Post n°104 pubblicato il 20 Aprile 2016 da perpoche1
Andare a mangiare la pizza nella pizzeria conosciuta e sentirsi chiedere dalla titolare se mi fermo perché deve avvisare un signore, potrebbe suonare strano e, forse, anche un po' inquietante. Ma se poco dopo si vede arrivare un signore con in mano il mio libro per cercarmi una dedica con autografo, può sembrare relativamente gratificante. Ma se quest'uomo si sente esaltato nel potermi stringere la mano e, ad alta voce, dire che non ha mai letto un libro più illuminante del mio Ecce ominide, bé, credo che possa voler dire veramente qualcosa...
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Post n°102 pubblicato il 26 Maggio 2015 da perpoche1
Penso esistano, se ne esistono, poche persone non disposte a credere che uno dei personaggi più intelligenti del secolo scorso sia stato Albert Einstein. Le sue scoperte in campo della fisica, sulla relatività e sull'universo, lo hanno reso celebre, perchè pervenne a delle conclusioni scientifiche che andavano molto oltre quanto si credeva e asseriva ai suoi giorni. Ma cosa rende una persona intelligente rispetto a un'altra? Come si differenzia uno intelligente rispetto a qualcun altro che non lo è? Se una persona ha studiato molto, significa che è più intelligente di chi non ha avuto questa opportunità?
Un professore universitario è più intelligente di un operaio che ha solo un'istruzione di base? Purtroppo si pensa che chi possiede molta conoscenza, sia più intelligente, ma è un luogo comune che trae in inganno. Sarebbe come dire che una botte grande contiene vino più buono rispetto a una botte piccola. Molti che hanno tanta conoscenza accademica o scolastica, potrebbero essere paragonati a delle brocche. Brocche dove qualcuno ha immesso molto contenuto, ma questo non garantisce che il possessore di tale conoscenza sia in grado di utilizzarla saggiamente nella sua vita. Più passa il tempo e più mi rendo conto che sono i muri mentali che non permettono a una persona di sviluppare la propria intelligenza.
Albert Einstein rimase ferito nel proprio orgoglio, quando capì che la sua fede in un universo statico, come a causa dei creazionisti si insegnava, gli avesse impedito di avallare le sue teorie circa l'espansione continua dell'universo: aveva un muro mentale che gli impedì di crescere mentalmente. E infatti un altro fisico si prestò a spiegare la ragionevole logica cui pervenne il fisico con questa sua teorie. Questi fu Aleksandr Fridman. Pensate ai vari uomini potenti della terra; moltissimi concorderebbero nel dire che sono persone intelligenti, ma sappiamo di molti di questi, che hanno dei limiti mentali paurosi. Limiti, dovuti a muri, paludamenti, luoghi comuni, valori pseudo morali ecc. Moltissimi dei capi di stato americani, sono molto religiosi come nel caso dell'ex presidente Bush che è metodista, una religione che pone molti paletti mentali facendoli passare per valori morali, ma di fatto, sono guerrafondai e pensano che Dio sia solo dalla loro parte in qualsiasi guerra loro combattono. Altri sono estremamente, stupidamente e ridicolmente superstiziosi, come l'ex presidente Ronald Reagan e si potrebbe continuare a lungo ancora. Molte di queste lacune, le hanno anche eminenti professori, scienziati e studiosi. I muri mentali non sono causati solo dalle religioni. Molti sono limitati a causa del loro spregiudicato desiderio di ricchezze, denaro o fama, come nel caso dei vari politici del nostro paese. Questi forti desideri deformano il cervello, rendendolo chiuso: si diviene ottusi. L'intelligenza, a mio avviso, è saper vedere oltre quello che ci appare ovvio. Andare oltre ciò che altri pongono come scontato. Significa vedere, con gli occhi della mente, oltre quello cui altri non
giungono, a causa dei loro stessi tabù. |
Post n°101 pubblicato il 24 Maggio 2015 da perpoche1
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Post n°100 pubblicato il 24 Maggio 2015 da perpoche1
... e verrà il giorno in cui saprò narrarti di te. Afferrerò il coraggio con tutte e due le mani e ti narrerò di te. Di come ti vedevo dentro di me. Ti narrerò di te di come ti sognavo ogni giorno, ogni ora...ogni secondo...
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Post n°99 pubblicato il 02 Novembre 2014 da perpoche1
"Forse col tempo gli uomini arriveranno a comprendere che l'intelligenza rappresenta un attivo per la comunità: ma non saprei affermare che vi siano molti segni di un movimento in questa direzione." |
Post n°98 pubblicato il 05 Ottobre 2014 da perpoche1
Che cosa c'era di sbagliato nell'annuncio? Membri dell staff di Libero, dovreste inserire anche un'altra domanda tra le opzioni inserite al non volere un annuncio pubblicitario nel proprio spazio: VUOI CHE UTILIZZIAMO ABUSIVAMENTE IL TUO SPAZIO PER FAR SOLDI CON DELLA PUBBLICITÀ BECERA? Staff di Libero, siete peggio di quelli che ci governano: mercenari peggiori delle puttane bagasce usurate dall'età...
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Post n°97 pubblicato il 21 Settembre 2014 da perpoche1
PARTE DELLA SINOSSI DEL MIO ULTIMO LAVORO: ECCE OMINIDE "Una disamina attraverso gli occhi di uno studioso che si sforza di fare una obiettiva sintesi della famiglia umana, circa la presunta asserzione dei molti, secondo cui siamo essere evoluti o emancipati. Un'occhiata al tema sviluppato dai vari capitoli rende l'idea di quello che l'autore vuole dimostrare: dal modo in cui si viene educati nella prima infanzia e poi dalla società intessuta di falsi moralismi e regole. L'insano e frustrante dittatura psicologica di una società che impone di relegare ad altri la crescita del proprio modello di pensiero, della soluzione dei personali problemi e di rifarsi costantemente all'esperto di turno. Dalle religioni penetrate nel DNA dei popoli con i dogmi, le coercitive dottrine e superstiziose credenze che creano sensi di colpa e inibiscono quel desiderio innato di vivere liberi da paure e imposizioni socio-religiose divenuti pressanti modelli educativi castranti. L'incapacità umana di emanciparsi da quel preistorico limite che lo induce a vivere secondo la legge del più forte. L'ottusa indolenza a frenare l'inquinamento, il depauperamento e il folle e stolto sfruttamento della nostra terra a causa di egoistici interessi come finalità, per arrivare a governi e stati nazionali che opprimono intere popolazioni con guerre cruenti o di mercato, rifacendosi a una presunta supremazia razziale, economica o di ceto sociale, che si traduce in sopraffazione del più debole."
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Post n°96 pubblicato il 29 Aprile 2014 da perpoche1
Purtroppo per molti l'anarchia non significa solo assenza di governi politici, ma è sinonimo di assenza totale di buon senso, in quanto traducendo l'anarchia come libertà illimitata, molti ominidi poco differenti dagli scimpanzé, distruggono tutto e rifiutano qualsiasi forma di approccio razionale. Costoro sono peggiori di quelli che loro stessi accusano di detenere il potere sulle masse in modo dittatoriale. Una persona che si dichiara anarchica, è un essere umano che non accetta nessuna forma di governo organizzato, ma questo non lo rende libero di infrangere la libertà o proprietà altrui, altrimenti sarebbe un dittatore, che vuole imporre con la violenza, le sue idee agli altri. Quindi, sarebbe uguale ai comunisti del periodo di Stalin, dei fascisti del periodo di Mussolini o degli attuali governanti che dicono di essere democratici ma che di fatto impongono le loro leggi, create ad hoc per i loro personali interessi. Sotto questo aspetto, ultimamente abbiamo imparato a conoscere gli anarco-insurrezionalisti, che quando si muovono spaccano tutto e fanno danni come esseri bestiali. Ma... sono solo delle mie riflessioni...
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Post n°95 pubblicato il 04 Aprile 2014 da perpoche1
Così questa Europa unita, che dovrebbe significare pace e prosperità per tutti i popolo, rivela d'essere un tumore maligno che succhia energia in forma economica ai singoli paesi col significativo impoverimento delle famiglie e dei singoli che non vedono futuro per i loro figli. Secondo il giornalista Mario Giordano, come riportato nel suo libro: Non vale una lira, la macchina burocratica europea, costa milioni di euro. I vari parlamentari spendono più di due milioni e mezzo di euro in rinfreschi, mentre i concittadini di questi parlamentari si suicidano perché non arrivano a pagare le bollette di luce e gas o per comprare lo stretto necessario ai loro figli. Per il rinnovo del centro fitness interno al parlamento di Bruxelles si sperperano quattro milioni di euro annui, mentre le singole nazioni tagliano i fondi alla sanità, impedendo ai cittadini di avere le necessarie cure mediche tramite ospedali o centri sanitari che necessitano di essere ristrutturati. Hanno costruito una sede a Strasburgo con l'utilizzo di milioni di euro pubblici, che non viene utilizzata, perché poco pratica per i parlamentari. |
Post n°94 pubblicato il 18 Marzo 2014 da perpoche1
La condizione dell'uomo da quel 17° secolo non è migliorata adesso che siamo nel terzo millennio, anzi, si può ben dire che è peggiorata. Prima esistevano poche realtà ad alta concentrazione industriale dove la maggioranza degli uomini erano semplici birilli nelle mani di pochi. L'odierna tecnologia, ha portato questo tipo di sviluppo persino nelle zone rurali. L'uomo viene usato dappertutto come un mezzo affinché alcuni, pochissimi, possano arricchire. L'essere umano non viene più visto in quanto tale e, quindi, con una sua individualità. Esso stesso si considera un mezzo per raggiungere un fine che magari nemmeno conosce. Un fine voluto e creato da altri, che magari non vedrà mai. Si lavora per delle fabbriche senza nemmeno sapere cosa si costruisce o per quale scopo verrà utilizzata quella vite che deve avvitare su quello strano oggetto. Molti che parlano di etica, non sanno nemmeno di cosa vanno cianciando. L'etica, a differenza dei valori morali, è qualcosa che ha a che fare con la psicologia dell'uomo. I valori morali, come si diceva, sono preda del tempo e dei costumi di un popolo piuttosto che di un altro. Quando si fa riferimento a un'etica umana, si va a toccare quello che è la psiche di ogni uomo e che ogni essere umano dovrebbe sviluppare per dire di se che si sta emancipando. |
Post n°93 pubblicato il 17 Febbraio 2014 da perpoche1
Quello che ruba la nostra libertà è il fatto di essere prigionieri dei nostri stessi meccanismi automatici. La libertà vera, piena e totale non esiste ed è ragionevole che sia così, ma di certo cercare di ingabbiarsi in una serie di meccanismi che nel tempo diventano automatismi che inconsciamente assorbono il nostro spazio vitale e la nostra sete di libertà, è da sciocchi. Inconsapevolmente sin da bambini ci mettono un cerchio alla testa che ci farà vivere per il resto della nostra vita come se viaggiassimo in una macchina che ha il freno a mano tirato. L'uomo forgia con le sue mani le catene che lo stringono e che gli rubano il tempo della propria vita. Quando assorbiamo mentalmente un'ideologia religiosa e/o politica e ne facciamo un punto di riferimento della nostra vita, stiamo creando dei meccanismi che nel tempo diventeranno automatici e, senza rendercene conto, boicotteranno la nostra libertà. Molti hanno letto o conoscono la storiella di A. De Mello circa quell'aquila che si credeva un pollo, perchè quando pulcino appena sgusciato dall'uovo si trovò in un pollaio. E' quello che capita anche a molti di noi quando ci vengono imposte dei precetti di tipo religioso o di una pseudo morale. In quel momento è come se ci tagliassero le ali. La nostra mente viene assoggettata a dei meccanismi che nel tempo ci faranno vivere in una gabbia di limiti, credenze, proibizioni e castrazioni mentali che ci faranno credere d'essere liberi e di avere la verità in tasca, quando in effetti, benché aquile, viviamo come polli. Queste catene che ci impongono o che noi stessi ricerchiamo, ci sottraggono tempo e limitano la libertà della nostra vera essenza, obbligandoci a fare cose che altrimenti non faremmo; come un aquila che non starebbe mai in un pollaio. Ci dedicheremo a qualcosa, impiegando tempo, risorse ed energia che altrimenti non faremmo. Molti, per esempio, vivono la loro vita come se fossero prigionieri di un fantomatico domani, un futuro dove verranno premiati. Questo li tiene prigionieri in un meccanismo mentale che impedirà loro di vivere l'oggi, di essere aquile ora. Resteranno sempre polli sebbene abbiano ali di aquila. L'uomo che potrebbe dipendere solo dagli elementi naturali, incomincia ad occupare la sua esistenza ad ingabbiarsi in un meccanismo sociale dalla quale non può uscire perchè ha un morboso timore di infrangere certe convenzioni giudicate indispensabili alla reputazione della casta cui sceglie di appartenere. Poi si fa schiavo di una carriera che lo sballotta qua e là, alla mercè del capriccio altrui. Dovrà sottostare ai mestrui di un capo ufficio, perchè solo così potrà fare carriera. Poi, non contento ancora, si dà un partito politico o si impegna in una ideologia che farà sua e che gli sottrarrà altro tempo alla possibilità che invece avrebbe di librarsi nell'aria e godere di rinvigorente libertà. L'uomo moderno, da qualunque parte si volti, è circondato da una rete di ferro spinato che non si può varcare senza pericolo di morte. Non ha libertà né di disdirsi né di contraddirsi, ma deve sempre portare una maschera che lo obbligherà a sottomettersi all'autorità che avrà riconosciuto. L'uomo sociale è ipnotizzato e schiavo delle convenzioni: ogni individuo è succube delle abitudini. L'abitudine impaccia la libertà e la felicità non solo perchè è disarmonica, ma perchè ci vieta di sviluppare tutta la nostra potenza e inghiotte letteralmente la nostra realtà. Rompere l'abitudine è il primo passo per conquistare la libertà di noi stessi, per veder chiaro e lontano nella vita. Vi sono degli uomini i quali non vivono che di abitudini: esaminateli un momento e vedrete che si tratta di esseri inferiori, di gente il cui mondo si riduce a un angolo di un angolo minuscolo, fiori di serra che appena messo il capo fuori della vetrata cadrebbero uccisi dalla forte ventata della libertà. Ma, sono solo delle mie riflessioni..
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Post n°92 pubblicato il 17 Gennaio 2014 da perpoche1
" E' necessario che una donna lasci il segno di sé, della propria anima, ad un uomo, perchè a far l'amore....siamo brave tutte. A. Merini Mi trovo pienamente d'accordo sul fatto che sia necessario che una donna lasci il segno per distinguersi, ma non sono per niente d'accordo sul fatto che a far l'amore siano capaci tutte le donne. L'argomento è un po' hot ma serve a rendere l'idea di cosa significhi per un uomo far l'amore con una donna che sappia fare l'amore. Non tutte le donne sono capaci a fare all'amore. Molte pensano, erroneamente che per un uomo basti che la donna apra le gambe e via:ERRATO!!! Chiaramente parlo per me e vi garantisco che se mi trovassi con una donna la quale pensa solo ad aprire le gambe come azione sufficiente a fare all'amore, con me ha sbagliato tutto e non ha capito niente di cosa significhi veramente fare all'amore. Le prostitute aprono solo le gambe e gli uomini che pensano solo a svuotarsi i testicoli, quindi squallidamente, credono sia sufficiente quello. Io non penso ad una donna come a un quarto di manza: inattiva, passiva e dove lei si distende sul letto e tutto il resto deve farlo l'uomo. Le bestie fanno così. Molte donne si lasciano guidare totalmente e per certi versi va bene, ma... saper prendere l'iniziativa in quei frangenti e mostrandosi desiderose: può fare la differenza. Mi è capitato, lo ammetto. Mi è capitato di trovarmi con una donna che si mostrava totalmente passiva, ma... vi garantisco che ho sofferto come un cane e mi sono venuti dei forti complessi. Nel momento prima dell'amplesso, nei preliminari per intenderci, deve esistere una sintonia tra i due dove è evidente che si cercano ed è bellissimo quando la donna risponde al sollecito richiamo dell'uomo nei baci, nelle carezze e in quella gestualità o palpazione che contraddistingue in modo trasparente per entrambi quale sarà il culmine, il climax di tutto il menage. Deve esserci quella reciproca complicità e quel desiderio di dare e ricevere piacere che traspare da ogni azione di entrambi. Deve trasudare dai movimenti di tutti e due la voglia di sesso e la brama di sentire l'uno i gemiti dell'altra e vice versa. La passione deve essere una costante per entrambi. I baci dati con passione e ricevuti con altrettanta passionalità, serviranno a rendere incandescente quelle due orette o forse più che veramente faranno la differenza. Che brutto baciare due labbra che non trasmettono passione e desiderio. Che squallore abbracciare un corpo che non senti fremere tra le braccia in quei momenti di massima impennata. Quale grande errore pensare che solo l'uomo debba saper essere l'artefice del buon esito di un'occasione che è quella cui tutti gli esseri umani possono toccare il paradiso e fare ritorno...
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Post n°91 pubblicato il 16 Gennaio 2014 da perpoche1
Ormai di me non restava più nulla. Ero stato inghiottito da me stesso e persino la mia ombra si faceva beffe di me. Non mi affiancava e nemmeno mi precedeva. Solo. Restai completamente solo. Cercai delle risposte, ma le domande... le domande non riuscivo a formularle. La lingua attaccata al palato non agevolava la favella. Cercai di guardarmi dentro. Osservare. Capire. Azzardare qualche ipotesi. Pervenire a qualche conclusione, ma... non c'ero: ero sparito da dentro, dissolto, volatilizzato. La mia identità s'era dileguata. Vivevo a mia insaputa e vegetavo la vita come in un limbo dove tutto appare con tetri colori e tinte scure. Cercai di alzare la testa, ma le forze non lo consentivano: le borse negli occhi rigonfie di lacrime piegavano il mio sguardo verso il basso. Urlai! Urlai con tutta l'energia che riuscii a raccogliere e con uno sforzo sovrumano in uno scatto impressionante mi rialzai. I cani che mi circondavano scapparono... non li ho mai più visti. Un dolore lancinante percorreva le mie membra e avvertivo come delle frustate che strappavano la mia pelle e scarificavano la mia schiena e i miei arti, ma... ERO IN PIEDI... Finalmente la posizione eretta. Notai le molte catene cui ero legato. Con mani sanguinolenti mi liberai di molte di queste. Due o forse tre terminavano con una grossa palla di ferro. Le caviglie mostravano i segni che il loro trascinamento mi aveva causato: erano sanguinanti e la pelle era inesistente per il tempo passato nel trascinarle, ma... ERO IN PIEDI! POSIZIONE ERETTA! Ed ecco che le domande ricevevano risposte e altre domande formavano un interrogativo dentro di me. Pure quelle venivano soddisfatte. Mi osservai da vicino e il viso acquistava colore e i miei occhi si schiarivano: ci guardavo dentro e illuminavano il mio volto. Ho fatto pace con la mia ombra ed ora mi segue con affetto fedele. Ancora qualche piccola catena ma non così grossa da non permettermi di alzarmi in volo; forse solo il residuo di qualche amara scelta del passato, ma... STO IN PIEDI E RESPIRO. Guardo in lontananza e vivo la vita... SONO RINATO...
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Post n°90 pubblicato il 23 Dicembre 2013 da perpoche1
...e riedificherò le tue mura e le pietre diroccate saranno riposizionate per creare una forte protezione. Un fossato, un fossato tutt'intorno ti proteggerà e solo un ponte levatoio con guardie di notte e sentinelle di giorno permetteranno ad altri di attraversarlo. Raccoglierò per te le stelle della notte e la luna farò rifulgere su di te. Non ci sarà pianto all'interno delle tue mura e nemmeno urla di disperazione s'udrà nei tuoi vicoli. Raccoglierò tutte le tue lacrime del passato e le serberò perché tu possa solo ricordare quello da cui sei uscito. Non ti sentirai mai più solo. Io, io sarò con te e resterò al tuo fianco. Non ti lascerò ne in alcun modo ti abbandonerò... perché sei tu e sei una bella persona. Non hai bisogno di fingere con me e non devi nascondere ciò che sei. Sei amabile perché sei tu ciò che sei e... sei una bella persona. Percorrerò in lungo e in largo le strade perché tu possa essere ricevuto con l'affetto di chi veramente ti vuole bene e raccoglierò per te le potenze dei cieli perché tu sia sereno e perché i tuoi sogni ti rechino ristoro e facciano germogliare nel tuo cuore la pace donandoti il sorriso che puoi regalare a tutti quelli che incrocerai sul tuo cammino. Ti proteggerò dalle angustie del falso e perorerò la tua causa spianando la strada alla giustizia e non sarai oppresso dall'iniquità dei malvagi. Sarò per te la tua ombra dal caldo, il tuo rifugio di notte e il tuo abbraccio che scalda il cuore nei giorni bui... perché sei una bella persona...
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Post n°89 pubblicato il 13 Dicembre 2013 da perpoche1
... e fondamentalmente, tutto dipende dalla prospettiva da cui osservi un oggetto, una cosa o una causa. Alcuni hanno dei paludamenti mentali così fortemente trincerati che anche senza rendersene conto, non perverrebbero a conclusioni diverse nemmeno se fossero palesemente contraddittorie rispetto alla loro idee. Sono impastoiati in ciò di cui si sono nutriti e/o sono stati alimentati a loro insaputa. Quello per cui si battono, è o diviene la causa della loro esistenza. Pensano di essere superiori solo perchè guardando altri, da un punto di vista differente e, quindi possono permetterselo, li criticano, notando la loro stupida conclusione. Così a livello politico, quelli di sinistra criticano quelli di destra, perchè non vedono la realtà delle cose e quelli di destra criticano quelli di sinistra perchè pensano di avere loro la ragione in tasca. A livello religioso, avviene la stessa identica cosa. Chi oserebbe dire che il musulmano ha meno fede del cristiano? E chi potrebbe asserire con cognizione di causa che il loro Dio è falso e quello cristiano sia vero? Ognuno di loro, vede le cose dal suo punto di vista e ha ragione. Tutti. TUTTI!!! Tutti sono manipolati e condizionati senza che se ne rendano conto. Gli occhi, o meglio dire, gli occhi della mente, possono paragonarsi alla vignetta che vedete. Loro, quelle formichine, vedono realmente ciò di cui discutono e lo vedono per come appare loro. Non pensano minimamente d'essere ingannate. Per loro è veramente così come vedono. Saranno mica rimbecillite. E' così evidente che quello che vedono è un sole nascente di estrema bellezza. Non pensiate che sia banale. Quello che vediamo è solo quello che ci appare agli occhi: la realtà è molto differente e ...solo chi riesce a sganciarsi follemente e radicalmente da tutto può essere tanto perspicace da andare oltre ciò che sembra ovvio... Sganciarsi da tutto, da tutto quello che ci è stato iniettato dalla più giovane infanzia, quando coscientemente assorbivamo senza rendercene conto... credetemi... siamo indottrinati e condizionati molto più di quanto immaginiamo...
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Post n°88 pubblicato il 30 Novembre 2013 da perpoche1
...ed è sconcertante il modo in cui riesci ad appropriarti di me. Lo fai sottecchi, di nascosto. Sfrutti i miei attimi non vigili, dove la mia logica non è attiva e...cali dolcemente nei miei sogni, mi accarezzi l'anima e fai gemere il cuore. In quei pochi attimi dove impera la mia follia pervadi tutta la mia essenza sconfinando oltre quella porta, dove il mio buon senso metterebbe un muro impenetrabile. Solo così puoi abusare di me: nella mia assoluta incoscienza, quando le mie difese, quelle della ragione, sono riposte in un angolo remoto. Ti diletti nel sentirti padrona di un cuore esanime in un corpo in fermento e con sfacciata irruenza metti a soqquadro tutto quello che fino a poco tempo prima appariva ordinato nella razionale vita di tutti i giorni. Una bufera, un ciclone che lascia dietro se l'evidenza della sua noncuranza dei progetti e delle fatiche altrui. Poi... poi vai oltre ed io apro gli occhi, sudato e madido per la notte convulsa e pregna di attimi intensi... |
Post n°87 pubblicato il 26 Novembre 2013 da perpoche1
esercito composto da individui preparati per uccidere o fare violenza ad altri: non ho mai trovato una risposta logica, razionale o che semplicemente mi indicasse una ragione plausibile. Così come non ho mai capito cosa possa spingere un uomo a usare violenza nei confronti di una donna: è chiaro che fisicamente è meno forte dell'uomo, ma allora come può permettersi un uomo di usare questa sua superiore forza per abusare di una donna? Ho trovato delle risposte a questa seconda domanda. Può essercene solo una: L'uomo in questione è una specie di invertebrato, uno smidollato che solo con la forza nei confronti dei più deboli può dare sfogo alla propria nefanda bassezza. Del resto, la violenza è l'ultima risorsa degli stolti. Ma pensandoci bene, la risposta è composita, ha diverse sfaccettature. Questi individui (ho vergogna a definirli uomini), hanno delle gravi deficienze e, una di queste, è da ricercarsi nella loro impotenza. Si, ho detto impotenza. Sono più che convinto che questi ominidi, quando abusano di una donna, per fortuna, durano pochissimo. Hanno una eiaculazione precoce. Forse solo qualche secondo ed esauriscono tutta la loro "potenza". Miserevoli omuncoli da quattro soldi bucati. Hanno bisogno di questi espedienti per soddisfare quella loro bramosia da conigli handicappati. Con una donna che sa quello che vuole e con la quale si deve essere Uomini, non potrebbero reggere, perciò possono solo sfogarsi in questo modo, ma... Ma c'è anche una seconda motivazione alla spiegazione del perché questi "froci etero" hanno di questi impulsi. La risposta è da ricercarsi nella loro incapacità di utilizzare la parte più erogena, sensuale e sessuale nel corpo umano: IL CERVELLO!!! Non sono in grado di utilizzare il cervello per conquistare una donna. Non hanno argomenti, parole o metodi. Non conoscono l'arte della seduzione. Non sono coscienti del fatto che quando scopi una donna nel cervello, tutto il suo corpo è tuo. Eppure. Eppure, è così bello sedurre una donna e vederla spogliarsi anima e corpo davanti a te, perché usi quel tipo di seduzione che va oltre l'aspetto fisico, va oltre la carne. Non contempla l'uccello e la figa. Va oltre, molto oltre: Al cervello, alla mente. E' tua, perché l'hai conquistata. E' tua perché lo vuole lei. E' tua perché ti desidera, perché non dorme se non ti fa suo, perché ti pensa giorno e notte, perché si bagna quando ti sente o ti legge. Questo è l'Uomo che fa l'amore con una Donna...
ma... forse è solo un mio parere...
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Post n°86 pubblicato il 10 Novembre 2013 da perpoche1
Si è scritto molto e molto si è discusso sul concetto di essere se stessi o cercare il proprio io dentro di noi. I mistici, soltanto, hanno usato miliardi di caratteri nell'enumerare l'importanza e i benefici derivanti dal vivere una vita avendo conoscenza di se stessi. La meditazione, l'ascetismo o l'allontanamento dalla "civiltà", è stato spesso decantato, da questi mistici, più o meno famosi, come il toccasana per ritrovare una così detta via della felicità o della gioia, ma... Ma più passa il tempo più mi rendo conto che molti fraintendano il significato di cercare e trovare se stessi o il porprio io. Conoscersi, apprezzarsi e far pace con se stessi. Penso che uno dei primi passi da fare, sia quello di capire che noi siamo il nostro corpo. Cioè il nostro io, è il nostro corpo: noi, siamo noi stessi nel momento in cui stiamo vivendo. I greci dicevano di conoscere il nostro démone. In altre parole dicevano di conoscere noi stessi e le nostre potenzialità, ciò per cui siamo più abbienti o più portati. Conoscere le nostre virtù. Ma questo passaggio non è facile, perchè molto probabilmente si viene ingannati dai modelli che sempre più sfacciatamente ci vengono messi davanti in modo pressante. Risulta molto difficile cercare se stessi e scoprire l'ascendente verso cui si può mirare, se inoculiamo nella nostra mente modelli televisivi, della moda, dello sport o del cinema. Va da se che con una mente così contaminata, difficilmente si può essere in grado di intravedere chiaramente cosa o chi in effetti siamo, dove pensiamo di doverci dirigere e quali siano le potenzialità che risiedono in noi. Un altro pericolo cui siamo sottoposti, anche qui in modo pressante, è l'arrivismo, il voler eccellere a tutti i costi. Io sono convinto che esistano delle persone che hanno veramente delle capacità nelle cose in cui si impegnano. Lo fanno vedere o capire dai risultati che ottengono, ma non è detto che si debba arrivare al nobel per essere qualcuno, quello che conta è agire in armonia col proprio démone e far emergere il proprio io. Un attore bravo, è tale quando sa fare l'attore dando tutto se tesso, anche se non andrà alla Scala di Milano. Così un idraulico, potrebbe essere molto in gamba anche se non farà i soldi, ma userà le sue peculiari virtù mettendo a fuoco il proprio io usando le capacità manuali e di ingegno. Da questo deriva la gioia e la felicità, almeno in buona parte, dal vivere coscientemente in armonia col proprio io e non cercando di emulare altri...
Scusate la banalità...
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Post n°85 pubblicato il 01 Settembre 2013 da perpoche1
Io sono convinto che pochissime persone siano, o desiderano essere, l'originale di se stessi. Molti uomini e donne si odiano a tal punto che per loro è obbrobrioso pensare di essere se stesse. Non amano stare in loro compagnia, in compagnia con se stessi, devono per questo ascoltare musica, vedere i programmi spazzatura della De Filippi o altri programmi simili sulle reti dello stato dove appaiono ragazze e ragazzi idioti che tutto sono fuorché ciò che appare. |
Post n°84 pubblicato il 09 Luglio 2013 da perpoche1
COSA E' IN DEFINITIVA L'ELOGIO ALLA FOLLIA DI ERASMO? Nel tempo mi sono persuaso sempre più decisamente che solo gli stolti non amano i momenti di pura follia. Ci sono addirittura alcuni che in tutti i modi cercano di rifuggire qualsiasi idea di ciò che potrebbe anche solo apparire, come un momento di follia. Nella Bibbia ci sono due brani contrapposti che fanno riferimento alla follia. Uno dichiara che non si deve divenire troppo giusti per non causarsi difficoltà. L'altro per contro, dichiara che un pizzico di follia potrebbe rovinare un uomo, come una mosca morta potrebbe avariare un unguento profumato. Il mondo e la storia sono pieni di persone che sceglievano l'ascetismo piuttosto che essere coinvolti in una qualche forma di sana follia. Santi austeri e saggi estremamente severi con se stessi, che osteggiavano il divertimento, l'allegria e, quindi, la follia. Erasmo scrisse un'opera interamente a favore della follia: divenne una vera opera d'arte. Ma cosa è, o cosa significa essere folli? Sapete quando si legge- carpe diem-? Vuol dire semplicemente che si devono godere alcuni momenti unici di sana follia. Forse cogliere un'occasione al volo, ma che va contro ogni regola prefissata. Sapete quando si desidera fortemente assaporare il senso di libertà? Vuol dire che desideriamo vivere un qualche momento di sana follia. Forse fare qualche cosa che rompa gli schemi, andando contro i benpensanti. Sapete perché a volte ci sentiamo oppressi dalla vita che viviamo? Perché diviene pesante sottostare in continuazione a leggi e regole che tolgono la voglia di vivere e, un momento di sana follia, saprebbe ridare slancio alla nostra vita. Forse mandare affanculo uno che ci sta sui coglioni, equivale a liberarsi e sentirsi rinascere. Sapete perché molti cadono in depressione? Perché non riescono ad avere momenti di sana follia. Forse se imparassero a godersi di più la vita, non andrebbero in depressione. Sapete perché molte mogli sono tristi? Perché hanno smesso di godere la vita, dandovi un tocco di sana follia. Forse hanno aderito letteralmente e con serietà ai "valori" e alla "morale". Sapete perché tutti vogliono andare in paradiso, ma amano l'inferno? Perché vivere con dei momenti di sana follia, significa VIVERE... Forse hanno capito che in paradiso ti verranno due palle che anche una sola sarebbe enorme. Un pizzico di sana follia, rende la vita colorata e di sicuro verrà ricordata...
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