Incanto e poesia

zia/mamma

E' sempre stata la mia zia preferita. La sorella di mia madre. Ho sempre avuto un affetto immenso per questa zia. Da bambina frequentavo casa sua e ci volevo restare sempre a dormire e a mangiare. La mia zietta ha le mani d'oro e il pollice verde. Le sue begonie trasbordano dai vasi , il suo basilico e il prezzemolo sono giganti, fa ancora il sapone in casa, lei fa le confetture e le marmellate piu buone del mondo, sa fare ogni cosa ad uncinetto, riesce a farti mangiare ogni cosa fatta in modo genuino, la sua pasta fresca fatta in casa è da guida Michelin .Il problema era che il paese dove vive mia zia è un po distante da dove abitavamo io e i miei. E allora mamma cercava di spiegarmi che non potevamo farlo spesso che io restassi li. Si approfittava del periodo estivo ed era una festa. Mia zia ha 2 figli maschi, ma uno è morto due anni fa . Io e mia sorella eravamo le cuginette piccole che venivano dalla città e a cui loro adoravano fare scherzi di ogni tipo. Ci attiravano in terrazza o in cortile con una scusa qualunque e noi ci cascavamo sempre.All 'inizio era tutto un arrabbiarsi e piangere, andare dalla mamma o dalla zia e lamentarsi . Poi loro chiedevano scusa e pian piano si tornava a scherzare come prima. A volte ci invitavano a partecipare per fare a nostra volta qualche scherzo agli zii o alla nonna, o ai bambini del quartiere.Ed erano risate assicurate. Diventavamo una terribile banda. Ricordo serate estive bellissime, col profumo del gelsomino dai balconi dei vicoletti.E poi il profumo dei pini quando di pomeriggio andavamo a passeggiare e a far merende nella pineta , sotto gli alberi, seduti su una coperta fatta all'uncinetto proprio dalla nonna o dalla zia. Non ci importava se avevamo la gonna e i sandaletti, o se ci sporcavamo.Era un momento speciale, perchè si raccoglievano i pinoli, o le pigne vuote di forma perfetta per fare poi qualche lavoretto a natale. E di sera , quando poi siamo diventate ragazze, si andava a ballare alla villa comunale. Ci sentivamo grandi,  e quelle vacanze erano straordinarie. La vita del paese era piu tranquilla cosi mamma e papà si sentivano piu sereni a lasciarli li dalla zia. Io e mia sorella dormivamo in una cameretta e prima di dormire si parlava dei ragazzi carini del paese, e di quelli che ci venivano dietro. Erano sussurri e risatine , e dovevamo far piano perchè gli zii dormivano nella stanza accanto.Ma con la zia si andava anche a raccogliere la frutta o a fare la conserva di pomodoro. E il compito di rigirare ogni 2 ore i pomodori messi ad essicare sulle reti dei materassi era rigorosamente nostro. La mia zietta in questi giorni sta molto male. Siamo tutti molto in pensiero.Lei è sempre stata un punto di riferimento per noi in famiglia. E' una zia/mamma per noi. Forte come le donne di una volta, con la battuta pronta da buona siciliana, sempre brava a raccontarci storie di ogni genere.Da quando è immigrata in Svizzera per lavorare nelle fabbriche ai festini in casa dove ha conosciuto lo zio, e via dicendo. Stiamo aspettando un referto medico , mia madre è in ansia. Non la vedevo cosi da quando si è ammalato il mio papà e poi è morto. Si sentono ogni giorno al telefono e appena può lei prende la macchina si fa un 'ora di strada tra curve e curvette per una strada provinciale e va a trovarla. E rivedo me con mia sorella. Un legame forte, indissolubile, unico, fatto di sangue e amore. Stima reciproca, sostengo e unione.

Potrei parlare di zia Tanuzza ( Gaetana) e dilungarmi troppo, di lei ci sarebbe tanto da dire. Spero di avere presto notizie confortanti. Le vogliamo tutti un mondo di bene e non vogliamo perderla- Ho mille ricordi stupendi con lei , lo zio e tutti i cugini, cosi come dei suoi amici e vicini di casa , perchè una volta si era tutti amici nel quartiere. Serate a parlare seduti tutti in cortile , col canto dei grilli .  Poi lo zio andava a comprare i gelati per tutti i bambini. Il mio passato è ricco di pensieri gioiosi e la zia è, e sarà , un amore profondo.