DUE MONDI

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NON ADARTENE VIA......

Non andartene via 
Neanche solo un istante
Da solo un instante
Morirei senza te 

 
 

ANCHE PER TE....

Anche per te vorrei morire ed io morir non so
anche per te darei qualcosa che non ho
e così, e così, e così
io resto qui
a darle i miei pensieri,
a darle quel che ieri
avrei affidato al vento cercando di raggiungere chi...
al vento avrebbe detto sì....

Lucio Battisti

 

RICORDATI DI ME

Ricordati di me
quando ridi   immagine quando sei da sola
fidati di me  
questa vita e questo tempo volaimmagine

Antonello Venditti

 

CARNEVALE

Per ognuno di Noi c'è una maschera
se nasconde un sorriso o una lacrima
  io non lo dico ma lo so  

Riccardo Cocciante
   

 

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IO E TE...DUE MONDI IN UNO

E' una vela,immagine una vela la mia mente
prua verso l'altra gente
vento magica corrente
quanto Amore...immagine

Lucio Battisti

 

DECISAMENTE TU....

...e adesso scendi dal piedistallo
perché sei vetro non sei cristallo
e adesso basta  col tuo veleno
perché sei niente forse di meno... 

Riccardo Cocciante

 

RESTA CON ME........

Resta con me con i miei occhi così disperati,
arrossati da troppi uragani
da troppo vino       e da troppi amori
senza speranza senza mai domani 
             Resta con me a spiare cosa fa il rumore
quando il silenzio    lo scaccia lontano
e resta solo il tempo per l'amore,
l'amore stretto qui nella mia mano    

   Riccardo Cocciante

 

 

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SCRIVERE CHE LA TERRA TREMA

Post n°1046 pubblicato il 07 Aprile 2009 da Ramses1961
Foto di Ramses1961

Scrivere La terra trema non è solo citare un capolavoro del cinema neorealista firmato Luchino Visconti, che rileggeva a suo modo I Malavoglia di Giovanni Verga. Scrivere che la terra trema o ha tremato è in queste ore la cronaca, disadorna e crudamente vera, di ciò che accade o è accaduto in Abruzzo. Dove la terra ha tremato non per dare titolo a una pellicola ma realmente, nelle viscere. Là dove più che il pessimismo con cui Verga raccontava il suo meridione risuona quel pessimismo "cosmico" con cui Giacomo Leopardi definiva la natura "matrigna" che con una colata lavica recideva il fiore del deserto, la ginestra. Ma senza che quel fiore avesse mai chinato il capo.

Così come non lo chinò Ignazio Silone: nato a Pescina, Abruzzo, nella Marsica, nel 1915 il terremoto di Avezzano provocò nel suo paese oltre tremila vittime. Sotto le macerie chinarono il capo sua madre e i suoi familiari, lui si salvò insieme al fratello e scrisse, qualche anno più tardi, che la terra aveva tremato: << Nel 1915 un violento terremoto aveva distrutto buona parte del nostro circondario e in trenta secondi ucciso circa trentamila persone - scriveva Silone nel '49 nell'autobiografia Uscita di sicurezza -. Quel che più mi sorprese fu di osservare con quanta naturalezza i paesani accettassero la tremenda catastrofe. In una contrada come la nostra, in cui tante ingiustizie rimanevano impunite, la frequenza dei terremoti appariva un fatto talmente plausibile da non richiedere ulteriori spiegazioni >>. Molte meno spiegazioni si quelle che Leopardi travestito da islandese pretendeva dalla Natura cieca e sorda nel celebre dialogo, Cieca Natura e per questo imparziale: << Nel terremoto morivano - scrive sempre Silone - infatti ricchi e poveri, istruiti ed analfabeti, autorità e sudditi. Nel terremoto la natura realizzava quello che la legge a parole prometteva e nei fatti non manteneva: l'uguaglianza. Uguaglianza effimera. Passata la paura, la disgrazia collettiva si trasformava in occasione di più larghe ingiustizie >>. L'unico risarcimento può esere diventare poeti, ovvero lucidi testimoni del proprio vissuto: come Salvatore Quasimodo, che dopo il catastrofico terremoto del 1908 si trasferì da Modica a Messina. Come tanti altri superstiti, visse a lungo dentro i vagoni ferroviari. Tre anni dopo quel bambino di appena 10 anni cominciò a scrivere poesie e a scorgere nei tramonti messinesi << riverberi di vespro / sanguinolenti come carne / macellata da poco >>. Infine un sonetto, edito sul "Piccolo" di Trieste nel 1909 ma mai inserito nelle raccolte poetiche è stato ripescato neanche un anno fa: è di Umberto Saba ed è ispirato anch'esso al tragico sisma messinese: >> Io non la vidi mai, che d'essa noto / n'era il nome e non più. Nel mio pensiero, / quanto vedevo immaginando il vero / è quello che distrusse il terremoto >>. Saba immaginava ciò che non poteva vedere. Ma non gli bastò andare oltre una siepe, come sarebbe bastato al Leopardi de L'infinito. Il terremoto aveva inghiottito anche quella.

<< Il terremoto ribolle, le notti cadono nei carri merci e noi bestiame infantile contiamo sogni polverosi >>  Salvatore Quasimodo

   Articolo tratto da E-polis di Roma del 7.04.09 Sezione Culture di Giambernardo Piroddi

 
 
 
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Un blog di: Ramses1961
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E VORREI VIVERE CON TE

Io sono da bosco e da riviera
e vorrei vivere con Te   
in una dimensione un pò più vera
che si menifesterà da se
       senza paure e senza regole
seguendo il vento come nuvole 
per sempre ormai incontaminabili

   Riccardo Cocciante

 

PER LEI

io me ne andro' ai limiti dell'impossibile per lei
per lei superero' me stesso e mi trasformero' se vuole
saremo indivisibili estremi indispensabili  

   Riccardo Cocciante 

 

IMAGINE

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one

John Lennon
 

 

SENZA DI TE

Senza te, io senza te
solo continuerò  e dormirò
mi sveglierò, camminerò
lavorerò, qualche cosa farò
qualche cosa farò, si, qualche cosa farò
qualche cosa di sicuro io farò: piangerò
si, io piangerò  

Lucio Battisti 

 

LA MIA LUCE

A te che sei il mio presente
a te la mia mente 
e come uccelli leggeri
fuggon tutti i miei pensieri
per lasciar solo posto al suo viso
che come un sole rosso acceso
arde per me  

Lucio Battisti

 

QUANDO SI VUOLE BENE......

Quando si vuole bene,  bene veramente
non si è più banali, non si è più comuni
e anche una parola, se soltanto mia
sfiora le tue labbra e diventa poesia...

Riccardo Cocciante

 

ANCORA.....

....e anche se incontrassi un angelo direi
....non mi fai volare in alto quanto Lei!...
     no....non mi fai volare in alto.....ancora!

 Eduardo De Crescenzo

 

I SOGNI....

Le stelle stanno in cielo
e i Sogni....non lo so  
So solo che son pochi....
quelli che s'avverano.....

          

Vasco Rossi
 

 

IL NOSTRO CARO ANGELO

   immagine  ...lui dorme nei cespugli in fondo agli alberi ma schiavo non sarà mai...  immagine   

Lucio Battisti                   

 

STAI CON ME...

Stai con me oppure no
    soltanto un attimo ti prego
ci stai per essere ancora mia
oppure ci stai per non andare via

Vasco Rossi

 

BELLA

mentre tu mentivi
e mi dicevi che
ancora più di prima
tu amavi me
prima che io capissi
e riscegliessi Te....
              eri bella...
comunque bella

Lucio Battisti

 
 

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