Creato da counseling_ardea il 22/11/2010

FORUM COUNSELING

Forum di discussione aperto a tutti

 

 

« Tra Comunicazione Tecnol...AMORE: PURA ESSENZA DEL CORPO »

“Perché decidere di cambiare???………… Forse perché il cambiamento è inevitabile!!!”

Foto di counseling_ardea

Il concetto di CAMBIAMENTO, rapportato alla vita umana ed al vissuto di ogni persona, può essere visto come un processo naturale che si svolge inevitabilmente costantemente e continuamente all’interno ed all’esterno della stessa.

Altro discorso è invece il concetto di CAMBIAMENTO inteso come decisione di trasformare qualcosa nella nostra vita, volontariamente, costantemente e continuamente.

Il cambiamento non è sicuramente un obbligo al quale dobbiamo necessariamente concentrarci giornalmente, ma è inevitabile pensare che il cambiamento sia qualcosa che avviene autonomamente ed in modo naturale nel corso della nostra esistenza.

 

Tutto infatti nel nostro universo è mutevole e soggetto a cambiamento, a trasformazione.

Già nel V secolo a.C., il Filosofo Eraclito (535 a.C. – 475 a.C.), indicò come “noi non possiamo scendere due volte lo stesso fiume, perché sempre diverse saranno le sue acque e sempre diversi saremo noi” .

 

Questa teoria del “Divenire”, mentre da una parte ci evidenzia l’inevitabilità di un naturale cambiamento, trasformazione delle cose e di noi stessi, ci induce a riflettere maggiormente su quando, come e perché decidiamo di cambiare o non cambiare atteggiamento mentale e fisico, relativamente a contesti, contenuti, relazioni e quant’altro del nostro vissuto.  

 

Con il termine Cambiare o meglio, Trasformare (dal latino: Trans – Formàre), si vuole intendere ciò che è posto “al di la di una forma o aspetto delle cose”.  Visto però che “trasformare” significa andare oltre qualcosa, in se per se, questo già potrebbe creare delle limitazioni di azione  nella persona, nel suo eventuale processo di cambiamento/trasformazione, potrebbe indurre la stessa ad evitare di tentare un cambiamento in una o più aree della sua vita e relativamente allo stato di cose che sta vivendo, anche se queste ultime sono ritenute insoddisfacenti e/o sofferenti. Mi spiego meglio. Spesso ciò che è posto oltre, crea nelle persone “paura” rispetto a quello che potrebbero trovare, o solo immaginare di trovare in futuro, per cui in molti preferiscono mantenere lo stato di cose che si sono creati o gli è stato creato, piuttosto che attivarsi per un cambiamento.  

 

Come abbiamo visto però, ogni “Essere” (materiale e immateriale) subisce un suo mutamento nel corso dello spazio e del tempo che lo stesso occupa e percorre all’interno dell’universo.
Ne consegue che il Cambiamento, ossia la Trasformazione naturale di qualsivoglia “Essere” avvengono
“con” o “senza” la nostra presa di coscienza di attuare un costante e continuo cambiamento e nel caso del genere umano, sia nel pensiero che nell’azione.
Dato che l’universo che conosciamo si muove costantemente nella direzione futura (o almeno questa è la percezione che abbiamo), già questo aspetto rafforza il concetto di cambiamento e trasformazione naturali di ogni cosa. In questo esatto momento, ma forse dovrei dire in un momento passato, visto che il presente non è altro che il futuro di un tempo già trascorso, io stesso, non sono quello che ero fino a qualche secondo fa. Mi sono trasformato!!! E ciò vale anche per Te che stai leggendo!!!

Un dato tangibile è la vita cellulare continuamente in movimento. Nulla è quindi sempre uguale, tutto subisce una trasformazione continua e costante.

 

Ecco perché si parla molto oggi della “GESTIONE del CAMBIAMENTO”.

 

Gestire il proprio cambiamento, inteso prima come forma di pensiero e successivamente o meglio contestualmente, come forma di azione, comportamento, ci permette di governare al meglio la nostra esistenza evitando di rilassarci troppo su schemi ripetitivi dannosi per la nostra natura che, come abbiamo visto, è soggetta a cambiamento e trasformazione continui.

 

Se ci adagiamo sul conosciuto, su quello che abbiamo ottenuto, sia da un punto di vista relazionale (partner, famiglia, amici, ecc.), che in quello economico, o in qualsiasi altro campo in cui ci muoviamo, rischiamo di chiuderci eventuali alternative di crescita personale e di scelta, laddove dovessimo incontrare delle difficoltà esistenziali: economiche, conflitti socio relazionali, professionali, ecc……potremmo non essere pronti e preparati ad affrontare al meglio il cambiamento.

 

Il cambiamento inteso come trasformazione fa quindi rima con la ricerca continua di miglioramento del proprio status: psicofisico, emotivo, spirituale, sociale ed economico.


Sentirsi arrivati ad un obiettivo che ci eravamo prefissati in un qualsiasi campo della nostra vita personale e sociale, sentire di aver raggiunto un proprio adeguato livello, può diventare motivo di
“Stasi”  (Va bene così!!! Mi adagio!!!) o “Incentivo” a crescere ulteriormente (Bene!!! Cosa posso fare per mantenere e/o migliorare quello che ho ottenuto?) .

 

Dovendo fare un esempio con l’economia e specificamente nel campo imprenditoriale, sappiamo come sia deleterio avere per due anni di seguito gli stessi incassi.

Per effetto di una svalutazione, più o meno alta, ma comunque costante e continua nel tempo, ottenere gli stessi incassi dell’anno prima significa avere una perdita economica ed un blocco della crescita aziendale, quindi perdita di competitività nel mercato. 

 

Potremmo fare un altro esempio prendendo in considerazione le relazioni umane. In un rapporto di coppia, è possibile che la routine crei abitudini che, con il passare del tempo, limitano la creatività necessaria a mantenere vivo il rapporto stesso, con conseguenze negative nella relazione a due.

 

Il cambiamento può essere quindi tranquillamente considerato anche rinnovamento.

 

Nel mondo del lavoro rinnovarsi potrebbe essere quello di è aprirsi a nuove opportunità e tecnologie che possono migliorare la qualità dell’attività professionale alla quale ci dedichiamo; nel rapporto di coppia potrebbe essere invece quello di scoprire ogni giorno qualcosa di diverso da fare con l’altro/a o per l’altro/a, nella consapevolezza che lo stiamo facendo prima per noi stessi. È  sorprendere magari l’altro/a con parole, gesti che dimostrino la voglia di conquistare giornalmente la sua attenzione.

 

Ma cosa è necessario fare per attuare un cambiamento consapevole e produttivo?

 

Molta importanza, come sopra accennato, si può attribuire alla creatività. Sappiamo che la sola intelligenza logica, razionale, non sempre è sufficiente a determinare un cambiamento integrale, una trasformazione duratura di uno stato mentale, fisico e comportamentale. Ma se lasciamo spazio anche alla nostra “intelligenza emotiva” (c’è un libro molto interessante su questo argomento di Daniel Goleman), la nostra mente creativa inizia a produrre valide alternative che possono sviluppare nuove possibilità di scelta che altrimenti non riusciremmo a vedere in situazioni particolari di disagio e stress psicofisici ed emotivi.

 

Cr. Massimo Catalucci

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

 

IN PRIMO PIANO

LIBRO

 

ABORTO:

Conoscere, Riflettere, Scegliere come Agire Liberamente


scritto da 

Marilina Ciricillo

giornalista e scrittirce

 

Edito da

Ass. I.N.S.E.U.

 

con il patrocinio del

Comune di Ardea

 

 


per leggere l'introduzione del libro Clicca Qui


 

 

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

ULTIME VISITE AL BLOG

sapxhakuna_matata8eldan77amiluca90monica.tancrediCOCO_MADEMOISELLE_RMcounseling_ardeaVALANNA_Avulnerabile14ioeternamenteiocarolachenisomerostdanastasia_55ossapac
 

ULTIMI COMMENTI

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963