Creato da LeInAmabili il 28/08/2012

Le InAmabili

Storie di Donne ... Oltre ...

 

« La PrefazioneLettera 2: Sono fuori tempo »

Lettera 1: Sono e non sei

Sono e non sei

14 marzo 2018

Esisteranno donne che non devono combattere per i loro spazi? Un luogo dove sia possibile essere donna, persona e non solo femmina? In quale posto credi sia avverabile essere piacenti, intelligenti, capaci e dinamiche? Non è qui, ne sono certa, non è con te in questa immensità ristretta che mi lasci. Ripenso ancora sai a quelle parole taglienti e dolorose: “la porta è quella, se sei insoddisfatta, non devi fare altro che aprirla e uscire”. So che non lo vuoi, sono certa che sono saette scagliate per rabbia. L’ira che ti assale ogni qualvolta ti mostro i tuoi limiti, i tuoi errori e anche i miei. Non accetti che ti sia consegnato il vassoio d’argento con la testa mozzata di questi anni di disordine, un doloroso e nauseante conato di rinfacci e acido che logora il mio stomaco. Una volta ci volavano le farfalle, sai? Mi bastava incontrare il tuo sguardo per far esplodere un vulcano, lava calda che si disperdeva tra il sangue e alimentava aria cocente che sosteneva pensieri a te rivolti, come palloncini che raggiungono le nuvole. Correva leggera l’ala che mi riportava i tuoi sorrisi, placido scorreva il fiume delle esperienze, fugace giocava la fantasia e la passione era consumata senza remore o freni. Oggi che ci resta? Musi duri d’indifferenza, sterili discorsi durante il telegiornale, gelida tramontana che soffia sul nostro triste letto. Come siamo arrivati a questo? Quale infame Cupido ha sbagliato freccia? Si è forse preso gioco di noi? Dove e quando hanno cominciato a incrinarsi gli argini, i confini tra il nostro amore e il disprezzo delle persone che siamo, o siamo stati? Credo quel giorno allo zoo – probabile che non lo ricordi… – stavamo accarezzando gli asini e ti dissi, “che ne pensi se io ricominciassi a disegnare?”. La mia grande passione, disegnare e immaginare arredamenti per le case di altre famiglie, sapere che godranno la loro intimità, si stenderanno comode su divani, pranzeranno e cucineranno su spazi che io ho costruito per loro con amore e riflessione. “Sono gli asini a ispirarti?”, una risata e un gelato giusto per vivere intensamente ogni istante, “in realtà è un po’ che ci penso, avrei voglia di prendermi degli spazi tutti miei”. Tu ti sei fermato e hai indossato una maschera di rigidità e freddezza. Che cosa è successo? Ti ho tolto forse qualcosa? Dove sono inciampata? Non ti ho messo dietro ad alcun impegno! “cosa ti manca?”, la tua domanda è arrivata, come un piccione viaggiatore ha lasciato la pergamena arrotolata in qualche angolo e attendeva una risposta, che io non sapevo dare. Per fortuna i pavoni hanno mostrato la loro coda e nei colori abbiamo lasciato quel discorso. È stata una fortuna? Non saprei, poiché oggi, dopo quattro anni, la stessa domanda mi tormenta: cosa mi manca? Qualcosa di certo, ma cosa non saprei dirlo. Vedevo in te un uomo buono, fiero e intelligente, disponibile e caro, leale e altruista… Nonostante tutto questo, però, non manchi di detestare la mia autonomia, non tolleri che qualcuno mi consideri importante, i miei impegni non ti vedono re accomodato al trono delle mie giornate, il rosso della rabbia è come il mantello del torero. Questo che significa? Che non mi ritenevi in grado? Che preferivi una moglie mediocremente agghindata alla tua spalla? Nulla ti ho fatto mancare e tu hai cominciato ad arare il campo della mia felicità, lasciando solchi senza semi. Cadeva pioggia negli avvallamenti, s’inzuppava il terreno e diveniva fango, neppure argilla per plasmare nuove forme, ma putrido impasto senza collante. Siamo rimasti imbrattati in attesa… avevamo un ruscello alle spalle, sarebbe bastato fare un passo indietro e gettarci nella fresca acqua per ripulirci. Invece no, entrambi, certo, abbiamo proseguito la marcia, come soldatini di piombo ingessati di rabbia e sconforto, con occhi coperti abbiamo cercato una via, ma ci siamo addentrati in un tunnel, dove non esistono bivi o svolte, dove è impossibile nuovamente incontrarci. Poi è arrivata quella luce, un faro, un abbagliante lume che ci ha aperto un varco… quanto ero felice, non esisteva altro pensiero che non fosse parte del cordone che ci univa a nostro figlio. Non esistevano spazi vuoti, la sola pioggia aveva generato fiori dalle zolle, i prati verdeggianti e ariosi stavano al posto dei cunicoli, polvere di fata copriva la pelle, dove prima rinsecchiva il fango, profumo di zucchero e fragole il nostro cibo. “Sarà femmina e meravigliosa”, “un maschio”, sorridevi tu, “forte e grande”. Non fu nulla più di un crampo al basso ventre e settimane di dolore e attese, “dobbiamo attendere, forse il battito… ora non si sente, forse abbiamo sbagliato il calcolo, forse… forse…”... 

... ti è piaciuta la prima parte della lettera? il resto lo trovi sul libro che puoi comprare qui nel prossimo post trovi la seconda lettera.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/LeInAmabili/trackback.php?msg=11539162

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 

AREA PERSONALE

 

Dialogo tra mente e cuore ...

nel libro! olte 143000 visualizzazioni!

 

DIALOGO TRA MENTE E CUORE

Ciò chio ti dico, giura restar segreto.
Or ti svelo quel che sarà da fare.
Io voglio, o meglio pretendo, tu torni di pietra.
No, no cor mio non frignar,
rammenti quanto dolore, lacrime e disperazione?
Non ti par assurdo ancora sbagliare?
Ma che dici giusto innamorarsi?
No, no cor mio, infantile e ingenuo.
Mi domando come te ancor possa vaneggiare.
Io comando, tu stolto, cintati a battere
per sangue in circolo portare.
Ci penso io a salvar nostra esistenza.
Cheto stai, non mi far prova. Non ci casco.
Ma su, già sappiamo che lamore inganna, dice lui diverso?
Solo perché guarda i miei occhi con passione,
o perché bramo sempre suoi baci,
o forse perché si fa parlante e mi sento trasferire in luoghi lontani e vergini?
Ma sensibilità mia,
presti fede a tale possibilità? Ancora
Ma proprio non si vive senza sentimento damor? E sia, vince ancor tu,
va innamorati!
Ma se domani sorgerai spezzato, non ne voglio sapere
Già, come se io mente, potesse vivere senza te cor!

 

LA COPERTINA

 

L'INDICE DEL LIBRO

Prefazione p. 11

Sono e non sei p. 13

Scrivo p. 24

Solo una lettera p. 30

Sono la mia colpa p. 54

Sono fuori tempo p. 65

Saffo p. 74

Solo una persona p. 88

Dialogo tra mente e cuore p. 93

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

diana_89sheyla_1978LeInAmabilipensieridellanimacalabrese_antoniaAquilaskymanFabrizioaugusto56psicologiaforensefatinablu7letiziabloggervaniglia.in.polvereN_E_Mchevallmarito_rm_2011
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963