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Quando la divisa dà alla testa

Le manganellate di Bergamo a un ragazzo inerme non mi stupiscono purtroppo. Potrei citare un'esperienza personale. Qualche notte fa mi trovavo alla guida di una vecchia utilitaria (un po' simbolo delle proteste giovanili, ma per me è solo un'auto da collezione) e improvvisamente, dalle parti di Marghera, vengo affiancato da un'auto dei carabinieri che mi intima di fermarmi. Ero un po' stupito perché andavo pianissimo e soprattutto dritto (sono astemio), ma mi sono stupito ancora di più notando che uno dei carabinieri brandiva in modo aggressivo un manganello. Poi è seguito un controllo regolare dei documenti. Prima di congedarmi uno dei carabinieri mi ha chiesto se "mi sentivo bene" perché all'interno dell'auto mi agitavo e apparivo nervoso. Allora mi sono ricordato che mentre guidavo, continuando a guardare la strada, cercavo con le mani la sciarpa nei sedili dietro. I militi hanno scambiato tali movimenti come segno di uno stato di ebbrezza o di uno che ha preso stupefacenti. Non gli pareva vero di avere un pretesto per contestarmi uno stato confusionale e magari "sedarmi" a manganellate. E' già successo a dei ragazzi più giovani di me, e ci hanno lasciato le penne. Insomma dal G8 del 2001 in poi è palpabile una certa voglia di "menare le mani" da parte di molti appartenenti delle forze dell'ordine (che con i delinquenti veri però ci stanno più attenti).