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Messaggi del 08/10/2015

Genovesa e le meduse di Francesca...

Post n°56 pubblicato il 08 Ottobre 2015 da FraZigno
 

Dopo una notte un po' mossa -l'Oceano si è fatto sentire- verso le 5 gettiamo l'ancora nella baia di Darwin, all'interno del cratere sommerso che ha dato vita all'isola Genovesa. Alle sette facciamo un ottima colazione e, un'ora più tardi, siamo pronti per sbarcare a Darwin Bay Beach. Ecco il sogno: ad attenderci sulla spiaggia ci sono 4 o 5 Galapagos Sea Lion. Galapagos il sogno!

Tutti noi, semplici turisti, cerchiamo di avvicinarci il più possibile alle stupende bestie ma Jorge è molto fiscale. Si incazza parecchio se non rispettiamo i due metri di distanza. Cerchiamo quindi di fare del nostro meglio con le macchine fotografiche per scattare foto indimenticabili il più vicino possibile a questi meravigliosi mammiferi.

Dopo dieci minuti di estasi zoologica, Jorge ci invita a seguirlo lungo un sentiero che si spinge verso l'interno dell'isola; non ho mai visto da così vicino tante specie di uccelli! Alcuni di loro nidificano addirittura sul sentiero. Galapagos il sogno! Vediamo diversi fringuelli di Darwin, i Nazca booby con i rispettivi figli, i Red footed booby presenti quasi esclusivamente su quest'isola, i caratteristici Fregata Magnificens con i loro gozzi rossi e gli Swallow Trailed Gull. Tutti incredibilmente fermi quando l'uomo si avvicina. In cielo vediamo volare il Red billed tropicbird con la sua tipica coda che mi ricorda un aquilone. Jorge ci racconta diverse curiosità che riguardano queste diverse specie di uccelli.

Lungo il sentiero troviamo diverse otarie tutte della specie zalophus californianus, che non è endemica. Nel pomeriggio Jorge ci promette che vedremo anche i Galapagos fur seal -arctocephalus galapagoensis- che sono invece endemici. Gli autoctoni sono più piccoli degli importati.

Ritorniamo sulla barca dopo circa due ore di indimenticabile passeggiata. Ci prepariamo per lo snorkelling. In teoria, in questa zona si può trovare lo squalo martello. La zona dove ci tuffiamo non è molto riparata e le onde ci trascinano da una parte all'altra, insomma non è la tipica piscina trasparente in cui abbiamo fatto snorkelling al Ningaloo park in Australia.

Restiamo in acqua per circa 45 minuti, ma dello squalo martello nessuna traccia.

Dopo un abbondante pranzo, ci riposiamo sui lettini situati sul ponte alto dello yacht. Alle due siamo di nuovo pronti per lo snorkelling. Questa volta dobbiamo assolutamente vedere lo squalo martello. Ci immergiamo nuovamente nelle acque agitate di fronte alle scogliere dell'isola . Ad attenderci però c'è uno sciame di meduse. Francesca è la passeggera che subisce di più gli urticanti tentacoli di queste minute bestie schifose. La pungono in diverse parti del corpo ma, il contatto più doloroso, lo ha sul collo. Sprezzante del dolore, continua a nuotare. Stoica.

Forse le meduse sono allucinogene o forse lo avrà visto veramente, ma Francesca insieme a Jorge sono gli unici due ad aver visto il mitico squalo a martello...per me rimarrà il mistero!!

Ritorniamo sulla barca. Le meduse hanno lasciato il loro segno un po' su tutti noi e il fatto di non aver visto lo squalo martello mi rattrista molto. Purtroppo Francesca non è riuscita a fare una foto che documenti l'avvistamento dello shark quindi, il tanto atteso snorkelling a Genovesa, non è stato dei più proficui.

Alle quattro, la nostra guida ci porta sul lato orientale dell'isola dove si trovano i Prince Philip's steps. Seguiamo per un chilometro il sentiero nell'entroterra fino ad un'ampia distesa di lava. La lava si estende per qualche centinaio di metri e poi sparisce tuffandosi nell'oceano. In questa zona avvistiamo quattro rari individui appartenenti alla famiglia dei gufi: lo Short eared owl (asio flammeus).

Vediamo un fantastico tramonto e poi rientriamo sulla barca per cena. Prendo una guida alla fauna presente sulla barca e mi segno tutte le specie di animali visti oggi, sono parecchie. Appena la barca esce da Darwin Bay, l'oceano torna a farsi sentire. Ci aspetta un'altra notte agitata. Galapagos il vomito ops.... il sogno!


 

 
 
 

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