Creato da brasilianis il 02/11/2008
Messaggi dagli Spiriti Amici e psicografate dai medium
 

Messaggi di Gennaio 2012

REQUISITO INDISPENSABILE

Post n°191 pubblicato il 22 Gennaio 2012 da brasilianis

Non vi è una formula sacramentale. Chi ha la pretesa di offrirne una, potrà venir preso per ciarlatano poiché, per gli spiriti, la formula è nulla. (Il Libro dei Medium, di Allan Kardec, parte II cap.XVII, cpv.203).

Non esistono formule e misteri nello sviluppo della medianità; se vi è un requisito indispensabile, questo è lo studio, unito al costante desiderio di servire.

La medianità è un senso che affiora naturalmente, come risultato dell'evoluzione dell'individuo. La medianità è come il seme che non può fare a meno di germogliare.

Quando sorgono, i primi sintomi della medianità possono recare sconforto, sia fisico che spirituale. All'inizio è comune che molti sensitivi cerchino un medico, poiché credono di essere vittime di disturbi organici ed emotivi, quali palpitazioni, perturbazioni visive e uditive, incubi, angosce inspiegabili...

Consultare un medico è sempre una buona decisione, perché non possiamo mettere tutto in conto alla medianità; ma, una volta allontanata l'ipotesi di qualsiasi reale problema di salute, è auspicabile cercare un centro spiritico per il riequilibro delle forze psichiche.

Una volta constatata la medianità, essa, o meglio ancora, il medium, dovrà essere oggettodi attenzioni specifiche.

Prima di venire chiamato a partecipare a un lavoro medianico o di ricevere orientamenti per esercitarsi in privato - come nel caso della psicografia -, il medium ha bisogno di sottoporsi al cosidetto trattamento di passe, frequentando le riunioni per lo studio della Dottrina in un centro spiritico e partecipando come apprendista al alvoro settimanale di assistenza ai bisognosi.

Passe: è la trasmissione di energie di varie origini: spirituali, fluidiche, magnetiche, ecc(N.d. T.)

Non è necessario che il medium abbia fretta di mettersi al tavolo delle sedute, neppure se il dirigente spiritico lo inviti a farlo prematuramente.

Quando il medium, dopo due o tre mesi, si sentirà più fiducioso e avrà un migliore autocontrollo, allora potrà avanzare di un altro passo...Potrà, per sempio, iniziare a integrarsi in un gruppo di medium che praticano il passe, leggendo piccoli brani del "Vangelo", recitando preghiere, servendo l'acqua fluidificata, curando l'accesso alla sala delle riunioni, fino a iniziare, dopo altri due o tre mesi, a trasmettere il passe, sempre che egli abbia ricevuto il corretto orientamento a questo scopo.

Quando vi sarà posto nel gruppo medianico, se il medium si sarà ben integrato e avrà dimostrato di essere responsabile, potrà allora essere chiamato a frequentarlo, senza però partecipare al tavolo dei medium già in attività.

Notiamo che la prudenza è un fattore indispensabile per la sicurezza sia del medium in fase di sviluppo sia del gruppo con il quale instaurerà dei vincoli.

Quando, tempo dopo, il candidato al servizio medianico dimostrerà di essere preparato, potrà, dunque, con il sostegno dei Benefattori Spirituali che orientano gruppi seri, iniziare a lavorare come medium. Egli dovrá essere convinto del fatto che tale strada deve essere percorsa passo a passo e non con precipitazione, a rischio di cadere in fallo.

Vogliamo chiarire ai lettori che il nostro parere non costituisce una regola. Lungi da noi il voler stabilire formule per lo sviluppo della medianità. Il nsotro contributo consiste soltanto nel proteggere il medium e il gruppo medianico dall'inesperienza e dalla mancanza di sorveglianza di cui approfittano gli spiriti interessati a provocare perturbazione.

Iniziando a lavorare, il medium dovrà sapere che gli spiriti che collaboreranno con lui all'inizio saranno quasi sempre spiriti "preparatori", di livello evolutivo comune, che addestreranno le sue facoltà. A volte si tratta di spiriti di familiari a indirizzarlo alla Dottrina, o persino di spiriti ossessionanti che aspirano a redimersi...Per questo il medium in fase di sviluppo non può prescindere dall'esperienza dei compagni più anziani, analizzando con loro i messaggi che fluiscono per suo tramite, senza che questo sia ragione di suscettibilità o fastidio.

Se il medium sarà suscettibile o si infastidirà per le osservazioni che gli verranno fatte, egli non fará altro che provare ancora una volta che la medianitá in sé non conferisce a nessuno alcun tipo di supremazia morale, e che il medium è solamente una persona che affronta le stesse lotte e condivide gli stessi ideali di qualsiasi altra persona sulla faccia della Terra.  

                                                                                 ODILON FERNANDES

Estratto dal libro "Siamo Tutti Medium", dello Spirito Odilon Fernandes, psicografato dal medium Carlos A. Baccelli.Questo libro è stato pubblicato in italiano da Casa del Nazareno Edizioni. www.casadelnazareno.it

Si vede che la medianità è una facoltà seria, con cui non si può giocare. Tanti fanno sedute affinché gli spiriti rispondano con uno picchio (sì)  o due picchi (no) e tante altre forme che sono oltrepassate riguardo alla comunicazione medianica. Inoltre, gli spiriti che vengono a questo tipo de seduta sono spiriti inferiori, a volte cattivi e che tante volte rimangono nella casa di chi ha fatto questo tipo di seduta a perturbare le persone.

Lo sviluppo medianico deve essere fatto attraverso sedute serie in centri spiritici; il medium deve studiare i libri di Allan Kardec affinché possa conoscere lo spiritismo.Deve sapere che nello spiritismo non esistono dogme, magie, nessun tipo di offerta agli spiriti(candele, cibo, grappa, ecc).Il medium deve sapere che deve fare sua ristrutturazione interiore per ottenere comunicazioni di spiriti elevati e tante altre cose. Chi vorrá saperne di più potrà partecipare del nostro forum nell'indirizzo www.vitaoltrelavita.it

                                                                        Brasilianis

 
 
 

TI SACRIFICHI?

Post n°190 pubblicato il 14 Gennaio 2012 da brasilianis
 

Lo scoraggiamento è una colpa. Dio rifiuta le consolazioni perché non mostrate coraggio. La preghiera è un sostegno per l'anima; ma non basta: bisogna che si poggi su una viva fede nella bontà di Dio. Si è detto spesso che Egli non pone mai un fardello troppo pesante su spalle deboli; ma il fardello è proporzionato alle forze; come la ricompensa sarà proporzionata alla rassegnazione e al coraggio. (Allan Kardec, Il Vangelo Secondo gli Spiriti, cap V vers. 18)

Nel cammino aspro che stai percorrendo, pensi di certo che i Poteri Celesti ti abbiano dimenticato.

Certamente, immagini che le tue sofferenze, le tue lotte, le tue fatiche siano le più dure di tutte quelle che si incontranno nel cammino umano.

Non ci vuole necessariamente un grande sforzo per dimostrarti che ti stai sbagliando, se pensi in questo modo.

Non dimenticare mai: Dio veglia, le Sue Leggi sono perfette in tutti i livelli considerati e, per questo, ti trovi esattamente dove devi stare, con chi hai bisogno di stare e come desideri rimanere; tenendo presente che i tuoi sforzi di fare il meglio per essere felice, sono legati ai fattori causali che hai fatto esplodere in tempi più o meno lontani.

Perché ti senti stordito, come se una grande desolazione stesse minando le tue strutture più intime? Ti senti sacrificato sotto la croce di pesanti doveri, dai quali non riesci a venirne fuori?

Medita, allora, sul tuo caso.

Partiamo dal principio che il Creatore è Assoluta Perfezione, e che quello che ora ti accade, nonostante tu stesso lo abbia motivato, passa sotto la vista del Creatore. Egli ti ha rispettato dandoti il libero arbitrio, conferendoti la libertà d'azione; di conseguenza, per la stessa ragione, ha tracciato la rotta della tua evoluzione, più o meno lenta, in base al tuo progresso interiore.

Di fronte ai tuoi occhi e dinnanzi alla tua sensibilità, passano:

  • sposi come creditori incorreggibili, che esigono ogni giorno più sacrifici, come se vivessero per tormentarti;
  • figli crudeli, disattenti, che, nonostante il massimo che tu gli dai, diventano sempre più abili nel fustigare la tua anima, quotidianamente;
  • fratelli consanguinei che, per varie ragioni, sono posti sotto le tue cure e, di fronte alla necessitá di orientarli, mantenerli, amarli o sopportarli, molte volte, ricevi da loro solamente ingratitudine, mancanza di rispetto e di considerazione;
  • amici, tanto nell'ambito sociale, quanto colleghi di lavoro, che operando negli stessi settori, continuano a pesare sopra le tue spalle in un processo di inumana competizione, come se fossero nemici accanti, disputando, ciolentamente, l'area dello spazio sociale e professionale in cui si trovano;
  • rinunci, quasi sempre, a molte cose che ti paicerebbe fare, di cui approfittare, al fine di rimaneggiare le risorse a benmeficio di coloro che ti stano attorno, come dipendenti del tuo affetto e dedizione, senza che questo si converta nel loro  miglioramento, agendo, anzi, se tu non facessi altro che il tuo dovere...

Medita, quindi. Medita.

Ti sacrifichi?

Sì, senza dubbio.

Ma, riprendendo la concezione della perfezione divina, capirai che stai restituendo a molta gente quello che devi, sin dai tempi lontani.

Poiché, in passato, ti sei imboscato nella sterpaglia delle irriflessioni e delle follie, dovrai ora appoggiarti al bastone del coraggio, della fiducia nella Provvidenza maggiore, affinché ti condoni con la Legge, riprendendo i passi del rinnovamento.

Quindi, non ti irritare per i sacrifici che dovrai affrontare.

Ungiti con gli insegnamenti di Gesù Cristo.

Adattati all'orazione contrita e balsamica.

Rivestiti di pazienza con chi ti impone dure prove.

Lavora, disposto a risarcire e crescere, nella convinzione che la fine di queste avversità può essere giá prossima.

Non dimenticarti mai che sacrificare vuol dire il fare sacro, come ci ricordano le basi latine. Trasforma allora lotte, difficoltà e lacrime, in sacra offerta alla Vita, la tua vita; affinché presto ti liberi dal debito e ti arricchisca con i veri valori della fede e del lavoro rigeneratore.

                                                                               CAMILO

Estratto dal libro "Rivelazione Dalla Luce" dello Spirito Camilo, psicografato dal medium J. Raul Teixeira. Questo libro è stato pubblicato in italiano da Casa del Nazareno Edizioni. www.casadelnazareno.it 

 

 
 
 

NON FUGGIRE

Post n°189 pubblicato il 05 Gennaio 2012 da brasilianis
 

Quando le ombre delle prove si addensano su di te, attorno ai tuoi passi, rimani fermo nella fiducia in Dio e in te stesso, proseguendo nei compiti che hai intrapreso nella semina del bene.

Non esistono tribolazioni infinite.

Sopratutto, non tirarti indietro. Accetta gli incarichi che le circostanze ti impongono, cercando di compiere al meglio delle tue possibilità.

Non ti affliggano le difficoltà. Prendi nota delle benedizioni di cui disponi.

Mantieniti fedele ai tuoi compiti, nella certezza che la Divina Provvidenza ti offrirà le risorse necessarie affinché ogni squilibrio scompaia.

Distaccati da qualunque idea di male.

Benedisci quanti non ragionano secondo i tuoi principi. Molte volte, se sapremo rispettare gli avversari di oggi con serenità, saranno domani nell'elenco dei nostri migliori benefattori.

Non lamentarti. L'acvquazzone che ti dà fastidio è un aiuto della natura affinché non ti manchi il pane indispensabile per la vita.

Non esigere dagli altri qualità che ancora non possiedono. L'albero in fiore siaspetta da te bontà e tolleranza perché possa offrirti i frutti al tempo giusto.

Per quanto difficili si presentino gli ostacoli sulla tua strada, vai avanti.

Se qualcuno ti ha ferito, perdonalo e vai avanti.

Non cercare nel suicidio l'obblio che la morte non ti può dare.

Non fuggire dai problemi con cui la vita ti istruisce.

La vita, comunque tu la viva, sarà con te in ogni luogo.

Ricordati sempre: ogni giorno nasce da una nuova alba.

                                                                        EMMANUEL

Estratto dal libro Attenzione, dello Spirito Emmanuel, psicografia del medium Chico Xavier. Questo libro é stato pubblicato in italiano da Casa del Nazareno Edizioni.

Lo Spirito Emmanuel ci dice di non fuggire delle difficoltà che sempre sorgono nella nostra vita. In realtà, il dolore è un grande professore di tutti noi. Solamente attraverso la sofferenza modifichiamo na nostra condotta verso gli altri e verso la vita. Se non fossero le difficoltà continueremmo nello stesso posto, nelle stesse opinioni. Ciò non significa che dobbiamo amare la sofferenza, ma approfittarla per cambiare attitudini e pensieri, per guardare la propria vita e aver il coraggio di modificarla e di modificare a noi stessi. Significa che dobbiamo prendere la sofferenza come una professoressa che ci aiuta la modificazione interiore.Una lezione amara, ma necessaria per il nostro proprio bene. Non lamentarsi mai, ma accettare e migliorarsi interiormente e cercar vedere sempre il lato positivo, perché esso esiste sicuramente in tutte le sofferenze.

Il suicidio è mancanza di coraggio per afrontare le difficoltà e porta allo spirito che lo fa una grandissima sofferenza nell'aldilà. Come ci raccontano gli Spiriti di luce, lo Spirito del suicida non riesce a allontanarsi del corpo e sente i vermi a gli devorare il corpo. Quindi, non è soluzione.

                                                                              Brasilianis

 
 
 

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