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Un blog creato da Soul_Inside il 16/04/2009

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La storia di un eroe

Post n°6 pubblicato il 16 Aprile 2009 da Soul_Inside
 

 

SERGEANT STUBBY (1917-1926) 



1° Conflitto Mondiale

Questo American Pit Bull Terrier di discendenza sconosciuta fu trovato dal soldato John Robert Conroy nel campus dell'Università di Yale nel 1917, mentre si addestrava per il fronte europeo della prima guerra mondiale. Era un cucciolo a chiazze bianche e marroni e la coda mozza (coda mozza = stubbed tail) da cui derivò il nome Stubby. Durante il suo soggiorno al campo con il soldato Conroy e gli altri uomini in servizio Stubby si abituò a tutte le adunate, alle marce e imparò persino a dare il saluto militare a suo modo. Metteva la zampa destra sull'arcata sopraciliare destra ogni volta che qualcuno attorno a lui faceva il saluto militare. L'abilità di Stubby nel saluto colpì il comandante del campo al punto che permise al soldato Conroy di tenerlo con sé nonostante il divieto imposto agli animali stare nell'area d'addestramento. L'addestramento fu terminato e il campo dovette levare le tende. Il soldato Conroy non voleva abbandonare Stubby, e così lo portò clandestinamente a bordo di un camion per il trasporto delle truppe al deposito ferroviario. Poi, sempre di nascosto, lo trasferì assieme agli altri soldati fino a porto di Newport News in Virginia. Stubby fu poi portato su una nave diretta in Europa. Passò circa dodici ore nascosto in un contenitore di carbone. La nave era ormai troppo al largo per poter tornare indietro e il soldato Conroy lo portò apertamente sul ponte. Stubby divenne così popolare tra i marinai e i soldati che uno di questi gli fece un set di mostrine, come quelle che usano i soldati per identificarsi. Il lungo viaggio in mare arrivò al termine e Stubby dovette essere nascosto ancora; un vero problema per il soldato e il suo cane. Conroy trasportò Stubby, che era già abbastanza cresciuto, sotto il suo braccio e pendente dalle falde della sua divisa il cui lembo agganciato alla spalla formava un drappeggio. Funzionò e poterono così spostarsi in Europa. Passò un po' di tempo prima che il nuovo comandante scoprisse che Stubby era con il soldato Conroy. Dopo aver ascoltato la storia del suo viaggio con Stubby e dell'affetto che gli altri soldati provavano per il cane, il comandante acconsentì che il cane restasse affinché sostenesse il morale. Passarono diverse settimane e arrivarono degli ordini. Il reparto di fanteria del soldato Conroy, una sottodivisione della 26th Yankee Division, puntò verso il fronte francese. Il comandante assegnò degli ordini speciali a Stubby facendolo diventare membro e mascotte del 102° reparto di fanteria. Tali ordini gli consentirono di andare in prima linea con il soldato Conroy e gli altri. Il 102° raggiunse il fronte il 5 febbraio 1918. Faceva freddo e la situazione era pericolosa. I soldati vissero in trincee dove la pioggia si riversava rendendo insalubri le condizioni dei soldati e di Stubby. I cecchini continuavano a sparare e molti uomini morirono o rimasero feriti. Stubby si abituò a questi luoghi e al rumore dei fucili e dell'artiglieria pesante. Tutto rimase "normale" fino all'attacco con gas da parte dei Tedeschi. Questo gas era composto da sostanze chimiche che bruciavano pelle, occhi e polmoni. Ciò causò cecità, perdita di arti e la morte di molti. La prima ferita in battaglia di Stubby avvenne durante uno di questi attacchi con gas. Fu portato al più vicino ospedale e curato. L'esposizione al gas lo rese sensibile al più leggero vapore. Ciò risultò utile in occasione di un altro attacco. Gli uomini nel tratto di trancea di Stubby stavano dormendo, ma il cane sentì l'odore e corse per tutta la trincea abbaiando e mordendo camice e stivali ai soldati per svegliarli. Alcuni di loro si svegliarono e si resero conto di ciò che stava accadendo e poterono suonare l'allarme. Molti uomini furono salvati e Stubby lasciò la trincea per evitare il gas e poterci ritornare dopo. Dopo il ritorno di Stubby alle trincee, divenne molto utile per il ritrovamento dei feriti nella "terra di nessuno". Così era chiamato quel tratto di terra che stava tra le trincee dei Tedeschi e quelle degli Alleati, perché coloro che vi rimanevano bloccati erano quasi sicuri di non riuscire a sopravvivere a causa dei cecchini e della scarsa copertura. Stubby poteva udire i feriti e i dispersi che gridavano in inglese. Li trovava e abbaiava per chiamare i paramedici o per condurre al sicuro tra le trincee coloro che non erano feriti. Gli uomini erano riconoscenti e trattavano Stubby come il gioiello del reparto. Un giorno, mentre era di pattuglia nella terra di nessuno, Stubby udì un rumore che proveniva da un cespuglio. Ci andò e scovò una spia tedesca che stava tracciando una mappa delle trincee. Il soldato tedesco cercò di chiamare Stubby a lui, ma non funzionò. Stubby tirò indietro le orecchie cominciò ad abbaiare. Il soldato cominciò a correre e Stubby lo inseguì facendolo inciampare e cadere. Poi lo attacco alle braccia e in fine lo morse e tenendolo per le terga. Alcuni soldati accorsero e si rallegrarono nel vedere che Stubby aveva catturato una spia. Ancora una volta Stubby diede prova di essere un vero soldato. Grazie a tale atto di coraggio il comandante lo propose per una promozione ai ranghi di sottufficiale e lo nominò sergente. Fu il primo della sua razza ad ottenere un rango nelle forze armate. I tedeschi attaccarono ancora, ma questa volta con tutta la fanteria. I soldati tedeschi si riversarono nella terra di nessuno aprendo il fuoco e lanciando granate. Il soldato Conroy e Stubby si rifugiarono in un bunker. Conroy puntò fuori il fucile per sparare al nemico e Stubby uscì. La zona sembrava sgombera, ma un soldato tedesco, fuori dalla visuale di Stubby, lanciò una grandata verso il bunker. Stubby fu colpito al petto e alla zampa destra da una grande quantità di schegge. Cadde e non movendosi il soldato Conroy pensò che fosse morto. Lo raccolse e controllò il battito cardiaco e il respiro. Stubby era ancora vivo e il soldato lo portò correndo all'ospedale del campo. I dottori fecero il possibile per salvarlo, ma Stubby dovette essere portato all'ospedale della Croce Rossa per ulteriori interventi chirurgici. Stubby guarì e passò il suo tempo presso l'ospedale della Croce Rossa visitando i feriti e socializzando con le infermiere. Fu di grande supporto al morale dei feriti e mostrò nuovamente di essere un eroe. Stubby si rimise totalmente e fu riportato in prima linea al 102° reparto di fanteria. La prima guerra mondiale terminò l'11 novembre 1918. Sergeant Stubby servì in 17 battaglie in Europa. Fece visita anche al presidente Woodrow Wilson dopo aver condotto una parata delle truppe statunitensi in Europa. Quando incontrò il presidente Wilson lo salutò alla sua maniera e al presidente piacque molto. Tornato negli Stati Uniti nell'aprile del 1919, Stubby venne premiato con diverse medaglie. Una di queste era una medaglia d'oro della Humane Education Society assegnata da Gerard John J. Pershing, capo delle forze armate statunitensi.

 

Fu inserito in uno show di bellezza e nonostante le proteste vinse. Stubby divenne anche un membro dell'American Legion, visitò la Casabianca due volte e incontrò i Presidenti Harding e Coolidge. Più tardi divenne un membro onorario della YMCA e la sua tessera gli garantiva tre ossa al giorno e un posto caldo per dormire. Fu un cane eroico, molto famoso e amato.

 

Stubby morì il 16 marzo 1926. Visse i suoi ultimi anni con il suo amato Robert Conroy, l'uomo che anni prima lo aveva salvato quando era ancora cucciolo. Stubby restituì il favore più di una volta e ritengo abbia vissuto una vita piena e felice. Riposa in pace Stubby, e grazie per i coraggiosi e leali servizi che ci hai reso.

 

 
 
 
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