"Decidete una volta per tutte di non servire più, e sarete liberi. Non vi chiedo di scacciare il tiranno, di buttarlo giù dal trono, ma soltanto di smettere di sostenerlo; allora lo vedreste crollare a terra e andare in frantumi per il suo stesso peso, come un colosso a cui è stata tolta la base."
Étienne de La Boétie
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Inutili rischi e un'iniziativa importate.
Post n°24 pubblicato il 01 Aprile 2009 da liberemanuele
Per uno come me, fissato sin da piccolo a questo immenso principio chiamato "libertà", è stato naturale avere da sempre simpatia per la libera circolazione di persone e merci. Lo studio della storia, in particolare la presa di coscienza del rapporto tra "nazionalismo" e Seconda Guerra Mondiale, mi ha dato ragioni forti a sostegno di tale simpatia. Da qui nasce un timore. Tanto più grande in quanto sono cittadino italiano; tanto più forte all'aggravarsi della crisi e dal pericolo delle politiche anticrisi. - Italia e la "strategia" del debito pubblico. Nel 2008 il debito pubblico italiano supera il centotre per cento del PIL; spendiamo per gli interessi settantasette "miliardi" di Euro l'anno. Rothbard spiega che il debito grava doppiamente sulla società: primo perché prende i risparmi dal privato per sperderli sull' "inefficiente" pubblico; secondo perché al debito dovranno far fronte i futuri contribuenti. Come non bastasse il solo modo possibile per ridurlo è aumentando le tasse: ma in Italia la pressione fiscale è già satura con il suo quarantatre per cento sul PIL. In più il nostro debito è proprietà di investitori stranieri: decisamente sconveniente in un momento di crisi, secondo i mercati internazionali. I tassi sul debito stanno aumentando: ciò evidenzia il cattivo giudizio sul nostro debito. Cosa succederà se i tassi saliranno al punto che lo Stato italiano non sarà in grado di pagare le sue scadenze? A mio parere la risposta è NO. Se succedesse la situazione sopra citata il nostro Stato andrà in bancarotta come l'Argentina nel 2001. - Eliminando la guerra, il "libero scambio" salva la vita (il pericolo delle tentazioni protezionistiche). Ecco finalmente qualcosa cui aderire con entusiasmo: un appello per il "Free trade, peace and prosperity". Cito qui sotto i passi salienti del manifesto -scaricabile liberamente in molte lingue in formato "Pdf" e "jpg": Lo spettro del protezionismo è in forte avanzata. ... ... Il protezionismo crea povertà, non prosperità ... ... Aumentando i prezzi locali dell'acciaio - "proteggendo" le aziende dell'acciaio nazionali -, si incrementano solo i costi della produzione di macchine e di altre merci fatte con l'acciaio. ... ... Il protezionismo cancella anche la pace ... ... nazionalismo economico: un' ideologia del conflitto, basata sull'ignoranza e messo in pratica attraverso il protezionismo ... "La pace è un effetto del commercio. Due nazioni ... diventano reciprocamente dipendenti: una nazione ha interesse nel comprare, l'altra nel vendere; la loro unione è fondata su reciproche necessità ..." Montesquieu ... Lo scambio promuove la pace, in parte, riunendo persone diverse intorno alla comune cultura del commercio - in parte diffonde le lingue degli altri, le norme sociali, le leggi, le aspettative, i desideri e i talenti. ... ... Il libero scambio promuove la pace incoraggiando la gente a costruire legami di una cooperazione [volontaria] reciprocamente vantaggiosa ... .... Lo scambio internazionale è crollato del settanta per cento tra il 1929 e il '32, in parte a causa dei dazi americani imposti con il Smoot-Hawley del 1930, insieme ai dazi "di rappresaglia" delle altre nazioni, L'economista Martin Wolf ha notato che: "Questo crollo dello scambio è stato un grande stimolo per la ricerca dell'autarchia (di "fascista" memoria) e dello "spazio vitale", soprattutto per la Germania e il Giappone". ... ... Il [suo] dono più grande è la vita umana, resa più libera, piena e molto meno vulnerabile dall'atrocità distruttiva della guerra. ... Noi diciamo ad ogni governo: lasciate godere i vostri cittadini non solo i frutti dei loro campi, delle imprese e degli ingegni, ma anche dei frutti di tutto il Mondo. Come compenso avremo un maggior benessere, una vita più ricca e il godimento della pace.
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