Creato da GiovinSignora il 01/03/2009

UN PO' DI..........

Realta' e sogno

 

 

QUELLO CHE CHIAMIAMO IL NOSTRO DESTINO E' IN REALTA' IL NOSTRO CARATTERE ED IL CARATTERE SI PUO' CAMBIARE (Anais Nin)

Post n°16 pubblicato il 29 Giugno 2009 da GiovinSignora

IL CARATTERE SI PUO' CAMBIARE?

 

Considerazione delicata, con implicazioni legali, sociali ed etico-religiose, nel caso di risposta negativa! Si,  il nostro destino ce lo facciamo noi, questo lo condivido.....sulla base di una predisposizione genetica.

Mi piacerebbe sentire qualche opinione in proposito, per ampliare quelle che a volte sono le mie vedute che sento "limitate"

 

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Commenti al Post:
iocombinoguai
iocombinoguai il 29/06/09 alle 22:38 via WEB
decisamente si....piu subisci piu cambi, piu essigenze hai e piu cambi...buona serata
 
 
GiovinSignora
GiovinSignora il 20/09/09 alle 19:08 via WEB
Tu dici che piu' subisci piu' cambi? .....ebbene, io mi domando? perche' continui a subire? perche' non stai cambiando......:-)
 
dianavera
dianavera il 30/06/09 alle 12:11 via WEB
Bentornata Giovinsignora, mi sei mancata. Mi sei mancata davvero. Il carattere si puo' cambiare. S'imparano tante cose nella vita e si imparara ad esempio ad essere pazienti anche se all'inizio il dono della pazienza non ce l'avevi. S'impara ad apprezzare le gioie della vita, anche quelle piccole perchèfinalmente si capisce che la vita è breve e bisogna approffittare del bello che e del buono che ci assegna il destino. S'impara a perdonare, ad essere piu' generosi sempre per lo stesso motivo: LA BREVITA' della vita. E cosi si diventa meno duri meno intransigenti, il carattere si addolcisce. Si continua pero' a soffrire. Ma anche qui il carattere ci aiuta. Se diventiamo un po' meno sensibili, se ci corazziamo, soffriamo meno.Possiamo scegliere. L'importante è che se anche miglioriamo nel carattere, continuiamo ad avere il coraggio d'esser noi stessi. Buone vacanze.
 
sensodicolpa
sensodicolpa il 09/07/09 alle 16:41 via WEB
il destino è scritto
 
 
GiovinSignora
GiovinSignora il 13/09/09 alle 15:11 via WEB
Se il destino e' scritto che ne e' del "libero arbitrio"? Eppure in un certo senso io condivido questa teoria. Il carattere non si cambia....e lo dimostra anche la "coazione a ripetere".....gli stessi errori......
 
duald
duald il 09/07/09 alle 19:03 via WEB
nulla è scritto.....tutto cambia, tutto è in evoluzione! credere nel destino, come scrittura immutabile del proprio futuro è negazione dell'io e del libero arbitrio che è la possibilità di scegliere e di determinare percorsi.
 
 
sensodicolpa
sensodicolpa il 10/07/09 alle 11:30 via WEB
Appunto nulla è scritto è tutto cambia. Ognuno crea se stesso, ma ci sono degli eventi esterni, non legati alla propria persona, che cambiano il percorso della vita e questo per me è il destino.
 
   
GiovinSignora
GiovinSignora il 13/09/09 alle 15:20 via WEB
E' vero che gli eventi esterni ci cambiano. La logica e la ragione ci permettono di andare avanti laddove la nostra emotivita' "fa acqua", ma fondamentalmente la nostra struttura mentale rimane la stessa!
 
 
GiovinSignora
GiovinSignora il 13/09/09 alle 15:22 via WEB
Carissimo duald, non abbiamo la possibilita' di scegliere, secondo me naturalmente........Mai! Le nostre spinte interiori vanno in una sola direzione....anche di fronte a 100 alternative....non scegliamo! Siamo spinti a scegliere, obbligati a fare determinate scelte.......quelle che ci sembra (ci sembra) ci facciano stare meglio.
 
lasciati_guardare00
lasciati_guardare00 il 03/09/09 alle 13:56 via WEB
...come l'acqua leviga le rocce,così il tempo smussa certe spigolosità,del nostro carattere...e poi uno può anche metterci del suo ,se si accorge di averne uno pessimo...sempre che voglia,ovvio . ciao giò
 
 
GiovinSignora
GiovinSignora il 13/09/09 alle 15:23 via WEB
Il tempo smussa le spigolosita'? Con gli anni generalmente si peggiora.....si accentuano i difetti!! :-)))
 
   
lasciati_guardare00
lasciati_guardare00 il 13/09/09 alle 16:10 via WEB
...dipende,se te ne stai isolato e non t'interessa,scambiar contatti ed opinioni,forse ti arrocchi e diventi un "orso"....ma stando in mezzo agli altri ed avendo dei figli,con cui spesso discuti,ti poni delle domande e trovi anche le risposte,se non ti credi un dio....ciao giò
 
     
GiovinSignora
GiovinSignora il 13/09/09 alle 16:18 via WEB
Hai detto bene, anzi benissimo. Ma...tornando al titolo del mio post...se orso sei, orso resti... occorre la predisposizione a stare in mezzo agli altri, a partecipare alla vita sociale aver voglia di crescere coi figli ai quali insegni e dai quali impari, e questa carica e' interiore.....
 
ginkobae
ginkobae il 06/09/09 alle 16:51 via WEB
Forse lo si riesce ad affinare, smussare ma credo che chi nasce tondo, non possa morire quadrato.
 
 
GiovinSignora
GiovinSignora il 13/09/09 alle 15:01 via WEB
Perfetto!
 
ginkobae
ginkobae il 20/09/09 alle 16:30 via WEB
Trattasi di proporzioni. Ossia, concordo sul punto che 'il nostro destino ce lo facciamo noi' ma che ad esso contribuiscono molto anche gli alrti.
 
GiovinSignora
GiovinSignora il 20/09/09 alle 19:16 via WEB
Si gli altri contribuiscono nella misura in cui glielo consentiamo. La reazione a un sopruso, ad un'ingiustizia, per esempio....protestare o insorgere, oppure subire! L'affrontare i dolori che la Natura, per quanto possa essere benigna, ci riserva...questo intendo quando dico che siamo noi a decidere il nostro destino......:-)
 
 
ginkobae
ginkobae il 26/09/09 alle 20:22 via WEB
L'eventuale passiva rassegnazione come la interpreti? Comunque come una decisione presa o una resa incondizionata?
 
   
GiovinSignora
GiovinSignora il 26/09/09 alle 20:57 via WEB
Sono convinta che le nostre reazioni di fronte agli eventi cambino continuamente, in relazione allo stato d'animo del momento. Mi son trovata nella stessa situazione a reagire in modo diverso, perche' diverse erano le circostanze del momento. Certo che la tua e' una bella domanda!!! E dopo aver riflettuto, comunque sia, penso che la passiva rassegnazione sia una resa, non riesco a pensare come si possa decidere di rassegnarsi! Se vuoi farmi ulteriormente riflettere.....dimmi pure :-)
 
     
ginkobae
ginkobae il 26/09/09 alle 21:15 via WEB
Analogamente alle reazioni, anche le riflessioni, cambiano in base all'umore e allo stato d'animo del momento. Non ha caso ti ho fatto quella domanda, in quanto spesso io stesso me la pongo e mai mi do la stessa risposta. In altre parole il famoso bicchiere pieno per metà a volte lo vedo mezzo pieno e a volte mezzo vuoto. A questo punto mi e ti chiedo, se sia veramente producente l'interrogarsi, visto che a parità di interrogativo non sempre giungiamo alle stesse conclusioni/decisioni.
 
     
GiovinSignora
GiovinSignora il 03/10/09 alle 20:57 via WEB
Sai Emilio che quel che dici e' sacrosanto! In effetti penso sia umano interrogarsi continuamente, ma non per arrivare ad una conclusione universale - seppur solo per noi, ma per capire che tutta la cosiddetta esperienza serve solo a farci capire che - in ogni caso - non sapremo mai dove andremo a parare, che nulla c'e' di certo e che l'imprevisto e' sempre dietro l'angolo! Ma che sia il bello della vita? :-))))
 
ginkobae
ginkobae il 03/10/09 alle 19:58 via WEB
Stai ancora riflettendo?
 
 
GiovinSignora
GiovinSignora il 03/10/09 alle 20:57 via WEB
In effetti non era una domanda cosi' semplice la tua.....ho dovuto riflettere molto! :-)))
 
ginkobae
ginkobae il 10/10/09 alle 19:29 via WEB
Sono pronto per un altro interrogativo, anzi, scalpito.
 
Brevemaintenso
Brevemaintenso il 04/11/09 alle 19:27 via WEB
Il carattere è indubbiamente una variabile significativa, ma non è l'unica... per tracciare le linee guida del nostro destino. E' il tema del cosiddetto locus of control... :-)
 
 
GiovinSignora
GiovinSignora il 04/11/09 alle 21:05 via WEB
Non frequento molto il "mio" blog, eppure sarebbe interessante "discutere benevolmente" di filosofia su tanti argomenti....Il progresso nel sapere dipende soprattutto da questo, nel confrontarsi, nell'ascoltare il punto di vista degli altri senza prevaricare.....:-) Il "locus of control".....se proseguo nella mia logica, e' insito nel carattere, carattere che si struttura per una piccola percentuale nella genetica e per un buon 70 per cento dall'imprinting......
 
Brevemaintenso
Brevemaintenso il 05/11/09 alle 19:29 via WEB
il locus of control può essere di due tipi: interno od esterno... Nel primo caso gli accadimenti vengono ricondotti alle proprie responsabilità, al proprio carattere, al proprio agire... all'assoluto ed esasperato protagonismo personale, da cui tutto dipende... Nel secondo sono invece considerati degli ineluttabili eventi, di fronte ai quale vana sarebbe ogni speranza di resistervi... come il fatalismo impone! E' tra questi estremi che valutiamo la realtà?
 
GiovinSignora
GiovinSignora il 06/11/09 alle 11:51 via WEB
Dicevano gli stoici (e non solo): "dentro di noi c'e' il regime dalla nostra liberta' del nostro potere, ne' impedite ne' ostacolate....cio' che non dipende da noi va accettato razionalmente e come tale, vissuto serenamente...." Il mio continuo "rovello" :-) sta proprio nell'incapacita' di accettare razionalmente l'ineluttabile. Ragione da una parte, cuore dall'altra!!:-)))
 
dianavera
dianavera il 06/11/09 alle 20:52 via WEB
CaraGiovinsignora, che bello vedere il tuo blog che si rianima di nuovi ammiratori, se hai voglia di sorridere passa da me, anche se non conosciamo lo spagnolo...
 
soloperituoipiedi
soloperituoipiedi il 20/11/09 alle 11:37 via WEB
ho letto parte dei commenti e ammetto mi ci ritrovo in parecchi di essi, ma è proprio questa ricerca alla spiegazione che abbiamo dentro di noi che ci rende più fermi di quanto crediamo.... il carattere non penso si possa cambiare è il nostro marchio gia formato nell'embrione e lì dentro di noi resterà sempre...i nostri atteggiamenti invece possono modificarsi... e magari migliorare... concordo con te quando dici che invecchiandio si peggiora.... ciao a tutti i partecipanti.
 
 
GiovinSignora
GiovinSignora il 08/12/09 alle 15:31 via WEB
Forse e' il commento che condivido maggiormente......
 
ancoravergine75
ancoravergine75 il 06/12/09 alle 09:54 via WEB
salve a tutti. carino questo blog, ma ancora una volta non riesco a capire che necessità ci sia di inserire una donna seminuda mentre si stiracchia, per rendere più intereessante ed intrigante un blog. Poi non lamentiamoci se i programmi di intrattenimento siano diventati un fiorire di culi all'aria e donnacce vistosamente scosciate. Comunque, per intervenire nell'argomento del post, penso che sia impossibile cambiare il proprio carattere. Quello si forma in tenerissima età, nei primi 6-7 anni, e rimane tale. Se uno è un pavido, difficilmente diventerà un grintoso leader, se uno è un introverso timido, non sarà mai un compagnone. Alcune sfaccettature possono essere limate, ma il paradigma del nostro carattere, quello è da bambini, e quello ci teniamo. La teoria della trasmigrazione delle anime, cui mi rifaccio, prevede che siamo noi a sceglierci prima di nascere, le esperienze da affrontare nella presente incarnazione. Gli eventi rilevanti della vita sono già tutti pre-determinati, il libero arbitrio è importante e consiste nel modo in cui sapremo affrontare detti eventi. Se ci portiamo un fardello pesante da una precedente incarnazione, è probabile che si ripresenti in questa una circostanza simile. Il libero arbitrio è la scelta (gravosa) di redimerci e liberarci di quell'antico peso, oppure di continuare a comportarci come nel passato. Pertanto, libero arbitrio e destino pre-determinato non si possono considerare in antitesi. Saluti a tutti.
 
 
GiovinSignora
GiovinSignora il 08/12/09 alle 15:38 via WEB
Quanta retorica nelle prime righe..... Sulla reincarnazione mi trovi totalmente in disaccordo....non possiamo stare neppure a discuterne ....non ci credo e basta! Fa parte delle varie teorie del chi siamo, da dove veniamo, cosa facciamo e quant'altro. Ecco...e' sul libero arbitrio che mi piacerebbe argomentare... Se il carattere non possiamo cambiarlo...l'agire di fronte agli eventi che la vita ci presenta sara' predeterminato!....siamo cosi' liberi di scegliere se il nostro carattere ce lo impedisce? Ti ringrazio comunque di essere passato nuovo amico..... e spero di leggerti ad un futuro commento di un mio post.....
 
joyfulman4
joyfulman4 il 22/04/10 alle 00:14 via WEB
Il carattere è la risultante della componente genetica, più l'educazione del contesto anbientale. Prendo ad esempio il comunismo di Marx. Lui sosteneva che la sua dottrina a seconda della civiltà che l'avrebbe applicata sarebbe risultata diversa. E così è stato... Nell'islamismo è diventato fondamentalismo.... nell'ateismo sovietico è diventato clientelismo mafioso... nel confucianesimo cinese è diventato fanatismo sociale... in occidente cristiano è diventato contrapposizione tra ricchi e poveri. Partendo dalla teoria che i ceti sociali non si mescolano, ovvio che quando si nasce le influenze politiche, religiose e sociali influenzeranno il carattere dell'individuo, e questo per quanto rigurda la linea generale delle grandi civiltà. Ma adentrandosi nello specifico un francese, un inglese, uno spagnolo, un brasiliano e poi un italiano, avranno caratteri diverssissimi tra loro ma simili al gruppo di appartenenza.... ma sezionando ancora si notano caratteristiche come la tendenza alla permalosità dei siciliani non si riscontra nella riservatezza dei piemontesi oppure alla solarità dei romagnoli e alla tirchieria dei liguri. Per riassumere con un proverbio, "moglie e buoi dei paesi tuoi". Se si scende nel personale si nota che l'educazione infantile è un "imprinting" difficile da cancellare... una madre religiossima, alta percentuale che manderà il figlio a scuola dai salesiani il quale diventerà un cattolico professante... il figlio di un uomo violento, sicuro avrà un carattere difficile non certo dolce... inverso una donna educata allo "chador", difficilmente se lo toglierà in occidente.... Ora questo "imprinting" educativo infantile è determinante per la formazione caratteriale dell'individuo... che solo con una forte curiosità di capire il mondo e una consapevolezza culturale a studiare il nuovo ed il diverso... ti rende immune dal subirlo... Ora bisogna specificare cosa si intende per cambiare carattere... se si tratta dei buoni propositi come ogni capodanno... più buoni, più pazienti, più generosi, più equilibrati.... beh... allora ogni giorno è capodanno... se invece parliamo di conversioni religiosi, non significa cambiare carattere, ma cambiare solo le paure e i timori. Per concludere voglio usare una frase di un bravo sociologo (Peter L. Berger) "La fregatura della vita e che i genitori non te li puoi scegliere".... e da lì si parte poi tutte le esperienze che farai in quel contesto sociale ambientale sarà la risultante del tuo carattere... scusami se ti ho tediato... ma il carattere è una cosa molto complessa... ciao... Joy ...
 
a_dettori
a_dettori il 23/04/10 alle 16:47 via WEB
Non penso si possa cambiare il carattere. Si modifica, evolve o involve. Ma è anche vero che non sono così certo di questa affermazione! Forse nella vita succedono cose talmente impreviste ed imprevedibili che non è escluso che possano influire ....
 
ape_furibonda
ape_furibonda il 10/07/12 alle 16:31 via WEB
si si una persona puo' cambiare.... con il tempo.... peccato che puo' solo peggiorare
 
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