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« Italia: “Massima allerta”DANNI COLLATERALI »

Attentato, panico nei cieli

Post n°269 pubblicato il 12 Agosto 2006 da fra.gas
 
Foto di fra.gas

L'INCUBO DELL'11 SETTEMBRE

  Rispondo alle critiche rivoltemi per aver pubblicato una serie di articoli pro Israele. Certo che la mia personalissima opinione sulla pace può apparire cinica. Dicevano i Romani Si vis pacem, para bellum. Erano tuttosommato anche loro dei pacifisti. Non dicevano fai la guerra, ma tienti pronto o qualunque attacco dei barbari. E l'impero romano durò finchè, impigriti come questa nostra vecchia Europa, non subappaltarono le loro diferse agli stessi barbari, ma soprattutto rinunciarono all'innovazione e all'aggionamento delle strategie alle mutate condizioni. E fu Medio Evo!

Volontà di pace non vuol dire subire la disfatta senza reagire: Pearl Habor precedette di quasi 5 anni l'olocausto di Hiroshima. Fu guerra di cervelli ancor più che di soldati!  

Al Qaeda ha dichiarato guerra agli USA e l'ha estesa al mondo intero!

Mahmud Ahmadinejād ha dichiarato guerra ad Israele!

   

La Siria ha seguito l'Iran in questa nuova corsa all'olocausto! Ammas ed Hezbollah sono i loro mercenari!

Come li fermiamo: sventolando bandierine iridate?

 da AFFARI ITALIANI Cinque alle cinuqe

I resti del WTC

  La polizia britannica ha fatto sapere in mattinata di aver sventato un attentato terroristico di “proporzioni inimmaginabili”. Le forze dell’ordine hanno arrestato ventuno musulmani inglesi che avevano progettato un attentato con armi chimiche contro una decina di aerei diretti dall’Inghilterra verso gli Stati Uniti. Il complotto, ormai in fase esecutiva, coinvolgeva anche alcune compagnie aeree americane. Diffusa la notizia, l’aeroporto di Heahtrow è stato chiuso e i voli dall’Europa bloccati. Usa e Gran Bretagna sono entrate in stato di massimo allarme, anche se Tony Blair non ha fatto ritorno dalle vacanze. Per l’Italia nessun allarme rosso, lo hanno assicurato Romano Prodi e il ministro dell’Interno Giuliano Amato.

Londra/ Sventato attentato aereo
Giovedí 10.08.2006 09:11

La polizia britannica ha detto oggi di aver sventato un piano per fare esplodere diversi aerei in volo tra la Gran Bretagna e gli Stati Uniti ed ha arrestato 21 persone nell'area di Londra e a Birmingham nella notte. "Siamo fiduciosi di aver fermato un piano dei terroristi per causare morte e distruzione", ha detto il vice commissario della polizia di Londra Paul Stephenson. "Semplicemente, intendeva essere un omicidio di massa su scala inimmaginabile". Sia la Gran Bretagna che gli Usa hanno alzato il livello di sicurezza, provocando forti ritardi agli aeroporti in seguito alla divulgazione del complotto, che secondo una fonte di polizia avrebbe previsto l'uso di un dispositivo con una sostanza "chimica liquida".

Il piano dei terroristi era organizzato per far esplodere diversi aerei in partenza dal Regno Unito verso gli Stati Uniti. Non solo da Londra, ma anche da Manchester e Glasgow. Obiettivo del complotto terroristico sventato dalla polizia britannica erano voli delle linee aeree United, American e Continental diretti ai principali aeroporti di New York, Washington, Los Angeles, Boston.

Notizie non confermate riferite dai media dicono che obiettivo del complotto erano dai sei ai dieci aerei. Il capo della polizia anti-terrorismo, Peter Clarke, ha detto che il piano aveva "dimensioni globali", aggiungendo che il numero dei voli, la destinazione e l'orario sono ancora sotto indagine. 

 L'allerta per la sicurezza arriva 13 mesi dopo che quattro islamici britannici hanno ucciso 52 persone e ne hanno ferite 700 in un attacco alla rete di trasporti di Londra con attentati suicidi. La nazionalità degli arrestati al momento non é chiara. Il mese scorso, al Qaeda ha chiesto ai musulmani di combattere coloro che appoggiano l'aggressione di Israele contro il Libano e ha ammonito che ci sarebbero stati nuovi attacchi senza il ritiro della forze britanniche e Usa dall'Iraq e dall'Afghanistan.

Al Qaeda ha dirottato degli aerei nel settembre 2001 per distruggere il World Trade Center di New York e il britannico Richard Reid é stato arrestato nel dicembre 2001 per aver tentato di far esplodere un aereo diretto negli Usa. "Questo tipo di attacchi con esplosivo liquido é particolarmente preoccupante. Gli aerei restano vulnerabili e nelle prossime settimane i terroristi penseranno a qualcos'altro da fare di cui non abbiamo idea", ha detto Peter Neumann, direttore del Centro per gli studi sulla difesa alla King's College university di Londra.  "Se avesse funzionato, sarebbe stato oltre ogni dubbio il più grande complotto terroristico nel Regno Unito", ha detto a Reuters.

 VOLI SOSPESI

La società che gestisce gli aeroporti di Londra, la BAA, ha chiesto a tutte le linee aeree europee di sospendere i voli verso l'aeroporto londinese di Heatrow
 CRITICHE

La Gran Bretagna é sotto un fuoco di critiche da parte dei militanti islamici per la sua campagna militare in Iraq e Afghanistan. Anche Blair é stato molto criticato sia nel suo paese che all'estero dopo aver seguito i passi degli Usa ed essersi rifiutato di chiedere un immediato cessato il fuoco nel conflitto tra Israele e il gruppo Hezbollah in Libano.    In un discorso ieri, Reid ha detto che la Gran Bretagna é nel periodo più lungo di grave minaccia dalla fine della Seconda guerra mondiale. L'ufficio di Blair, che é in vacanza ai Caraibi, ha detto che il primo ministro si é consultato con il presidente Usa George W. Bush sull'operazione durante la notte ed é in costante contatto con il Regno Unito per monitorare la situazione.


L'esperto di terrorismo Paul Beaver ha detto che il bagaglio a mano può dare problemi per la sicurezza degli aeroporti. "Un computer portatile può contenere abbastanza esplosivo da fare saltare un aereo", ha detto, aggiungendo che la natura dello sventato attacco suggerisce legami con al Qaeda. "Negli ultimi due mesi al Qaeda ha promesso di voler vendicare l'Iraq e l'Afghanistan attaccando gli assett dell'aviazione britannica e americana. Vedo un collegamento diretto con questo", ha detto.

Attentati dell'11 settembre 2001
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'impatto del volo United Flight 175 sul World Trade Center

Cronologia dell'11 settembre 2001 Gli attacchi dell'11 settembre 2001 furono una serie di attacchi suicidi terroristici coordinati contro gli Stati Uniti d'America avvenuti l'11 settembre 2001.

Gli obiettivi degli attentati

Gli obiettivi primari degli attacchi dell'11 settembre furono bersagli con alto valore simbolico, e - secondo le versioni ufficiali - non vennero usati mezzi militari convenzionali per portarli a termine, coinvolgendo il dirottamento di quattro aerei di linea. I 24.000 galloni (circa 91.000 litri) di carburante presenti nei serbatoi degli aerei, li avrebbero trasformati in missili incendiari. Due di questi furono fatti collidere contro le due Torri Gemelle del World Trade Center a New York, e il terzo sul Pentagono, la sede del Ministero della Difesa americano, ad Arlington (Virginia).

L'ultimo aereo è precipitato in un campo della Pennsylvania, presso la città di Shanksville. Si suppone, secondo le indagini ufficiali, che i dirottatori volessero farlo precipitare sul Campidoglio o sulla Casa bianca.

Le registrazioni della scatola nera confermano il tentativo di rivolta dei passeggeri. Sullo schianto sono state avanzate anche ipotesi diverse rispetto alla versione ufficiale. Una di queste ipotesi è che l'aereo possa essere stato abbattuto dai caccia dell'USAF.

The sphere, scultura recuperata dalle rovine del World Trade Center e riassemblata nel Battery Park di New York City

Oltre alla perdita di 2.986 vite umane, andarono distrutti o furono gravemente danneggiati diversi edifici, fra i quali le Torri Gemelle del World Trade Center che crollarono qualche tempo dopo agli impatti, coinvolgendo nella distruzione cinque edifici limitrofi e cinque stazioni della metropolitana. L'area, il cui sgombero completo ha richiesto un lunghissimo tempo, è stata ribattezzata Ground Zero.

I crolli degli edifici a New York hanno generato un'immensa nube di detriti contenenti centinaia di composti tossici che ha investito buona parte della punta Sud dell'isola di Manhattan, causando un grave inquinamento ambientale i cui particolari sono stati resi noti al grande pubblico solo a distanza di circa quattro anni dall'evento. Fino a quel momento le agenzie governative USA avevano sottovalutato o nascosto il rischio ambientale, forse allo scopo di non causare ulteriore panico e di rendere più spediti i soccorsi, lo sgombero delle macerie, il ripristino delle normali attività della città così gravemente ferita.

Anche parte della facciata del Pentagono colpita fu danneggiata e crollò: la circostanza che la facciata colpita (situata al lato opposto di quella occupata dai più altri funzionari e ufficiali) fosse stata appena sottoposta a lavori di ristrutturazione - e che pertanto era ancora sottoutilizzata e semivuota - ridusse di parecchio il numero di vittime che l'impatto avrebbe potuto causare se avesse colpito una delle altre quattro facciate del grande edificio.

I responsabili

Il gruppo terroristico denominato al-Qā'ida viene considerato, secondo la versione ufficiale del governo statunitense, mandante ed organizzatore unico dei dirottatori che fecero precipitare gli aerei sul World Trade Center di New York, ne avrebbero indirizzato un terzo sul Pentagono e avrebbero preso il controllo del quarto, precipitato poi in Pennsylvania, presso Shanksville. Questa versione è contestata da più parti, anche da alcune associazioni di parenti delle vittime. Osama Bin Laden, in più occasioni, ha rivendicato la paternità degli attentati.

Questi furono i primi attacchi su vasta scala a essere condotti con successo contro il territorio continentale degli Stati Uniti dal 1814 (durante la Guerra Anglo Americana del 1812). Con un numero di morti pari a quasi 3.000 persone (2.986), gli attacchi superarono il numero di vittime causato dall'attacco giapponese lanciato contro Pearl Harbor (nel dicembre del 1941) che causò circa 2.400 vittime.

A più riprese alcuni mass media hanno riportato notizie secondo cui dei diciannove sospetti attentatori che l'FBI ha indicato come dirottatori, alcuni risulterebbero essere ancora in vita. Un esempio è Waleed M. Alshehri che, secondo la BBC, si troverebbe in Marocco , a Casablanca, e si proclama innocente. Queste incongruenze possono essere dovute a omonimie o al possibile uso di passaporti falsificati da parte dei dirottatori. Altri dicono che le Torri Gemelle non sono crollate perché colpite da aerei di linea ma sono state rase al suolo da ordigni esplosi al momento dell'impatto dei velivoli con le strutture.

La "guerra al terrorismo"
 
Gli attentati dell'11 settembre segnarono l'inizio della guerra al terrorismo con l'invasione dell'Afghanistan da parte dell'esercito degli Stati Uniti nell'ottobre 2001 e la deposizione del governo talebano, che ospitava il leader di al-Qā'ida e campi d'addestramento e logistica di tale organizzazione.

Anche l'invasione dell'Iraq e la cattura di Saddam Husayn da parte delle forze anglo-americane del 2003, è stata ascritta dagli Stati Uniti a questa guerra al terrorismo (chiamata guerra preventiva), sebbene non siano emersi elementi di collegamento tra il regime iracheno e gli attentati dell'11 settembre.

Le cifre

Secondo la versione ufficiale, sono stati dirottati 4 aerei: due Boeing 767 si schiantano sul World Trade Center, due Boeing 757 precipitano sul Pentagono e in Pennsylvania.

L'attacco provoca 2.595 morti al World Trade Center e 125 morti al Pentagono, cui vanno aggiunti gli equipaggi e i passeggeri, inclusi i dirottatori, degli aerei utilizzati: 92 sul volo 11 e 65 sul volo 175 (WTC), 64 sul volo 77 (Pentagono) e 45 sul volo 93, precipitato su Shanksville, per un totale di 2986 vittime.

Il numero delle vittime del World Trade Centre non sarà mai esatto, ma sempre una stima, in quanto in quel complesso vi lavorava un gran numero di immigrati clandestini. Data la situazione, la denuncia di scomparsa da parte dei familiari risulta improbabile perché ne conseguirebbe l'espulsione dal paese.

Responsabilità dell'attacco

Nel giro di poche ore, il governo degli Stati Uniti, nella persona di G. W. Bush - che al momento degli attacchi, si trovava in visita presso una scuola in Florida - incolpò per gli attacchi al Qaeda, un gruppo fondamentalista islamico che aveva già rivendicato rovinosi attacchi terroristici contro ambasciate e altri obiettivi USA nel mondo. Tale gruppo trae le sue origini dirette nell'ambito della guerriglia islamica finanziata ed armata dai governi di Stati Uniti, Arabia Saudita e Pakistan, per contrastare l'invasione sovietica in Afghanistan a partire dal 1979.

Osama bin Laden, capo riconosciuto di al Qaeda, inizialmente negò ogni suo coinvolgimento, mediante un'intervista rilasciata a un giornale del Pakistan il 28 settembre 2001, evidentemente nel tentativo di evitare l'invasione del paese che l'ospitava, l'Afghanistan. Nell'ottobre 2001, in una riunione NATO a porte chiuse, gli Stati Uniti, secondo i comunicati stampa, mostrarono agli alleati una prova del coinvolgimento di bin Laden negli attentati. La prova, mai resa pubblica, convinse gli altri membri dell'organizzazione ad applicare, per la prima volta nella storia dell'Alleanza, l'art. 5 del trattato NATO (secondo cui un attacco a un paese del patto atlantico è considerato rivolto a tutta l'alleanza indistintamente). Nel dicembre 2001, in Afghanistan fu rinvenuta una videocassetta in cui era ripreso bin Laden che discuteva con altre persone sui risultati dell'attacco e su come l'aveva organizzato. Inizialmente di questo video è stata fatta circolare una versione a bassa qualità, che ha alimentato dubbi sulla sua autenticità. Successivamente è stata diffusa anche la versione in qualità originale, nella quale bin Laden è chiaramente riconoscibile. Successivamente in un videotape mandato in onda dalla TV Al Jazeera il 29 ottobre 2004, bin Laden ha esplicitamente dichiarato di avere ordinato gli attacchi.

Motivazioni addotte da Al Qaeda

La motivazione per questo attacco è stata precisata da una fatwa pubblicata da Osama bin Laden, di Ayman al-Zawāhirī , Abū Yāsir Rifā'ī Ahmad Tāhā, Shaykh Mir Hamza e Fazlur Rahman. La fatwa elenca vari «crimini e peccati commessi dagli Americani»:

  • "Sostegno militare ed economico degli Stati Uniti allo Stato di Israele"
  • "Occupazione degli Stati Uniti della Penisola araba, le basi militari americane in Arabia Saudita"
  • "Aggressione degli Stati Uniti contro gli Iracheni"
  • "I bombardamenti dello Stato di Israele contro palazzi in Libano, avvenuti con l'appoggio militare e i missili degli USA"

La fatwa dichiara inoltre che gli Stati Uniti:

  • "Saccheggiano le risorse (il petrolio) nella Penisola araba"
  • "Dettano la politica ai governanti di quei paesi"
  • "Appoggiano regimi e monarchie abusivi nel Vicino Oriente ed opprimono la loro gente"
  • "Hanno basi ed installazioni militari nella penisola araba, violando la Terra Santa musulmana per minacciare i paesi musulmani limitrofi"
  • "Appoggiano il regime sionista di Israele e desiderano deviare l’attenzione internazionale dall'occupazione della Palestina"
Interrogativi senza risposta
I messaggi di "missing"

Diversi saggi, articoli e documentari sono stati dedicati da parte di ricercatori internazionali per evidenziare le incongruenze sollevate dalla lettura della versione ufficiale dei fatti, ivi compresa la dinamica esatta che avrebbe condotto al crollo delle due Torri Gemelle.

Ad alimentare queste polemiche è soprattutto l'assenza di chiare riprese televisive che mostrino l'aereo in avvicinamento al Pentagono. Infatti delle decine di filmati sequestrati dall'FBI presso le varie telecamere di sicurezza nella zona, soltanto due sequenze sono state rese pubbliche e sono di pessima qualità.

 


 
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