Ognuno di noi quando si mette in comunione con Dio cerca di esternare con tutto il suo cuore le circostanze, i bisogni e le difficoltà in cui si trova.
Molti di noi che siamo ancora neofiti non riusciamo a comprendere con accuratezza cosa chiede la nostra anima, cosa ci suggerisce lo Spirito Santo.
Probabilmente la nostra impazienza, i nostri pensieri e i nostri desideri quotidiani, impediscono questo filtraggio. Gesù ci indica di ricercare la tranquillità e la serenità, ovvero di accostarci a Lui in segreto, dentro la nostra cameretta (Matteo 6:6). Segreto è sinonimo di nascosto, privato.
Dobbiamo presentarci a Lui con determinazione e lasciare fuori dalla porta tutte le nostre preoccupazioni, in modo che il nostro rifugio sia un posto segreto e indisturbato. La preghiera che Gesù ci esorta ad imparare comincia con "Padre nostro...", e spiega con semplici parole quello di cui abbiamo bisogno e quello che a Lui piace ascoltare.
Possiamo santificare il Suo Nome, attendere il Suo Regno (ormai vicino) con gioia, fare la Sua volontà, anche se a volte ci vuole uno sforzo.
Cibiamoci spesso della Parola Di Dio, perché ha un grande potere di guarigione su tutti i lati della nostra vita fisica e spirituale, e giorno per giorno ci dona la forza per andare avanti.
Riflettiamo su questo punto, perché notiamo che, senza le preghiera e la Sua Parola, presto ci scoraggiamo avendo anche ripercussioni sul nostro fisico.
Chiediamo perdono al Signore e perdoniamoci gli uni e gli altri, ma di vero cuore, perché se così faremo scioglieremo i legami che ci tengono imbrigliati e in trappola, e possiamo donare anche la libertà alla persona perdonata.
Dunque, per quel che dipende da noi, evitiamo la tentazione e l'occasione di peccato, e saremo protetti dal nostro Signore contro i dardi infuocati del nemico.
Inviato da: kb_7
il 01/01/2010 alle 01:56
Inviato da: kb_7
il 16/09/2009 alle 18:00
Inviato da: CRIUNAMICAXTE
il 09/09/2009 alle 22:25
Inviato da: rebecca.mmm
il 08/06/2009 alle 11:21
Inviato da: edmondo2000
il 07/06/2009 alle 12:01