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Le novità della robotica

Post n°272 pubblicato il 21 Marzo 2012 da BROWSERIK
 

fvgAl più grande evento d’Europa dedicato alle innovazioni nel campo della robotica, Innorobo2012, che si è tenuto a Lione, c’erano un sacco di robot che se ne andavano a spasso, muovendosi tra i passanti con discreta agilità, grazie a sensori per rilevare gli ostacoli e videocamere, parlando con voce meccanica attraverso una webcam, e girando gli occhi curiosi di qua e di là, grazie a sistemi di riconoscimento vocale, tattile e sonoro.

Sono la scommessa sul futuro di un mercato ancora quasi inesistente, quello della robotica al servizio delle persone. Androidi dalle sembianze più o meno umane che, un giorno, potrebbero sorvegliare al nostro posto la nonna che vive da sola, controllare che in casa vada tutto bene, permetterci di interagire con qualcuno dall’altra parte del mondo come se fossimo lì. Questo promette Jazz, quanto di più vicino al dono dell’ubiquità sia stato finora inventato.O aiutarci a imparare una lingua straniera o la matematica, come fa Nao. E potremmo addirittura dotarci di una cameriera che esegue ogni nostro comando, come FuRo. Tuttavia se, come stima la International Federation of Robotics, il giro d’affari della robotica è destinato a decuplicare nei prossimi dieci anni, passando dagli attuali 10 miliardi di dollari del 2011 ai 100 miliardi del 2020, il boom si dovrà probabilmente a robot che di umano non hanno proprio nulla. Che non cercano, insomma, di suscitare simpatia con un balletto di danza, come Kibo, ma lavano a terra, stirano o guidano per noi.

È singolare, a questo proposito, che al primo posto nel fatturato attuale dell’industria robotica ci siano robot per la mungitura delle vacche. Seguiti da droni e robot per uso militare, robot chirurgici, come DaVinci, sottomarini. E gli aspirapolveri di iRobot che hanno sfondato il mercato. Insomma, vincono i robot che ci rendono più autonomi e liberi. In questa direzione va, per esempio, lo scooter urbano di Toyota, Winglet, annunciato nel 2008, entrato in produzione dal 2010, ma ancora senza data di commercializzazione: una sorta di skateboard automatico che permette di muoversi agevolmente in città e può esser riposto nel bagagliaio o portato in metropolitana senza ingombro.

Cosa aspettarsi dall’annunciata rivoluzione robotica? “ I trend sono tre”, risponde Bruno Bonnel, a capo della fiera di Lione ed esperto del ramo: “ Primo, un potenziamento della socialità e dell’interazione uomo-macchina. Secondo, una rivoluzione tecnologica, con robot connessi a internet e connessi tra loro. Terzo, l’accessibilità economica. I robot sono ancora costosi, ma i prezzi stanno scendendo e questo li porterà sempre più vicini alla realtà”.

 
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