Inventa una Storia..

[Tutto era iniziato una settimana prima....] Era un martedì di aprile e Corrado si trovava a scuola, insieme ai suoi compagni di classe. La lezione di chimica sembrava non terminare mai, e gli studenti immersi nella dilatazione temporale scrivevano pagine di formule sui quaderni... Finalmente la campanella suonò e e tutti si recarono in giardino per mangiare qualcosa o fumare una sigaretta. Corrado si trascinò con lentezza fuori dall'aula,e dopo una sosta alla macchina del caffè posta nell'atrio, raggiunse i suoi compagni in giardino... Improvvisamente si ricordò di non aver svolto i compiti di matematica, materia che avrebbe avuto nell'ora successiva. Preoccupato per una possibile interrogazione, corse in classe... Ma nel corridoio deserto assistette ad una strana scena. Dal bagno proveniva il bisbigliare di alcune voci, che divennero poi più forti e minacciose. la porta del bagno si aprì e ne uscì un ragazzo con i capelli spettinati e una maglietta azzurra addosso... questi lanciò uno sguardo a Corrado che non seppe dire alcunchè... Quando il ragazzo misterioso si fu allontanato, Corrado entrò nel bagno ma non vi trovò nessuno..."Probabilmente stava parlando al cellulare"pensò, prima che il pensiero di matematica potesse raggiungerlo nuovamente.... ....... continua....

Bella la continuazione pero' sono gia' andato avanti con la storia prova a scrivere dall'ultimo messaggio.

aahahahaha: ottimo davvero, complimenti!

Ma c'era una nota stonata in quell'incontro, frasi farfugliate e concise, ma insicure tipiche di una persona in grande difficoltà, poi lo sguardo, non impaurito ma insicuro di con gli occhi assaggia il territorio, richiesta d'aiuto? o semplice volontà di fuga. I particolari del viso non furono determinanti, ma fu l'abbigliamento che attirava l'attenzione, q1ualcosa che andava nella sua diversità collocata in termini bizzarri. I colori anzitutto si scontravano disarmonici, asimmetrici, dei verdi troppo forti inseriti su una maglietta, su un paio di pantaloni verdi anch'essi ma di una tonalità discutibile, un ton sur ton, messo su perchè si vede che altro non c'era da fare. sandali etnici, graziosi, color marrone l'unica nota meno stonata e una cinghia nera che stonava invece con tutto il resto ...Corrado pensò "non sarò un esteta ma almeno noto che c'è qualcuno che si tratta male, anche peggio di me" La camminata del tipo nel lungo corridoio era spedita sicura ma Corrado notò un leggero zoppicare. A questo punto grande fu la sua curiosità, girò i tacchi e lo seguì, azione perfettamente irrazionale, i compiti di matematica da fare, il senso del dovere in un "garbage can", lo seguì senza pensarci, il tipo svoltò per la lunga scalinata, la impegnò con dei saltelli, agilmente nonostante il leggero zoppicare, si avviò verso l'uscita, aprì il portone e subito fù in stada..... Inviato da: ciemmetre

mi e' piaciuto questo scritto pero' ero gia'avanti con la storia continua dall'ultima... ciao e grazie

Complimenti per il post!! ...Saluti Mary