Occhi chiari come luce
mi scrutano l'anima, mi indagano il cuore.
Occhi chiari come l'aria pulita di stamattina.
Con le ciglia dischiuse, la' dove si forma un'ombra nascosta.
Dove, forse, si nasconde un segreto,
Dove danzano i delfini, dove volano i gabbiani.
Come mare
A Mau
Laura 2008
Non camminare
Non camminare nel vuoto del mio cuore.
Rimbombano i tuoi passi.
E non mi lasciano i pensieri.
Mi hai rubato anche questi, oltre che l'anima.
Non camminare sulla spiaggia a piedi nudi.
Ne vedo le impronte, le seguo, mi perdo dietro ad esse.
Non essere cosi silente.
Ho paura del rumore del silenzio.
Non apparirmi in sogno.
Potrei non riconoscere la realta'.
Ascolta il mio cuore, nato per amore.
dentro, innato, il ricordo di te.
Rassegnata, per amore.
Laura 2006
I fervidi innamorati e gli austeri dotti amano ugualmente,
nella loro età matura, i gatti possenti e dolci, orgoglio
della casa, come loro freddolosi e sedentari
Amici della scienza e della voluttà, ricercano il silenzio e
l'orrore delle tenebre; l'Erebo li avrebbe presi per funebri
corsieri se mai avesse potuto piegare al servaggio la loro fierezza
Prendono, meditando, i nobili atteggiamenti delle grandi
sfingi allungate in fondo a solitudini, che sembrano
addormirsi in un sogno senza fine:
le loro reni feconde sono piene di magiche scintille e di
frammenti aurei; come sabbia fine scintillano vagamente
le loro pupille mistiche.
Charles Baudelaire
ROSE
Ciao Brici, vola sul ponte, ora non soffri piu. ti voglio tanto bene.
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Post n°14 pubblicato il 02 Marzo 2010 da lauratati33
Fruscio di seta Fruscio di seta sulla pista mentre la musica va, il cuore che pulsa di gioia, l'unica gioia. E' la danza. Chiudo gli occhi e mi lascio andare, la musica dentro, nell'anima. Un perfetto equilibrio tra corpo mente e musica, un'unico risultato: gioia. L'unica gioia. Mi stordisco di questa unica gioia mentre guardo l'ingresso. E' solo un sogno ormai, un pensiero, un'artificio. So di aver sbagliato anche io, ma non posso farci nulla. Nulla. E' cosi. Cerco sempre la perfezione, l'amore, l'affetto che cerca il gattino tra il calore dell'abbraccio materno, mi sento tanto un gattino senza mamma. Come Tatona, quando l'ho raccolta tra due dita, sporca, ammalata e morente. Ecco perche' salvo le piccole creature. Perchè vorrei che qualcuno salvasse me...e invece mi devo salvare da sola. E qualche volta devo salvare gli altri. E qualche volta, per salvarmi muoio io. Come ora, dentro nell'anima . Come non vorrei essere cosi.. Come non vorrei.. Il fruscio di seta finisce. Sono ferma in mezzo alla pista. In ogni viso cerco colui che potrebbe salvarmi. E miagolo piano, no, e' un lamento, il lamento del mio dolore. E allora prego, una lacrima scende mentre il fruscio di seta ricomincia. Ma ballo da sola. Laura 2010 |
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