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Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 02 Marzo 2008 da FiammaDestra

LOTTA AL CARO VITA

Bloccare l’automatismo della gravazione dell’Iva sulle accise dei carburanti in relazione alle oscillazioni del prezzo della benzina, fissando dei limiti rivedibili in base all’andamento dell’indice Istat e impedendo l’odioso meccanismo della “tassa sulla tassa” che ha contribuito nei soli ultimi due anni ad aumentare di ulteriori 16 centesimi al litro il costo della benzina verde .

Abolizione del “canone Rai” , vera e propria tassa ingiusta nei confronti dell’intera cittadinanza.

Blocco degli aumenti delle tariffe di luce, gas e telefono per due anni.

Introdurre il quoziente basato sul reddito familiare complessivo delle famiglie come criterio di base per il prelievo fiscale, in ragione anche della presenza di disabili e anziani a carico del nucleo familiare.

Realizzazione di patti concertativi con le categorie per diminuire il prelievo fiscale alle imprese italiane e ai commercianti che ridurranno i prezzi dei generi di prima necessità


MUTUO SOCIALE

Intendiamo affermare in ogni sede il principio per cui ogni famiglia italiana ha diritto alla proprietà della propria abitazione, senza sottostare a meccanismi di impoverimento del reddito familiare attraverso la pratica usurante degli affitti o la stipula di mutui classici che

arricchiscono soltanto le banche e mettono a serio rischio, come dimostrano i più recenti avvenimenti, il futuro di centinaia di migliaia di famiglie.

Non è attraverso forme di controllo del prezzo degli affitti che si risolve l’emergenza abitativa ma attraverso l’istituzione del Mutuo sociale, a cui possano avere accesso quelle famiglie che necessitano di abitazione e in cui nessun membro sia proprietario di immobili, attraverso cui comprare case pubbliche a prezzo di costo senza passare attraverso le banche.


ACQUA BENE PRIMARIO

L’acqua è un bene primario della nazione e di prima necessità per il nostro popolo, e in tal senso lo consideriamo di interesse strategico dello Stato.
Per questo motivo – e diversamente da altri settori - riteniamo sia doveroso considerare l’acqua, la sua gestione, la sua distribuzione e la vendita al consumatore un “bene pubblico” meritevole della massima tutela da parte dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali.
Gli interessi dei privati in questo settore non possono prevalere rispetto all’interesse generale.
Le politiche di privatizzazione delle acque vanno completamente riviste anche al fine di ritornare a tariffe di vendita che non penalizzino il consumatore e contemporaneamente tutelino questo bene pubblico.
Le aziende pubbliche che gestiscono e distribuiscono l’acqua devono rimanere o devono nuovamente essere riconvertite in un capitale di azienda totalmente pubblico, senza alcuna infiltrazione di privati. Tutti i cittadini-consumatori saranno a loro volta soci dell’azienda. Il “maggiore azionista” rimarranno gli enti locali preposti, che dovranno gestire l’azienda nell’interesse comune.


SANITA’

Riteniamo che - anche creando un rapporto virtuoso tra sanità pubblica e sanità privata, coinvolgendo Stato e Regioni – vada potenziato innanzitutto il Sistema pubblico della sanità: intervenendo per rimuovere tutte le incrostazioni burocratiche, controllando fortemente le spese inutili e rimuovendo i deficit di sistema, ma sempre tenendo al centro il cittadino-paziente, garantendo in particolare ai non abbienti la possibilità di scegliere dove


e come farsi curare, garantendo anche a chi non è nelle condizioni economiche per farlo privatamente di essere curato e assistito secondo criteri qualitativi e di eccellenza.

Riteniamo sia necessaria una vera e propria “rivoluzione” nel campo della sanità che non può poggiare esclusivamente su criteri di privatizzazione, ma in base al principio di sussidiarietà, deve poter contare sul coinvolgimento della cittadinanza organizzata in forma associativa per aiutare, sostenere, tutelare i pazienti: in altre parole tutte quelle attività extra-ospedaliere a beneficio dei pazienti, spesso ignorate dal sistema Pubblico ma apprezzate dai cittadini e necessarie alla qualità della vita dei pazienti.

Le Associazioni meritevoli devono essere individuate, ed a loro deve essere affidato, attraverso la stipula di convenzioni, un pezzo di sanità e di sostegno al sociale; non parliamo dei soliti contributi a pioggia ai “furbetti delle cooperative” od agli amici degli amici: parliamo di meritocrazia.

Chi lavora bene, nell'interesse dei pazienti, e fa risparmiare denaro allo Stato, va individuato, coinvolto nei processi decisionali e premiato.

E questo vale nel campo della salute, come dell’assistenza ai bisognosi e agli anziani, nel recupero degli emarginati e dei tossicodipendenti: il “terzo settore”, il volontariato sociale, la società civile organizzata per la tutela di chi ha meno sono anch’essi pilastri che la Destra considera fondamentali per l’edificazione di un nuovo Stato Sociale.

Per ciò che concerne la nomina dei manager del settore sanitario riteniamo che essa debba essere basata esclusivamente su criteri di capacità e merito e non in base all’odioso principio delle nomine partitiche.


ISTRUZIONE

Ridare fiducia al corpo docente nelle scuole di ogni ordine e grado, premiando chi più si impegna e merita, al fine di gratificare maggiormente chi occupa un ruolo così dlicato come l’insegnamento e migliorare gli standard scolastici.

Se uno slogan fortunato del passato prevedeva le 3 “i” di inglese, internet e impresa come elementi centrali di un ragionamento modernizzatore per la scuola italiana, noi crediamo che vada oggi invece posto l’accento su una quarta “i”, quella di “Identità” che deve tornare orgogliosamente nei programmi scolastici e che non può più venir annientata dalla cultura post-sessantottina che vuole educare i nostri figli come individui sradicati, cosmopoliti e privi della conoscenza della propria storia e della propria memoria (autentiche basi su cui costruire con successo il proprio futuro) senza capacità critica, in una scuola massificata che continua a rifiutare il merito come primo ed essenziale elemento di selezione e avanzamento negli studi.

Identità: a maggior ragione ribadiamo questo nostro pensiero nel momento in cui sempre più sono compagni di classe degli studenti italiani migliaia di immigrati e i loro figli.
Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà all’insegnamento del Corano o di qualsivoglia altra Religione diversa da quella Cattolica nelle scuole statali e crediamo sia invece doveroso introdurre l’obbligo di studiare la cultura e la civiltà giuridica del nostro Paese proprio al fine di non creare sacche di emarginazione tra gli studenti di culture e religioni diverse


Proponiamo l’abolizione dei test di ingresso all’Università: i criteri di selezione dei “capaci e meritevoli” devono avvenire principalmente attraverso la valutazione del curriculum studiorum


FIDUCIA NELLO STATO

Tutti i rimborsi/debiti che lo Stato (amministrazioni centrali e locali) ha nei confronti sia delle persone fisiche che delle persone giuridiche devono essere liquidati entro e non oltre sei mesi, eventualmente anche con titoli dello Stato. Il provvedimento interessa ad esempio tutti i rimborsi IVA - IRPEF- IRPEG e tutte quelle aziende che lavorano per lo Stato, dagli ospedali alle manutenzioni delle strade.


OPERE PUBBLICHE

Parere consultivo – e non più vincolante - delle Sovraintendenze e degli Enti locali per tutte quelle opere di grande interesse pubblico e sociale.

Costruire tutte le opere pubbliche necessarie a mantenere l’Italia ai livelli europei, dall’Alta Velocità, ai porti, alle reti stradali e autostradali. Se non si fanno tutte le infrastrutture necessarie l’Italia sarà presto fuori dai mercati europei e internazionali.
Con particolare riferimento al Mezzogiorno d’Italia: è nostra convinzione che con un Sud rinnovato, con autonoma capacità di sviluppo, capace di trovare finalmente una propria vocazione di crescita tutta l’Italia ne trarrà benefici immensi. Questione settentrionale e questione meridionale si risolvono insieme, nella capacità di dare risposte ai problemi concreti: un’Italia a due velocità nel mondo dell’economia globalizzata non va da nessuna parte, è solo un treno che deraglia. Per questo crediamo che il Sud necessiti di particolare attenzione nella realizzazione di tutte quelle opere pubbliche che possano essere utili alla sua rinascita. Dalla rete idrica per l’agricoltura fino alla realizzazione di infrastrutture turistiche, dalla attenzione al rispetto del territorio fino alla riconversione dei vecchi e ormai dismessi mega-poli industriali.


AMBIENTE

L’Ambiente per la noi è innanzitutto un bene comune da salvaguardare, tutelare, difendere e sostenere, ma è anche un’occasione, per una nazione come l’Italia, tra le più ricche al mondo in quanto a patrimonio ambientale e culturale, una nuova occasione di sviluppo.
In questo senso la Destra-Fiamma Tricolore ritiene di dover dar vita ad una politica ambientale capace di far coesistere in maniera sinergica la tutela della natura con le attività umane.

Di fronte allo scempio dei rifiuti in Campania di cui riteniamo responsabili i governi locali di centro-sinistra è dovere dello Stato adottare provvedimenti normativi per la riduzione a monte dei rifiuti, favorire il riciclo e il riutilizzo delle materie attraverso la diffusione su tutto il territorio nazionale della raccolta differenziata e, realizzando un ciclo industriale realmente integrato, procedere alla realizzazione di termovalorizzatori.
Nello specifico della situazione campana ci impegneremo per la restituzione ai cittadini della Tarsu ad oggi pagata per un servizio non reso.



La gestione delle Aree protette per noi deve situarsi nell’ottica di uno sviluppo eco-sostenibile ed eco-compatibile; l’attività venatoria va sostenuta nel suo valore associativo, culturale e tradizionale e a questo fine riteniamo necessaria la revisione della Legge 157/92, in un percorso di armonizzazione con le normative europee e di recepimento delle direttive 79/409/CEE (uccelli) e 92/43/CEE (habitat) nel rispetto concreto di natura e tradizione.


RIFORME

La destra italiana vuole una riforma vera ed efficiente dello Stato.

Al primo posto mettiamo l’istituzione della Repubblica Presidenziale, solo un Presidente eletto dal popolo può garantire contemporaneamente la stabilità e la governabilità delle Istituzioni e la maggior partecipazione democratica del popolo alle scelte di Governo.

Unitamente alla Repubblica Presidenziale la Destra crede nella bontà dell’amministrazione federale delle Regioni e degli Enti locali sulla base dl principio di “sussidiarietà”

Una seria riforma della politica contro le logiche di casta necessita il riconoscimento giuridico dei partiti e l’applicazione dell’art.49 della Costituzione.

Nella lotta contro gli sprechi di palazzo la Destra si propone di abolire radicalmente tutti gli enti inutili ad oggi ancora esistenti. Inoltre vogliamo ridurre per legge tutte le assemblee elettive fino alla metà del numero attuale dei loro componenti.

Nel rapporto tra eletti ed elettori crediamo sia doveroso reintrodurre la preferenza anche per l’elezione dei membri del Parlamento italiano così come già avviene per gli eletti al Parlamento europeo e nei vari Consigli regionali. Unitamente alla reintroduzione della possibilità di scelta da parte degli elettori dei propri rappresentanti la Destra vuole introdurre criteri certi di riduzione delle spese per le campagne elettorali.

L’enorme burocrazia e l’inefficienza di ampi settori del servizio pubblico che opprimono quotidianamente gli italiani non sono responsabilità dei dipendenti della Pubblica amministrazione, ma “mali del sistema” che vanno curati con determinazione attraverso la riduzione delle innumerevoli leggi che appesantiscono il rapporto tra cittadino e P.A. e contemporaneamente introducendo reali criteri di meritocrazia in ogni ordine e grado del pubblico impiego oltreché ad attente politiche di riduzione reale degli sprechi.

 
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