostra a Parigi.
Nel 1939 ha luogo con successo la mostra.  Frida viene considerata una esponente del surrealismo.
Ma poco dopo Frida rifiuterà l'etichetta surrealista dicendo che lei non dipinge i suoi sogni, bensì la sua realtà.
Molti personaggi della cultura e dell'arte frequentano Frida e Diego, oltre a Breton, Sartre, il rivoluzionario russo Leon Trotsky, che diverrà uno dei numerosi amanti di Frida.
Lasciata la mondanità di Parigi che Frida non apprezza giudicandola decadente, tornata in Messico si dedica intensamente alla pittura e a sistemare la Casa Azul (azzurra) e il suo giardino adornato da splendidi fiori e da scimmie che lei accudisce come figlie.
Ferita dall'ennesimo tradimento di Diego, con la sorella di lei Cristina, Frida divorzia , ma poco dopo lei e Diego si risposano. Vivranno per un lungo periodo in due parti separate della casa.

Qualche anno prima della sua morte le viene amputata la gamba destra, ormai in cancrena.
Morirà di embolia polmonare a 47 anni nel 1954. Sarà cremata e le sue ceneri sono conservate nella Casa Azul, oggi sede del Museo Frida Kahlo. Le ultime parole che scrisse nel suo diario furono: "Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più."

Diego Rivera muore a Città del Messico il 24 Novembre 1957, dopo aver lasciato grandiosi affreschi e mosaici principalmente in luoghi pubblici del Messico, dedicati all'uomo ed alle tematiche sociali a lui care.

La casa Azùl, oasi nel cuore caotico della città, da dove è possibile vedere il Messico, i suoi colori e la sua ricchezza culturale, con gli occhi di Frida Kahlo