Creato da PerFlavio il 17/11/2007
Per non dimenticare un Angelo
 

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Rem

 

Miura

 
 

angelo

  passando dal tuo blog, con gli occhi della mia mente, vedo Flavio correre felice in un prato; sta giocando con gli altri ragazzi e assieme giocano con tutti quei cani di cui mi sono presa cura e ho amato ....in quella dimensione finalmente gli umani e gli animali possono comunicare, possono parlare tra loro e possono capirsi senza barriere. Un saluto per Flavio

Patrizia

 

....Ancora un mese ..due ali d'oro si sono posate su un fanciullo pieno di vita e di prospettive ...lo hanno fatto volare, lassu dove lui toccava con un dito ..... Puntiamo un faro e sorridiamo, lui da li ci guarda e poggia su tutti un bacio ... Perche lui è cosi ....Lui è Flavio!

 

Scritta per Flavio.

A lui ed ai suoi familiari dedicata interamente.

Vivrai per sempre.

Sarai la luce del mattino
per dare il sole a chi non vede,
sarai il fruscio del mare
per dare ascolto a chi non sente,
sarai l’allegria di un bambino felice
per dare affetto a chi non ne ha,
sarai l’unica voce che si farà ascoltare..
a chi ascoltare non vorrà,
sarai la volontà di reagire
anche quando tutto sembrerà finito.
Sarai tu che griderai dal buio che non è finita
Perché sarai lì dove noi staremo guardando
Sarai con noi nella sofferenza e nel dolore
Ma poi sarai con noi nella serenità ritrovata
nel battito d’ali di un\'insolita farfalla
nel vento tacito che accarezzerà la Luna.

 

angeli

 

angeli

 

A te

 

L'ultimo bacio

 

poesia x te

La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte:

è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,
solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.

 
 

angeli

DI NOTTE IN SILENZIO ASPETTO DI SENTIRE LA VOCE DI UN ANGELO, MOLTE NOTTI MI SEMBRA CHE UNA CAREZZA MI SFIORI
IL VOLTO.E' COSI' CHE CI PARLANO GLI ANGELI

 

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Con tutta la forza che ho
troverò il coraggio...
di raggiungere
l'ultimo soffio di vento
affinchè sussurri
a tutto il mondo
quanto sei stato
e sarai
importante per me....per tutti noi......

 

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un sogno

Questa notte ho fatto un sogno, ho sognato che ho camminato sulla sabbia accompagnata dal mio Angeloe sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita. Ho guardato in dietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita,apparivano due orme sulla sabbia...Così sono andata avanti, finchè tutti i miei giorni si esaurirono. Allora mi fermai, e guardando in dietro notai che in certi punti c'era solo un orma...Questi momenti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita; i giorni di maggior angustia, di maggior paura e dolore. Ho chiesto, allora:"Angelo mio, tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia vita, perchè mi hai lasciata sola proprio nei momenti più difficili?" E il mio Angelo rispose: " Io ti amo, e ti dissi che sarei stato con te e che non ti avrei lasciata sola neppure per un attimo:i giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui ti ho portata in braccio."

 

Ora sei Un Angelo



Ciao noi siamo 2 compagne di Flavio.Essendo ancora tredicenni non possiamo fare molto ma chiediamo giustizia x Flavio e x tutta la sua famiglia.Flavio x noi 6 il nostro e ti ricorderemo x sempre.TI VOGLIAMO TANTO BENE DA BEA E ISA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

da luna 18

-PER_FLAVIO-

''In cielo cerco il tuo felice volto,

ed i miei occhi in me null'altro vedano

quando anch'essi vorra' chiudere Iddio..

e t'amo,t'amo,ed e' continuo schianto''!...

da Luna.18

 

nino


                                             Angelo dal dolce sorriso

tu, angelo sorridente
tu, che cammini su una nuvola bianca
tu che regali ancora uno sguardo
un sorriso ha chi ti ama
tu che come un fiore meraviglioso
hai lasciato il tuo profumo
tu che in un angolo di questo mondo crudele
hai lasciato chi ti vule bene
tu angelo tenero, dal dolce sorriso
tu che adesso sei seduto su una nuvola bianca
dove il vento accarezzera' i tuoi capelli
dove la pioggia bagnera' il tuo viso
dove il sole sara' la tua luce
e da quaggiu', i tuoi genitori saranno per sempre
il tuo respiro...ed il tuo sorriso.


ho scritto queste poche frasi

in memoria di vostro figlio,

é le ho scritte col cuore.

vi auguro tanto bene.

nino
 

 

 

« sent. flavio... »

giuseppe galea

Post n°235 pubblicato il 08 Febbraio 2018 da PerFlavio

ciao peppe ...

 

 

Morte sospetta all’ospedale di Locri, indaga la Procura

 

Redazione Altro Corriere7 febbraio 2018 
Giuseppe Galea è deceduto lo scorso 4 febbraio. Iniziò ad accusare dolori al torace nel giorno di Santo Stefano. La prima diagnosi fu tubercolosi. Ma una tac evidenziò la presenza di un solo polmone. Le indagini sono a carico di ignoti

LOCRI È al vaglio della Procura di Locri il caso della prematura scomparsa di Giuseppe Galea, docente cinquantaduenne sidernese in servizio all’Itis di Oppido Mamertina nonché ciclista amatoriale, deceduto domenica scorsa 4 febbraio all’ospedale di Locri dove si trovava ricoverato già da alcuni giorni. A raccontare il tragico epilogo della vittima, i familiari rappresentati e difesi dall’avvocato del foro di Locri Antonio Ricupero.

I FATTI Secondo quanto denunciato dai familiari, Giuseppe Galea che godeva di ottima salute e conduceva una vita regolare, si sentì male il giorno di Santo Stefano, accusando dolori al torace accompagnati da una forte tosse oltre che da difficoltà nella respirazione. «Accompagnato al pronto soccorso – racconta la famiglia del professore- gli viene diagnosticata una broncopolmonite e, dopo essergli state prescritte le cure, Giuseppe viene dimesso». La notte a cavallo tra il 23 e il 24 gennaio, Galea ha una nuova ricaduta, accusando gli stessi sintomi del 26 dicembre scorso, per cui nuova corsa al pronto soccorso dove gli vengono somministrate quattro flebo. Il mattino successivo, dopo essere stato sottoposto a una radiografia al torace,  al paziente gli viene diagnosticata una polmonite vera e propria, complice la tosse che «lo infastidiva» al punto da richiedere l’immediato ricovero. Il 27 gennaio Giuseppe Galea viene spostato in una stanza singola, dopo aver eseguito una tac, con la motivazione che «avrebbe dovuto rimanere isolato poiché affetto da tubercolosi». «Qualche giorno dopo- aggiungono i familiari- visionando nuovamente la tac, un medico del reparto ci riferisce che Giuseppe potrebbe essere affetto da alveolite polmonare. Per essere certi della diagnosi, gli vengono prelevati muchi e sangue per inviarli in un centro a Lamezia Terme, dove sarebbero stati sottoposti a esami specifici che sarebbero stati comunicati. Attraverso una telefonata al centro di Lamezia, avvenuta pochi giorni dopo, si ribadisce che Giuseppe non sia affetto da tubercolosi; non viene, tuttavia, indicata una diagnosi esatta, quindi si richiedevano ulteriori indagini. Nel frattempo, a Giuseppe continua ad essere somministrato un mix di farmaci potentissimi, circa 14 flebo al giorno». La situazione precipita domenica 4 febbraio, quando il fratello di Giuseppe, Carlo, lo raggiunge e non viene riconosciuto anzi scambiato per la moglie. Nella stanza Giuseppe inizia a vedere persone che non ci sono come il figlio Nicola che studia a Torino. Allertato il medico di turno, lo stesso tranquillizzava il fratello della vittima, aggiungendo che nel corso di dieci giorni Giuseppe si sarebbe ristabilito e sarebbe stato dimesso. Alle ore 16 di domenica però, Giuseppe viene trasferito in rianimazione. «Alle 18 – evidenziano i familiari del docente – lo incontriamo e sembra stare meglio ma ci avvertono che sarebbero dovute trascorrere quarantotto ore per considerarlo fuori pericolo. Alle 21.30 Giuseppe esalava l’ultimo respiro». «Chiediamo chiarimenti ai medici di rianimazione- ribadisce a gran voce la famiglia di Giuseppe Galea- e ci sentiamo dire che dalla tac effettuata il 26 gennaio era emerso che Giuseppe aveva un solo polmone, un’anomalia di cui non eravamo a conoscenza. Benché ancora sotto shock, ci siamo rivolti alla procura di Locri che ha già messo in moto la macchina delle indagini ponendo sotto sequestro la cartella clinica di Giuseppe». Le indagini attualmente a carico di ignoti, sono condotte dal pm Ezio Arcadi che ha predisposto l’esame autoptico per venerdì mattina 9 febbraio alle ore 11. Nominato anche un collegio di medici tra i quali: un medico legale, un anatomopatologo e un consulente esterno.

 Francesca Cusumano
redazione@corrierecal.it

 

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