Creato da md_le_normand il 30/09/2007

Arianhod

Essa vive nel nulla,e dal nulla trae la sua forza

 

 

L'INCANTAMENTO

Post n°47 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da perdiamocidiv

L'INCANTAMENTO

Ieri sera palavo al telefono con un'amica....non importa chi sia...
e come spesso accade essendo donne :fimmine....si parla anche di loro
si...gli uomini...non è importante a chi mi riferisca io...
ma ricordando il "soggetto" in questione credo di essere stata ...(lo sarò ancora?)
vittima dell'Incantamento....
L'incantamento è diverso dall'amore,dall'innamoramento...
fa parte di quegli incontri
FOLGORANTI ,CHIMICAMENTE EFFERVESCENTI...
spesso  storie d'amore travolgenti che poi una volta finite ......(la mia è ancora in fase embrionale,non è nato ancora!) al contrario di altri amori, non passa mai, permane, lascia un segno indelebile..
non si dimentica mai quella persona...si resta appunto incantati...quasi a bocca aperta
non passa un giorno che non la si ricorda....
queste emozioni...che ne sarà di queste emozioni....?
 
la crisi delle coppie oggi  risente molto dell'incapacità , soprattutto maschile , di riconoscere le differenze originali
forse stiamo cercando una dimensione tra l'uno e l'altro?
dobbiamo recuperare che cosa???
le nostre parti in ombra?
 
Maria Rita Parsi
ha scritto un libro sulle donne....
mi rattrista un pò...questa sua analisi....
delle "single per sempre"....
 

Una nuova figura si è affacciata nel panorama femminile del terzo millennio: le "single per sempre". Donne che hanno rinunciato alla presenza fissa di un uomo nella loro vita. Che non si fanno illusioni sul maschile, non si aspettano protezione per sé o per la prole, non sperano nel mantenimento economico né nella gratificazione sentimentale garantita da un marito. Che non hanno fantasie amorose su un improbabile principe azzurro. Che non credono neanche più al principe azzurro, ma organizzano la loro vita (e quella dei loro figli) intorno al concetto che l'uomo è "un accessorio": utile e piacevole, a volte, ma alla lunga seccante, fastidioso, limitante e spesso addirittura nocivo. Qualcosa di cui si può, e spesso anzi è meglio, fare a meno. Come si è arrivati a scelte esistenziali così drastiche? Quali percorsi psicologici, quanta rabbia, o frustrazione, o delusioni, spingono le donne di oggi a un'esistenza in cui il maschio è sempre meno fondamentale? Maria Rita Parsi analizza il fenomeno e lo illustra attraverso dieci storie esemplari di donne tutte single-per-scelta. Da una giovane che a vent'anni ha eletto Condoleeza Rice a suo modello di vita e non intende sacrificare a un uomo il suo progetto di libertà e indipendenza, ad Angela, cinquantanovenne vedova senza figli che dopo trent'anni di matrimonio, una volta sepolto il marito, perde ventotto chili, si iscrive a un corso di salsa e scopre la gioia di un'esistenza autonoma
 
 

Mademoiselle Lucrezia

 
 
 

Post N° 46

Post n°46 pubblicato il 30 Gennaio 2008 da dany226

Non ti auguro un dono qualsiasi
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo per divertirti e per ridere.
Ti auguro tempo per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo non soltanto per trascorrerlo.
Ti auguro tempo perché te ne resti,
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
E tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno ogni tua ora come dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere,
tempo per la vita.
(poesia indiana)

 
 
 

DONNA....

Post n°45 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da perdiamocidiv

                                                                  

Donna

Donna,il sogno e il tuo nome

si baciano nel vento

fra l’incanto e il divino stupore.

Sei la mia amica migliore

fra il dolce mio tormento

e il misterioso tuo amore.

Tutto tace

Tutto tace,

senza il tuo amore, c’è tanto dolore

e io vivo per te, per possedere

il profumo della tua dolcezza infinita.


 

 
 
 

Post N° 44

Post n°44 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da md_le_normand

1962





























Piccola...era
li che sarei voluta rimane,piccola ed indifesa li dove alcuno mai,mi
avrebbe ferita,li nella mia casa nell'acqua.Mi barricai,ma a nulla
valse e, la mia entrata ,in quell'atmosfera asciutta e afosa,mi
sconvolse fino alle lacrime.
Le facce intorno a me non furono
felici,e Lei era così presa dal suo dolore e dalla delusione,che non mi
degnò neppure di uno sguardo...Lui invece sorrise deluso,ma comunque
intenerito,da quanto fossi piccola...piccola ed indifesa.Ma furono
attimi,e i suoi pensieri andarono a Lei, che non era stata brava come
avrebbe dovuto essere,ma oramai era fatta e appena le cose si sarebbero
messe meglio,ci avrebbero riprovato,sicuramente sarebbe andata
meglio,molto meglio...chi sa forse la consolò,forse la abbraccio per
fargli capire che la perdonava,che comunque andava bene così.Ma Lei non
se ne fece una ragione,forse dentro di se aveva pensato:avevo ragione
io a non volerne sapere,sapevo che non sarebbe stato un successo,e
adesso Lui...Lui chi sa cosa starà pensando,non me lo dice,ma gli si
legge in volto che la delusione è grande.
Lei proprio non si perdonò
mai di avermi fatta venire al mondo,e concentrò tutte le sue energie,al
pensiero della volta successiva,ora non poteva più scegliere,ora doveva
dimostrare a Lui che gli era devota e che non lo avrebbe deluso un
altra volta,non avrebbe sopportato ancora le battutine cattive di Lui
in presenza di parenti e amici,diceva di averla perdonata,ma ad ogni
occasione gli ricordava il suo errore e la sua incapacità di dargli il
tanto agoniato Maschio,facendola sentire inutile ed umiliata...Il
primogenito,colui che avrebbe dato prosequio alla stirpe,che avrebbe
portato avanti il nome del Padre.Il Maschio ...ciò che io non ero,così
piccola e indifesa;che pretendevo e, che mai avrei ricambiato mai,ma
che oramai c'ero purtroppo...c'ero e andavo cresciuta,parassita
ingrata,nei confronti di chi pur non avendomi mai voluta mi aveva
sfamata e cresciuta nei limiti del possibile.Ma ci vollero due altri
parti,prima che Lei finalmente riuscisse a far felice il suo uomo,altri
due,il terzo,l'ultimo per anagrafe,era Maschio,il prosequio della
stirpe era garantita,il nome del padre sarebbe andato avanti con
orgoglio maschilista.Questo fu il Paterno e Materno pensiero,ma non
avevano calcolato il tempo che muta,che muta nelle cose e nei
pensieri,nelle decisioni e nelle regole,il tempo che si beffa a volte
della nostra presunzione,e ci ricorda quanto siamo meschini e
insignificanti.
Nel 1962,la nascita di un Maschio,per di più
primogenito,era sinonimo di fortuna e successo,motivo di orgoglio
paterno,perchè se il concepito era Maschio,era merito di un padre
prestante e virile,mentre se a venire al mondo erano delle dolci e
tenere femminucce,bhè ...diciamo che il padre,provava una sorta di
umiliazione,la sua virilità,sarebbe stata oggetto di derisione tra
amici e parenti,e dunque bisognava chiudere la bocca a tutti,provando e
riprovando,fino a che prima o poi il tanto sospirato maschio sarebbe
arrivato a dare finalmente orgoglio all'uomo,al patriarca risanando la
dignità di tutta la famiglia.Per la donna poi era una vera e propria
sconfitta,si sentiva colpevole ed incapace agli occhi del suo uomo e
delle sopracitate combriccole,e questo spesso le portava a
partorire,nidiate intere di frugolette vanitose e mestruate,che a loro
volta venivano utilizzate come servette sia per lavoro che
nell'ambiente familiare,a volte crescendo loro stesse i piccoli che
continuavano a venire al mondo,diventando così a loro volta Donne,Mogli
e Mamme,quando non erano appena che bambine.Del resto, in qualche modo
dovevano pur guadagnarsi il piccolo spazio che si erano prese venendo
al mondo!!!!
Per fortuna,per quanto alcune persone non lo avessero
previsto,il pensiero del mondo è cambiato,anzi forse oggi sono molto
più desiderate le Femminucce dei Maschetti,e comunque i bambini vivono
molto meglio la loro infanzia,il loro diritto ad essere bambini,a
pensare da bambini e a giocare da bambini...si decisamente nonostante
la poca lungimiranza di certe moltitudini di quei tempi...il mondo ha
cambiato il suo pensiero....e meno male!!!!!!


********************Madame le Normand

 
 
 

gli svizzeri!!!

Post n°43 pubblicato il 13 Gennaio 2008 da perdiamocidiv

oggi è passato a trovarmi  il mio ex marito, non ero a casa, ero dalla mia vicina che abita sotto di me...è venuto a cercarmi là...ha pensato che potessi essere là e siamo saliti in casa...e a parte raccontarmi novità e parlarmi di un offerta per mio fratello ci siamo messi  a discutere di politica e di come vanno qui le leggi...e siamo daccordo anche in materia di idee politiche....lui lavora per una società elvetica, ma  abita vicino a Milano, da come mi descriveva i punti essenziali del vivere quotidiano svizzero, mi verrebbe la voglia di trasferirmi là...ma si sa, sono pensieri che non possono essere messi in pratica, a meno che non ci si trasferisca tutti!!!intendo la famiglia , gli affetti...
i problemi : sanità,poste,treni,controlli per la sicurezza ,viabilità...e leggi...vengono applicate le leggi!!! e fatte osservare....!!!
 
 
tornando al mio ex marito,   anche se divorziati abbiamo un buon rapporto, (abbiamo avuto anche noi le nostre belle   discussioni in passato eh ) però gli voglio bene e lui vuole bene a me...il nostro forse era un gran bene ,ma non un grande amore, ma il rispetto e l'affetto restano se sono alla base....di un rapporto...
il mio orologio "svizzero"mi dice che è ora di andare a nanna....
bonne nuit...

 
 
 

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