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Proviamoci...

(note sparse scritte tra parentesi :-) )

 

 

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(Ci sono notti che non accadono mai...)

Post n°2 pubblicato il 12 Settembre 2011 da IlCondottiere

Ci sono notti che non accadono mai.

Quante cose racconta questa frase nella sua semplicità.

Ci racconta la notte, il luogo dell'amore, del sesso, dell'ansia, dell'abbandono.

Il luogo delle paure: della solitudine, del buio, della morte e di quelle paure che avevamo da bambini, quando dicevamo le preghiere a mani giunte per sentirci più protetti da un angelo custode che immaginavamo ci avrebbe seguito per tutta la vita. 

Ci racconta la speranza di notti migliori e il desiderio che accadano quelle che sembrano non arrivare mai.

Può dar l'idea di una frase intrisa di pessimismo. Ma a leggerla con la parte giusta del cuore ti riempie di ottimismo, proprio perché speri che quelle notti accadano.

Questo luogo improbabile, la chat, da molti viene vissuto in orari notturni. E molti, moltissimi di quelli che la vivono così sono alla ricerca di quelle notti che non accadono mai.

Chi scrive ne ha vissute alcune, le ha viste accadere. E sono stati momenti a loro modo unici, irripetibili. Notti illusorie, finte, vendicatrici. O dense, sensuali, sognanti. O, ancora, magiche. Ma di una magia molto simile a quella di un illusionista, purtroppo...

Devo l'aver riscoperto questa frase a una donna che me l'ha fatta spuntar fuori proprio in una notte di quelle, qui in chat. Una donna veramente bella, non finta, con la quale avevo una strana e incredibile serie di cose in comune, compreso l'aver frequentato la stessa scuola da ragazzi, anche se in anni lontani uno dall'altra... Quelle notti sono accadute, sono rimaste nella mia memoria, forse a monito di quanto potessero essere poi contraddette dalla realtà fuori da qui. Una donna magnifica, qui dentro. Una donna bella e fragile, fuori da qui.

E l'ho usata solo un'altra volta, per rendere omaggio ad altre notti che sembravano accadere, per un'altra donna, magnifica anche lei qui dentro...

In fondo, a molti questo luogo piace perché è un condensato della vita che puoi utilizzare quando ti pare. E, al contrario della realtà quotidiana, quando non ti piace basta un clic. Quanti vorrebbero poterlo fare ogni giorno? 

In questi giorni, in queste settimane, mi accadono notti di ogni tipo. Discussioni, sentimenti, attrazione, amicizie, rotture, tutto si mescola con quella velocità e quella improbabilità che ha la chat rispetto ai ritmi della vita. Accade tutto velocemente e in una notte puoi attraversare molte condizioni che la vita ti proporrebbe in giorni, settimane, mesi. A volte anni.

In queste lunghe, interminabili, sofferte, intense notti di questo strano settembre che sto vivendo in chat, molto accade. Troppo. In alcuni momenti il fastidio supera il piacere. E questa cosa è l'anticamera dell'abbandono della chat, sempre.

Poi, improvvisamente, come una moneta che luccica da lontano in una giornata assolata, trovi qualcosa che fa accadere una notte che davvero non accade mai.

 

Trovi un grazie.

 

Semplice, sentito, da una persona che hai aiutato, con le tue stupidate scritte per ridere e i tuoi consigli da trombone pieno di esperienza, ad alleviare una paura e una sofferenza indicibile. Quella di una vita giovane che vive la paura del domani. Ma non del futuro lavorativo o della vita familiare. Della vita stessa.

Trovi un grazie che cancella il resto per un attimo e fa accadere una notte indimenticabile, per un piccolo gesto, che non nasconde nessun altro fine. 

Un messaggio in bacheca con questo grazie grande come il mare.

 

Voglio dire grazie io a te per avermi regalato questo gesto.

 

E riprendo a sperare, chissà, che altre notti possano accadere.

Non sono qui ad aspettare che "adda passà a nuttata".

Sono felice della mia vita.

 

Mi manca solo che accada qualche notte ancora.

 

 

P.S: per chi non l'avesse mai letta, quella di seguito è la poesia di Alda Merini

Ci sono notti

che non accadono mai

e tu le cerchi

muovendo le labbra.

Poi t’immagini seduto

al posto degli dèi.

E non sai dire

dove stia il sacrilegio:

se nel ripudio

dell’età adulta

che nulla perdona

o nella brama

d’essere immortale

per vivere infinite

attese di notti

che non accadono mai.

 

 
 
 
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