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No ai crocefissi nelle aule

Post n°249 pubblicato il 03 Novembre 2009 da JAMIRO1
 

(ANSA) - STRASBURGO, 3 NOV - Secondo la Corte europea dei diritti dell'uomo i crocefissi nelle aule costituiscono 'violazione alla liberta' religiosa degli alunni'. Lo ha stabilito la Corte nella sentenza ad un ricorso presentato da una cittadina italiana che nel 2002 aveva chiesto all'istituto 'Vittorino da Feltre' di Abano Terme (Padova), di togliere i crocefissi dalle aule. Secondo i giudici di Strasburgo questi costituiscono 'una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni'.

Quando alle 11,54 di oggi ho letto questa notizia sul sito dell'ANSA, ho pensato: "ecco.. ora comincia il balletto di tutti i politici italiani leccapiedi delle gerarchie ecclesiastiche che cominceranno a stracciarsi le vesti per dimostrare la loro indignazione di fronte a cotanto affronto verso la tradizione cattolica della cultura italica"

...ed infatti non e' passato molto che subito i notiziari hanno cominciato a vomitare le diverse prese di posizioni contrarie alla sentenza della Corte europea... dal fatto che il Governo fara' subito ricorso (deve pagare 5000 euro alla signora di Abano Terme, che fra l'altro è moglie di un mio amico socio dell'UAAR, l'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), al ministro Gelmini che dice che "La presenza del crocifisso in classe non significa adesione al cattolicesimo ma è un simbolo della nostra tradizione", alla CEI che enuncia che "risulta ignorato o trascurato il molteplice significato del crocifisso, non è solo simbolo religioso ma anche segno culturale. Non si tiene conto del fatto che l'esposizione nei luoghi pubblici è in linea con il riconoscimento dei principi del cattolicesimo come 'parte del patrimonio storico del popolo italiano', ribadito dal Concordato del 1984"...

e tralascio le ovvie dichiarazioni del leghista, neo crociato, Caldaroli, e del politico UDC, pluridivorziato, Casini...

allora mi pongo una semplice domanda... ma le aule scolastiche, cosi' come le aule dei tribunali, sono dei luoghi di culto? luoghi di preghiera?

la risposta, semplice e netta, è una sola.... NO!!!

pertanto non ha nessun significato la presenza del crocefisso, perchè per quanto si voglia farlo passare per un simbolo di cultura italiana, non è altro che un simbolo religioso, che pertanto va collocato nei luoghi di culto o nei luoghi privati di ogni persona che crede nella religione cattolica, altrimenti dovremmo mettere anche altri simboli culturali... perche' no... magari Pinocchio!

la società cambia, e cambierà verso una società multietnica e multicolore, e non ha senso affermare la supremazia religiosa del cattolicesimo con privilegi discutibili e oramai fuori dal tempo, ma eventualmente solo con la forza del messaggio del Vangelo, nel rispetto dell'opinione di tutti, che di fronte allo Stato sono uguali e con uguali diritti e doveri...

la bocciatura recente del lodo Alfano docet!

 

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Commenti al Post:
Aresmorelli
Aresmorelli il 03/11/09 alle 18:04 via WEB
beh ho scritto anche io sull'argomento, mi rallegro che molti blogger abbiano deciso di dedicare alcune riflessioni sulla sentenza della Corte Europea...
(Rispondi)
rainbow19
rainbow19 il 03/11/09 alle 22:48 via WEB
(commento sarcastico) Strano la Gelmini non sia d'accordo e non raccolga tutti i crocefissi per venderseli poi in asta su ebay.
(Rispondi)
rainbow19
rainbow19 il 03/11/09 alle 22:50 via WEB
(commento rimembrante) senza crocefisso... chi avrei pregato per non essere interrogata? ;-)
(Rispondi)
rainbow19
rainbow19 il 03/11/09 alle 22:54 via WEB
(commento alternativo) perchè invece non dotare ogni classe di una copia della Costituzione italiana? Rappresenta uno strumento oggettivo per comprendere l'impostazione dei princìpi fondamentali della nostra nazione. Introdurre l'ora fissa di educazione alla cittadinanza e non argomentarla saltuariamente due o tre volte l'anno.
(Rispondi)
 
JAMIRO1
JAMIRO1 il 04/11/09 alle 10:32 via WEB
sono pienamente d'accordo, ritengo un'ora di educazione civica sia di gran lunga meglio di un'ora di religione o sulle religioni in genere, almeno nelle scuole pubbliche pagate da TUTTI i cittadini... bianchi o neri, guelfi o ghibellini.
(Rispondi)
rainbow19
rainbow19 il 03/11/09 alle 22:57 via WEB
(commento filantropico) La tolleranza. Quella che insegna agli studenti di guardare la diversità dell'altro come possibilità di confronto, di crescita, di arricchimento.
(Rispondi)
rainbow19
rainbow19 il 03/11/09 alle 23:09 via WEB
(commento di impatto) Il crocefisso non è un cespite da catalogare, una cattedra da spolverare: rappresenta un simbolo intimo di preghiera per il credente. Non avrebbe mai dovuto diventare ostentativo. Quando la chiesa di Roma si è venduta al potere temporale, ha inevitabilmente intaccato la sua spiritualità. (Non puoi servire a Dio e a Mammona... pare che sia Luca... Vangelo di Luca).
(Rispondi)
rainbow19
rainbow19 il 03/11/09 alle 23:15 via WEB
(commento ultimo) Ultimo perché di sicuro così piacerebbe a Lui, che con gli ultimi si è sempre trovato suo agio, circondandosi dei dimenticati, dei reietti, degli emarginati: credo che Gesù non passerà mai di moda.
(Rispondi)
 
JAMIRO1
JAMIRO1 il 04/11/09 alle 10:36 via WEB
Se Gesù vivesse oggi, andrebbe in Vaticano e butterebbe tutto all'aria urlando "Che cosa avete fatto dei miei insegnamenti!" In fin dei conti, all'epoca, Gesù era un sovversivo radicale! ;-)
(Rispondi)
AfroditeHaUnaPistola
AfroditeHaUnaPistola il 08/11/09 alle 23:55 via WEB
Io sono agnostica,e decisamente "non praticante" ma è una scelta che ho fatto nell'età adulta.Ciò che credo e che penso è che un bambino abbia bisogno di un "indirizzo" e la scuola è un indirizzo...nell'età adulta può scegliere.Non confondiamo i bambini.
(Rispondi)
 
JAMIRO1
JAMIRO1 il 10/11/09 alle 22:52 via WEB
sai, non credo che sia compito della scuola dare un indirizzo religioso, bensì compito della famiglia. Consideriamo inoltre che la società sta cambiando, sta diventando multiculturale e ostinarsi a difendere un simbolo religioso nelle aule scolastiche sa piu' di un segnare il territorio piuttosto che quello di trasmettere un valore, tanto piu' che, come disse qualcuno, la croce va portata e non appesa ad un muro nell'indifferenza di tutti.
(Rispondi)
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