...ALL'IMPROVVISO...

GIORNO 24: NON SOLO POLITICA

Buongiorno a tutti! Contenti del nuovo governo? SI/NO/FORSE... barrate la casella... Io tra ieri e oggi ho sentito solo parlare di politica... inizio ad avere le orecchie che non ne possono più! Ieri sera pizza comune a casa di Gigi (peccato che la cremeria la dobbiamo portare sempre noi!!! Quel ragazzo in casa ha solo una bottiglietta di maionese... del 1492, quando è stata scoperta l'AMERICA!) e in teoria visione della "MARATONA" elettorale... CHE DUE SCATOLE! Se c'è qualcosa che mi fa sbadigliare è proprio quello... Ognuno ha i suoi limiti, quello è il mio... Dopo mezzora mi sembrava di stare nel film di Fantozzi, quando il superdirettore gli fa vedere "La corrazzata Potemkim"... non ne potevo più! Così con una bieca scusa di mal di testa imperante, ho salutato l'allegra brigata e me ne sono scappata a casa, a vedere un altro genere di film, MATCH POINT, quello di Woody Allen, con Scarlett Johansson e Jonathan Rhys Meyers, che mi ha prestato Veronica. L'avete mai visto? La storia è abbastanza "classica"; lo spiantato tennista si mette con la riccastra, ma vive una passione che rasenta l'ossessione con l'ex fidanzata di suo cognato, anch'essa spiantata. La cosa che mi ha più colpito del film (non vi racconto il finale per chi se lo volesse vedere, e merita) è che viene messo in primo piano un concetto alquanto discusso: LA FORTUNA. Il film infatti si apre con una palla da tennis che colpisce il nastro della rete e la voce narrante dice: "ci sono momenti nel corso di una partita in cui la palla colpisce il nastro; con un po' di fortuna lo oltrepassa, e allora si vince. Oppure no. E allora si perde." oppure, un'altra frase: "preferisco avere fortuna che talento". La fortuna sembra essere un po' il filo conduttore del film. E questo mi ha fatto un po' pensare. Quando la fortuna incide nelle nostre vite? Di quante cose possiamo solo ringraziare la fortuna? Penso solo a come ho conosciuto certe persone della mia vita, persone che poi sono diventate importanti... A volte è capitato solo per "casualità" incredibili... si può dire fortuna? O fato? O Destino? Chi dobbiamo ringraziare? O a chi dobbiamo dare la colpa?
Tempo fa parlavo con Ingrid, mia amica tedesca, parlavamo proprio di questo. Se non avesse conosciuto il suo moroso, ora sarebbe ancora in Germania a farsi i beati affari suoi, e non starebbe impazzendo con burocrazia varia ed eventuale e una lingua che conosce ancora poco. La chiamiamo fortuna questa? Era il suo destino innamorarsi di un italiano e venire a vivere qua? Chissà...
Certo che la fortuna in qualche modo deve centrare.  In amore soprattutto. Ho 27 anni, e qualsiasi persona sento parlare (in realtà anche molto over 30), mi dice: sì, perchè questo è il tempo in cui bisogna divertirsi, perchè poi, quando avrò una famiglia... Ok, grazie. Lasciando perdere questo discorso, che lascia il tempo che trova, tutti comunque danno per scontato che prima o poi avranno una famiglia. Io tutto questo per scontato non lo do'; ed è lì che abbiamo bisogno di tutta la nostra dose di fortuna. Non è così facile, nè così banale, nè così scontato (almeno di volersi banalmente "accontentare") il pensiero di trovare una persona che ci faccia stare bene, quella con cui riusciamo a trovare l'equilibrio con i nostri difetti, che ci accetta per le nostre mancanze, quella che vorremmo accanto (potenzialmente) per tutta la vita. E per trovarla ci vuole FORTUNA. Una fortuna sfacciata, oserei dire. 
E allora... iniziamo a sfregare i nostri cornetti, le nostre zampe di coniglio, i nostri amuleti vari e speriamo...
Dal canto mio ci spero tanto. Ho una gran voglia di riiniziare a sognare!