IMO

come previsto, arriveranno le  liste civiche "garantite" per la prossima stagione di amministrative.

per me, e' un buon passo in avanti.. c'e' il tempo, per far sedimentare, nei gruppi di base un programma, una identita' costruttiva, una riflessione democratica e pacifica.

per intanto mi domando quale e' il profilo delle persone che parteciperanno alla vita democratica.
speriamo che siano giovani con tempo e voglia di mettersi al servizio del pubblico.
io, che sono quarantenne della vecchia scuola, ultimo dei lavoratori a tempo indeterminato, non avrei proprio il tempo ne la voglia di mettermi a fare discussioni teoriche, assemblee, analisi su temi che magari non conosco etc etc..
e mi dispiace.
probabilmente i nuovi politici saranno "precari" quindi con problemi economici. magari potrebbero pensare che la politica possa dargli quello che "il mondo del lavoro" (asfittico, in italia) non gli ha dato.
speriamo di no, speriamo che possano vivere di ideali.. e trasformali in proposte operative concrete anche a costo di toccare gli interessi vigenti e lo status quo. sara' inevitabile, o non cambiera' niente IMHO.

ecco alcuni principi generali che mi sento di condividere:

- innanzitutto guardare al lungo periodo, e non al breve.
- abbracciare il cambiamento e non subirlo o peggio, rifiutarlo
- proporre piccoli cambiamenti e non rivoluzioni epocali
- pensare non solo alla legalita' delle proposte ma sempre al valore etico
- accettare ed ascoltare i punti di vista degli altri anche se diversi
- essere (e sembrare) sempre in buona fede
- decidere e fare,
- sapere che solo sbagliando si impara
- infine assumersi le responsabilite' delle proprie decisioni

mi piacerebbe votare, la prossima volta, per persone che hanno queste linee guida e lo dicono. poi non mi interessa neanche tanto quello che fanno purche' sia per l'interesse generale e non del particolare..

chiedo troppo?

andrea