Auguri Blog

Post n°235 pubblicato il 18 Agosto 2010 da thegreatwhiteshark

5 anni sono passati! Auguri Blog in un anno non sono riuscito a riempire una pagina!

Ma rimane il mio prezioso diario!

Spero di poterlo aggiornare presto!

Alcuni dei miei ultimi scatti

Sistiana (TS)

Kostrena (HR)

Sistiana (TS)

Sistiana in notturna (TS)

Lignano Sabbiadoro (UD)


Lignano Sabbiadoro (UD)

Sistiana (TS) in notturna

 
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compleblog

Post n°234 pubblicato il 17 Agosto 2009 da thegreatwhiteshark
Foto di thegreatwhiteshark

17.08.2005/17.08.2009

 


Sono passati già 4 anni dal primo POST e di "acqua " sotto il ponte ne è passata. Questo mio diario virtuale ne ha raccontato e tracciato i punti salienti, le gioie ed i dolori. Ultimamente l'ho un po' trascurato a causa di tantissimi impegni e anche dal più quotidiano FB (il Blog di Libero è il Passato ed il Futuro mentre FB è il presente dove si scrivono mille brevi pensieri come diceva il mio amico Marco!!!) Ma non l'ho mai dimenticato! Purtroppo problemi col mio pc e il lavoro mi hanno reso quasi impossibile aggiornarlo perchè il tempo per scrivere un post ed inserire le foto è davvero molto! 

Ma giuro e prometto che prima o poi tornerò a raccontare le mie avventure sub e non che nel frattempo non si sono mai interrotte. Sarebbe davvero un lavoro immane riepilogarle tutte quindi ripartirò da "zero" appena il tempo mi sarà favorevole. Non ho mai dimenticato nessuno di voi che mi avete accompagnato in questa avventura virtuale.

GRAZIE A TUTTI VOI E A PRESTO AMICI MIEI!!!

 
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Ponte a Pola 30/05-02/06/2009

Post n°233 pubblicato il 15 Giugno 2009 da thegreatwhiteshark

Per questioni di spazio non mi stanno le foto che trovate QUI!

Domenica mattina mi ritrovo alle 6.45 sotto da me con Roby, che verrà via in macchina con noi per questo ponte del 2 giugno. Duilio e famiglia con Papo sono già partiti ieri.
Abbiamo appuntamento con Lorenzo e gli altri alle 8.00 davanti alla stazione dei treni a Trieste. Siamo in perfetto orario. Arriviamo a Trieste e ci troviamo con Lorenzo e Sara, Ciano e sua moglie e Luca, un allievo di Lorenzo. Partiamo facendo la statale in Slovenia per evitare di pagare il bollino.

Ma siamo veloci e arriviamo in Croazia in poco tempo. Ci fermiamo per una pausa tecnica ed arriviamo a Pola in meno di tre ore. Scendiamo al Diving dove Sabine ci porterà agli alloggi. Siccome Duilio si è sistemato a casa di Vladimir, noi saremo alla Pensione Sport. Splendido posto con una  camera/appartamento grandissima e con un terrazzone enorme e vista meravigliosa.
Sistemiamo la roba e torniamo giù al Diving. Lorenzo, Roby e Papo faranno immersioni da riva per provare procedure speleo (Roby e Papo stanno facendo un corso di Speleosub con Lorenzo) Siccome il mare è incazzato non si può uscire in barca.
Andiamo a mangiare al ristorantino sopra al diving e dopo l’ottimo pranzo Luca, Ciano e moglie tornano a ripartire (l’indomani lavorano) e noi ci rilassiamo e godiamo la giornata in tranquillità!!!

La sera organizziamo un’ottima spaghettata nell’appartamento di Duilio e chiacchieriamo e ridiamo fino a tardi. Come d’accordo con Rudy e Sabine dico a tutti che l’appuntamento è per le 9 al diving per andare ad immergersi sul Baron Gautsch, lo splendido piroscafo, perla di tutti i relitti dell’alto adriatico.

La sua triste storia che ormai conosco a memoria e tutte le persone che vi hanno perso la vita rendono il suo destino simile a quello della ben più famosa Titanic. L’una squarciata da un Iceberg, l’altra colpita e squarciata da una mina amica. Tutti questi pensieri mi fanno bisognare l’immersione. Spero di trovare visibilità migliore dell’ultima volta.


La mattina io, Roby e Papo ci svegliamo, facciamo colazione e siamo pronti per l’appuntamento. Gianfranco si è appena svegliato e dice che non ce la fa ad essere al diving per le 9. Andiamo verso l’appartamento di Duilio ma non c’è segno di vita... Neanche Lorenzo e Sara danno qualche segno. Cavolo da 7 persone che dovevamo essere siamo solo in tre.
Arriviamo al Diving e mi sto scusando con Sabine per il disguido, e mentre lei riesce a contattare altri tre sub (Joachim, un ragazzo austriaco, Andrea e Cinzia, una coppia di Verona) arrivano anche Lorenzo e Sara, ma la mia felicità dura poco perché Lorenzo dice che deve continuare il corso con Roby e Papo che, quindi, rinunciano all’immersione.

Sono incazzato per la figura che ho fatto con i titolari del Diving ma Sabine mi assicura che non ci sono problemi e che scenderemo in 4 (come l’ultima volta) Io farò copia con il bravissimo Joachim che ha già fatto diverse immersioni sul Baron e la coppia di Verona ci seguirà.

Partiamo un po’ più tardi ma siamo fortunati perché sul posto non c’è neanche una barca! Fantastico. Scendiamo. L’acqua è blu e limpida. Arriviamo sul ponte di prua e ci dividiamo. Io e Joachim entreremo nel secondo ponte e nella sala da pranzo mentre Andrea e Cinzia percorreranno i ponti all’esterno. I pavimenti di legno sono ormai consumati però sono tappezzati di vita. Riesco a fotografare numerosi nudibranchi (Flabellina rosa) e scorfani. Tra le paratie si rifugiano anche grossi saraghi che incrociamo nell’ampia sala da pranzo e vicino alla cabina. Arrivati di nuovo a prua sull’enorme albero maestro adagiato sul ponte di comando si rifugia un enorme Grongo che, intimidito e disturbato dal mio flash si rintana nella sua profondità. Arrivati all’ormeggio fisso scorgiamo un enorme scorfano rosso che se ne sta pacificamente appoggiato al fondo lontano da ogni rifugio, sicuro della sua grossa mole. Qualche scatto e poi iniziamo la lenta risalita. Passo a respirare dalla mia bombola di fase caricata a Nitrox 40% ed inizio la decompressione. Mi fermo 1 minuto a 11 mt. ed un altro a 7 mt.. Altri 5 minuti poi li trascorro alla tappa dei -5. Colgo l’occasione per fare qualche scatto ai miei compagni d’avventura. Emergo soddisfatto ed un po’ meno arrabbiato.

Arriviamo al Diving e Lorenzo sta ancora facendo lezione e continuerà anche nel pomeriggio con le immersioni nella baia antistante. Sono arrivati anche Duilio e Gianfranco con le rispettive famiglie, che mi promettono che verranno fuori in barca con me nel pomeriggio. Consumiamo il pranzo al Diving a base di pane, Burek (Una specie di focaccia fatta con strati sottili di pasta, farcita con formaggio simile alla ricotta), pasteta (un paté a base di fegato che come gusto assomiglia molto allo spuntì), affettati e frutta che Sara e Paola hanno comprato. Alle 15.00 carichiamo tutto e partiamo per la secca di Stoja. Una bella sella tra due promontori dove ho fatto in passato diverse ottime immersioni e grandi incontri. Siamo solo noi tre. Guido io il gruppo. Scrutiamo ogni anfratto da cui sbucano oltre a grancevole e Galatee anche numerosi grossi astici. Il nostro modo per segnalarli è la mano a forchetta (W le linguine!!!). Continuando l’esplorazione delle numerose cavità intorno ai 26 mt., pronto ad immortalare altri grossi crostacei, scorgo uno strano occhio che dalla semioscurità di una grottina mi osserva. All’inizio penso ad un grosso polpo, ma l’occhio presenta una pupilla a fessura simile a quella di un gatto. Appena i miei occhi si sono adattati alla poca luce, mi accorgo che si tratta dell’occhio di un gattuccio appunto. Questo piccolo squalo è raro da avvistare (frequenti invece sono gli avvistamenti delle sue uova che depone di solito attaccandole a gorgonie o sporgenze sicure) Cerco di scattare qualche foto decente, ma la posizione non è delle migliori e dentro la cavità c’è troppa sospensione. Ma anche Duilio e Gianfranco lo vedono.
E’ tempo di risalire (io sono già fuori curva). Scorgiamo ancora qualche astice e scattiamo qualche foto con bottiglie di vetro ormai completamente ricoperte da esseri incrostanti. Cambio bombola ed inizio la lenta risalita percorrendo a ritroso la parete. Rivedo i riferimenti che avevo preso all’andata e riporto tutti esattamente sotto la barca a -5 mt.. Finita la deco risaliamo soddisfatti.

Arriviamo al Diving e risciacquiamo le attrezzature. Papo e Roby sono ancora in acqua ad esercitarsi. Io gioco con mio figlio che si diverte a tirare le pietre in acqua. Aspettiamo che riemergano gli speleo e prenotiamo l’uscita per l’indomani. Ci saremo tutti 'sta volta, arriverà anche Luca dall’Italia per terminare il corso Nitrox con Lorenzo che scenderà insieme a Papo con il Rebreather. Andiamo a cena al Grill del nostro albergo dove mangeremo ottimi piatti tipici Croati con finale di Palacinke della casa! La mattina l’appuntamento è al Diving alle 9.30. Soffia un po’ di bora che ci fa preoccupare.

Ma l’uscita si fa! Splende anche il sole. Carichiamo tutto e partiamo alla volta di Frasker, una bella parete verticale che costeggia un promontorio scendendo a picco a 30 mt. Degradando poi più dolcemente verso i 40. La parete è piena di grotte ed anfratti. Io e Roby scendiamo per primi seguiti da Duilio e Gianfranco, con più calma scenderanno Lorenzo e Papo con lo Space 40 e Luca in Nitrox. Percorriamo la parete alla sua base dove trascorriamo quasi tutto il tempo di fondo. Poi ripercorriamo la parete a ritroso tra i 15 e i 20 mt. Tanto pesce (castagnole, mensole e saraghi) diversi scorfanotti e grancevole. Non arriviamo purtroppo alla grotta che da -25 sale fino a 12.
Al rientro vediamo passare in direzione opposta gli altri. Qualche scatto e poi ci ritroveremo tutti sotto la barca. Bell’immersione. Rientriamo alla base con la veloce Miracolix, la barca del Diving.

Lorenzo, Sara e Luca decidono di rientrare subito dopo il pranzo consumato a diving, mentre noi, insieme agli altri, vista la bella giornata, decidiamo di dedicarci a qualche bagno di sole e relax alla spiaggia per ripartire con tutta calma in serata. Partiamo poco prima di cena dopo aver salutato Rudi, Sabine e Vladimir e ci dirigiamo verso Rovino dove ceneremo al “Ranch”. 

Dopo un’ottima e lunga cena ripartiamo alla volta dell’Italia. Gli altri prenderanno l’autostrada Slovena visto che hanno il bollino. Io, invece sarò costretto a percorrere la strada normale, ma, alla fine, guadagnerò tempo visto che una volta in Italia, in autostrada supero il furgone di Gianfranco. Abbiamo trascorso un ottimo ponte che mi ha fatto ritrovare un po’ di relax. Adesso sono pronto a riaffrontare gli impegni lavorativi. Grazie a tutti

LE FOTO QUI


 
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Ponte del 1° Maggio a Krk (01-03.05.’09)

Post n°232 pubblicato il 06 Maggio 2009 da thegreatwhiteshark
Foto di thegreatwhiteshark

Finalmente è arrivato il tanto sospirato Ponte del 1° Maggio.
Siamo pronti a partire per i mari Croati. La nostra meta è l'isola di Krk.
Mi sono aggregato al gruppo di Paolo e Roby, “Dive Team”. In acqua con loro ancora non sono mai sceso. Sarà una piacevole sorpresa!

Ci troviamo alle 8 davanti al distributore dell’ex Euromercato. Tempo di salutarci e di una breve presentazione e partiamo.
Prima veloce sosta caffè all’Autogrill di Udine Sud in previsione di file interminabili a Duino, poi si riparte alla volta di Trieste.
A Duino in effetti c'è una bolgia infernale di gente, Eddy (un istruttore PADI da poco tornato in Italia dopo due anni passati nelle calde acque di Sharm El Sheick) e si prosegue.
Tutto procede liscio come l’olio. Un’altra piccola sosta appena varcato il vecchio confine Sloveno per effettuare rifornimento carburante e cambio “acqua”!
Si continua viaggiando tranquillamente senza problemi di traffico superando anche il confine croato. Entriamo in autostrada e sono costretto a fermarmi al primo autogrill per mio figlio e perché le pastiglie appena cambiate hanno preso la loro prima “scottata” e fumano. 
Riparto e raggiungo gli altri a Bakar prima di passare il ponte per Krk. Ci divideremo in due gruppi. Qualcuno andrà a Silo per effettuare un’immersione e noi, insieme ad altri andremo direttamente all’albergo a Baska dove ci attende un’ottimo pranzo a base di pesce organizzato da Roby. Sale nella mia macchina Manuel che non s’immergerà a Silo.

Arriviamo e sistemiamo velocemente le cose in albergo e ci gustiamo l’ottimo e fresco pesce proposto da Polonio dell’Hotel Tamaris godendoci la splendida vista dalla spiaggia!

Dopo pranzo pennichella in spiaggia per un po’ di sole che viene oscurato ogni tanto da qualche nuvoletta. Relax è proprio quello che cercavo!!!

A cena ci raggiungono tutti e dopo aver consumato un leggero, veloce e fugace pasto usciamo a far 4 passi fino al centro storico di Baska.

L’aria è resa frizzantina dal venticello che soffia da Sud-ovest. Speriamo che il Tempo sia clemente per l’indomani.

Alle 9 di sabato partiamo per Silo al Diving Neptun dove ci attende la barca per portarci sul Peltastis.

Ma c’è un cambio di programma e alle 11.30 partiremo per la prima immersione sulla secca di Punta Tenki dove ci divideremo in due gruppi.

Io, Eddy e Igor scenderemo con un gruppo di Sub Cechi che sono su un’altra barca accompagnati da due guide Italiane sulla parete di Gorgonie a -40 e gli altri guidati da Paolo e Roby staranno nei 20 metri del pianoro e della paretina.

Ad accoglierci un gruppo di Delfini che saltano fuori dall’acqua, abbastanza vicini alla nostra barca.
Dopo un’ora e mezza sotto il sole con l’attrezzatura indossata (noi in stagna avevamo i funghi dentro!!!) finalmente scendiamo.
L’acqua è resa torbida dalle precipitazioni della settimana passata e dalla schiera di sub che vi ci si sono immersi prima di noi.

Noi tre chiuderemo il gruppo di sub “avanzati ed esperti”. Forse sulla carta perché sott’acqua lasciavano molto a desiderare in fatto di assetto e stile. Infatti la visibilità si è ridotta ulteriormente dopo il loro passaggio e qualche gorgonia n’è uscita martoriata.


Io ho provato più volte a fare qualche scatto rovinato dal polverone di chi camminava sott’acqua (Guide comprese!!!) Va beh ogni discussione e commento sono superflui!

Arriviamo in diving molto tardi e Roby decide di rinunciare al Peltastis per non fare arrabbiare la sua dolce metà che lo attende a Baska.

Alle 16 partiamo per il Peltastis e con noi in barca  ci sono alcuni sub “tecnici” che poi in acqua staranno meno profondi e per meno tempo di noi! C’era anche l’uomo Ragno!!! 

Il Peltastis è una vecchia nave da carico greca che affondò nella notte tra il 7 e l’8 gennaio 1968, dopo essersi incagliato sulle rocce nei pressi della baia di Klimno a causa delle forti raffiche di bora che strapparono gli ormeggi effettuati nei pressi di Pazduhovo, vicino a Dramalj, a 2 miglia nautiche a Nord di Crikvenica. Neppure la forza del motore riuscì a fronteggiare il vento e le onde che scaraventarono la nave contro gli scogli dell’isola di Krk. Nonostante  i tentativi del comandante fu impossibile salvare la nave. Morirono nel naufragio 8 persone tra cui il comandante, il cui corpo fu trovato, in uno stato di saponificazione, ancora al posto di comando.

La lunghezza della nave è di 60 metri, e la profondità massima è di 31 metri.

Scendiamo dalla boa direttamente sull’albero di trinchetto che arriva a c.a. – 6 mt.. La visibilità purtroppo non è delle migliori.

Scendiamo, ed esploriamo il relitto. Paolo con Ale “Commenda”, Michele e Igor  faranno il giretto di tutto il relitto, Eddy ed io faremo i “battitori liberi” girovagando per le Stive, la prua e la poppa e la Cabina di Comando.

Siamo tutti muniti di EanX32%, io scendo anche con il mio fedele bombolino da 5 lt. al fianco caricato a Nitrox 40%.

Faccio qualche scatto a qualche soggetto combattendo con l’effetto neve causato dal flash sulla troppa sospensione. 

Gli altri risalgono, il gruppo di professionisti Cechi è già in barca con la loro attrezzatura High Teck già disassemblata.

Io mi faccio una “deep stop” a – 13 ed una a -7 di un minuto e 5’ a -5.
Esco soddisfatto.
Ma non sono l’ultimo in Acqua c’è ancora l’Uomo ragno e altri 2 DIR che, superattrezzatissimi con bombole di fase da 15 al fianco usciranno meno di 5 minuti dopo di me...

Belle immersioni.

Arriviamo in albergo alle 19.30 c.a.,tempo di una doccia ed una sistematina, prenotiamo una cena di pesce per le 21.00. A fine cena dopo le gustose Palacinke ci vediamo sul mega televisore le foto scattate...

Mio figlio impazzisce per il Commenda e contina a fare “taaaaaccc”!

A pancia piena andiamo tutti a nanna. L’indomani io, mia moglie, mio figlio, Roby e la sua ragazza ci fermeremo a goderci ancora un po’ di relax e sole, gli altri partiranno in direzione Kostrena dove Paolo farà fare a Manuel un’immersione di corso.

Splendido Week-end lungo ed eccezionale compagnia! E’ stato davvero un piacere per me conoscervi e scendere in acqua con voi. Alla prossima...

QUI LE ALTRE FOTO

 
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Immersione a Lignano Sabbiadoro (UD) - Sasso P. 25.04.2009

Post n°231 pubblicato il 28 Aprile 2009 da thegreatwhiteshark

Questa volta ci riproviamo, dovevo andare da solo, ma poi si sono aggiunti Daniele, Roberto e Fabio ed abbiamo riformato il simpatico quartetto della scorsa settimana. L’altra volta il maltempo ci è stato sfavorevole e così abbiamo dovuto rinunciare al tuffo a Lignano. Questa volta le condizioni meteomarine promettono al meglio e quindi si va!


L’appuntamento è come sempre alle 9 alla darsena di Marina 1 sede del mitico MISTER BLU gestito dal grande Ricky amico di vecchia data.
Ci ritroviamo alle 8.45 alla rotonda d’ingresso di Lignano. Il tempo di un caffé e poi ci dirigiamo al ritrovo.
Insieme a noi scenderanno una copia di Bolzano del FREE DIVER CLUB e Caterina una brava allieva di Ricky che accompagnerò io sott’acqua.


Il mare è una tavola ed in cielo non c’è una nuvola, Ricky mi lascia i comandi del gommone e fa un dettagliato briefing al gruppo (solo in due l’hanno già fatto oltre a me e la maggior parte di loro è la prima volta che escono con Mister Blu).
Appena riprende i comandi formiamo le coppie.  
Il gruppo sarà così formato. Roby e Daniele scenderanno per primi, seguiranno Andreas e Veronika di Bolzano e poi Caterina, Fabio ed io a chiudere.
Se l’ancora non dovesse essere sul sasso e la visibilità non delle migliori chiedo a Daniele di stendere il reel fino al sasso, ma questa precauzione non servirà. Ricky, come sempre, posiziona con abile maestria l’ancora sul cappello del sasso.


La visibilità non è delle migliori a causa delle abbondanti piogge e dell’inizio della fioritura delle alghe che la rendono a dispetto del solito blu intenso di una tonalità più verdognola.

La vita però come sempre sul Peressutti abbonda e veniamo accolti subito da una miriade di stanziali Musdee (Phycis Phycis) e castagnole (Chromis chromis) che tra le spaccature e anfratti del sasso trovano sicuro riparo.

Su tutto il perimetro del sasso, le spugne camminano trasportate da diversi granchi facchino (Dromia Personata) e brulicano anche numerose Granceole (Maja Squinado). 

Caterina ha un ottimo assetto sul fondo.

Circumnavighiamo tutto il sasso più grosso osservando spirografi (Sabella Spallanzanii), parecchie Bonellia Virdis e tanti scorfanotti (Scorpena scrofa).

In qualche anfratto si scorgono i grappoli d’uova dei calamari.

Sul Cappello del sasso osserviamo minuscoli blennidi uscire dalle loro tane, sono Bavose cervine (Parablennius Incognitus) e minuscole bavose bianche (Parablennius Rouxi)

Ci spostiamo sul sasso piccolo ed incontro il mio amico astice “Mister Blu” che appena mi vede come il solito esce dalla sua tana per venirmi a salutare. (Per fortuna Caterina assiste all’evento, ogni volta che lo racconto nessuno mi crede!)
Arriva a toccare con le sue antenne la mia macchina fotografica e la maschera, mi da due leggeri colpetti e si ferma lasciandosi fotografare.

Appena si avvicina Fabio lui si rintana spaventato. E’ uno dei più grossi Astici (Homarus Gammarus) presenti sul sasso.

Ne vediamo altri due.

Scorgo in un buco anche la testa del grosso grongo (Conger Conger) ma la sospensione vicino alla sua tana è troppa e non lo fotografo (Gliene ho fatte di foto nelle precedenti immersioni…)

Caterina e Fabio risalgono (Caterina è in umida ed ha un po’ di freddo!) Io porto Andreas e Veronika a fotografare “Mister Blu” che ancora non hanno visto, facciamo ancora un giro e poi ci avviciniamo all’ancora. Raggruppo un po’ di catena per evitare che s’impigli sul sasso.

Daniele avvista un grosso Polpo (Octopus Vulgaris) probabilmente una femmina che caparbiamente difende la sua tana non spostandosi di un millimetro dal suo spazio.

Dany le fa un po’ di scatti e poi tocca a me, l’accarezzo delicatamente e lei cambia colore assumendo una colorazione biancastra con alcune macchie scure.

La vedono anche la copia di Bolzano e si avvicinano anche loro per farle alcune foto.

I Computer di tutti segnalano che è l’ora di risalire ed effettuare alcuni minuti di deco. (a parte il computer di Roby che essendo abituato a fare immersioni in grotta di solito in quota gli segnala 12 minuti di deco da effettuare HAHAHAHA)

Aspetto che inizino tutti a risalire, do un ultimo sguardo in giro e posiziono tutta la catena nelle vicinanze dell’ancora per facilitarne il recupero visto che ci sono due spaccature vicino e se vi s’impigliasse significherebbe dover ridiscendere a disincagliarla!

Bene anche il mio momento è giunto, lentamente risalgo. Mi fermo per circa un minuto a -10 mt ed un altro minuto a -7 e poi effettuo l’ultima sosta insieme agli altri a 5 mt.

Quando tutti sono risaliti sul gommone salgo anch’io.

Splendida immersione come sempre e tutti sono molto soddisfatti.

Grazie Ricky e grazie Mare per gli ottimi incontri che ci hai regalato.

Tutti scappano e mi fermo a mangiare un’ottima pizza con Roby.

Alla prossima

LE FOTO QUI

 
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Immersione a Muggia 05.40.2009

Post n°230 pubblicato il 08 Aprile 2009 da thegreatwhiteshark

Parto da Udine con estrema calma visto che l'appuntamento è a Sistiana per le 10.45.
Mentre sono per strada mi chiama Fabio che mi dice che sarà costretto a rinunciare a causa della febbre che ha. Pazienza ho una bombola in più in macchina!
Arrivo quasi a Sistiana e sono un po' in anticipo, meglio così, penso, riesco a cambiarmi con calma. Ma Lorenzo mi chiama dicendomi che è meglio se andiamo a Muggia per via della visibilità.

Va beh giro la macchina e mi avvio verso Muggia.
Passato il centro trovo una deviazione a causa di una frana sulla strada costiera (proprio quella che devo prendere io!)
Salgo sulla collina antistante fino al vecchio confine e poi percorro di nuovo la strada costiera in senso contrario verso Muggia. Lorenzo e Papo non sono arrivati ancora.

Intanto preparo la mia attrezzatura con calma e mi godo il paesaggio. Una giornata calda e soleggiata.
Sul posto c'è già un altro gruppo di sub.

Finalmente arriva Papo e dopo poco Lorenzo e Sara. Cominciano ad assemblare i rebreather e a fare un po' di lezione.

Siccome siamo già pronti io e Lorenzo (Papo fa le cose con estremissima calma) scendiamo in acqua per simulare una immersione di corso e Lorenzo fa l'allievo. Dopo un piccolo briefing scendiamo sul fondo dove gli faccio eseguire uno svuotamento maschera (lui simula un attacco d'ansia) e poi prove d'assetto. Un breve tratto in immersione e poi risalita controllata per vedere se arriva Papo.
Si sta ancora indossando il reb aiutato da Sara.

Aspettiamo rilassandoci un po'...Finalmente Papo si decide a venire in acqua.

Scendiamo, e mentre scatto qualche foto e li riprendo, Lorenzo gli fa fare diversi esercizi col rebreather (Space40) che si è comprato.

Eseguiti tutti gli esercizi previsti nel corso, ci andiamo a fare un bel giretto.

Hippocampus guttulatusAnche se Papo ha la bombola di bailout che non è quella sua e non riesce a fissarla bene al fianco e quindi ara un po' il terreno, riesco lo stesso a fare qualche bella foto!

Hippocampus guttulatusIndividuo ben 7 cavallucci sul mio cammino.

Lorenzo si tiene ad una grossa pinna nobilis non accorgendosi che sotto di essa si acquatta una grossa seppia. Sepia Officinalis

Le faccio uno scatto e lei scappa in direzione di Lorenzo che delicatamente la riesce a prendere e poi libera e lei fugge in una densa nube nera.

La visibilità non è male e me la godo.

Bella immersione.

Dopo esserci cambiati andiamo a mangiare un'ottima grigliata da Gildo sulla strada verso Muggia. 

Splendida  domenica.

LE FOTO QUI

Ho aspettato un po' a pubblicarle per via della tragedia che ha sconvolto la città de L'Aquila e l'Italia intera. Ci ho vissuto per un anno in quella città ed ho parecchi amici. Ed essendo Friulano conosco bene il dramma di un evento sismico (Anche se ero piccolo mi è rimasto impresso nella memoria in maniera indelebile!) Sono vicino alla Popolazione e nel mio piccolo ho cercato di contribuire e sono pronto per partire in caso di necessità!

 
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Immersione a Muggia - 28.03.09

Post n°229 pubblicato il 02 Aprile 2009 da thegreatwhiteshark

Parto da Udine e le previsioni non promettono nulla di buono. 

Io e Marco ci incontriamo a Sistiana. Mi da la Bombola da 15 e quella da 5 che mi doveva portare e andiamo ad osservare il Mare. E' piuttosto incazzato per via del forte vento che soffia da sud e le onde si infrangono con violenza sulla spiaggia di ghiaia facendo un fragoroso frastuono.
La visibilità sotto è sicuramente compromessa visto che dalla superficie si nota una riga di fango marrone.

Decido di provare ad andare a Muggia. Marco mi da l'ok e mi segue con la sua macchina.

Mentre sono in macchina e percorro la strada costiera, appena passata la cittadina di Muggia, osservo il mare che sembra piatto.
In effetti, la costa di Muggia è meno esposta allo scirocco. Arriviamo al solito posto sulla strada e parcheggiamo le macchine.

Sembra davvero di essere dall'altra parte del mondo. Il mare è calmo e la visibilità sembra buona.

Bene! Marco comincia ad assemblare il suo Dolphin (un rebreather per uso ricreativo costruito dalla Drager) Io preparo il mio gruppo e poi osservo Marco nei suoi preparativi.
Come preparazione non è per nulla complicata ed è davvero semplice ed intuitivo rispetto ad altri tipi di circuiti chiusi che ho osservato.

Scendiamo in acqua, ma io sono leggermente positivo e faccio fatica ad immergermi. Seguo Marco dall'alto ma, ad un certo punto, non lo vedo più.

Arrivo sul fondo e mi fermo. Decido di non risalire perchè non vedrei le poche bolle che fa, e, visto che la boa segnasub ce l'ho io perpendicolare a me, se Marco non mi vede può tranquillamente riemergere e scendere alla verticale del pallone.

Sono tranquillo perchè è ormai consuetudine che io e Marco facciamo immersioni separate. Non mi preoccupo anche perchè la profondità massima è di 10 mt. su un fondale pianeggiante e alla minima difficoltà si può riemergere tranquillamente.

Attendo un po' sul tappeto di falsa posidonia, tappezzato da numerosissime Pinne Nobilis che gli donano il solito aspetto tetro da Camposanto!

Scorgo diversi cavallucci aggrappati agli steli di altrettanti spirografi.

Decido di proseguire lentamente verso i -10 e per la strada mi fermo a giocare con una minuscola seppiolina che, per nulla intimidita, attaccava il mio dito puntato verso di lei. Appena lo toccava con i suoi due tentacolini alzati a mo' di sfida, si ritraeva un po' per poi tornare velocemente all'attacco.
Probabilmente dopo un po' si è accorta della differenza di stazza tra lei e tutto il resto della mia mano ed è schizzata un po' più lontana.
L'ho salutata e l'ho lasciata tranquilla.

Non vedendo ancora Marco decido di girarmi e di ritornare verso la batimetria dei - 5 e di perlustrarla verso destra sperando di trovarlo, sicuro che dopo i 40 minuti stabiliti, ci saremmo comunque rincontrati in superficie.

Perlustro quasi tutto il posidonieto e sorvolo le numerosissime Pinne Nobilis e, quando mi sposto verso riva e verso i tre metri mi tengo delicatamente alle Nacchere più grosse.

Sono leggermente positivo ed appena gonfio un po' i polmoni perdo l'assetto.
Decido di inspirare poco ed espirare al massimo fino ad arrivare dove sono le rocce per trovare un sassetto da usare come zavorra.
Con non poca fatica, la muta completamente in ventosa ed il Gav completamente scarico, riesco ad afferrare una bella pietra che, delicatamente, sposto osservando se per caso vi fossero attaccati organismi.

Appurato che non arrecavo danno alcuno, me la sono portata dietro per qualche metro fino ad arrivare al punto d’uscita.

Riemergo.
Mi tolgo le pinne e resto in un metro d'acqua a scrutare il mare nell'attesa di veder affiorare la testa di Marco.

In quel momento gli devono essere fischiate parecchio le orecchie, visti i miei cattivi pensieri nei suoi confronti!

Ovviamente non riesco ad individuare la sua posizione perchè le bolle che emette sono talmente poche da confondersi con l'increspatura del mare. Ma ecco che dopo un paio di minuti,

Marco riemerge verso destra.
Deve percorrere un lieve tratto prima di venirmi vicino.

Io esco e lo aspetto in superficie.
Invece di salire dalla spiaggetta, decide di salire dalla scalinata, non considerando che il fondo è reso viscido dalle alghe.

Va beh gli do una mano e mi passa la macchina fotografica, maschera e pinne e riesce a salire. Come sempre un'ottima immersione fatta per conto nostro. Hahahaha.

Il tempo peggiora e decidiamo di annullare i tuffi che avevamo previsto per l'indomani in Croazia.

Ci fermeremo a Muggia per un Caffè e poi proseguiremo, io alla volta di Udine e lui verso la sua casetta a Caorle.

Grazie Marco per la giornata, è stato davvero un piacere rivederti (anche se in acqua per poco)!!! Alla prossima amico mio...

 
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Immersione a Lignano - Sasso P. 15.03.2009

Post n°228 pubblicato il 20 Marzo 2009 da thegreatwhiteshark

Ci troviamo alla solita ora alla darsena Marina 1 a Lignano Riviera (UD) con Fabio, Luca ed un suo amico di S.Donà di Piave per salire sul gommone di Ricky (MISTERBLU).

Dobbiamo ritornare sul Peressutti per recuperare il reel che Luca aveva perso la scorsa volta e per riuscire a fotografare le cubomeduse che avevo visto in decompressione due domeniche fà.

Siamo solo noi 4 quindi, dopo aver perlustrato il sasso, quando Fabio e l'altro ragazzo risaliranno, io e Fabio ci dedicheremo alla ricerca del rocchetto e della lavagnetta. Secondo me il reel con la lavagnetta che gli faceva da vela si è spostato con la corrente e se siamo fortunati è andato verso il sasso altrimenti sarà dura trovarlo.

Mi sono portato dietro il bombolino da 5 che mi terrò al fianco per l'eventuale decompressione.

Luca ha portato una bombola da 7 che attaccheremo alla stazione di deco a -5 mt.

Partiamo, il mare è una tavola e splende il sole.

Sul gommone oltre a noi 4 ed il "comandante "Ricky" ci sono due simpatiche ragazze. Loro non scenderanno in acqua è ancora freddina per le loro abitudini ma amano troppo il mare per rinunciare all'uscita.

Ricky molla l'ancora scomettendo un pranzo con luca se si appoggiava vicino al reel. Scendiamo.

Fabio ha un  po' di problemini a compensare e scende piano.

Quando sono circa a -18 vedo l'ancora appoggiata sul sasso ed una decina di metri più avanti vedo dall'alto una cosa quadrata bianca.Luca ed il suo amico stanno andando verso di lei.

Appena arriva Fabio fotografo l'ancora che Ricky con abile maestria come sempre, ha posizionato esattamente sul punto a 10 cm. da un bellissimo Cerianthus. Fatto lo scatto vedo tornare indietro Luca con in mano il suo reel e la lavagnetta persi l'altra volta (era quest'ultima che avevo visto dall'alto sventolare).

Che colpo di c...o. e per pochi metri a Luca toccava pagare pure il pranzo a Ricky!!!

Va beh a 'sto punto non faremo la ricerca e ci godiamo il sasso esplorandolo in lungo ed in largo anche se ormai lo conosciamo quasi a memoria.

Scorgo le due antenne del mio amico Astice (che abbiamo chiamato Mister Blu) e lui appena mi vede mi esce a salutare.

Non so se gli sto simpatico oppure il contrario, fatto sta che ogni volta che mi piazzo davanti alle sue tane, lui esce e, con le sue antennone rosse, mi da colpetti sulla maschera ma non apre mai le sue poderose chele, grandi quasi quanto la mia mano. 

Incontriamo anche altri tre suoi "fratelli" un po' più timidi (forse per il fatto che la loro mole non è paragonabile a quella di Mister Blu!).

Incontro anche Sir Grongo "scarface" (lo chiamo così perchè ha una grossa cicatrice sul muso in parte all'occhio destro, ma 'sta volta se ne sta bello rintanato e la foto non viene un granchè!

Tante Musdee (Phycis Phycis) e parecchie gransevole in accoppiamento (dev'essere il periodo di riproduzione).

La visibilità non è come l'atra volta ma comunque ci sono almeno 10 mt. e luce a sufficienza per fare buoni scatti.

Fabio avverte un po' di freddo e decidiamo di risalire.

Effettueremo la prima tappa a -9 mt per un minuto.

Risalendo scruto il blu alla ricerca dei cubozoi che cerco, con la mia macchina pronta allo scatto, ma vedo solo un paio di Noctilya con il loro caratteristico cappello che sembra un occhio.

Arriviamo alla tappa a -5 ed io mi sposto verso il trapezio per fare due foto al frotunato gruppetto. Finita la tappa risale ed io mi fermo ancora qualche minuto in compagnia degli altri due.

Riemergiamo soddisfatti e contenti.

Il mio bombolino è ancora pieno e nella bombola ho ancora un centinaio di bar.

Va beh quasi quasi dico a Luca di ribbuttare giù il reel per andarlo a cercare!!!

Grazie Ricky per la splendida immersione logisticamente curata nei dettagli come sempre.

Ci fermiamo tutti a mangiare una pizza insieme e ci fanno compagnia altri amici subacquei allievi di Ricky.

Splendida giornata 

 


TUTTE LE FOTO QUI

 
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Liganano Sabbiadoro (UD) - Sasso Peressutti 22/02/09

Post n°227 pubblicato il 27 Febbraio 2009 da thegreatwhiteshark
 

Immersione a Lignano Sabbiadoro (UD) – Sasso Peressutti – 22.02.2009

Anche questa domenica mi immergerò a Lignano con il grande Ricky del DC MISTERBLU.

L'appuntamento è come al solito alle 9.00 alla darsena di Marina1 a Lignano Riviera.
Siccome è l'ultima domenica di Carnevale e a Lignano ci sono diversi eventi carnevaleschi decido di portare giù anche la mia famiglia. Arrivo in perfetto orario ed oltre a Luca ed un altro suo amico che vengono da S. Dona' di Piave (VE) c'è un altro gruppo di 6 subacquei del Club FIAS Proteus di Treviso (TV). Hanno deciso di andare nuovamente sul sasso Peressutti dove sono andato la scorsa domenica, perchè è un ottimo punto d'immersione ricco di vita e il gruppo è la prima volta che si immerge nelle acque antistanti a Lignano.

Perfetto perchè è un posto davvero ottimo per fare foto!
Arriviamo sul punto. Io scenderò per primo insieme a Luca ed al suo amico, per attaccare il reel dall'ancora al sasso. Seguiranno gli altri.
L'ancora sul sassoAppena messa la testa sottacqua ci rendiamo conto dell'eccezionale visibilità, 24 metri più sotto si vede il sasso e l'ancora è perfettamente sopra al cappello del sasso in parte al pedagno,
Grande Ricky che non sbaglia quasi mai.

Luca decide di attaccare ugualmente il reel e posizionare la lavagnetta sul sasso più piccolo vicino così che se anche ci si dovesse perdere è praticamente impossibile non vedere la sagola del reel girando attorno al sasso! 

Io mi fermo sul sabbione tra i due sassi per fotografare il gruppo che scende,BAVOSA

Luca va a fissare il reel seguito dal suo amico che, ad un certo punto si ferma a metà strada tra me e Luca e decide senza avvisarci di risalire. Lo vedo con la coda dell'occhio ma è troppo lontano, avviso Luca che dopo aver aspettato che fossero scesi tutti risale a vedere se va tutto bene.

Lo aspetto fotografando un bell'astice sotto il reel ed una  bavosa cornuta  e dal fondo guardando in su fotografo anche la sagoma del gommone e Luca che ridiscende.

Mi fa cenno che tutto è OK e proseguiamo. La visibilità è talmente buona che da un'estremità all'altra del sasso ci si vede e quindi non ci intralciamo molto, segnalandoci a vicenda gli animali che lo popolano.

Vicino ai copertoni si rintana un enorme grongo con una vistosa cicatrice sul muso. Lo fotografo e lui mi fa una sfilata di tutta la sua lunghezza percorrendo una galleria nella roccia.

Su una cavità c'è uno scorfano rosso e qualche sarago.
Sul lato verso sinistra nella parte scavata vicino alla sabbia qualche calamaro ha deposto la sue uova che penzolano dalla volta rocciosa riparate dalle correnti.

asticeAd un certo punto mi imbatto col grosso astice dell'altra settimana e, anche 'sta volta, per nulla impaurito mi fronteggia!

Il computer ci indica che è tempo di risalire.

Faccio cenno al gruppo e mi fermo alla base dell'ancora recuperando il pedagno.
Aspetto che tutti siano risaliti ed attendo Luca che è andato a riprendersi il reel e la lavagnetta.
Risaliamo insieme. Facciamo un "deep stop" di un minutino a c.a. 10 mt. e poi la tappa a 5 mt. soddisfatti dell'ottima immersione.

Appena sul gommone Luca mi dice che gli si è sganciato il reel e mi chiede di andare con lui a cercarlo. Riflettiamo un attimo e decidiamo che forse è meglio lasciarlo la, considerato il fatto che abbiamo già accumulato parecchio azoto ed abbiamo poca aria a disposizione.
Il tributo a Poseidone l'ha pagato e lo cercheremo la prossima volta, consapevoli del fatto che quello che il mare ti toglie prima o poi te lo restituisce (a volte con gli interessi!!!).

Loro scenderanno per una seconda immersione sul relitto del bombardiere B24 ma io ho promesso che avrei dedicato il pomeriggio alla mia famiglia e quindi li abbandono (anche perchè l'aereo ormai lo conosco praticamente a memoria visto che mi ci sono immerso già tantissime volte!)

Grazie per la splendida giornata e alla prossima.

LE FOTO

 
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Immersione a Lignano Sabbiadoro (UD)

Post n°226 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da thegreatwhiteshark
 

Immersione a Lignano Sabbiadoro (UD) – Sasso Peressutti 15.02.2009

Il ritrovo è fissato per le 9.00 alla darsena di Marina1 a Lignano Riviera, base del Mitico Diving MISTERBLU gestito con enorme professionalità dal grande Ricky (amico di vecchia data).

Aspetto Fabio alla rotonda d’ingresso di Lignano per poi dirigerci insieme al diving. Scarichiamo tutto, ci prepariamo e carichiamo i gruppi sul gommone.  Oltre a me e Fabio ci sono Luca e gli amici di Mestre, già conosciuti in precedenti immersioni. In tutto siamo 6 subacquei.

Decidiamo di immergerci sul sasso Peressutti. La morfologia del sito è un habitat adatto alla vita di diverse specie marine. Si tratta di un panettone che si alza per tre metri dal fondo di c.a. 25 mt.. Presenta una bella e larga spaccatura che lo percorre dove di solito trovano riparo castagnole, musdele e saraghi. Alla base del sasso di solito, nel lato esposto alla luce ci sono diverse tane di astici e gronghi.
Il gommoneAll’andata c’è un po’ di vento di tramontana e un po’ di onda. Ricky getta l’ancora, come sempre con estrema precisione.

Scendiamo giù lungo la catena e troviamo la roccia sulla nostra sinistra.

La visibilità è ottima e c’è davvero un’esplosione di vita.

La percorriamo verso destra. Sulla spaccatura e tutto intorno alla roccia scappano, infastidite dal nostro passaggio, musdele, saraghi e castagnole.

AsticeAlla fine della spaccatura scorgo due splendide antenne rosse. Il proprietario di quelle micidiali fruste decide di andare in direzione opposta alla mia uscendo allo scoperto alla base del sasso. Con le sue poderose chele mi fronteggia e con le sue antennone sonda la mia maschera.

Esattamente in parte a lui, da un buco strettissimo fa capolino la testa di un piccolo e timido grongo.

Qualche scatto e poi lascio posto agli altri.

Sul cappello della secca cerco qualche flabellina ma, purtroppo, non ne individuo neanche una.

GrongoFatto il giro completo del sito vicino all’ancora del gommone, da sotto un piccolo sperone di roccia esce la testa di un grosso grongo che sembra attratto dai movimenti della mia mano ed esce a curiosare per nulla intimidito dalla mia presenza. Gli faccio qualche scatto. Quando si avvicina il gruppo, pensa, però, che sia meglio ritirarsi davanti alla superiorità numerica del “nemico” e si torna a rintanare, spiandoci con i suoi enormi occhioni dalla sua fessura.

Noi fortunatamente non siamo nemici e anche se con il nostro passaggio e i nostri flash lo disturbiamo un po’, lo rispettiamo come rispettiamo tutte le creature del mare che, come sempre riescono a donarci sensazioni meravigliose.

Grazie Mare e grazie Misterblu che ci avete permesso di godere una splendida immersione!!!

TUTTE LE FOTO

La spiaggia

 

 
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Immersioni sotto i ghiacci

Post n°225 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da thegreatwhiteshark
 

Siamo partiti da Udine alle 20.00 per il Trentino per partecipare al 24° stage organizzato dall'A.N.I.S. di immersioni sotto i ghiacci che si terrà sabato e domenica nell'incantevole cornice del lago ghiacciato di Lavarone.

Sono convinto di arrivare tardissimo (non prima di mezzanotte) visto che per tutta la strada siamo stati sommersi da diluvi più o meno torrenziali e, in montagna a bassa quota, sono previste nevicate, invece le strade sono pulitissime e nonostante qualche cantiere aperto in autostrada, il traffico è scorrevolissimo ed impieghiamo solamente 2 ore e 40.

Quest'anno sono venuto con la famiglia. Ci sistemiamo in albergo (Hotel Al Lago) e la mattina dopo affronterò la prima immersione.

Dopo lo stage (io non partecipo visto che l'ho fatto l'anno scorso) alle 10.00 ci si ritrova tutti al lago nel tendone allestito per l'ANIS dalla protezione civile di Bergamo. I sommozzatori della polizia locale di Milano

Il mio numero d'entrata è 102 ma siccome c'è un altro sub da solo slitto alla posizione nr. 25 (per fortuna!) Scendiamo dalla buca nr. 03 preparata dai Sommozzatori della Polizia Municipale di Milano (nelle altre ci sono i Sommozzatori della Polizia di Stato di La Spezia e dei carabinieri di Trieste).

Sono tranquillo ed oggi proverò la Muta stagna EXP e le pinne TECH FIN che Luca della Dive System mi ha dato da provare.

Scendo in acqua e appena sotto la superficie respiro dal mio erogatore.

Scendo sul fondo e provo la valvola di scarico della muta che rispetto alla mia scarica molto velocemente! Sono pesante e domani toglierò due chili! Tiene davvero caldo e non è per nulla ingombrante nonostante il neoprene sia un po' più rigido rispetto alla mia. Le pinne sono negative ed hanno un'ottima spinta. Indossarle è stato semplicissimo grazie al mollettone in acciaio che chiude la scarpetta!

Dopo c.a. 6 minuti mi richiamano alla superficie con i due strattoni convenuti. Peccato avrei continuato ad ammirare la volta.

Grazie alle ghettine antineve che indosso sulla muta fuori dall'acqua non ho nessuna difficoltà a muovermi sulla neve e sul ghiaccio. Ottima prova.

Pranziamo all’albergo in compagnia di tutto lo staff organizzativo e dei nostri “angeli custodi” che ci hanno fatto da assistenza nelle tre buche.

Io e mio figlioIl pomeriggio io e mio figlio ci facciamo una meritata pennichella e poi andiamo a giocare nella neve!

Facciamo il giro del lago con lo slittino.

Dopo un’ottima cena saliamo in camera a dormire. La discesa in bob prevista non si farà per le pessime condizioni atmosferiche (Nevica che Dio la manda!).

La sveglia suona alle 7.30, scosto le tende e ammiriamo la bufera di neve che si sta abbattendo sul lago. Alle 8 scendiamo a fare colazione e alle 9 si va giù per la seconda immersione. Indosso la muta fuori dall'albergo ed assemblo il gruppo fuori dalla mia macchina così non perderò tempo alla tenda. 'Sta volta scenderò in acqua fra i primi ed insieme a me c'è un ragazzo di Viterbo. Andiamo di nuovo alla buca nr. 3 (la più distante) ma con meno gente. Prima di noi ci sono due sub che hanno qualche problemino. Uno ha la valvola di carico del GAV bloccata e appena entra in acqua (nonostante la stagna rinuncia per il troppo freddo. Anche l'altro sta meno del tempo previsto. Noi scendiamo dopo le solite raccomandazioni del simpaticissimo Comandante dei Sommozzatori della Polizia Locale di Milano. Questa volta non scendo sul fondo e mi tengo un po' più alto ed osservo gli effetti dell'aria sulla volta, poi risalgo a c.a. -5 mt. e continuo il mio giretto e dopo tre minuti ritorniamo verso il foro d'uscita scivolando appena sotto la superficie ghiacciata. Passo il Gav, giberna e pinne ai sommozzatori di assistenza e salgo. Indosso le ghettine antineve ma una delle due scivola e (essendo in gomma elastica) salta ovviamente nella buca, mi rigetto in acqua e la sfioro col mio guanto, ma non riesco ad afferrarla e la vedo scivolare sul fondo. ormai sono svestito e senza imbracatura e non posso andare a prenderla. Purtroppo nessuno dei sub che sono venuti dopo di me l'ha trovata (o forse non l'ha nemmeno cercata!). Pazienza.

Peccato perchè senza quella scivolavo molto di più e essendoci anche molta più neve fresca per nulla compatta il ritorno dalla buca è stato a dir poco faticoso. Senza alcun problema anche quest'immersione.
Pranziamo all'albergo in compagnia di tutto lo staff organizzativo dell'ANIS, dei Sommozzatori della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Polizia Locale  e altri personaggi di spicco della subacquea.

Mio figlio

Mio figlio riceve un attestato di partecipazione da Stefano Makula (Pluriprimatista mondiale di apnea) e dal suo fedele assistente di profondità e caro amico Pino Biagio che aveva praticamente adottato come nipotino mio figlio facendolo giocare ad ogni pasto!

Dopo pranzo ripartiamo per Udine, fortunatamente le strade si sono liberate e non devo neanche usare le catene. Passiamo anche per l'appena inaugurato Passante di Mestre che finalmente risolverà i noti problemi di viabilità in quel tratto di autostrada!

Ottimo week-end


 

 
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Molch

Post n°224 pubblicato il 22 Gennaio 2009 da thegreatwhiteshark
 
Foto di thegreatwhiteshark

Immersione a Sistiana – Relitto del Molch – 11.01.2009

 

Alle 10.00 mi trovo con Daniele all’Autogrill di Duino (TS). Dopo anni che diciamo di fare un’immersione insieme, finalmente ci riusciamo. Il tempo non è dei migliori, ma è l’ideale per immergersi (Pochi sub, poca gente e poco traffico!!!). Dopo un caffè ci dirigiamo verso la baia di Sistiana. Scarichiamo ed assembliamo con molta calma le nostre attrezzature. Visto che la profondità sarà ridotta e di tempo ed aria ne abbiamo, decidiamo di andare alla ricerca del Molch. 

Il Molch, o salamandra in tedesco, (il vero nome era: "Torpedoversuchsantalt" (TVA) "d'Eckerförde" o Sommergibile Tascabile Thomas II) era un minisommergibile monoposto costruito nei Cantieri Deschi AG di Brema, capace di immergersi nel limite dei 40 metri, composto essenzialmente da un tubo in metallo lungo 10 metri e di 1,80 di diametro, spinto da un motore elettrico di siluro.

A poppa vi era il posto di guida sormontato da una piccola torretta che aveva due finestre ed era coperta da una cupola in plexiglass, (che faceva anche da portello d’entrata), più un lungo periscopio per l'osservazione in immersione. Sotto, erano agganciati a speciali staffe, due siluri. Con buona autonomia ma bassa velocità, questo mezzo poteva colpire navi alla fonda e nei porti ma non quelle in rapido movimento. oteva viaggiare a due sole velocità e la marcia indietro non era prevista.

Il primo prototipo fu sperimentato nell'Eckernförde il 12 Giugno 1944 ed in seguito furono realizzati un totale di 383 Molch (fino al gennaio 1945). (Vedi qui)

DanieleVisto che ho boa e macchina fotografica e che l’ultima volta che mi ci sono immerso risale a quasi 10 anni fa, chiedo a Daniele di fare da guida, così sarò concentrato solo nelle foto. 

Scendiamo, Daniele ha un ottimo senso dell’orientamento e non dobbiamo faticare molto per trovarlo, infatti, dopo un paio di giri intorno ad una zona “familiare” ecco apparire la sagoma scura del corpo del sommergibilino".

 

Arriviamo da poppa dove ammiriamo la coda ancora in ottime condizioni, proseguendo sul lato destro, in corrispondenza del cupolino, sotto lo scafo ha scavato la sua tana un bel grongo che però non ci da tanta confidenza e preferisce nascondersi dentro. grongo

La torretta è ancora discretamente conservata, ma la struttura sui fianchi risulta molto danneggiata con numerose falle.

La vita marina l’ha ormai completamente colonizzato ed in ogni punto si scorgono diverse forme di vita.

Dopo una lunga perlustrazione decidiamo di ritornare verso riva. Nudibranco

Nel tragitto non scorgo nessun cavalluccio (di solito numerosi in questo tratto di mare) ma, in compenso tantissimi nudibranchi (Dendrodoris Limbata), granchi ragno, uno dei quali l’ho sorpreso mentre pasteggiava tranquillamente con una medusa “Polmone di Mare” (rhizostoma pulmo) ormai passata a miglior vita. Medusa e granchio

Arrivati al punto da dove eravamo partiti, decidiamo di fare ancora un piccolo giretto per vedere se troviamo qualcosina d’interessante.

Allo scoccare del cinquantesimo minuto decidiamo di emergere, appagati dell’ottima immersione.

Daniele è stato per me un vero piacere.

Grazie e alla prossima...

LE FOTO  

 
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Immersione a Cornino

Post n°223 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da thegreatwhiteshark
 

Immersione a Cornino (Forgaria – UD) – 11.01.2009


 


Alle 10.15 ci troviamo sotto casa mia con Daniele. Fabio è arrivato prima e mi ha raggiunto da Igor dove stavo caricando la bombola. Trasbordiamo tutte le attrezzature sulla mia macchina e partiamo verso Cornino (vicino a S.Daniele).


 


LOS TRES BUCEADORESArriviamo la verso le 11.30. con estrema calma scarichiamo e aspettiamo che quelli della Friulana Subacquei finiscano di smontare il palco ed il presepe che avevano deposto la notte di Natale nel lago. C’incominciamo a vestire quando partono tutti gli altri così il laghetto sarà solo nostro.


 


La dove volano i GrifoniSul Forgaria volano tantissimi Grifoni, (specie protetta) infatti, ci troviamo all'interno di una riserva naturale ed anche per farvici immersioni è necessaria l'autorizzazione.


 


Marta ci aspetterà fuori, ma non patirà freddo perchè la giornata è meravigliosa e non fa neanche freddissimo.


 


Fabio, Dany ed IoL'acqua del lago è cristallina, si vede il fondo nei dettagli come se non ci fosse liquido alcuno.


Scendiamo e ci stupiamo della temperatura che a differenza dei soliti 5/6 gradi costanti tutto l'anno oggi si aggira intorno ai 10 gradi.


 


Austropotamobius pallipes ItalicusAppena giù, mentre sistemo l'attrezzatura fotografica mi osserva curioso un gamberetto di fiume. Si tratta di un gamberetto nostrano il “Austropotamobius pallipes Italicus”, specie considerata a rischio per via dell'introduzione nei nostri fiumi e laghi di specie provenienti dall'America più aggressive. Qui per fortuna sono al sicuro ed, infatti, ce n'è in abbondanza.


 


Il forgaria da sottoLa trasparenza dell'acqua è impressionante, tant'è che dal fondo vediamo perfettamente Austropotamobius pallipes Italicusla cima del Forgaria con i grifoni che vi ci volteggiano sopra!


 


Incontriamo diversi gamberetti, ma neanche una trota (di solito ci sono le trote marmorate ma forse i Grifoni ne hanno fatto razzia!)


 


L'agnûlArriviamo all'Agnûl (l'angelo) che, grazie alla limpidezza dell'acqua e con il sole dietro crea magiche atmosfere!


 


il lago sotto il lagoProseguiamo il giro osservando delle " pozze" più o meno grandi di gas che danno l'impressione di un "lago sotto il lago". Non so di cosa si tratta ma dal terreno ogni tanto sale qualche bollicina (forse metano o zolfo) ed in superficie Daniele mi ha detto che sentiva un po’ di puzza!


 


ioSono passati 40 minuti e Daniele e Fabio riemergono, io m’intrattengo ancora 5 minuti a fotografare qualche altro gamberetto ed a gustarmi ancora la meraviglia quasi magica di questo meraviglioso laghetto alpino!



STUPENDO


 


Marta fuori ha già incominciato ad affettare salame e formaggio e quando esco gli altri già mangiano.


 


Meravigliosa giornata e splendida 1ª immersione dell’anno!!!


 


LE FOTO

 
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Post N° 222

Post n°222 pubblicato il 13 Dicembre 2008 da thegreatwhiteshark
 

Staffetta 24 ore per Telethon



Anche se il clima e la temperatura non sono gli stessi della foto, ieri sera dalle 23.00 alle 24.00 (aspettando l’arrivo di S.Lucia che da noi porta i regali prima di Babbo Natale!) ho corso per la staffetta “24 ore per Telethon”.



E’ stata per me la prima volta, e, prima della partenza, aspettando quello della mia squadra a cui dare il cambio, pensavo, mentre mi riscaldavo un po' che comunque sarebbe andata, per me sarebbe stato un grosso risultato, considerato il fatto che fino a tre anni fa al massimo facevo 3 giri del tavolo con la forchetta in mano!!!

Non ho mai corso per un’ora intera, di solito faccio 45/50 minuti ma martedì alla fine del mio percorso di allenamento non mi sentivo affatto stanco e neanche dolorante, quindi non dovrebbero esserci problemi. (Beh al limite c’è l’ambulanza HAHAHAHA!)

Sento chiamare il 49 (il numero della rappresentativa per cui corro) E' il mio turno, parto! Decido di mantenere un ritmo non troppo veloce e di tenerlo fino alla fine.

E' la scelta giusta per me.

Infatti molti partono a tutto sprint ma dopo qualche giro li riprendo perché fanno metà percorso a “manetta” e poi camminano per recuperare (non so se sia il modo giusto visto che non fa caldissimo!) Per fortuna non piove e non è neanche eccessivamente freddo, e la tutina che mi sono comprato l'altra settimana è davvero calda (potrei usarla anche come sottomuta!!!).


Ad ogni giro ci sono i miei, un mio collega, Fulvia ed altri amici che mi incitano (mia moglie e mio figlio sono a casa, il mio squaletto purtoppo ha la febbre e sperano di vedermi in TV).

Non sono stanco e continuo a mantenere il mio ritmo.

A 30 minuti ho percorso 5 giri (998 mt a giro quindi già 5 km.) “Non male” penso.

Arrivo a 45 minuti (il tempo solito del mio allenamento) ed invece di essere stanco sono caldo e mi sento in forma, decido di aumentare di poco il ritmo della falcata mantenendo un battito non superiore a 160battiti/min.

Più di qualcuno ormai cammina (un paio sono quelli partiti a tutta birra all'inizio) altri continuano a correre come dannati (non mi sembrano senegalesi però sono davvero allenati!!!) Io continuo senza mollare.

Al 10° giro ho ancora 6 minuti quindi riesco a fare in tutta tranquillità il mio 11° ed ultimo giro prima del cambio.

Sono soddisfatto, e, oggi, non mi sento per nulla stanco ne dolorante come credevo.

Sono contento del mio risultato ma soprattutto dello spirito con cui è stato fatto.

Sono davvero felice di aver contribuito un pochino alla raccolta di fondi organizzata da Telethon! Ognuno di noi anche solo con un sms può contribuire fatelo se non l'avete già fatto.


Appena avrò le foto che mio padre ed un mio collega mi hanno scattato coloreò un po' questa pagina...


Se il tempo permetterà domenica farò un tuffetto nel mio amato mare...

A presto...



 
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Post N° 221

Post n°221 pubblicato il 27 Novembre 2008 da thegreatwhiteshark
 

Immersione a Kostrena 23.11.2008

Alle 9.15 arrivo a Monfalcone per prendere Fabio! Rispetto alla scorsa settimana la temperatura si è abbassata parecchio! L'inverno è arrivato tutto d'un colpo. Ho chiamato il diving a Kostrena dove mi hanno garantito temperatura ancora mite, sole e mare calmo. Speriamo bene.

Arriviamo al diving alle 11.15 circa, il tempo è davero ottimo ma purtoppo ci sono troppi subacquei! Fortunatamente il gestore del diving mi fa parcheggiare vicino alle scale così non devo pagare all'odioso parcheggiatore della vicina pizzeria i 7 €. che di solito chiede!!! Ci vestiamo praticamente in macchina a causa del sovrapopolamento di sub. Quando siamo quasi pronti a Fabio parte l'OR della rubinetteria dove ha collegato l'attacco INT del suo primo stadio (per questo io uso 2 primi stadi con attacco DIN).
Per chiudere velocemente la bombola mi si congela il dito mignolo a causa del repentino abbassamento della temperatura dell'aria che esce a causa del brusco calo di pressione(Ad oggi non ho ancora riacquistato completamente la sensibilità della parte esterna del polpastrello!)

Dopo aver ripristinato parzialmente la circolazione della mia mano e dopo aver ricaricato le 50 atm fuoriuscite, finalmente, ci immergiamo.

La visibilità non è delle migliori, probabilmente a causa dei corsi che hanno svolto in mattinata i vari gruppi di sub presenti, in compenso, però c'è un sacco di vita!!!

Nuvole di castagnole fiancheggiano la parte alta della parete mentre più in basso prendono posto, a strati, occhiate e saraghi.

Scendiamo fino alla base della parete per cercare le aragostine e l'astice ma di loro neanche l'ombra! (Speriamo non siano finite in qualche piatto!)

Da alcune tane fanno capolino però diverse Galatee.

Dopo 40 minuti incominciamo la nostra risalita e fotografo un grosso esemplare di Vacchetta di Mare (Un  minuscolo nudibranco bianco con macchie nere che ricordano, appunto una piccola mucca!).

Facciamo una tappa di un minuto a -10 (deep stop) e poi la classica sosta a - 5 circondati dalle solite donzelle curiose e dall'ormai onnipresente orata che ci gira intorno guardinga (è ormai conseutudine ammirarla mentre pattuglia il pianoro in ogni immersione a Kostrena!!!)



Usciamo dall'acqua e ci sbaffiamo i panini e, dopo un buon caffè ripartiamo.

Ottima giornata a parte il piccolo inconveniente al dito che spero si risolva presto!


LE FOTO

 
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Post N° 220

Post n°220 pubblicato il 17 Novembre 2008 da thegreatwhiteshark
 

Immersione a Kostrena 16.11.2008

Oggi è una giornata meravigliosa e con Daniele e Marta partiamo verso le 10.00 da Udine con estrema calma visto che siamo reduci da cene lnon troppo leggere la sera prima.

Arriviamo a Kostrena a mezzogiorno ma, starnamente, ci sono pochi sub anzi, si può dire, nessuno!!!

Ci prepariamo e scendiamo in acqua io e Daniele (per Marta è tropp freddo!) Appena scendiamo facciamo subito un po' di prove, controllo se funziona il flash e mi scatto un bel primo piano (non credevo venisse!) 

Poi subito scendiamo lungo la parete per trovare le aragostine dell'altra volta ma nulla!

In compenso c'è davvero un sacco di pesce. Salpe, occhiate, boghe, mennole e castagnole in quantità che fiancheggiano tutta la parete.

Cerchiamo soggetti da fotografare in ogni anfratto ed io scatto a raffica provando tutte le funzioni della macchina per prendeci un po' mano!

Incontriamo un'enorme galathea fuori dalla tana, Daniele gli fà un servizio completo, ma quando è il mio turno decide di rintanarsi, riesco però a farle due scatti!

Sono davvero soddisfatto.

Adesso devo solo prendere pratica.

Arrivati sul pianoro oltre alle mille Donzelle, c'è la solita orata che perlustra come sempre curiosa il territorio.

Faccio anche due piccoli filmati con un'ottima risoluzione per una macchina fotografica che non pubblico perchè dovrei ridimensionarli ad un formato video più basso!!!

Si riemerge dopo 52 minuti di meravigliosa immersione!

Appagati ed anche molto affamati ci cambiamo e divoriamo i panini che Marta ha preparato! Ottimo modo per festeggiare un compleanno vero Daniele!

TANTI AUGURI e alla prossima...

LE FOTO

 
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Post N° 219

Post n°219 pubblicato il 13 Novembre 2008 da thegreatwhiteshark
 

Immersione a Sistiana 09.11.2008




Ci troviamo alle 10.30 con Lorenzo e Sara a Sistiana.


Dobbiamo fare un po' di prove attrezzatura.

Io devo provare la mia nuova macchina fotografica con flash e scafandro nuovi, Lorenzo deve provare un nuovo rebreather ricreativo per i corsi. Scendiamo in acqua ma dai -6 in giù la visibilità si riduce a qualche cm. percui le prove con la macchina non mi riescono, e per vedere Lorenzo negli occhi dobbiamo sbattere le nostre due maschere l'una contro l'altra.

Ci sono un sacco di sub in acqua che fanno corsi e con le pinne anno alzato talmente tanto sedimento che sembra di essere immersi nel Latte e Menta!!!

Torniamo indierto ed usciamo, mi tolgo il mio gruppo ed indosso il rebreather mentre Lorenzo mi osserva dalla superficie.

Beh non mi ha dato grossi problemi, sembrava l'ARO, un po' rumoroso e scomoda la sua posizione sterno/ventrale per via della posizione della valvola di carico della stagna che sta giusto sotto il sacco polmone!
Un po' difficile da raggiungere per compensare la muta, e fortunatamente la mia ha il pulsante di carico laterale e non centrale altrimenti mi si sarebbe gonfiata in continua!!!


Finito le prove ce ne andiamo a mangiare sulla strada per Trieste in un ottimo ristorantino di specialità di mare.
Siamo Lorenzo e Sara, Io, mia moglie ed il mio Squaletto più Pippo il Cagnolone di Sara.


Splendida mattinata, davvero primaverile più che autunnale visto che eravamo in maniche corte a metà novembre...

 
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Post N° 218

Post n°218 pubblicato il 04 Novembre 2008 da thegreatwhiteshark

Immersione a Kostrena Lunedì 03.11.2008

Alle 8.45 puntuale come un orologio svizzero, sono sotto casa di Fabio a Monfalcone per andare insieme a lui a Kostrena.

E' lunedì e al diving, a parte un gruppo di Brescia che sta partendo, non c'è nessun altro.
Bene così in acqua saremo solo noi ed i pesci!

Il mare è una tavola. Ci prepariamo con calma al sole. Fa veramente caldo per essere a Novembre. Ci sono 20 gradi e con il sottomuta indossato si incomincia a sudare. Con grande sollievo scendiamo in acqua che è un po' più freddina.

Fabio farà un po' di orientamento con la bussola. Fuori dall'acqua gli svelo qualche trucchetto. Appena sotto gli indico tre piccoli corpi morti che terrà come riferimento per il ritorno.

Arriviamo al drop-off sulla parete e scendiamo fino a quasi 30 mt. sulla prima terrazza, ci sono 16° sul fondo.

Proseguiamo verso la nostra destra cercando quello che Daniele mi aveva detto di aver visto il giorno prima. Ed infatti, poco sopra la vecchia tana del grande astice che ormai non c'è, più vediamo spuntare due antennine: è una piccola Aragosta!!! Fantastico!!! C'è n'è un altra un po' più su. Ottimo segno di una sempre più fiorente vita su questa meravigliosa parete.

Osserviamo ogni anfratto cercando tra le numerosissime margherite di mare, qualche altro esemplare di questi meravigliosi crostacei, ma purtoppo gli avvistamenti si sono limitati a quei due!

La parete è praticamente ricoperta da nuvole fittissime formate da grossi banchi di Castagnole, Occhiate e Mennole.

Sul pianoro dopo una piccola deviazione, indico a Fabio la direzione ed i riferimenti presi in precedenza.

Durante le soste giochiamo con le solite donzelle curiose, mentre la solita Orata pattuglia in solitaria il pianoro a distanza. Osserviamo diversi scorfanotti ben mimitizzati, uno è davvero un piccolo bebè! Usciamo esattamente al punto di entrata.

Ottima immersione e splendida giornata!!!

Purtoppo la macchina fotografica non mi è ancora arrivata quindi niente foto ancora!!!



 
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Post N° 217

Post n°217 pubblicato il 28 Ottobre 2008 da thegreatwhiteshark
 

Immersione a Muggia (TS) - 26.10.2008

Alle 8 passo a prendere Fulvia (per fortuna grazie al cambio dell'ora abbiamo dormito un'ora in più!!!) e decidiamo di cambiare la destinazione da Kostrena a Muggia perchè entrambi non siamo al massimo della forma (io sono reduce da un forte raffreddore e lei ha mal di denti)

Così ci avviamo e, dopo il solito caffè a Duino e forse una bella foto scattata da un autovelox della Polizia, arriviamo a Muggia.

Sul posto c'è già un gruppetto di sub della Friulana Subacquea (uno dei più vecchi club di Udine) e quindi decidiamo di metterci sull'altro spiazzo di cemento.

Cominciamo a cambiarci e arriva un gruppo di Mestre che, per fortuna decide di spostarsi più verso il confine in una zona più battuta dal sole (ma con un fondale peggiore). Ma subito viene sostituito da un altro gruppetto di sub di Udine del "Mediterraneo Sub" che conosco. Stanno facendo la prima entrata dei primi gradi.

Noi siamo già pronti ed entriamo subito in acqua. Per fortuna non incontreremo nemmeno un sub!!!

Scendiamo all'inizio della prateria di posidonia e proseguiamo in verticale rispetto alla costa verso il mare aperto. Sorvolando il posidonieto scorgiamo le solite numerose pinne nobilis.

Appena arrivati nuovamente sulla sabbia ci sorvola un fitto branco di piccole boghe. Il fondo è cosparso di anemoni e spirografi e una schiera di piccoli paguri.

Incontriamo una piccola stella marina che indico a Fulvia che subito si avvicina con la sua manina prontamente da me bacchettata!!!

Arrivati alla profondità di 11 mt decidiamo di ritornare indietro anche perchè siamo già parecchio lontani dalla costa!

Su un bidone fra due anemoni c'è una grossa stella marina. La spostiamo e lei subito distende le sue 5 punte e si mostra in tutta la sua bellezza.

Scorgo una pinna nobilis adagiata sulla sabbia e mi sembra di vedere dei tentacolini la sotto, mi avvicino lentamente e la alzo e, con un fulmineo guizzo il moscardino che vi si era nascosto schizza fuori e si allontana allungando i suoi otto tentacoli. Fulvia fa, per fotuna, a tempo a vedere questo piccolo cefalopode.

Arrivati vicini all'uscita, tra le rocce a c.a. 2 mt. è in caccia un bel esemplare di seppia.

Usciamo soddisfatti per l'ottima immersione fatta dopo 45 minuti, Fulvia era in Umida ma mi ha detto di non aver patito per niente il freddo, l'acqua aveva una temperatura tra i 17 e i 18 gradi quindi per nulla fredda rispetto al periodo.

I ragazzi di udine avevano appena terminato di fare il briefing e si apprestavano ad entrare! Li saluto e partiamo alla volta di Udine. Brava Fulvia!

'Sta volta non ho portato con me la macchina fotografica perchè ho appena ordinato quella nuova e quella che ho usato da quando mi hanno rubato la mia me l'ha imprestata gentilmente il mio amico Marco e gliel'ho già impacchettata per restituirgliela. Se tutto va bene entro la prossima settimana dovrei poter riuscire a collaudare quella nuova SPERIAMO...

 
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Un giochino


Un piccolo giochino!!!
I fondali Marini - SeaScape
Immergetevi nelle profondità marine e avventuratevi alla ricerca dei ricchi tesori nascosti sotto i fondali! Varie immersioni subacquee vi aspettano in questo punta e clicca semplice ma coinvolgente e ben realizzato. Scattate foto e aprite forzieri: lingotti d'oro, perle, antichi manufatti e tanti gioielli, aspettano voi per essere riportati alla luce dopo secoli di acqua e buio. Come in ogni punta e clicca usate il MOUSE per interagire con gli elementi e l'ambiente di gioco.

 

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Il mio "Sub-Curriculum"


LA MIA CARRIERA SUBACQUEA


immagine

Una delle mie prime immersioni a Sistiana (TS) anno'98


 

 

  • 1° Grado FIPSAS /* CMAS conseguito il 02/05/1998
  • 2° Grado FIPSAS/**CMAS conseguito il 21/11/1998
  • Specialità NITROX PADI conseguito il 20/01/1999
  • Specialità Biologia Marina conseguito nel 2000
  • 3° Grado FIPSAS/***CMAS conseguito il 20/04/2001
    Specialita Ricerca e Recupero FIPSAS/CMAS (novembre-dicembre 2000),
    Specialità Orientamento Subacqueo FIPSAS/CMAS (gennaio-febbraio 2001)
    Specialità Salvamento ed Autosalvamento FIPSAS/CMAS, (marzo 2001)
    Specialità Immersione Profonda FIPSAS/CMAS,(aprile 2001)
  • Oxigen Provider DAN conseguito il 10/10/2001
  • Specialità Accompagnatore Subacqueo conseguito nel novembre 2001
  • Istruttore 1*TSA conseguito il 15/01/2007
  • Specialità NITROX DECO DIVER TSA cons. 15/08/2007
  • Specialità LIGHT TRIMIX DIVER TSA cons. 15/07/2008
  • Specialità Immersione sotto i ghiacci ANIS/CMAS cons. 08/02/2009
  • Istruttore 2*TSA conseguito il 06/04/2009
  • Specialità SHARK AWARENESS ESA
    conseguito il 28/12/2009
  • Istruttore NITROX DECO TSA conseguito il 01/03/2011

 

 

Dal 1999 effettuo riprese subacque e fotografie a livello amatoriale. Nel 2002 grazie a Piero Mescalchin (www.mescalchin.it) il video girato all'isola del Giglio insieme a lui (VEDI SOTTO) viene trasmesso fuori programma alla edizione di PROFONDO BLU (rassegna di Video sul mare) nel teatro comunale di Cittadella (PD).

 


 

Un piccolo video

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L'UOMO E IL MARE 

Uomo libero, tu amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio; contempli la tua anima
nello svolgersi infinito della sua onda.
E il tuo spirito non è un abisso meno amaro.

Ti piace tuffarti nel senso della tua immagine:
l'accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore
si distrae a volte dal suo battito
al rumore di questa distesa indomita e selvaggia.

Siete entrambi tenebrosi e discreti:
uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi.
O mare, nulla conosce le tue intime ricchezze
Tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti!

E tuttavia ecco che da innumerevoli secoli
vi combattete senza pietà nè rimorsi.
Talmente amate la carneficina e la morte,
o eterni rivali, o fratelli implacabili!

 

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