I miei pensieri

L'appuntamento

Da un mese cerco di telefonare per un appuntamento da uno specialista, in una struttura pubblica, ma sembra impossibile, una voce continua a ripetere: gli operatori sono occupati, la preghiamo di chiamare più tardi. Più tardi, quando?  Mi tocca telefonare ad uno specialista privato? Ci provo ogni giorno... a questo punto, credo di non averne così tanto bisogno, chissà, magari faccio un pellegrinaggio o guarisco da sola, improvvisamente. Poi si griderà al miracolo!

Quelli che

Non mi piacciono quelli che pretendono, non mi piacciono quelli che non restituiscono le cose prestate, non mi piacciono quelli che pretendono di dettare legge in casa d'altri, non mi piacciono quelli che chiedono sconti, quelli che non rispettano la fila, quelli che alzano la voce e non ascoltano gli altri, quelli che "so tutto io",  quelli che, alla cassa del supermercato, non danno il tempo di mettere la spesa nella borsa, perchè  "noi abbiamo fretta"..., non mi piacciono quelli che dichiarano di avere una laurea, ma sbagliano i congiuntivi. Non mi piaccio io quando mi guardo alla specchio. A voi chi non piace?

Ma quanti santi ci sono?

Tanti, adesso ce ne sono due in più. Ma come si fa a diventare santi? E cosa bisogna fare per essere chiamati santi? Bisogna soffrire, perchè senza la sofferenza non arriveremo al regno dei cieli. Allora siamo tutti santi? Tutti gli ammalati che soffrono negli ospedali dovrebbero essere chiamati santi. Ammettiamo pure che i due ultimi siano stati dei grandi uomini, ma questo non giustifica la santità. Ah, i miracoli....é vero! Chissà se Gino Strada o Don Mazzi, che fanno tanto bene al prossimo, alla loro morte saranno santificati?

Comincio a pensare

Che capitino tutte a me. Nelle mia vita precedente devo aver combinato dei guai.

Aiuto! Mi hanno rubato l'auto?

Avevo un sacco di bottiglie di plastica e di vetro da buttare e, come sempre, l' ho caricato in macchina e  portato nei rispettivi cassonetti. Poi di solito risalgo in macchina, normale, no? e torno a casa, senonchè...a due metri dal cancello, mi accorgo che non ho la macchina. No, tranquilli, non me l'avevano rubata, ma l'avevo lasciata davanti ai cassonetti, così sono tornata indietro a riprenderla, meno male che la strada di casa l'ho ritrovata! Troppi pensieri! Mi ci vuole una vacanza!