P.S.

Ti ho voluto bene, vecchia mia.

Non volevo lasciarti così, senza un sorriso senza un saluto senza uno sguardo.

Avrei potuto darti quest'ultimo piacere ma sono uno stolto.

Scusami, anche se non potrò mai riparare in tutta la mia vita ormai.

Grazie per avermi voluto bene, per la luce che risplendeva nelle tue pupille ogni volta che mi guardavi, per i sorrisi.

Sarai sempre con me.

XVIII Foglia

Pagine pasticciate da lettere inutili,

che strana vita questa!

Dovrei meditare, ma l'aria invivibile me lo impedisce.

Eccola

terribile sensazione di alienamento dal resto del mondo.

XVII Foglia

Litanie, di venti che esauriranno presto la loro forza, Tutto e Niente imploderanno un giorno, vorrei essere li, chissà che gusto ha un sorbetto al limone mentre la pelle evapora, inutile pellicola dermatica posta a protezione di niente'altro che carcassa, cioè cementificazione di calcio e altro, ma niente muffa signore e signori, questa è la novità, così non faremmo muffa, solo una fiammata e poi via

è molto meglio credete

aspettare

che un giorno

decida di arrivare per noi

?

Post N° 27

Comprai l'ultimo alito di vita mentre risalivo le lucidi strade di Parigi la poetessa.

Giovani coppie dagl'alti papaveri si tenevano abbracciate per nascondersi all'inverno...Camminai con i foderi della giacca a vento sostenuti dalla gelida brezza assassina per gli Champs-Eliseè.

Era la sera del mio funerale e non volevo pensarci. Whisky e tabacchi mi tenevano compagnia. Impassibili nuvole dipingevano il grigio languido del cielo, e lo facevano sentire un pò più vicino a me.

Solo tu piangevi davanti a quella lugubre capella.

E le tue grida erano mute per il mondo attorno. Nessuno sciamano aveva poteri su noi, nel Bene e nel Male. Parigi è proprio una troia e noi eravamo troppo felici per accorgecene.

Poi il mondo è caduto sopra noi, dentro Pere-Lachaise. Io ci sono rimasto e non andrò più via. Ti guardai inchinarti ancora una volta su di me, le tue lacrime erano specchi illuminati.

Poi alzasti la testa, ma il tuo urlo era sempre muto.

Ora lo ero anche io.

Senza Titolo

"...Nello Spirito salvatore mi sono immedesimato fallendo miseramente;

E scese dolciastro il figlio della creatura ribelle osannandomi: Dalle sue labbra non si pronunciò la Verità ma parole con croci.

Volò allora aggraziato il mistero del gabbiano di cera vicino al Trono.

Dio creò luci e farfalle; Io creai buio e pipistrelli..."

XVI foglia

Si noi vogliamo il volo l'aria la brezza

Tutta l'aria - così lieta e lieve - che

il mattino desidererà regalarci

E poi staremo assieme

A fare delle ore minuti

E a guardare la schiuma delle onde

Lo scoglio che fiero tenta

Ma è vano

Ora lo sa

XV foglia

...è un paesaggio così sospeso tra

vegetali senza forma

e belve di lino vestite che nel talamo nunziale

di chissachi

sornione mi attendono,

per introdurmi nel mio inferno.

XIV foglia

La dove un tempo passeggiavano la Madre

e il suo bambino

Dove la donna e l'amante solevano

incontrarsi

Dove tu mi nascondevi al vento

e alle follie

Ancora in quel posto segreto e silenzioso al sicuro

dove vive il tuo sapore

Dove finisce l'arcobaleno

E' li che puoi trovarmi

Post N° 22

Colorata capsula spaziale granello di senape dell'amnesia che snuda il centro agli sgoccioli del diluvio tifone bianco nel bicchiere d'acqua cataratta chimica che io mi scolo e mi ci affogo Chiaroscuro con sbavature Nilo azzurro che mi marmorizza il cervello fino alla completa immersione Silenzioso miracolo di milligrammi come quintali in cui esalo la mia gioia e la mia angoscia fino alla fine del giorno. Anche la fine del mondo è forse soltanto un attimo, al momento moriamo in buona coscienza sulle nostre sdraio poi vedremo. Opere ammuffite, abilità estinte. Birra, cocaina e scirocco. Londra risplende...Angeli di Botticelli su jeep aperte suonano vecchie cassette. Io scivolo sfavillando nella confusione, illuminato da strani fluori. Cosa sia tu per me non saprei dire. Però con te ci sto. Il fulmine può fare a meno di me. Mi viene addosso e basta. Basta così

Post N° 21

Nel sangue delle anime private di purezza ribolle il violento sapore dell'oscurità

e dentro me

sento bruciare ossessivamente il fuoco del Male seducente.

XIII foglia

Tutto brucia attorno. Cammina col passo trasandato il piccolo vagabondo, nella grande distesa. Scarpe sfondate e occhio infinito, sente appena la forte calura che brucia la sua pelle. Nessun sorriso, è di stomaco forte, non lacina la sua fame se appena trova un filo d''erba.

Dolce nei suoi modi e triste nei suoi occhi cerca ciò che non troverà mai. Giù giù giù giù, nel male, profondo e agghiacciante. Dentro, anche la sua anima cammina.

Affacciato sul solido mare non cerca una fine, ma solo il vuoto onniscente, scalo eternamente calmo e sicuro.

Velo nero

pallido volto

dolce siero

dell'uomo strafatto,

Uccidimi

Rilanciami.

La Creazione (XII foglia)

"Cerco sicurezza nel palmo della tua mano,

da dove parto con le mie labbra

percorrendo le tue esili braccia e arrivo così

alla parte tanto cara a Modigliani

che di te si sarebbe certo innamorato.

Sfioro le tue di labbra,

che si schiudono tremanti nell'incontro con le mie dita

per poi richiudersi

nel bacio più dolce del mondo.

Cerca con lo sguardo, senza vergogna,

il segreto del nostro amplesso

è la Creazione"

Io, te, Frank (XI foglia)

...Sarebbe curioso

vedere noi due

ballare con Frank Sinatra in sottofondo

una splendida Strangers in the Night

e noi 2 che balliamo

sulla Luna

e non arriva nessuno

a interrompere

un momento

che andrà a comporre

un pezzo d'Eterno...immagina...

Noi due

una luce Lattea

un vecchio giradischi

e i nostri corpi vicini

che seguono il danzare delle Costellazioni

di Andromeda Violenta Romantica

e di Cassia Passionale...e niente rumorosi Soli

ma solo silenziose notti...

La Coscienza (X foglia)

Sporco i muri della mia rabbia,

le tinte sono varie.

I colori sono utili a volte.

                                      Disegno battelli che non conoscono acque calme.

La rabbia esiste ancora,

ha bisogno di una candela

per illuminare uno spento inferno.

Dentro tre voci cantano:

                                      Desiderio

                                      Pace

                                      Silenzio

In ginocchio nel tempio dell'approvazione,

sono in cerca di una coscienza,

                                                  non m'importa quale.

Regalatemi una coscienza.

                                                 Davvero non importa quale.

 (IX foglia)

"Sono le 2 circa di un arido pomeriggio...istantanee: sole, giallo, vento, voci, una donna vecchia e il suo stanco destino che la segue un paio di passi indietro...oggi non la raggiungerà.

L'aria calda ondulante sul sentiero; no non sono cosi stanco, riesco ancora a salire; è così che decido di salire.

Un mondo ora sotto me

                Si può vedere tutto

da qua                                  Così in alto

Lascia che sfiori ancora la tua pelle

         - si- -poi potremmo lasciarci cadere-

Faremo come tu vuoi

                                  mia cara

Non va neanche a me

di far ancora stancare il destino"