Twitt e dintorni

• Superbia: (desiderio irrefrenabile di essere superiori, fino al disprezzo di ordini, leggi ed il rispetto altrui).

• Avarizia: (desiderio irrefrenabile dei beni temporali).

• Lussuria: (desiderio irrefrenabile del piacere sessuale fine a se stesso).

• Invidia: (tristezza per il bene altrui, percepito come male proprio).

• Gola: (meglio conosciuta come ingordigia, abbandono ed esagerazione nei piaceri della tavola, e non solo).

• Ira: (irrefrenabile desiderio di vendicare violentemente un torto subito).

• Accidia: (torpore malinconico, inerzia nel vivere e nel compiere opere di bene).

          mau

Ma chi l'ha detto che le storie seguano sempre lo schema AABA ?. Questa storia è andata così: BAAA.  bellissimooooooooooo

Una doccia e ci vestimmo, era l’unica cosa che mancava di noi, vederci vestiti. Lei, tajeur grigio gessato con gonna sopra il ginocchio. La camicetta pieghettata lasciava intravedere il suo seno, calze velatissime e scarpe nere con tacco a spillo. Cappottino nero di astrakan molto elegante. Ummm però, cavoli, niente male la tipa. Io jeans, stivali e giacca nera gessata, capelli arruffati e aria persa nel nulla, sciroccato come sempre. 

Andammo a cena sull’Appia antica. Trattoria romana dal nome che è tutto un programma: “qui non se more mai” … cenetta a lume di candela e cucina tipica romana.. se magna !!! … Era ora !!!. Ho una fame da lupo, quasi quasi ordino una mucca alla brace … slurp. Gnam !!!.

La cosa piu incredibile è il diverso modo di gestire un rapporto iniziato al contrario. Di solito ci si incontra, si va a cena, e poi boh, forse si fa l’amore.

in questa storia abbiamo fatto l’amore, ci siamo incontrati e siamo andati a cena. Una storia al contrario, ma il dopo insieme a Lei è stato ancora piu bello.

Allora, situazione:

Febbre 38.5 gradi

mal di gola: si

Tosse: si

Dolore alle ossa: si

Dolori muscolari: si

pensieri deliranti: si

Pensieri erotici: non presenti.

Pensieri funerei: presenti

Sogni umidi al tatto: si

Incubi: si, genere horror

Consiglio terapeutico:

Se dovete lavorare con 38.5 di febbre, acquistate una bottiglia di grappa e ogni tanto attaccatevi alla bottiglia e ingurgitate un sorsetto come fosse sciroppo. L'effetto febbre svanisce per un pò, brividi di freddo compresi, appena tornano i sintomi, riprendete la bottiglia e fate un altro sorsetto. Ma attenzione, la giornata è lunga eh, l'ubriacatura è garantita ... 

ciaoooooooooo amichhhhiiiii, smak mau

Vorrei abbracciarti per abbracciar me stesso e non invadere il tuo spazio. Vorrei farlo senza sesso o forse sì, per il piacere di sentire il tuo corpo che vorrei fosse anche mio, e non immagini quanto.

Se capissi cosa ho qui, quanto la mia testa è diversa dalle altre… né migliore, né peggiore, semplicemente diversa e rivelarti tutto.

Sensazioni impossibili da manifestare al di là delle emozioni come le pensi tu e la gente. Provo paura, l’avverto fisicamente, ma al tempo stesso mi affascina ciò che non conosco perché  è lì che nascondo i miei limiti.

sei tu

Avevo diciotto anni, i miei lavoravano in città mi trovavo al mare dai nonni. Una sera, rincasando da una uscita con gli amici, mi accostò un’auto. Camminavo sul marciapiede, era buio e non c’era nessuno, mi presero in due, mi trascinarono a forza sbattendomi nell’auto e tappandomi la bocca. Li dentro c’erano altri tre ragazzi, ridevano, imprecavano, urlavano come dei forsennati, sicuramente drogati e ubriachi.  Mi portarono in una spiaggia isolata e deserta, mi sbatterono sulla sabbia come fossi un fagotto. Terrorizzata dalla paura e dal dolore, non riuscivo a parlare e tanto meno ad urlare. Calci, schiaffi e pugni.

Sentivo le loro grida, cattivi, invasati, violenti, un incubo. L’unica cosa che riuscivo a pensare era questa frase: Laura e’ solo un film, adesso finisce e te ne torni a casa. Continuarono a picchiarmi per rendermi inoffensiva. Mi raggomitolai tutta su me stessa in segno di difesa e protezione, stringevo con tutta la forza di cui disponevo e questa cosa li mandava in bestia, non riuscirono a spogliarmi. Poi ad un tratto, stanca e dolorante, mollai la presa, mi tolsero i jeans e mi strapparono maglietta e mutandine.

Mi sentii nuda, un verme, una sensazione di freddo glaciale, tanto, tanto freddo. Capii che di lì a poco mi avrebbero violentato. Continuarono a picchiarmi, pugni sul viso, calci dappertutto finchè non svenni.  Il resto me lo riferirono. Arrivò gente, furono costretti a fuggire. Mi raccolsero da terra, pronto soccorso. Riportai fratture dapperutto, viso gonfio e tumefatto, occhi chiusi per i pugni ricevuti, ecchimosi sul corpo e arti spezzati. Guarii dopo centottanta giorni, ancora un anno e ripresi a parlare. Deambulavo e parlavo come una bimba di 3 anni. Ci vollero molti anni di fisioterapia e anni di psicoterapia per tornare "normale?".

Una Laura ...

maupenadimorte.

Puoi amare solo quando sei felice dentro di te.

L'amore non può venir aggiunto dall'esterno,

non è un indumento che puoi indossare.

are krishna

Tacere…perché?

Tacere è sempre controproducente. Chi tace lo fa per una ragione, forse per riservatezza, spesso per un complesso d’inferiorità. Una Persona tace perché non sa comunicare, o perché non vuole essere sincera, e quindi, per non vedersi costretta a mentire o rivelare una verità scottante, preferisce il silenzio.

Molti invece tacciono perché bluffano, vogliono per propria comodità e vantaggio far credere agli altri ciò che non è…

Questo scritto non è mio, ma l’ho fatto mio…e non ricordo chi l’ha scritto.

1. Tacciono per riservatezza
2. Hanno un complesso di inferiorità
3. Non sanno comunicare
4. Tacciono per non essere sinceri
5. Bluffano, vogliono far credere agli altri quel che non è.

Se volete chiudere una amicizia o una relazione d'amore, o un incontro sentimentale occasionale.  avete mai adottato la tattica del silenzio? .. La fuga,

il tacere. Il silenzio è una vera e propria tattica usata per chiudere una relazione di qualsiasi genere e denota sicuramente una personalità con delle ombre e conflitti interiori.

La tattica del silenzio è la soluzione definitiva per chiudere una amicizia o un amore in modo traumatico evitando un eventuale conflitto. La tattica del silenzio consiste nell'esercitare un potere sull'altro. Un vero e proprio potere. Un modo non verbale per dimostrare all'altro di essere al di sopra della questione.

La tattica del silenzio può dipendere da una paura piu o meno inconscia e irrazionale. Il silenzio è una riposta, si risponde tacendo esercitando una violenza nei confronti dell'altro. In genere chi adotta la tattica del silenzio è persona fragile, con disturbi nel comportamento ed evita di misurarsi serenamente con il proprio interlocutore preferendo la fuga.

Nessuna parola, lettera, e mail, telefonata, incontro chiarificatore. Niente di niente, soltanto il silenzio. La tattica del silenzio a prima vista può sembrare una rinuncia all'azione, al contrario invece è di per sè una azione !!!.

E voi ? avete mai adottato la tattica del silenzio per chiudere una relazione di amicizia o di amore? ... o avete rispettato il vostro partner chiarendo in modo sereno per chiudere la relazione ? ...

La comunicazione è alla base di qualsiasi relazione umana. quando si interrompe qualsiasi tipo di comunicazione, subiscono un trauma entrambi gli interlocutori, chi tace e chi non riceve risposta. Una sorta di limbo, una finestra rimasta socchiusa.

L'avete adottata o l'avete subita la tattica del silenzio ?

Nell'ultimo anno ho avuto una esperienza di questo tipo con una ragazza he ha sempre adottato la tattica del silenzio, sicuramente in buona fede, ma l'ha fatto, suscitando incomprensioni e reazioni assortite.

Far chiarezza è sempre molto più onesto e conveniente che generare incomprensioni. Quella legge per cui nulla si crea e nulla si distrugge, semplicemente si trasforma, vale anche per noi. Molte persone che non sono abituate a far chiarezza, soffrono di, mal di testa, mal di pancia ecc ecc.  nulla si crea e nulla si distrugge, se ti tieni una cosa dentro, semplicemente si trasforma. Si definiscono disturbi psicosomatici. Per quanto mi riguarda preferisco fare pulizia mentale, sempre pronto a far pace e tornare a sorridere, basta poco, ce lo insegna la coscienza di Krishna.

Hare Krishna, mau