I miei pensieri

In farmacia

Stamattina, in farmacia, come spesso accade, c'era una fila interminabile di persone. Un uomo stava davanti al banco con una ricetta, ma voleva il generico, la farmacista gliel' ha mostrato, ma non gli andava bene, non era quello che ricordava lui, la dottoressa, santa pazienza, gliene ha mostrato un altro, ma non era nemmeno quello. Dietro cominciavamo a spazientirci, ma lui, imperterrito, le ha chiesto di mostrargli tutti i generici che aveva e lei, impassibile, glieli ha mostrati. Alla fine ha deciso di acquistare l'originale, con un sospiro di sollievo della gente in coda, che, nel frattempo, era aumentata. Questo non è un comportamento da tenere, quando si è in fila, fa solo innervosire. Risultato: ho perso un sacco di tempo. Farmacista, santa subito!

Ma perchè?

Ci sono persone che non sopporto. Sono quelle che interrompono quando parlo e intervengono quando parlo con qualcun altro. L'altro giorno, per esempio, ero a tavola con tante persone e, per non disturbare, ho parlato sottovoce con chi era seduto accanto a me, non intendevo dialogare con altri, quello che avevo da dire riguardava solo me. Evidentemente pensavo di parlare sottovoce, ma così non era, dato che, la persona che stava di fronte, mi ha aggredita con un: "cosa dici?, non è così!" A quel punto, per evitare, sono uscita a prendere una boccata d'aria. Sarebbe forse stato meglio se fossi rimasta in silenzio, esibendo il più bel sorriso? Può anche darsi che io non sappia parlare e va bene, ma lasciami finire, almeno, poi, casomai, se l'argomento t'interessa, intervieni, ma non interrompermi, per favore. Dovrei rispondere a tono  a queste persone, ma non riesco. A scuola, quando si voleva intervenire, si alzava la mano. Timidezza? Paura? Entrambe le cose, sono fatta così...non potrei mai entrare in politica.

Mangia quello che dico io??!!

Questo è quello che succedeva in casa di  una bimba, nata prematura, che rifiutava le pappe. La mamma la obbligava a mangiare quelle nauseanti pappe e lei, poverina, piangeva e chiudeva la bocca. E' cresciuta bene, ma è sempre magrissima ed ancora la mamma, ma anche il papà continuano ad imporle di mangiare quello che vogliono loro, ora lei non piange più, forse si è rassegnata, poverina, ma se ha poco appetito e, malgrado questo, sta bene e cresce normalmente, io non capisco tutto questo insistere ed imporle di mangiare. Secondo me, dovrebbero lasciarla tranquilla, ormai ha 13 anni e credo che sappia se ha appetito o no. O no?

A questo proposito, v'invito a leggere qui

Sono stanca di essere stanca

Insomma, non ne posso proprio più di questa stanchezza cronica e di tutti gli effetti collaterali, non ne posso più di non dormire la notte e di dormire la mattina, di non avere voglia di niente, nemmeno di telefonare alle amiche, di fare una passeggiata; mi sforzo di fare e non combino niente. Vado a guardare la tv, vediamo cosa c'è stasera...........prima mangio un pò di cioccolato fondente.

Cosa significa amare se stessi.

Amare se stessi è rispettarsi, non pretendere prestazioni che solo il mondo esterno ci richiede, darsi tempo, trattarsi con indulgenza, riconoscere di essere limitati. L'ho letto da qualche parte e ne condivido il senso.