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VIVERE IL MIO TEMPO IN VERSI
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Messaggi di Giugno 2012
Post n°198 pubblicato il 27 Giugno 2012 da Redendacc
Viviamo proprio in un mondo capovolto. Mentre quel simpaticone del sottosegretario, una carica inutile, all'economia POLILLO continua a dire che i lavoratori pubblici e privati devono perdere una settimana di ferie per far salire il pil, il parlamentare del PDL Cicchitto minaccia di far cadere il Governo se non gli garantiscono le ferie per tutto il mese di agosto e, perchè no, anche una settimana a settembre. Nel pubblico si lavora 36 ore settimanali, nel privato 40. Un parlamentare lavora 8 ore settimanali. Forse loro hanno in mente la tipologia di lavoratori perfettamente ed argutamente dipinta da Paolo Villaggio nella saga di Fantozzi. E poi gli appartenenti alle Forze dell'Ordine, che dovrebbero difendere i cittadini, li pestano a sangue e in alcuni casi fino alla morte. Viviamo in un mondo capovolto se poi quei colpevoli delle Forze dell'Ordine restano in servizio e in alcuni casi fanno anche carriera, come nel caso del pestaggio alla DIAZ. Se fossi un poliziotto o un carabiniere mi farebbe schifo avere colleghi così. Viviamo proprio in un mondo capovolto se la casta continua a chiedere sacrifici, tagliamo i buoni pasto così risparmiamo 10 milioni, mentre un singolo parlamentare ne costa di più. Viviamo in un mondo capovolto perchè c'è gente che ancora è contenta di questa classe politica e la difende e applaude fino a sfiorare il masochismo più trash. "Siam pronti alla morte, l'Italia chiamò" Si, ma non per questa classe politica. Canto degli ignavi Noi siamo quelli così così che abbiamo mogli così così ed un lavoro così così con qualche idea così così. Abbiamo sogni grandi così, ma una voglia così così perché anche se cantiamo a squarcia gola quel che vorremmo rimaniamo sempre i piccoli uomini che siamo, perché siam fatti così! Viviamo in un mondo capovolto, ma noi a chi aspettiamo a rivoltarlo, rivoltandoci? QUESTO POST E' DEDICATO A STEFANO CUCCHI, FEDERICO ALDOVRANDI, GIUSEPPE UVA, MICHELE FERRULLI, TUTTI I RAGAZZI PESTATI A SANGUE AL G8 DI GENOVA E A TUTTI QUEGLI EXTRACOMUNITARI A CUI VENGONO VIOLATI I PIU' ELEMENTARI DIRITTI NEI COMMISSARIATI E NEI CENTRI DI ACCOGLIENZA E DI CUI NESSUNO PARLA MAI. A LUNEDI'. BUON WEEK END A TUTTI
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Sarò banale e prevedibile, ma ho sempre pensato e indirizzato il mio cammino verso una stessa direzione che mi portava ad una vita basata su alcune certezze fondamentali, senza le quali vivere mi risultava difficile, a volte inutile. Una casa, un lavoro, una famiglia, amici sinceri. Quattro pilastri su cui costruire il mio vivere. Un vivere malgrado tutto che è stata anche la forza che ha sempre accompagnato per tutti i suoi lunghi anni di sofferenza una persona a me cara e vicina. Una persona che non ha mai smesso di credere che potesse esserci un giorno in cui un miracolo le restituisse la possibilità di vivere, appunto. Ed è così che se ne andata ormai quasi cinque anni fa. Sono certo che quei quattro pilastri, per banali che potessero apparire, fossero stati anche io suoi...
La metà di tutto Per metà il giorno è alzarsi la mattina, un libro da studiare, la tivù, la cucina e poi il resto sei tu. Per metà la vita è un lavoro, le bollette, l'amico, ma poi il resto sei tu. Per metà il mondo è tanta gente che passa silenziosa, come pastelli colorati, sul libro della storia. Fruscii appena percepibili che tuttavia si agitano, ma puoi sentirli solo in cuffia. Eppure l'altra metà del mondo sei tu. Ed io stesso son per metà quel che sono e il resto lo completi tu, ospite d'onore in tutte le serate di gala dei miei pensieri. E mi chiedo cosa mai sarebbero i miei giorni, la mia vita, il mondo in quell'improbabile giro della terra che non ci fossi più tu a festeggiarmi il cuore, a scodinzolarmi, a farmi le fusa. Malgrado tutte le persone che le hanno voluto bene fingono di aver messo un coperchio sul vuoto che ha lasciato dentro, il vuoto resta grande ed il coperchio è trasparente come acqua cristallina e lascia vedere il fondo buio perfettamente. Questo post è dedicato a te. |
Post n°195 pubblicato il 22 Giugno 2012 da Redendacc
Chi l'avrebbe mai detto che un poeta cantore principalmente dell'amore e conosciuto per i suoi versi ricchi di passione, nato in una famiglia della piccola borghesia possa aver scritto versi simili. Tempo perso Davanti alla porta dell'officina
Eppure fu un poeta definito "anarchico", che con le sue parole sconfinava nella bestemmia e nell'ingiuria, ma la sua non fu altro che la voce di un cittadino qualunque che protesta contro chi comanda e fa le leggi, contro i finti moralisti, contro chi ama e vuole le guerre, contro chi giudica. Spesso polemico, nelle poesie più impegnate, e umorale, istintivo. Quello che mi colpisce di più, non è quanto questi versi si discostino da "Paris at night" (tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte...) o "I ragazzi che si amano", il Prevert che più si conosce, ma da quanto siano tristemente attuali questi versi. Lo stile Marchionne-Fornero sta riportando lentamente la classe dei lavoratori ai primi del novecento, cancellando lentamente tutto quello che è stato conquistato con dura lotta e, in alcuni casi, anche con il sangue. Il fatto che ci siano tanti artisti che sembrano attuali anche a distanza di decenni mi fa pensare non al fatto che siano stati dei veggenti, ma al fatto che in realtà tutto cambia per non cambiare niente. Loro, in fondo, descrivevano "il loro" tempo, che è anche il nostro, un tempo perso e diviso tra potere e cittadini.
BUON WEEK END A TUTTI
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Post n°194 pubblicato il 19 Giugno 2012 da Redendacc
Secondo Gianfranco Polillo, sottosegretario all'Economia, "stiamo vivendo sopra le nostre possibilità: per sostenere i nostri consumi interni abbiamo bisogno di prestiti esteri che sono stati pari a 50 miliardi di euro l'anno. Questo gap lo possiamo chiudere o riducendo ulteriormente la domanda interna, inaccettabile per il Paese, oppure aumentando il potenziale produttivo". Imperterrito continua:"Così si potrebbe appunto lavorare di più. Per aumentare la produttività del Paese lo choc può avvenire dall'aumento dell'input di lavoro, senza variazioni di costo; lavoriamo mediamente 9 mesi l'anno e credo che ormai questo tempo sia troppo breve". Quindi secondo Polillo, "se noi rinunciassimo ad una settimana di vacanza avremmo un impatto sul Pil immediato di circa un punto". Ma il sottosegretario Polillo, ed io già non capisco l'utilità dei sottosegretari per il popolo italiano, si riferisce alla sua casta, vero? Sono loro che vivono al di sopra delle proprie possibilità e che lavorano 9 mesi all'anno! Non certo noi italiani. Caro Polillo, in quale occhio vuoi che ti sputo? Fortunatamente la nazionale azzurra si è qualificata. Ce l'ha fatta. Facciamocela pure noi a liberarci a tutti i costi di questa immondizia, con ogni mezzo, nell'interesse del popolo italiano. Vi lascio con Trilussa. LA POLITICA di Trilussa Ner modo de pensà c'è un gran divario:
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Inviato da: cassetta2
il 13/04/2021 alle 15:40
Inviato da: semplicelucrezia
il 07/03/2016 alle 17:57
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il 22/02/2016 alle 11:37
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il 11/01/2016 alle 15:19
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