Vorrei avere di nuovo il piacere di incontrarti, di lasciarmi abbandonare fra i tuoi schizzi d’ira, di chiamarti con vezzeggiativi vari e ridicoli soprannomi, di sfiorare le tue sensazioni e ridere delle tue malinconie. Vorrei essere per un volta ancora il tuo sfogo, il luogo ove ogni tua malizia funestamente s’infrange, lo scudo che protegge ogni tua debolezza, la spada che ferisce ogni tuo schernitore. Vorrei sentire ancora le tue essenze giovanili, assaporare i tuoi sgarbi senili, ingoiare ogni tuo nodo e scagliare via le mie riflessioni. Attorno a me non ci sei più, mi giro intorno e non sento la tua presenza, mi manchi
grido, che dice che sei stupida, lavoro, ma che lavoro, il cervello in pappa, sto male, il suono del tele, ogni squillo ti odio di più, ma ora lo giuro, ti odierò, per sempre, ma fa male lo stesso...
la notte ti odio, il giorno ti odio, non c'è limite... non c'è mai fine....per te
il tuo egoismo, il mio dispiacere, sesso, ossesso, stron.a, i denti si sono piegati, ma che caz.. ora rido, perchè qui......si può solo ridere. ahh, ahh, ahh...
Dentro i libri non trovo risposte per poi far tacere domande mai poste domande tenute lontane dal cuore, risposte che danno che danno soltanto dolore . Tu sei la tristezza del nostro cammino la grande ricchezza di un cuore bambino, tu sei quel sapore di cose perdute, a volte sognate a volte vissute, di quelle che danno calore alla vita fin quando qualcuno ti dice “è finita”, qualcuno che aspetti da quando sei nato per dire che, forse, sei stato imbrogliato che vivere è solo un’amara finzione, è il gioco crudele di un vecchio burlone... ...Col lento fluire del sangue da un taglio la vita ti lascia, ma è stata uno sbaglio. E quello che senti è soltanto dolore, e un grande rimpianto che viene dal cuore ; la sete di vita, di cose mai viste: il niente può essere ancora più triste .
Inviato da: doggett1973
il 24/01/2012 alle 08:47
Inviato da: fabio1674
il 18/01/2012 alle 22:53