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Alzino la mano tutti quelli che, almeno una volta nella vita, hanno sognato di viaggiare nel tempo. Già, proprio come immaginavo... D’altra parte, dare un’occhiatina al futuro per sapere come girerà il mondo fra trent’anni o più semplicemente la prossima settimana, è un desiderio comprensibilissimo, uno di quelli che nel secolo scorso ha impegnato addirittura i geniali neuroni di un certo Albert Einstein, secondo il quale, almeno teoricamente, le “gite” spazio-temporali sono fattibilissime; sfortunatamente, però, il luminare tedesco precisò che per metterle in atto sarebbe indispensabile trasformarsi in una sorta di Millennium Falcon e proiettarsi nel cosmo alla velocità della luce. Dal momento che la cosa appare alquanto improbabile (almeno per ora), Atari ha pensato di ovviare al problema mettendo in cantiere questo TimeShift, nuovo FPS diretto ai PC e ad entrambe le generazioni di Xbox.

Sì, viaggiare...

Protagonista del gioo è Michael Swift, ex militare selezionato per essere il primo uomo della storia ad affrontare un viaggio a ritroso nel tempo (Marty McFly docet...). L’anno di destinazione è il “remoto” 1911, nel quale giungeremo per lasciare un segno indelebile della memorabile impresa. I veri guai, tuttavia, cominceranno proprio quando faremo ritorno a casa: in nostra assenza, infatti, un losco figuro, tale Krone, ha sfruttato la macchina del tempo per sottomettere l’intero globo alla sua meschina volontà. A sbrogliare la matassa, ovviamente, dovremo pensarci noi (ovvero il signor Swift), spalleggiati da agguerritissime forze ribelli, determinate a restituire libertà e democrazia all’intera umanità (Krone escluso...). Se la trama non risplende per eccessiva originalità, non si può dire altrettanto per il vero punto di forza di TimeShift, ovvero il gameplay, reso particolarmente interessante dalla speciale armatura indossata da Swift. Un indumento che ci consentirà di deformare il continuum spazio-temporale a noi immediatamente adiacente, rallentandolo, sospendendolo od invertendone il flusso, il tutto senza subire il benché minimo danno fisico. Una simile facoltà, sfruttata a dovere ed al momento giusto, ci renderà pressoché imbattibili e produrrà effetti visivi davvero sorprendenti sull’intero livello di gioco: i nemici, ad esempio, si bloccheranno letteralmente a mezz’aria o ripeteranno a ritroso le azioni appena compiute. Foglie al vento ed aerei in volo rispetteranno anch’essi queste improbabili leggi della fisica, tornandosene beatamente sui rami degli alberi o viaggiando all’indietro come i gamberi. Da questi black-out (o riavvolgimenti) temporali ne trarremo i maggiori vantaggi nel corso dei tanti scontri a fuoco in cui dovremo cimentarci. Provate ad immaginare: un nemico vi punta contro l’arma, spara ed il proiettile comincia la sua corsa mortale e....stop! Un nostro semplice comando e vedremo la pallottola rientrare nella canna, l’indice staccarsi dal grilletto e quel brutto ceffo rinfoderare la pistola (se non qualcosa di più grosso...). Forte, no? Ma non finisce qui: prima ancora di rendersene conto, si ritroverà disarmato ed inerme, dato che nel frattempo gli avremo già sottratto la sua fedele “compagna”, da utilizzarsi, ovviamente, per restituirgli il torto, interessi compresi (leggasi spedirlo all’altro mondo). La parola morte, insomma, non rientra nel vocabolario di Michael Swift anche se l’imprevisto è sempre dietro l’angolo e spetterà dunque a noi reagire velocemente e con freddezza alle situazioni più pericolose. Saber Interactive ha distribuito il gioco su ben trenta livelli differenti, infarcendoli di veicoli ed armi (alcune delle quali dotate di un potenziale distruttivo impressionante) tra i più disparati, elemento che, unito alla semi-immortalità del protagonista, potrebbe mettere a rischio la longevità del titolo Atari. Un dubbio che deve aver assillato anche le menti degli sviluppatori, i quali hanno fortunatamente dotato le armate nemiche di una determinazione ed intelligenza tali da renderle davvero forti ed agguerrite. Affrontarle con leggerezza, infatti, porterà velocemente ad una cocente sconfitta, ecco perché sarà cosa buona e giusta, prima di gettarsi nella mischia, pianificare un minimo di strategia d’attacco. Per quanto concerne il multiplayer, Atari e Saber non hanno ancora rilasciato informazioni degne di nota, tuttavia ne hanno confermato la presenza su tutte le versioni finali del gioco. TimeShift, in definitiva e salvo clamorosi imprevisti, si candida ad essere uno dei più attesi e promettenti action-FPS della prossima stagione videoludica.

Gli screenshot di TimeShift

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