Creato da: Miyuina il 12/02/2005
MÁRGARÉT, áre you gríeving Over Goldengrove unleaving? Leáves, líke the things of man, you With your fresh thoughts care for, can you? Áh! ás the heart grows older It will come to such sights colder By and by, nor spare a sigh Though worlds of wanwood leafmeal lie; And yet you wíll weep and know why. Now no matter, child, the name: Sórrow’s spríngs áre the same. Nor mouth had, no nor mind, expressed What heart heard of, ghost guessed: It ís the blight man was born for, It is Margaret you mourn for.
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Post N° 577

Post n°577 pubblicato il 11 Marzo 2008 da Miyuina

Dopo tentennamenti vari, ho iniziato a lavorare sul progetto di archeobotanica. Ammetto che standardizzare i ritrovamenti non e` stato poi cosi` terribile. Pero` ora sono bloccata al secondo punto: non capisco se devo analizzare tutto l'assemblaggio o dato per dato... Qualcosa mi dice che presto scrivero` a Cherry, supplicandola per una briciola di aiuto.

L'ultima settimana del trimestre e` sempre la peggiore: il tempo scorre troppo lentamente da un lato, dall'altro invece avrebbe bisogno di essere rallentato. Che idea ridicola, quella di fare dell'ultimo giorno di lezioni la scadenza per le consegne dei vari lavori. In piu`, Jose e` sparito e a quanto pare non si fara` vivo fino a venerdi`, guarda il caso maledetto, indi qualora gli apprendisti archeobotanici abbiano bisogno di una mano per il progetto, lui non ci sara`. Che tragedia.
Quest'oggi sono stata con Frances in biblioteca per 4 ore filate a leggere ed annotare volumi su volumi riguardo l'argomento dell'archeologia e la scienza. Fortunatamente, lo trovo un argomento interessante. Mi secca che abbiamo fatto in due il lavoro di 4 persone: Matt e Steph non si sono presentati.

Un motivo per cui stranamente non vedo l'ora di tornare a casa e` per liberarmi di tutti questi sbalzi di umore che mi capitano, e per disintossicarmi di tutta questa velenosa ambiguita` che mi assale, da quando mi tocca fare la carina con Sam in nome della preservazione della nostra` amicizia, ma quando mi fa arrabbiare mi ritrovo a sfogarmi col Pazzo. Da un po' non lo assillo piu` con queste faccende, ma finiscono mai... Anche sabato: c'era un cane legato fuori dal supermercato dei congelati, infreddolito e zuppo di pioggia, che aspettava il/la padrone/a. Gli ho fatto compagnia per un po', poi ho raggiunto Sam. Accidenti a me, cosa ho fatto nel mormorare "povero cane". Vengo immediatamente colpita dalla solita frecciata "Povero cane? Io direi povero furetto." Riflesso incondizionato: ogni volta che lei parla del furetto con qualcuno mi si infiamma il viso, mi acciglio e gelo con lo sguardo chiunque. "Oh certo, perche` lo facciamo apposta a tenerlo in giardino..." rispondo sarcastica (di chi cavolo e` la colpa..?). "No" si corregge "Ma lo lasciate sempre solo, non gli badate mai".

Volevo mollarle uno schiaffo. Ma non e` di coccio, e` ancora piu` dura di comprendonio. Come direbbe una mia zia, ha la segatura al posto del cervello.
"MI occupo di farlo giocare per un bel po' ogni giorno, provvedo che abbia sempre acqua fresca, cibo e la lettiera pulita. Se non mi vedi, non vuol dire che non lo faccio. E lo stesso vale per il Pazzo."
Come osa intromettersi cosi`? Come si permette di volermi dare lezioni? Posso sembrare eccessiva, ma ogni volta che mi parla di Sua Maesta` il Bandito, mi ritornano alla mente i suoi occhi, le sue parole e i suoi movimenti di quel lunedi` della malora: freddi come il ghiaccio, insensibili, incuranti. E mi riassale la rabbia. Non voglio darmi arie da vittima, da persona che crede di fare la martire, ma a volte mi sento calpestata.
Anche prima, la signora della stazione di servizio "Sei riuscita a sbarazzarti del cosa, dell'animale, il botolo?"
Cattiva, Cattiva. Cattiva. Cattiva. Cattiva. Sei andata a sputtanarci a mezzo mondo in quei giorni.
Ho fissato la tizia con odio. Sbarazzarsi? Coso? Animale? Botolo? Perche` tutti usano queste parole..? Ho passato giorni a incontrare gente, tutti che mi chiedevano lo stesso ritornello di parole, un disco rotto di offese che prendevo personalmente. Sono stanca, stanca di questo.
"Oh, ora sta` in giardino, quindi va bene. Non devo occuparmene, quindi tutto a posto."
Oh, certo, basta che sia fuori dalla tua vista. Ma chi mai le avrebbe chiesto di occuparsene?!?!?

Mi odio per tutta questa cattiveria, ma devo tirarla fuori in qualche maniera. Sono umana, non una santa. Ne ho le scatole piene di venire sopravvalutata dalla gente, di non poter peccare, di non poter mostrare le mie vere sensazioni. Salta sempre fuori che non lo devo fare, che vengo punita.

Va be`, prima il Pazzo le ha chiesto casualmente con chi vivra` l'anno prossimo. Ho avuto il presentimento che lei desse per scontato che avremmo vissuto tutti insieme ancora. Non so che cosa si siano detti, odio ascoltare i discorsi degli altri, indi ho indossato le mie cuffie.
Pochi minuti piu` tardi e` scesa per venire da me. Per informarmi che avremo dei problemi a trovare un appartamento cosi` tardi. Che e` difficile, che non si puo` fare, etc.
Perche` mi viene a dire queste cose? Perche` non mi lascia in pace? Sei convinta che viviamo in funzione tua? Tu ci hai minacciati due volte di volertene andare da questa casa e da noi. Ora che lo facciamo noi ci vieni anche a rivolgere uno sguardo deluso?

Io non ci capisco piu` nulla. So solo che devo staccare la spina. Sono felice che le vacanze stiano arrivando finalmente. Ma da un'altra parte sono inquieta. Mi consola il fatto che presto avro` la famiglia unita, anche se solo per una settimana. Me la faro` bastare come se fosse lunga un mese. A forza di stare lontanto da chi amo di piu`, ho sviluppato una certa indifferenza nella nostalgia. Ho raffreddato i miei sentimenti, diciamo. A volte mi sembra di dimenticare momentaneamente gli altri, concentrandomi enormemente su chi ho davanti. Nemmeno la mamma ha capito che e` la mia difesa contro la nostalgia. In Canada era terribile ma con Marie-Louise accanto, e la sua famiglia che mi ha accolta amorevolmente, potevo finalmente non sospirare pensando a casa. Avendo dei problemi con la Vecchiarda, e col fatto che Joey stava a casa di rado, l'unico componente del mio casato al quale davo esorbitanti attenzioni era Rocky, il cane. A molti deve essere parso strano che dedicavo post su post a quel cagnetto......
ChiaRa dice che sono cambiata. Non mi sarei aspettata molto altro dopo due anni e passa lontana da casa. Ho indurito la mia armatura, e agli occhi di alcuni (molti) mi sono trasformata in un essere insensibile, una stronza.
Vi e` un lato positivo, altamente: capisco di piu` mio padre. Ad aprile scorso, quando l'ho rivisto, gli sono saltata in braccio letteralmente, ma ho percepito poche attenzioni visibili da parte sua. Mi sono sentita ferita, e in un impeto capricccioso gli ho detto che in realta` lui non era contento di vederci. Ci e` rimasto malissimo. Solo allora mi sono accorta di quei segnali invisibili che mi aveva mandato, come sedersi a tavola nel mio posto e prendermi in braccio. Do` per scontate queste cose: quando sono col papi, mi comporto sempre da bambina, come a voler colmare quelle volte che non siamo stati insieme quando ero piccola. Ho capito che io e lui non ci somigliamo, ma che siamo due gocce d'acqua, uguali spiccicati nell'aspetto e nel carattere. Anche lui deve aver sofferto di lontananza, anche lui ha sicuramente alzato la sua guardia, indurendo la scorza per non sentire la mancanza. E a causa di questi metodi, ci rimette la sua capacita` di dimostrare le vere emozioni, immagino. Proprio come me. Non sentiamo il bisogno di dover confermare a chi amiamo i nostri sentimenti, perche` diamo per scontato che li sappiano gia`. Attraverso il dialogo astratto.
La mamma rappresenta il contrario: giustamente, sta` cercando di farmi capire in tutte le salse che se non comunico non posso portare avanti qualunque relazione.

...ritorno su archeobotanica, basta filosofeggiare.

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